Convegni


Sulle tracce di un evoluzionista: le "cose" di Giovanni Canestrini

Giovanni Canestrini (1835-1900) fu un evoluzionista eclettico, tra i più rilevanti non solo nella storia dell’Ateneo di Padova, ma anche nel panorama scientifico europeo della seconda metà dell’Ottocento. In contatto epistolare con i principali esponenti delle scienze naturali del tempo, in primis Charles Darwin, Canestrini fu zoologo, paletnologo, antropologo, divulgatore e traduttore di Darwin. Di origini trentine, professore di scienze naturali all’Università di Modena tra il 1862 e il 1868, dal 1869 insegnò Zoologia e Anatomia comparata a Padova, dove attivò anche un insegnamento di Antropologia e dove riordinò e arricchì le collezioni naturalistiche e paletnologiche, ricoprendo anche importanti incarichi politici e civili. Canestrini ha lasciato ai posteri una cospicua serie di tracce materiali della sua vita scientifica, sotto forma di reperti museali, cataloghi, lettere, libri, disseminati in diverse istituzioni culturali. L’obiettivo del convegno è utilizzare queste testimonianze tangibili come spunti per tornare a parlare di una figura significativa della seconda metà dell’Ottocento a 120 anni dalla sua scomparsa. Il titolo vuole mettere l’accento sullo studio e sulla valorizzazione del patrimonio scientifico legato alla sua figura, conservato in gran parte dall’Università di Padova. Al centro vi sono infatti le testimonianze materiali come fil rouge di una ricerca interdisciplinare, volta all’integrazione tra i saperi.