Pubblicazioni
Sezione dedicata alle pubblicazioni riguardanti l'ANMS
Luglio 2011- N. 8
Memorie
Riassunto
I Musei sono parte viva e integrante della moderna società civile perché custodiscono, generano e comunicano conoscenza. Se il bene offerto dai musei è la conoscenza, allora essi possono contribuire a costruire nuovi modelli di vita e di civiltà, valorizzando il passato e quanto esso ci insegna e questo è vero anche per i musei scientifici. Ciò nonostante si rileva che in Italia manca una figura istituzionalizzata esperta in comunicazione museale. Per raggiungere gli obiettivi educativi che un museo scientifico moderno si pone è, invece, fondamentale che nei musei operino mediatori culturali qualificati che sappiano comunicare con un pubblico molto differenziato, per aiutarlo non solo ad acquisire conoscenze, ma anche a cogliere i segni della propria identità culturale. In altre parole, i tempi sono maturi per la formulazione di un progetto unico il cui scopo sia formare professionisti qualificati che possano svolgere con competenza le funzioni di mediatore museale, in linea con la missione educativa dei musei scientifici.
Parole chiave
operatori museali, comunicazione scientifica, formazione professionale, educazione informale.
The need for professionals for an effective communication in the museums.
Abstract
Museums are a living part of our society because they preserve, generate and communicate knowledge. If what museums offer is knowledge, then they can contribute to build new models of life and society, giving more value to our past and to what it teaches us, and this is particularly true for scientific museums. Despite this considerations, in the Italian science museums does not exist an institutional figure specialized in communication of the museum. On the contrary, to reach the educational goals typical of a modern scientific museum, in its staff is necessary the presence of a qualified figure of museum educator able to communicate with many and different types of public, to help people not only to acquire knowledge, but also to catch the signs of their cultural identity. In other words, it’s time to outline a unique project aimed at preparing qualified experts, able to carry out the role of cultural broker, as needed by the educational mission of scientific museums.
Keywords
museum educators, scientific communication, professional training, informal education.
p. 8 /La necessità di “professionisti” per una incisiva comunicazione scientifica nei musei
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Il museo scientifico, fra i molti suoi compiti, ha acquisito anche quello di essere un laboratorio per esercitare la cittadinanza della società della conoscenza. In particolare, infatti, si tratta oggi di affrontare tre sfide proprie dell’epoca che stiamo vivendo e sulle quali i musei scientifici si trovano in una posizione di privilegio rispetto ad altri luoghi di comunicazione della scienza, e senza surrogati plausibili. Per intenderle bisogna prendere in considerazione le tre dimensioni nelle quali ci si imbatte nello studio della realtà sociale contemporanea, e cioè la realtà degli individui, quella degli aggregati sociali e quella dei simboli culturali.
Parole chiave
comunicazione scientifica, riduzionismo, narcisismo, relativismo, knowledge-society.
Science Museum as a Culture Laboratory.
Abstract
Science Museums have presently a capital role in the citizenship of knowledge society. Three are the challenges for our epoch, and the Museum has a privileged position in order to fulfil each one. To understand such challenges, we have to consider the three dimensions of our present society: the reality of individuals, that of social aggregates and the symbols’ one.
Keywords
science communication, reductionism, narcissism, relativism, knowledge society.
p. 16 /Il museo scientifico come laboratorio culturale
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Cade quest’anno il quarantesimo anniversario dalla creazione dei primi Science Centre, dei primi musei scientifici - cioè - che esplicitamente dichiarano, anche nel nome, una discontinuità netta rispetto alla tradizione che li ha preceduti. Come è noto i SC ribaltano l’approccio espositivo dei musei tradizionali, recuperando l’uso storico di mostrare la scienza “in azione”. Ma negli ultimi anni anche i SC - come la scienza e la tecnologia - sono profondamente mutati. Sempre più, da luoghi semplicemente destinati alla diffusione di conoscenza i SC divengono agorà, arene in cui discutere pubblicamente i temi caldi della ricerca e dell’innovazione; aumentare la consapevolezza dei cittadini su scienza e tecnologia; favorire l’incontro tra vari “stakeholder”. Insomma, i SC come strumenti per migliorare la “governante” di una scienza sempre più “post-accademica”, in cui il lavoro degli scienziati è al centro di molteplici e complessi scambi, reti, negoziazioni.
Parole chiave
science centre, musei scientifici, scienza post-accademica, dialogo.
40 Years of new scientific museology: ideas and trends.
Abstract
2009 is the fortieth anniversary of the creation of the first Science Centre, the first scientific museums that explicitly declare, even in their name, a clear discontinuity with respect to the tradition that preceded them. As it is well known the SC reverse the traditional approach to museum exhibition, recovering the historical use to show “science in action”. But in recent years also SC - as well as science and technology - are profoundly changing. Increasingly, from places solely devoted to dissemination of knowledge, SC are becoming agora, public arenas where discussing the hot topics of research and innovation, increasing public awareness of science and technology, encouraging dialogue between various stakeholders. In short, the SC as a means to improve the governance of a increasingly “postacademic” science, in which scientists work is at the heart of many complex trade, networks, negotiations.
Keywords
science centre, science museums, post-academic science, dialogue.
p. 21 /40 anni di nuova museologia scientifica: idee e tendenze in atto
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Metodi e forme della comunicazione museale vanno contestualizzati nel panorama socio-culturale dei nostri tempi considerando da una parte esigenze, problemi, richieste della società e dall’altra movimenti di pensiero, nuove conoscenze, modalità comunicative ed espressive odierne, ma anche i complessi ruoli dei musei scientifici moderni. Si può definire un quadro concettuale all’interno del quale formulare progetti di comunicazione, partendo dagli obiettivi dell’azione museale. Definire gli obiettivi è indispensabile per programmare contenuti, strumenti, approcci e stili della comunicazione, ma anche per stabilire i parametri per valutarne l’efficacia. Educare, formare, informare, fare didattica, divertire, educare divertendo…, sono tra i più consueti programmi museali. Ciascuno richiede diversi contenuti e pratiche comunicative. La conoscenza di nuovi paradigmi, definizioni, pratiche, esperienze, teorie sulla comunicazione permettono di realizzare scelte coerenti e consapevoli.
Parole chiave
contestualizzazione, teorie della cognizione e della comunicazione, valutazione e ricerca.
Methods and communication forms in scientific museums: a proposal for a systemic and complex approach.
