Marzo 2011 - N. 7

Memorie

Anno: 2011
Volume: 7

p. 0 / Marzo 2011 - N. 7

Index

p. 1 / Marzo 2011 - N. 7

p. 5 / Marzo 2011 - N. 7

p. 7 / Marzo 2011 - N. 7

Riassunto
Curzio Cipriani (1927-2007) spese cinquant’anni della sua carriera, scientificamente operosa e di successo, adoprandosi a conservare, potenziare e migliorare la fruizione delle collezioni mineralogiche (e non solo) presenti a Firenze. Il suo operato è rivisto inserendolo nel quadro più ampio della storia del Museo, dalla sua fondazione nel 1765 a ora. L’attaccamento costante di Cipriani ha permesso alle collezioni mineralogiche (e più in generale alla scuola mineralogica fiorentina) di superare i momenti più duri e di aprirsi di nuovo a un futuro, che renderà di nuovo la loro ricchezza storica e scientifica un fattore d’attrazione per tutti gli studiosi di minerali del mondo.

Parole chiave
minerale, collezione, museo, storia della mineralogia.

Curzio Cipriani’s 50 years of activity in the Mineralogy Museum, University of Florence.

Abstract
Curzio Cipriani (1927-2007) spent 50 years of his highly successful scientific career struggling to conserve, upgrade and exhibit the minerals in the Florence collection. His work is reviewed within the larger framework of the history of the museum, from its foundation (1765) to the present. His dedication allowed the collections (and the Florence mineralogy school) to overcome dark times and to face a better future, when the historical mineral wealth housed in the museum would once again attract mineralogists from all over the world.

Keywords
mineral, collection, museum, history of mineralogy.

p. 11 / Marzo 2011 - N. 7

Riassunto
Fondato nel 1938 dal professor Adalberto Pazzini, il Museo di Storia della Medicina della Sapienza Università di Roma si è trasformato nel tempo, pur mantenendo la vocazione didattico-documentaria originaria. La rivisitazione allestitiva subita a partire dalla fine degli anni ‘90 permette, oggi, al museo di affrontare le più attuali questioni di natura bioetica e di illustrare l’evoluzione del pensiero medico, rispondendo ai moderni standard comunicativi e museologici. L’impegno profuso dal Museo di Storia della Medicina è stato, negli ultimi anni, particolarmente rivolto all’istituzionalizzazione di un sistema integrato di musei presso l’Ateneo della Sapienza - traguardo ottenuto recentemente con la nascita del Polo Museale Sapienza - ma l’esigenza di sinergia tra musei, avvertita già da tempo a livello locale dai numerosi atenei in cui tali istituzioni si sono fatti sistema, necessita ormai di un’apertura su scala nazionale. Una “community” interuniversitaria dei poli museali è oggi auspicabile come mezzo imprescindibile grazie a cui: garantire e esaltare le diversità sociali, storico-politiche, didattico-scientifiche e museologiche delle ‘cellule’ di cui si compone; allineare e confrontare le scelte in materia di tutela, conservazione, valorizzazione e promozione dei beni culturali; contestualizzare il messaggio culturale del singolo, nel più ampio panorama museologico che unisce trasversalmente le arti e i saperi dell’uomo. Appartenere al gruppo dei musei universitari diventa quindi segno di eccellenza e di elevati standard qualitativi e gestionali.

Parole chiave
Museo di Storia della Medicina, museologia medica, Polo Museale Sapienza, sistema museale interuniversitario, comunicazione museale.

Museum of the History of Medicine and other museums of the University of Rome “La Sapienza”: toward an interuniversity system of museum centres.

Abstract
Founded in 1938 by Professor Adalberto Pazzini, the Museum of the History of Medicine, University of Rome “La Sapienza”, has changed in time, while still maintaining its initial educational and documentary purposes. Today, the museum utilizes modern communication and museological standards and is specially designed to offer a clearly presented learning experience. It aims to provide visitors with everything necessary to gain deeper knowledge of medical history, biomedicine and the relationship between biomedical sciences and society. It offers a broad perspective on the evolution of medical knowledge and technological developments in relation to philosophical, ethical and social issues. Efforts in recent years have been directed at the institutionalization of an integrated system of museums at the University of Rome “La Sapienza” – a goal recently reached with the birth of the Polo Museale Sapienza. The world of university museums is deeply involved in the globalization process shaping our society. Attempts at coordinating museums at a local level (that is, constructing networks within universities and/or university towns) have been proceeding for a long time. The same process should be applied nationwide. Indeed, a community consisting of various museum aggregations is no longer wishful thinking but a downright necessity. The community will include different and changing cultural identities, while at the same time providing a vibrant background for the development of the single institutions and their uniqueness. High quality standards at a general level will ensure the participation of a substantial and ever growing number of institutions.

