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Giovanni Caselli, fisico, insegnante, inventore, letterato

Duecento anni fa, il 25 o 27 maggio, nasceva a Siena Giovanni Caselli, fisico, insegnante, inventore, letterato. L'Accademia dei Fisiocritici, di cui lo scienziato era socio, lo ricorderà il pomeriggio del 3 giugno nel corso della inaugurazione del suo 325° anno accademico con la prolusione di Giuliano Benelli, docente di Telecomunicazioni all'Università di Siena.

Caselli ha legato il suo nome soprattutto all'invenzione del pantelegrafo, una sorta di fax dell'epoca, ma è stato inventore pure di altri strumenti come il timone idromagnetico per la guida delle navi o il cinemografo per misurare la velocità dei treni. Dopo aver studiato fisica a Firenze ed essere stato ordinato sacerdote, Caselli insegnò lettere e storia in scuole senesi e toscane. Nel 1855 presentò a scienziati e politici fiorentini un complesso apparecchio, composto da due grandi pendoli sincronizzati elettricamente, in grado di trasmettere e far ricevere dall’altro capo, anche a grande distanza, scritture e immagini. Caselli chiamò questa invenzione “pantelegrafo”, ossia “telegrafo che scrive tutto”.

L'importanza dello strumento non fu compresa subito negli ambienti scientifici italiani, al contrario di quelli francesi che la accolsero con grande favore tanto che furono le officine di Paul Gustave Froment di Parigi - il costruttore del pendolo di Foucault - a realizzarlo e Francia e Russia ad adottarlo per lo più per scopi militari. Tuttavia, proprio perché ritenuto "arma" segreta, la diffusione dello strumento fu limitata. L'Italia si rese finalmente conto della straordinaria possibilità di comunicazione che l'invenzione rappresentava solo quando Gioachino Rossini da Parigi inviò allo stesso Caselli, ad Amiens, un suo autografo e delle note su pentagramma.

In Italia oggi l’unico pantelegrafo originale si trova nell'Istituto Tecnico per geometri “G.B. della Porta” di Napoli. Siena intitolò a Caselli nel 1870 l’Istituto Professionale di Stato per i Sevizi Commerciali e Turistici, una delle scuole più antiche di tutto il territorio nazionale mentre nel palazzo comunale è collocato un busto marmoreo attribuito a Tito Sarrocchi.