Abstract
Communication in scientific museums needs to be contextualized in the present socio-cultural and environmental landscape. It is important to consider social demands and requests, new ways of thinking and knowledge, modern styles of expression and communication, but also change of role and mission of the modern scientific museums. Clearness of ideas and awareness in the determining museum objectives and commitments is the premise to choose coherent and effective communicative forms, and also to evaluate their cultural effects. It is necessary to know and explore new paradigms, practices, communicative experiences, new theories on the cognitive processes. It is desirable to build “a science” of the communication in scientific museums and to improve experimental pathways and researches.
Keywords
contextualization, theories of the cognition and communication, evaluation and research.
p. 25 /I metodi e le forme della comunicazione museale: una proposta per un approccio sistemico e complesso
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L’idea moderna di museo si basa sulla presenza dell’oggetto, e nel caso delle collezioni scientifiche è strettamente legata alla diffusione del metodo sperimentale. Il ruolo centrale svolto dalla visione diretta degli oggetti nell’apprendimento e nella comunicazione della scienza è dimostrato dalla vasta diffusione di musei scientifici all’interno di molti atenei in tutta Europa, soprattutto nella seconda metà del XVIII secolo. Tuttavia a partire dalla seconda metà del XIX secolo si assiste a profondi cambiamenti nella prassi e negli obiettivi dell’indagine scientifica, in cui si passa dal conoscere il mondo tangibile al comprendere le cause intangibili; dall’oggetto al concetto. Tale processo è all’origine della nascita di musei senza oggetti, detti science center, il cui largo successo non rappresenta un motivo per designare il definitivo superamento dei musei tradizionali, che al contrario devono rivendicare la piena legittimità enfatizzando le proprie caratteristiche precipue: la presenza degli oggetti e la loro stessa storia. In tale ottica science center e musei tradizionali non devono essere considerate istituzioni antagoniste ma modi diversi e complementari di apprendere la scienza.
Parole chiave
musei di storia naturale, science center, Vallisneri, museo mineralogico dell’Università Federico II di Napoli.
The Museum as school of the world. Museums of natural history and scientific education: communicate science through the objects.
Abstract
The modern concept of museum is based on the presence of the object, and in the case of scientific museums is closely linked to the spreading of experimental method. The central role played by the objects in the improvement and communication of science is demonstrated by the diffusion of scientific museums in the universities of all Europe particularly in the second half of XVIII century. But starting form a century later, science progressively changed its praxis and its goals, passing form the knowledge of the visible things to the understanding of the invisible causes, and form the objects to the concepts. This process gave rise to the birth of museums without objects: the science centers, whose large success is not to be considered the main reason for the traditional museums decline, which have to react emphasizing their strongest characteristics: their history and the objects. science centers and traditional museums are not to be considered antagonist institutions, but just different experiences, complementary ways to communicate science.
Keywords
natural history museums, science centers, Vallisneri, museo mineralogico University of Naples Federico II.
p. 30 /Il museo scuola del mondo. Il Museo di Storia Naturale e la divulgazione scientifica: comunicare la scienza attraverso i reperti
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La relazione illustra con numerosi esempi le strategie di comunicazione scientifica attuate nei recenti anni dai Servizi Educativi del Museo di Storia Naturale di Milano. Ogni iniziativa è progettata in modo da coinvolgere emotivamente il visitatore, informarlo in modo rigoroso, promuovere la comprensione e l’applicazione del metodo scientifico, utilizzare fantasia e tecnologia per innovare la comunicazione scientifica e potenziarne l'efficacia.
Parole chiave
musei, comunicazione, pubblico, edutainment hands-on.
A gallery of experiences in science communication at the Natural History Museum of Milan.
Abstract
The Education Department of the Natural History Museum offers to the public a wide variety of experiences, from kids to adults. Using fantasy and technology we invest on positive emotions such as excitement and affection, but we also try to go beyond captivation to promote long-lasting learning and a good understanding of the scientific method.
Keywords
museums, communication, public, edutainment hands-on.
p. 34 /Esperienze di comunicazione scientifica al Museo di Storia Naturale di Milano
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Over the last three years the English science curriculum has undergone dramatic changes. The new 14-19 curriculum, which is includes an important new strand How Science Works, puts science in its real world context. The 11-14 curriculum has been revised along the same lines. (Under this perspective) Natural History Museums now have (now) a tremendous opportunity to support school science teaching and learning, providing rich and inspiring case studies for this new programme of study using their collections and scientists, since (with which) teachers are struggling (with their collections and scientists). The London Natural History Museum developed a new learning strategy in 2004. This had at its heart three principles: 1) Understanding our learning audiences; 2) Focusing on outcomes; 3) Reflective practice and evaluation.
Parole chiave
London Natural History Museum, science teaching, science learning, scientists, collections.
In che modo i musei di storia naturale possono supportare l’insegnamento e l’apprendimento scolastico delle scienze?
Abstract
Negli ultimi tre anni in Gran Bretagna sono stati apportati cambiamenti radicali nel curriculum scolastico scientifico, che si allontana dalle nozioni astratte, per avvicinarsi all’aspetto applicativo, quello che rende le conoscenze scientifiche direttamente utili nella vita quotidiana. La riforma già attuata per la fascia d’età che va dai 14 ai 19 anni è in corso, sulla stessa linea per la fascia di età inferiore (11-14). Da questo punto di vista i musei di storia naturale britannici hanno una formidabile opportunità di rendere decisivo il proprio ruolo, supportando l’apprendimento e l’insegnamento della scienza, poiché i loro ricercatori e le loro stesse collezioni rappresentano efficaci ed affascinanti esempi pratici sui quali far lavorare gli studenti. Il Natural History Museum di Londra ha sviluppato una nuova strategia di apprendimento fin dal 2004, incentrata su tre punti cardine: 1) capire e modulare le nozioni alla tipologia di pubblico; 2) porre attenzione ai risultati; 3) valutare i criticamente il proprio operato.
Keywords
Natural History Museum di Londra, apprendimento scientifco, insegnamento scientifico, scienziati, collezioni.
p. 38 /How can natural history museums support school science teaching and learning?