Keywords
Museum of the History of Medicine, Polo Museale Sapienza, medical museology, interuniversity museum system, museum communication.

p. 20 / Marzo 2011 - N. 7

Riassunto
L’Università di Pavia conserva un patrimonio di strumenti, preparati e documenti legati alla fioritura di svolte epocali dello sviluppo scientifico nel nostro paese. Fra i nomi più rilevanti di cui permane testimonianza nel materiale museale universitario pavese possiamo ricordare AlessandroVolta, Antonio Scarpa, Lazzaro Spallanzani e Camillo Golgi. Approfondire lo studio di questo patrimonio, farlo emergere dall’oblio, conservarlo e valorizzarlo dal punto di vista della diffusione della cultura scientifica costituisce la missione del Sistema Museale d’Ateneo, preposto all’organizzazione, coordinamento e sviluppo della copiosa realtà museale dell’Università di Pavia.

Parole chiave
patrimonio storico-scientifico, collezioni dell’università di Pavia, Sistema Museale di Ateneo.

Historical traces: the University of Pavia museum system.

Abstract
The University of Pavia conserves a wealth of historical instruments, histological-anatomical preparations and documents related to major turning points in Italian scientific development. The most important names linked to the university’s scientific heritage include the physicist Alessandro Volta, the anatomist Antonio Scarpa, the naturalist Lazzaro Spallanzani and the histologist and pathologist Camillo Golgi. The University of Pavia Museum System is responsible for the organization, coordination and development of the large and unique network of academic museums in Pavia. Its aim is first to preserve this heritage, then to encourage its study and thus rescue it from oblivion, and finally to utilize this cultural wealth for the dissemination and public understanding of science

Keywords
historical-scientific heritage, University of Pavia collections, museum system.

p. 28 / Marzo 2011 - N. 7

Riassunto
L’Università degli Studi di Napoli Federico II vanta un notevole patrimonio museale scientifico testimone della vivace attività di ricerca che contraddistingue l’Ateneo. Va ricordato che i musei scientifici universitari custodiscono essenzialmente “oggetti della natura” e strumentazioni legati alle ricerca e alla didattica. Questo mondo ricco e composito, quando le tecniche della ricerca scientifica subirono, grazie ai progressi tecnologici, cambiamenti nelle metodologie di indagine, aveva cominciato ad essere tenuto ai margini della vita quotidiana degli Atenei Le grandi collezioni naturalistiche persero di importanza e alcune Università se ne liberano. L’Università degli Studi di Napoli Federico II, invece, nel 1992 decise di far confluire in un Centro Museale i quattro musei naturalistici più importanti dell’Ateneo che erano annessi agli Istituti e poi Dipartimenti. Il Centro Museale, come auspicava Curzio Cipriani, gode di autonomia gestionale ed economica e i suoi musei esplicano a pieno le attività previste dall’ICOM. Oltre alla cura e conservazione dell’imponente patrimonio, nei musei del Centro si svolge attività di ricerca in alcuni casi in collaborazione con altre Istituzioni Enti. Intensa è l’attività educativa rivolta alla cittadinanza e con particolare attenzione agli studenti delle scuole e dell’università.

Parole chiave
musei scientifici universitari, comunicazione museale, mediatori culturali.

Scientific museums of the University of Naples “Federico II”: science and social commitment.

Abstract
The scientific museums of the University of Naples “Federico II” contain a remarkable scientific patrimony, testimony to the university’s strong research through the years. These museums essentially house ‘nature’s objects’ and instruments linked to research and learning. When scientific research methodologies began to change in response to technological improvements, the rich and complex museum world moved to the margins of university activities. The large natural history collections became less important and some universities even got rid of them. However, in 1992, the University of Naples “Federico II” decided to combine its four major naturalistic museums (attached to various Institutes and later Departments) into a single Museum Centre. As desired by Curzio Cipriani, the Centre has autonomous management and funding, and its museums fully conform to ICOM guidelines. As well as curating and conserving its important scientific heritage, the Centre is involved in teaching and research, in some cases in collaboration with other institutions. There are many educational initiatives aimed at the general public and in particular at university students and schoolchildren.

