Convegni


Il Trentino non differì mai dalle altre regioni d’Italia

Giovanni Kezich al convegno "Arrivi. Persone, gruppi, popolazioni verso il territorio trentino dalla Preistoria al XX secolo"


Giovanni Kezich interviene per la chiusura del convegno "Arrivi. Persone, gruppi, popolazioni verso il territorio trentino dalla Preistoria al XX secolo", in calendario nei pomeriggi di lunedì 18 giugno, martedì 19 giugno e mercoledì 20 giugno dalle ore 16.00 alle ore 19.30 a Trento nell'Aula grande della Fondazione Bruno Kessler, in via Santa Croce 77. Il convegno è organizzato dalla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche in collaborazione con la Presidenza del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento. Il fitto programma prevede numerosi interventi sul tema delle immigrazioni in Trentino. La relazione di chiusura del convegno a cura di Giovanni Kezich, “Il Trentino non differì mai dalle altre regioni d’Italia”, è prevista per mercoledì 20 giugno alle ore 19.00.

Nella coscienza storica e nella percezione attuale dei trentini prevalgono due narrazioni: l’essere un “popolo di emigranti” e l’essere un “popolo autoctono”, protetto dalle montagne. Ne manca però una terza, da sempre sottostimata nonostante le numerose evidenze storiche: l’essere (anche) un popolo di forestieri, di stranieri, di profughi e di immigrati. Lombardi, veneti, tedeschi, ebrei; toscani, istriani e meridionali; artisti, musicisti, preti e tipografi. Chi diretto nelle città, chi nei borghi principali, chi verso le valli più sperdute. Le Alpi trentine diventano così polo di attrazione per individui, gruppi e popolazioni.
I nuovi arrivati modificano la cultura, la lingua e il tessuto sociale delle comunità che li ospitano. Portano nuove conoscenze e professionalità. A volte ripartono presto, altre volte si stanziano permanentemente. Sempre provocano reazioni nella società locale: accoglienza e resistenze, diritti concessi e negati, politiche di integrazione e di separazione. Specifici fenomeni migratori locali sono stati
indagati, ma una storia del Trentino come meta di “arrivi” non è ancora stata scritta. Questi incontri vogliono essere un tentativo di mettere a confronto, senza pretesa di completezza, diverse esperienze di ricerca e casi di studio, per stilare un primo bilancio del fenomeno. Quattro relazioni di sistema disegneranno la cornice di un puzzle articolato e in continua evoluzione. Trenta brevi comunicazioni, giustapposte in modo apparentemente caotico, racconteranno la lunga durata, la continuità e la complessità del fenomeno immigratorio nel Trentino dalla Preistoria al recente passato.

In allegato il Programma completo del convegno