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Lo sviluppo tecnologico dei sistemi multimediali, il mondo di Internet e le forti innovazioni che ruotano intorno agli universi sintetici, offrono, se sfruttate nelle giuste maniere, impressionanti opportunità da spendere nell’ambito dell’educazione ambientale e della diffusione della cultura scientifica. Da questo spunto è nata la collaborazione tra Regione Toscana e Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze. È nato così il Progetto “MUSEsplorandO - Il Giardino Meraviglia”. MUSEsplorandO è il luogo virtuale dove trovare le offerte didattico-divulgative sulle scienze. Il Giardino Meraviglia è un gioco didattico 3D on line e multiplayer che ha lo scopo di avvicinare gli utenti al significato di Museo. Nel gioco viene esplorato il mondo delle piante attraverso attività che stimolano gli alunni a vestire i panni di chi deve realizzare e gestire un Orto botanico. Il gioco ha l’obiettivo di promuovere un confronto tra esperienze diverse favorendo la partecipazione di più classi, sia nell’ambito della stessa scuola sia di scuole diverse, attraverso l’incontro virtuale nel “Mercato” (area multiplayer) e lo scambio di impressioni e modalità di svolgimento con la realizzazione di blog di classe (“Diario dell’Orto”) visibili in rete.
Parole chiave
MUSEsplorandO, Giardino Meraviglia, didattica, orto, internet.
The “MUSEsplorandO Project - The Garden of Wonder”.
Abstract
The technology of multimedia systems, the world of the Internet, and the influential innovations that have developed in virtual worlds, if used properly, offer extraordinary opportunities to promote environmental education and foster an interest in science. This is the starting point from which the collaboration between the Regione Toscana and the Natural History Museum of the Università degli Studi in Florence began. Thus, the “MUSEsplorandO Project - The Garden of Wonder” was born. MUSEsplorandO is a virtual world that offers a wealth of accessible, science-related instructional tools and activities. The Garden of Wonder is a 3-D, multiplayer, online educational game designed to give players a greater understanding of the significance of the Musuem. In the game, the plant world is explored through activities that encourage students to play the role of gardener and caretaker at a botanical garden. The aim of the game is to create an experience whereby different classes, whether from the same school or from other schools, can play together in the virtual world of the “Market” (the multiplayer zone) and share their thoughts, activities, and discoveries via the online class blog (the “Garden Diary”).
Keywords
MUSEsplorandO, Garden of Wonder, education, garden, internet.
p. 38 /Il progetto “MUSEsplorandO - Il Giardino Meraviglia”
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Da anni il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN) ha avviato una politica di valorizzazione delle proprie collezioni in attesa del completamento degli allestimenti definitivi. In particolare, la sezione di Mineralogia, Petrografia e Geologia, le cui raccolte sono oggi quantitativamente poco rappresentate nelle esposizioni permanenti, ha sviluppato diverse strategie per moltiplicare le occasioni di mettere in mostra i propri materiali e raggiungere target diversificati sia realizzando esposizioni temporanee nella sede del Museo, sia attraverso un vasto programma di iniziative out-reach. Tra queste ultime sembra rivelarsi particolarmente valida, tanto per le risorse impiegate quanto nei risultati ottenuti, la partecipazione alle “mostre mercato” di mineralogia. Il presente contributo riporta una sintesi delle esperienze condotte dal Museo e alcune considerazioni preliminari sulla fruizione da parte del pubblico emerse nell’ambito dell’edizione del 2009 della mostra “Euromineralexpo” di Torino.
Parole chiave
valorizzazione delle collezioni, mineralogia, mostra-mercato, esposizioni temporanee.
Museum exhibition: minerals... outside the walls of the Museum.
Abstract
In the last decades, Regional Museum of Natural Science of Turin (MRSN) has developed new communication approaches based on temporary exhibitions of its collections. In particular, the Department of Mineralogy, Petrography and Geology, whose collections are still under-represented in the permanent exhibitions of the Museum, have carried out specific out-reach initiatives within the context of minerals trade shows. This paper reports the exhibitions strategies of the Department as well as some preliminary results of an evaluation study carried out on visitors to the Museum’s exhibition organized within 2009 Euromineralexpo Turin’s mineral trade show.
Keywords
mineralogy, mineral trade shows, temporary exhibitions.
p. 45 /Il museo in mostra: minerali... fuori dalle mura del museo
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Per favorire la fruizione delle collezioni, nel 2009 il Centro Museale ha realizzato il Catalogo Multimediale online dei principali reperti del territorio campano custoditi dai quattro storici musei naturalistici. Il lavoro è stato attuato con moderne tecniche di comunicazione multimediale e ipertestuale. Un accurato studio delle collezioni ha consentito di ottenere interessanti informazioni e di realizzare schede informatiche dei reperti che, collegate tra loro e con l’ausilio di immagini, descrivono i campioni, presentano gli studiosi che curarono la raccolta delle collezioni, illustrano il contesto di provenienza dei reperti, chiariscono molteplici tematiche scientifiche. Attraverso un percorso ipertestuale e la lettura interattiva dei contenuti, gli utenti possono conoscere lo straordinario patrimonio di reperti dei musei universitari e ricostruire la storia delle ricerche scientifiche che si svolsero a Napoli già dagli ultimi anni del Settecento. Nato per valorizzare il patrimonio naturalistico campano e per divulgare la cultura scientifica, il Catalogo Multimediale è un progetto teso a migliorare il ruolo educativo ed il rapporto con il pubblico del Centro Musei.
Parole chiave
catalogo multimediale, valorizzazione patrimonio storico, divulgazione cultura scientifica, musei naturalistici.
The multimedia catalogue of Museum Centre of Natural Science’s Collections: a recent project to improve the museum heritage and to disseminate the naturalistic culture on the web.
Abstract
To promote the understanding of collections, on 2009 the Museum Centre of Natural Science has carried out the on line Multimedia Catalogue of the main specimens from Campania, collected in the four historical naturalistic Museums. The work has been realized utilising recent techniques of multimedia and hyper textual communication. A careful study of collections has allowed to obtain interesting information and to realize computerized cards. These cards, connected among them, with the help of the images describe the specimens, introduce the specialists involved in the assemblage of the collections, show the samples’ origin, explain many scientific themes. Through an hyper textual pathway and the interactive reading of the contents, the users are able to know the extraordinary historical and scientific heritage of the university Museums. They can also reconstruct the history of scientific researches that were conducted in Naples already from the last years of the 18th century. Born to valorise the naturalistic patrimony of Campania and to spread the scientific culture, the Multimedia Catalogue will improve the educational role and the relationship with the visitors of the Museum Centre of Natural Science.