Keywords
university scientific museums, museum communication, cultural mediators.

p. 38 / Marzo 2011 - N. 7

Riassunto
Il Museo di Anatomia umana “Luigi Rolando” dell’Università di Torino è stato oggetto in questi ultimi anni di un progetto mirato al restauro delle collezioni, degli arredi e degli ambienti e, successivamente, al riallestimento e all’apertura al pubblico. Il progetto, che ha potuto concretizzarsi grazie alla proficua collaborazione tra Enti diversi (Università di Torino, Regione Piemonte, Città di Torino), rappresenta la prima tappa del “Museo dell’Uomo”, che recentemente ha visto realizzato un nuovo settore con l’inaugurazione del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”.

Parole chiave
museo di anatomia, Torino, beni culturali, restauro, valorizzazione.

Museum of Human Anatomy, University of Turin. An example of institutional collaboration for the protection and utilization of a scientific and cultural heritage.

Abstract
The University of Turin’s Museum of Human Anatomy recently completed a project aimed at the restoration of its collections, rooms and furnishings, followed by the preparation of displays and opening to the public. The project, made possible by an agreement between the University, the Piedmont Region and the Municipality of Turin, represents the first stage of the “Museum of Mankind”, which was recently enriched by the opening of its second section - the “Cesare Lombroso” Museum of Criminal Anthropology.

Keywords
museum of anatomy, Turin, cultural heritage, restoration, utilization.

p. 47 / Marzo 2011 - N. 7

Riassunto
La Galleria pisana, primo nucleo del Museo di Storia Naturale, annessa all’Orto botanico, nasce sul finire del 1500. A partire dal 1814 acquista una completa autonomia rispetto all’Orto botanico e sul finire del XIX secolo risulta suddivisa in tre musei indipendenti, in espansione e di grande rilevanza scientifica: il Museo di Zoologia e Anatomia comparata, il Museo di Geologia e Paleontologia ed il Museo di Mineralogia e Petrografia. L’ultimo conflitto mondiale segna l’avvio di una nuova fase di declino e di emarginazione. Nel 1979 viene individuato il complesso monumentale della Certosa di Calci quale sede del nuovo Museo di Storia Naturale e del Territorio. E’ stato istituito a partire dal 1997 un Centro di Educazione Ambientale (CEA) e dal 2008 il Museo, ha assunto il ruolo di “Nodo di Educazione Ambientale”, diventando l’interlocutore stabile della Conferenza dei Sindaci dell’Educativo della Zona Pisana. Il tracciato espositivo è stato ampliato, con l’allestimento di nuove sale ed i servizi sono stati implementati e migliorati. Una sempre più efficace integrazione del Museo di Storia Naturale nel complesso monumentale della Certosa ed una gestione condivisa con la Soprintendenza ai Beni Culturali consentirebbe una completa valorizzazione dell’intero patrimonio artistico, storico e naturalistico.

Parole chiave
museo storia naturale e del territorio, collezioni. esposizioni.

Museum of Natural History and Territory, University of Pisa: history, research and future.

Abstract
The Naturalistic Gallery of Pisa, the initial nucleus of the Museum of Natural History, was established in the late 16th century as part of the Botanical Garden. In 1814, the Gallery became independent of the Botanical Garden and in the late 19th century its naturalistic collections were divided into three separate museums: the Museum of Zoology and Comparative Anatomy, the Museum of Geology and Palaeontology, and the Museum of Mineralogy and Petrology. The Second World War marked the beginning of a phase of decline and isolation. In 1979, the Calci Charterhouse was chosen by the University of Pisa as the site of the new Museum of Natural History and Territory. A Centre for Environmental Studies (CEA) was established in 1997, and since 2008 the museum has assumed the role of “Hub of Environmental Education” for the Pisa area. The exhibitions have been expanded with new galleries and the services to the public have been improved. An increasingly efficient integration of the Museum of Natural History within the monumental complex of the Calci Charterhouse and a shared management with the Cultural Heritage Superintendence would allow better exploitation of this extraordinary artistic, historical and natural heritage.

Keywords
natural history museum, collections, exhibitions.

p. 55 / Marzo 2011 - N. 7