Keywords
multimedia catalogue, historical patrimony improvement, scientific culture spread, naturalistic museums.
p. 51 /Il catalogo multimediale delle collezioni del Centro Musei delle Scienze Naturali: un recente progetto per la valorizzazione del patrimonio museale e per la diffusione della cultura naturalistica sul web
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Il Museo Universitario (University Museum Chieti, UMC) dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara contribuisce a caratterizzare l’Ateneo costituendo “luogo della memoria” e spazio espositivo dedicato agli aspetti biologici e medici che emergono dalla ricerca archeologica, medica, antropologica e paleontologica. Il percorso si snoda attraverso una serie di sezioni tematiche, funzionali ai contenuti antropologici, che costituiscono il punto di partenza per lo sviluppo di tutte le attività che nascono e vivono nel museo. Visite guidate, laboratori, conferenze, spettacoli teatrali, concerti, mostre e pubblicazioni hanno come obiettivo comune quello di garantire, alle diverse tipologie di visitatore, la fruibilità del bene museale e fare del museo stesso una struttura aperta, interattiva e non solo conservativa. La mission perseguita dall’UMC è quella d’individuare nell’ambito museale strumenti di collegamento tra ricerca e divulgazione.
Parole chiave
divulgazione scientifica, esposizione museale, diorama.
The University Museum of Chieti. University “G. D’annunzio” of Chieti-Pescara.
Abstract
The University Museum (University Museum Chieti, UMC) of the State University “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara contributes to create not only a “place for heritage preservation”, but especially a place for exhibition concerning biological and medical themes that stand out from ongoing researches in archeology, medicine, anthropology and paleontology. The permanent exhibition includes a series of themes useful for an easier understanding of several anthropological aspects. They represent a point of departure for developing all the activities organized and realized in the UMC: guided visits, laboratories, conferences, lectures, performances theatrical, temporary exhibition, concerts, publications. The aim is to offer a differentiate and wide choice for several kind of visitors, in order to make the UMC a place open not only to heritage preservation activity, but especially to interactive activities. The mission pursued from the University Museum is to detect and delineate a new approach in connecting research and popularization into a museum context.
Keywords
scientific didactics, museum exhibition, diorama.
p. 56 /Il Museo universitario dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti - Pescara
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Nell’ambito del Sistema Museale Provinciale modenese è stato elaborato un progetto che ha visto coinvolti, per la produzione di schede gioco destinate ai ragazzi degli ultimi tre anni della scuola primaria, 41 musei del Sistema Museale Provinciale modenese che sono stati raggruppati in sei tipologie: naturalistico-scientifici, archeologici, artistici, storici, specializzati, demoetnoantropologici. Per attivare una cooperazione innovativa tra musei naturalistico-scientifici e scuole è stato realizzato un progetto specifico per i dieci musei naturalistico-scientifici che consenta di attivare per i ragazzi percorsi educativocreativi dedicati alle specifiche discipline e adeguati al loro curriculum di studi per integrare le risorse della scuola e dei docenti con la capacità di comunicazione e di divulgazione dei musei stessi nel territorio modenese. E’ finalizzato alla costituzione di una rete utile a rafforzare i rapporti con le scuole grazie alla collaborazione con gli insegnanti, le istituzioni, le associazioni culturali e di volontariato per favorire l’approccio alle raccolte museali scientifiche da parte delle comunità locali.
Parole chiave
patrimonio culturale naturalistico-scientifico, attività educativa, scuola primaria, schede-gioco, apprendimento.
Playing in naturalistic-scientific museums. Educational paths to learn and communicate.
Abstract
Within the Modenese Provincial Museum System a project has been implemented to create game-cards addressed to children of the last three years of primary school. This project involved forty-one museums of the System which have been grouped in six categories: aturalistic-scientific, archaeological, artistic, historical, specialized, demoethnoanthropological. A specific project for ten museums has been implemented in order to activate an innovative cooperation between naturalistic-scientific museums and schools. It aimed at activating educational/creative paths for children, dedicated to specific disciplines and specifically designed for their educational curricula, in order to integrate school and teacher resources with the communicational and popularization capacities of museums on the Modenese territory. The project goal is to build a useful network to strengthen the relationships with schools thanks to the collaboration with teachers, institutions, cultural and volunteers associations in order to promote an approach of local communities to museum scientific collections.
Keywords
naturalistic-scientific cultural heritage, educational activity, primary school, game-cards, learning.
p. 61 /Musei naturalistico-scientifici per gioco. Percorsi educativi per apprendere e comunicare
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Il percorso educativo “Dal Museo al complesso vulcanico del Somma-Vesuvio” fa parte dei percorsi realizzati nell’ambito del protocollo d’intesa “I Musei narrano la Scienza”, elaborato dal Centro Musei delle Scienze Naturali con la Direzione Scolastica della Regione Campania. I percorsi educativi sono finalizzati a favorire la conoscenza delle Scienze della Natura, attraverso l’uso dei reperti museali. Il percorso educativo è strutturato in due livelli di approfondimento, dedicati rispettivamente agli studenti delle scuole elementari e medie e agli studenti delle scuole medie superiori. Il percorso prevede due incontri. Il primo consiste in una visita guidata alla “Collezione Vesuviana” del Real Museo Mineralogico e in attività di laboratorio. Il secondo incontro è dedicato ad un’escursione di cinque ore al Somma-Vesuvio. Guidati negli opportuni affioramenti, gli studenti osservano, questa volta nel loro ambiente naturale, i minerali che hanno imparato a riconoscere al Museo e in laboratorio. Durante l’escursione non è tralasciata la tematica del “rischio vulcanico”.
Parole chiave
percorsi educativi, collezioni naturalistiche, minerali del Somma-Vesuvio.
Educational activity: from the Museum to Somma-Vesuvio volcano.
Abstract
Within the Modenese Provincial Museum System a project has been implemented to create game-cards addressed to children of the last three years of primary school. This project involved forty-one museums of the System which have been grouped in six categories: aturalistic-scientific, archaeological, artistic, historical, specialized, demoethnoanthropological. A specific project for ten museums has been implemented in order to activate an innovative cooperation between naturalistic-scientific museums and schools. It aimed at activating educational/creative paths for children, dedicated to specific disciplines and specifically designed for their educational curricula, in order to integrate school and teacher resources with the communicational and popularization capacities of museums on the Modenese territory. The project goal is to build a useful network to strengthen the relationships with schools thanks to the collaboration with teachers, institutions, cultural and volunteers associations in order to promote an approach of local communities to museum scientific collections.
Keywords
educational activities, natural exhibitions, Somma-Vesuvio minerals.
p. 67 /Percorso educativo: dal museo al complesso vulcanico del Somma-Vesuvio Marialuigia De
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Attraverso importazioni di palme, il Rhynchophorus ferrugineus Olivier, giunge nel 2004 in Sardegna. L’insetto è mortale per le palme da cocco e per le palme del genere Phoenix. Da qui l’idea di realizzare un percorso informativo/formativo dedicato ai ragazzi dell’ultimo anno dell’Istituto Agrario, al personale tecnico dell’Orto Botanico e agli appassionati di cultura dei giardini. Il tema trattato è stato proposto con l’ausilio di una ricca iconografia sulla biologia del terribile insetto e sui danni da esso prodotti. Il percorso è stato arricchito da una dimostrazione pratica, tenutasi all’Orto Botanico dell’Università di Cagliari, di potatura di palme del genere Phoenix eseguita in maniera da prevenire l’insediarsi del Rhynchophorus ferrugineus. Nel Museo Botanico del Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Cagliari infine, è stata dedicata una vetrina al tema proposto ed è stato esposto il modello ingrandito dell’insetto.
Parole chiave
Rhynchophorus ferrugineus Olivier, orto botanico, museo botanico, modello d’insetto.
The danger of Rhynchophorus ferrugineus Olivier for palms: an educational experience at the Botanical Museum of Cagliari University.
Abstract
The Rhynchophorus ferrugineus Olivier arrives to Sardegna in 2004 through the importation of palms. This insect is mortal for coco and Phoenix palms. We developed the idea of an informative/educational path dedicated to the students of the last year of the Agrarian School as well as to the technical staff of the Botanical Garden and to the fans of gardens’ culture. The topic has been approached with the aid of a rich iconography on the biology of this awful insect and on the damages it causes on palms. The educational path has been further enriched with practical demonstration at the botanical garden of Cagliari of the Phoenix palm pruning executed in order to avoid the installation of Rhynchophorus ferrugineus. Last but not least, a dedicated show-case has been prepared on this subject at the Botanical Museum of the “Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università degli Studi di Cagliari”, containing an enlarged reproduction of the insect.
Keywords
Rhynchophorus ferrugineus Olivier, botanical garden, botanical museum, insect model.
p. 72 /Pericolo punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus Olivier): un’esperienza formativa al Museo botanico dell’Università di Cagliari
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Il ruolo diversificato che i musei scientifici hanno assunto, ha comportato un ampliamento delle attività che si svolgono sia al suo interno che nel territorio. Se da un lato le attività museali richiedono sempre più professionalità, specializzazione, interdisciplinarietà, trasversalità e lavoro di gruppo, dall’altro lato il numero di operatori presenti nei musei, almeno quelli universitari, è sempre più ridotto. In questo complesso quadro, negli ultimi anni il Museo Geologico Gemmellaro è diventato sede di servizio civile nazionale. Questa opportunità oltre a costituire un insostituibile aiuto alle attività del museo rappresenta per i giovani un’esperienza lavorativa ed un’opportunità per acquisire competenze reali nell’ambito delle professioni museali.
Parole chiave
servizio civile, professione museale, attività didattiche.
The civil service: a real work’ s experience.
Abstract
Scientific museums in the last have expanded their educational resources both inside museum and in the territorial framework. The educational activities offering from museums usually include guided visits, brochures, information packs for schools (keeping pace with curricula) and visitors in general, role play and fieldtrip. This job, with people of all ages and cultural background, needs professionalism, great specialisation and collaborative projects to introduce multidisciplinary activities. Unfortunately, the museum staff has decreased over time, especially in those university, so it is very difficult to satisfy all the visitors’ expectations. The Geological Gemmellaro Museum recently has joined in the national project of “Civil Service” and it may advantage of the presence of many young volunteers who carry on the daily activities with the museum staff. The “National Civil Service” is an invaluable aid to the work of the museum, but it is also a work experience for youth. The volunteers learn real skills in the context of professionals who work in museums.
Keywords
national civil service, professionals museum, educational activities.
p. 76 /Il servizio civile: un’esperienza lavorativa e un’opportunità per acquisire competenze reali
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I musei della vita facilitano la comprensione dei fenomeni evolutivi. Le esposizioni moderne, infatti, enfatizzano diversità e relazioni dei viventi con l’ambiente, concetti base dell’evoluzione biologica. Al Museo Civico di Zoologia è stato realizzato, nel corso dell’anno darwiniano, un progetto pilota sull’evoluzione, per scuole e pubblico comune. I contenuti sono stati selezionati in base ad una riflessione sui “concetti strutturanti” e gli “ostacoli concettuali” che incidono sulla comprensione dell’evoluzione. Il percorso museale ha integrato esposizioni, attività di laboratorio, dialoghi con gli operatori, ritenendo che più modalità di interazione possano aiutare a superare gap/staticità dei modelli consueti. Le metodologie comunicative hanno avuto un’impostazione costruttivista, interattiva e partecipativa. Le esperienze sono state monitorate, per verificare cambiamenti di idee, di interessi ed atteggiamenti dei partecipanti.
Parole chiave
evoluzione biologica, mostra-laboratorio, interattività, comunicazione.
Communication of biological evolution in Museum. An experimental study on the contents and methods, in the Darwin year.
Abstract
Biological Museums improve the comprehension of the evolution. The modern exhibits emphasize biological diversity and environmental relationships, that are basic concepts of the evolutionary theory. In the Darwin Year, at the Rome Zoological Museum, an experimental Project on the evolution has been carried out for common and scholastic public. The contents have been selected on the basis of “framing concepts” on the evolution. The museum pathway integrated exhibits, laboratories for practical experiences and dialogues with the didactical workers. The communication strategies have been constructivist, interactive and participative. All the didactic experiences have been monitored in order to survey conceptual changes, interests and behaviours of the participants.
Keywords
biological evolution, exposition-laboratory, communication interactivity.
p. 80 /Comunicare l’evoluzione biologica in museo. Una sperimentazione su contenuti e metodi, nell’anno di Darwin
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Le tecnologie di riproduzione 3D sono state utilizzate in questi anni per migliorare la comunicazione applicata ai beni culturali. Nei musei scientifici, sono significative le potenzialità delle tecnologie 3D per la didattica in generale e, specificamente, per particolari target di pubblico, quale ad esempio i videolesi. Nei musei di paleontologia, ad esempio, le scansioni 3D offrono opportunità di confronto della massima precisione fra campioni di macrofossili, per la loro completa caratterizzazione tridimensionale e la conseguente definizione tassonomica. Tale metodologia consente l’ulteriore possibilità di ottenere infinite sezioni virtuali del volume dell’oggetto. Nel Museo di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Bari, scansioni laser 3D di campioni fossili e riproduzioni in solido di modelli vettoriali da essi ottenuti sono stati sperimentati a fini didattici, sia per laboratori “aperti” che nei percorsi interattivi.
Parole chiave
museo, scansione, interattivo, comunicazione, modello.
3D technologies for communication in scientific museums: the experiences of the “Museo di Scienze della Terra dell’Università di Bari (Italy)”.
Abstract
3D scanning technology are so interactive and spectacular that can be used to improve the comunication applied to Cultural Heritage sector. The “Museo di Scienze della Terra” at the “Università degli Sudi” in Bari, Italy, provides 3D scanning and printing technology that allow to reproduce “museum objects” either for research or teaching purposes. In Paleontologycal museums, the communication through the exhibited objects is an essential feature for transferring knowledge. Since it is interactive and perceptive, this metodology is very usefull for visually impaired visitors. At the “Museo di Scienze della Terra” at the “Università degli Studi” in Bari, reproduction of fossil samples of vectorial models has been tested for teaching pur pose in two context: open labs and interactive trails.
Keywords
museum, scanning, interactive, communication, model.
p. 86 /Le tecnologie 3D per la comunicazione nei musei scientifici: l’esperienza del Museo di Scienze della Terra dell’Università di Bari
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Il Centro Musei delle Scienze Naturali ha un imponente patrimonio museale ad alta valenza scientifica, didattica e storica che ha messo a disposizione per la realizzazione del progetto, “Museo on the road: la scienza per il cittadino” cofinanziato dal MIUR, Legge 6/2000. Dalla proficua collaborazione fra operatori museali e cittadini è stato realizzato un percorso educativo in cui i reperti museali sono stati il “mezzo” per veicolare concetti scientifici e trasmettere conoscenza, in maniera semplice ma scientificamente corretta. Quale sede per la realizzazione del progetto è stato scelto San Giovanni a Teduccio un quartiere disagiato della periferia di Napoli. Il percorso educativo, ospitato nella Biblioteca Comunale “Antonio Labriola”, articolato in una esposizione di 150 reperti, plastici, strutture cristalline, attività di laboratorio e seminari, ha cercato di trasmettere ad un pubblico eterogeneo l’importanza del ruolo della scienza nella vita di tutti i giorni ed il ruolo dei musei. I cittadini hanno certamente recepito il messaggio che solo grazie alla conoscenza ci si può adoperare, in maniera vincente, per il vero riscatto socio-culturale del proprio territorio.
Parole chiave
collezioni museali, museo mineralogico, percorsi educativi.
Museo on the road: the science for the citizen.
Abstract
With the project “Museum on the Road: science for citizens”, the Museum has released its prestigious exhibition halls and through the design and implementation of a sweeping exhibition, went to the city. The project was aimed at people living in the slums of Naples. Which location for the project was chosen to S. Giovanni a Teduccio, one of the ten municipalities of the town of Naples, for its particular history, that people, workers very proud of their work, participated actively in the process of industrialization of Italy first in the steel factory and then in steam locomotives. The project entails an initial phase characterized by meetings with a large group of citizens of S. Giovanni a Teduccio to agree and define the specific aims and content of scientific and historical exhibit. Particular attention was paid to the selection of specimens that have historical value and should be suitable vehicles for scientific and powerfully illustrate the achievements of science and potential of scientific studies to improve human life without adversely affect the environment. Were also organized seminars, laboratory work, didactic and educational material calibrated according to different needs and arguments.
Keywords
communication, mineralogical museum, collections.
p. 89 /Museo on the road: la scienza per il cittadino
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É possibile oggi comunicare la storia della farmacia anche ad un pubblico di non addetti ai lavori? Per tentare di rispondere a tale quesito, vengono descritte alcune iniziative in corso a Siena: 1) la ricostruzione virtuale della sede dell’antica spezieria del Santa Maria della Scala da inserire in un percorso di visita all’interno dell’ex Ospedale, oggi contenitore per mostre ed eventi cittadini; 2) l’allestimento di un Giardino dei Semplici interattivo, in spazi pubblici cittadini una volta colonia agricola del Manicomio San Niccolò di Siena; 3) la realizzazione di seminari supportati dalla messa in scena di azioni teatrali basate su documenti archivistici inerenti la spezieria senese; 4) l’istituzione di un corso di Storia della Farmacia da parte della Facoltà di Farmacia dell’Università di Siena, per l’anno accademico 2009-2010.
Parole chiave
storia della farmacia, Siena, S.Maria della Scala, giardino dei semplici.
The Communication Of The History Of Pharmacy: Experiments Ongoing At Siena.
Abstract
Some experiments, ongoing at Siena, are described aimed to address the question whether it is possible to effectively convey informations about the History of Pharmacy even to an audience of non-experts of the subject: 1) the virtual reconstruction of the old apothecary of the Ospedale Santa Maria della Scala, to be included in an exibition aimed at keeping the memory of the past use of spaces now dedicated to Art exhibitions; 2) the installation of an interactive ‘Hortus simplicium’ in the old agricultural settlement of the psychiatric hospital of S.Niccolò, in which the use of medicinal plants with the techniques used by the ancient apothecaries can be effectively illustrated; 3) the realization of seminars supported by the staging of theatrical action based on archival documents related to the pharmacy in Siena; 4) the establishment of the first Course of History of Pharmacy by the Faculty of Pharmacy of the University of Siena, for the academic year 2009-2010.
Keywords
history of pharmacy, Siena, Santa Maria della Scala, hortus simplicium.
p. 94 /Comunicare la storia della farmacia: esperienze senesi
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Comunicare il concetto di “energia” attraverso differenti linguaggi: questo lo scopo del progetto “Energie”, organizzato in: - corso di aggiornamento, con lezioni frontali, esperimenti e visite guidate ad impianti innovativi, per insegnanti di scuola superiore riguardante l’intero panorama delle forme di produzione di energia e dell’innovazione tecnologica collegata. Era inoltre previsto l’utilizzo del laboratorio allestito presso il Museo con exhibit interattivi e banchi sperimentali; - realizzazione, da parte degli insegnanti, di unità didattiche sulle energie, progettate durante il corso e sviluppate in classe con gli studenti dopo la visita al Museo; - concorso per gli istituti superiori per promuovere un concreto approccio scientifico alla produzione di energia, al risparmio energetico ed al corretto utilizzo delle energie. I prodotti in concorso sono stati oggetto di una mostra e di una giornata di presentazione al pubblico in cui i ragazzi “comunicavano” la loro esperienza.
Parole chiave
energia, corso di aggiornamento, esperimenti, comunicazione museale, interazione scuola-museo.
Realizing a biunivocal communication: the languages of “Energies” project.
Abstract
Communicating the energy concept through different languages: this is the aim of “Energies” project, organized in: - a high school teachers updating course, with lectures by university researchers and experts from industry, laboratory experiments and guided tours to innovative systems, covering the full spectrum of energy production forms and technological innovations. The course included the use of the museum didactic laboratory, with interactive exhibits and experiments; - teachers have been asked to realize, after the experience with their classes in the Camerino Museum laboratory, their own didactic units on energy to be developed at school; - the high schools contest was brought out in order to promote a concrete scientific approach to energy production, energy saving and sustainability problems. Students organized their works and experiments in a temporary exhibition at the Museum on top of one day presentation to public where they could “communicate” their approach to “Energy”.
Keywords
energy, training course, experiments, museum communication, school-museum interaction.
p. 98 /Realizzare una comunicazione biunivoca: i linguaggi del progetto “energie”
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Il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università Torino, in collaborazione con il Centro Piemontese di Studi Africani e HoldenArt, ha allestito la mostra “Lingua contro Lingua. Una mostra collaborativa”, un’esperienza pilota realizzata nell’ambito del progetto europeo MAP for ID - Museums as Places for Intecultural Dialogue con il coordinamento e il sostegno della Città di Torino. Basato su un iter di progettazione partecipata questo evento espositivo ha inteso valorizzare le collezioni etnografiche del Museo attraverso un processo sperimentale di inclusione sociale, cittadinanza attiva ed empowerment culturale.
Parole chiave
collezione etnografica, dialogo interculturale, narrazione.
Tongue to Tongue. A collaborative exhibition.
Abstract
The Museum of Anthropology and Ethnography of the University of Turin, in collaboration with the Centre for African Studies of Turin and HoldenArt, conceived “Tongue to Tongue. A Collaborative Exhibition”, a pilot project selected by the European project MAP for ID - Museums as Places for Intercultural Dialogue, coordinated and supported by the City of Turin. Based on a participatory process, the exhibition aimed to enhance the Museum’s ethnographic collections through an experimental process of social inclusion, active citizenship and cultural empowerment.
Keywords
ethnographic collection, intercultural dialogue, storytelling.
p. 104 /Lingua contro Lingua. Una mostra collaborativa
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I pannelli sono uno strumento versatile ed economico e per questo sono largamente usati nei musei scientifici, ancor più che negli altri musei, per comunicazioni di servizio (orientamento, segnalazioni di percorsi…) e come supporto, interpretazione e contestualizzazione delle collezioni. Per le complesse relazioni che intercorrono nel pannello tra le sue componenti (testi, immagini, disegni, schemi, tavole) appare estremamente riduttivo definirlo un insieme di testo ed immagini. Il pannello esplicativo è un campo condiviso fra museologo e visitatore, un campo in cui le due figure devono incontrarsi e condividere. Contrariamente a quanto in genere si pensa, esso ha una struttura complessa che richiederebbe, per una corretta realizzazione, diverse competenze: il grafico, il linguista, il pedagogo, il fotografo, lo psicologo. Infatti, oltre alla padronanza dei contenuti scientifici che devono essere veicolati, chi allestisce un pannello deve realizzare un prodotto attraente, esaustivo, ma soprattutto comprensibile. Spesso però, soprattutto nei piccoli musei o in musei che non possiedono grosse somme di denaro da dedicare, i pannelli sono allestiti dal museologo esperto nella materia relativa alla collezione esposta: paleontologia, geologia, zoologia, botanica. Nella comunicazione vengono presi in considerazione i numerosi suggerimenti, tratti dalla bibliografia del settore, che possono guidare il museologo nella corretta realizzazione dei pannelli esplicativi nei musei.
Parole chiave
pannelli, musei.
Some considerations about explanatory panels in scientific museums.
Abstract
Explanatory panels are versatile and economic tools, so they are widely used in museums, especially in scientific museums. They guide visitors, indicate the way, support, interpret and contextualize collections. Panel isn’t only a whole of texts and images because complex connections tie its components (texts, images, drawings, schemes, plates). Explanatory panel is a field shared between museologist and visitor and has a complicated structure, so different professional would be necessary for a correct realization of the panel: graphic designer, linguist, pedagogist, photographer, psicologist. Panel, infact, must contain scientific concepts, but also must be attractive, exhaustive and understandable. Often, however, panels are realized from zoology, botany, paleontology experts. In this communication are exposed some indications for panels realization.
Keywords
explanatory panels, museums.
p. 107 /I pannelli esplicativi nei musei scientifici: alcuni spunti di riflessione
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Le strategie intraprese dal museo di scienze di Bergamo per la comunicazione delle scienze geologiche. Allestimenti museali, geoescursioni, speciali visite guidate, films, raccolte musicali a tema geologico e pubblicazioni per i ragazzi.
Parole chiave
geoscienze, geoescursioni, films, pubblicazioni.
Geology told in museum.
Abstract
The strategies to communicate geosciences undertaken by natural science museum of Bergamo. Exhibits, movies, music collections with geological themes, publications for children, geoturistic proposals and special guided tours.
Keywords
geosciences, geoturism, movies, publications.
p. 111 /La geologia raccontata in museo
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Dal 2005 il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze (MSN) ha messo in campo nuove strategie di comunicazione. Fondamentale è stata la scelta di un orario, di un biglietto unico e la realizzazione di molteplici iniziative che permettono di coinvolgere pubblici diversi. Sono iniziate collaborazioni con un importante marchio della grande distribuzione, con soggetti pubblici, aziende partecipate e fondazioni bancarie. Si è sviluppata una rete di collaborazioni interne all’Ateneo fiorentino che permette l’abbattimento di costi per la produzione e la diffusione dei materiali promozionali. La scarsità di risorse economiche e l’impossibilità per la nostra amministrazione di impegnare capitoli di spesa che riguardino la pubblicità sono purtroppo una costante. I risultati sono stati comunque soddisfacenti, perché in 4 anni il MSN ha quadruplicato il numero dei visitatori, molti dei quali seguono e partecipano assiduamente alle iniziative proposte.
Parole chiave
Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze MSN, comunicazione, iniziative.
Communicating the Museum of Natural History, University of Florence.
Abstract
The Museum of Natural History of the University of Florence was founded in 1775. It is a center for research, study, and the dissemination of science and knowledge, which in its two centuries of life has alternately enlivened the life of the city and enlightened the academic community. Until 2004, visitors to the Museum were mostly school groups and university students. Since 2005 the Museum has sought ways to raise public awareness of its activities and engage new audiences. This initiative has been undertaken with the cooperation of a leading chain of shopping malls, public institutions, associated companies, and banking foundations. The Museum takes great satisfaction in the fact that many visitors have become loyal patrons, who play an active part in the planning of activities offer to families.
Keywords
Natural History Museum of Florence University, communication, events.
p. 115 /Comunicare il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze
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Immagine e comunicazione, veri paradigmi della contemporaneità, sono perentoriamente entrati nell’universo dei musei, determinando nuove linee di condotta nell’elaborazione dei temi e delle forme delle esposizioni. Se guardiamo al problema dei musei scientifici e dei centri per la scienza dal punto di vista di chi deve progettare la “messa in opera” degli allestimenti, si tratta oggi di focalizzare i termini di una “estetica” delle esposizioni scientifiche che definisca i caratteri degli spazi allestiti e sia di riferimento per chi i musei li visita, così come per chi dei musei si occupa in maniera professionale. Queste non possono che radicarsi al confronto con la storia e con le esperienze che questa ci tramanda, esperienze che in un continuo processo di re-invenzione vanno attualizzate, adeguate allo spirito del tempo, mantenendo la consapevolezza che il rapporto con la storia non è un dato puramente filologico e di reminiscenza ma è parte del processo di creazione progettuale.
Parole chiave
musei, scienza, architettura, esposizioni, comunicazione
Science Museums and Science Centers: the communication between architecture and exhibition design.
Abstract
Image and communication, true paradigms of contemporaneity, are peremptorily entered the universe of museums, determining new guidelines in the development of topics and forms of the exhibitions. If we look at the problem of science museums and science centres from the perspective of those who design exhibitions, we must focus on the specifics of the aesthetics of scientific presentations. This is a matter that concerns the character of exhibitionary complex as it’s experienced by those who will visit the museums, as well as by those who are involved in a professional manner. The answers, again, are rooted in history and in all those experiences that history has passed on to us. Experiences that, in a continuous process of re-invention, must be updated and adapted to the spirit of our times, retaining the awareness that the relationship with history is not a reminiscence or a purely philological attitude, but it is part of the process of creative design.
Keywords
museums, science, architecture, exhibitions, communication.
p. 121 /Musei scientifici e science center: la comunicazione fra architettura e allestimento
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What does it mean “communicating science to its public” and how to accomplish it? What science we can try to communicate? Different communication - different media. Is it possible a correct communication? Communicating science implies different fields: from cultural contexts to ethical problems; how do we approach understanding science and its relationship with society.
Parole chiave
science and society, communication, different publics, ethical problems, cultural contexts, media.
Comunicare la scienza al pubblico.
Abstract
Che cosa significa comunicare la scienza al pubblico, e come farlo. Esistono differenti pubblici e differenti scienze. Quale scienza possiamo comunicare? Una comunicazione diversa per ogni medium. Comunicare la scienza coinvolge campi e tecniche molto diverse fra loro: dai contesti culturali ai problemi etici. Quale approccio per comunicare la scienza e comprendere i suoi rapporti con la società.
Keywords
scienza e società, comunicazione, pubblici diversi, etica, contesti culturali, media diversi.
p. 128 /Science and communicating to its public
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“Collezionare la Natura” è una mostra-mercato che si svolge nel Centro storico della città di Napoli nel Chiostro dell’antico monastero del XVI secolo dei Santi Marcellino e Festo, oggi sede del Museo di Paleontologia. La manifestazione, giunta alla terza edizione con un crescente successo di pubblico, ha lo scopo di avvicinare i cittadini di ogni età al meraviglioso mondo della natura e ai musei scientifici, luoghi in cui la scienza può essere vissuta come una parte viva e integrante della società. La manifestazione ha anche l’obiettivo di far conoscere ai cittadini luoghi di notevole pregio architettonico molto spesso trascurati dai tradizionali percorsi turistici. È una manifestazione in cui il cittadino oltre a passeggiare fra fossili, minerali, conchiglie, animali e piante ha l’opportunità di assistere a conferenze, vedere mostre tematiche, fare piccoli esperimenti e osservazioni al microscopio. Il progetto ha concretamente dimostrato che i musei possono coniugare la comunicazione scientifica e l’intrattenimento con risultati soddisfacenti.
Parole chiave
mostra-mercato, natura, museo di paleontologia.
Collecting nature” to know and respect our planet.
Abstract
Collecting Nature” is one of the initiatives put forward to encourage the dissemination of scientific culture, that the Neapolitan public has welcomed with great enthusiasm. The event has reached the third edition, with a share, always increasing, of a highly diverse audience that, in many cases, become a regular visitor of our museums. The show, which takes part exhibitors who sign up commitment, is complemented by a full program of side events of considerable interest. The event takes place in the cloister of SS. Marcellino e Festo adjoining the Museum of Paleontology; this beautiful setting encourages a visit to the museum, which, for this event, has always organized thematic exhibitions which have involved both the enthusiast and the curious citizen.
Keywords
exhibition, nature, museum of paleontology.
p. 135 /“Collezionare la natura” per conoscere e rispettare il nostro pianeta
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Il percorso educativo “I mattoni della mia città” fa parte dell’offerta educativa relativa alle Scienze della Terra del Centro Musei delle Scienze Naturali. Il percorso prevede differenti approcci alla tematica della litologia: seminari, visita al Museo, attività di laboratorio ed escursioni nel centro storico della città di Napoli. Finalità del percorso è avvicinare gli studenti alle Scienze della Terra, discipline fondamentali per la conoscenza del pianeta ma anche per gli importanti contributi alla risoluzione delle problematiche della conservazione dei beni culturali e dell’archeologia.
Parole chiave
percorso didattici, materiali lapidei, museo mineralogico, laboratorio didattico.
Educational activity: "Bricks of my town".
Abstract
The educational activity ‘Bricks of my town’ is a part of the didactic program related to Earth Sciences called “Museums tell Science” stipulated between Natural Science Museum Center and Teaching Management in Campania. The proposal counts on various approaches to stone material’s subject: course, visit to the Museum, laboratory and finally a hike in the midtown of Naples. The goal of the activity is to draw up students and Earth Sciences subjects using the Museum, because this relationship is important in order to better know our planet, being an interesting part of decision to the problem of the preservation of Cultural Heritage and archaeology, paying tribute to reconstruction of old cultures.
Keywords
educational activity, mineralogic museum, teaching laboratory, stone materials.
p. 139 /Percorso educativo: i mattoni della mia città
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Il Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica dell’Orto Botanico di Napoli è stato realizzato negli anni novanta. Nel presente lavoro vengono illustrate le integrazioni e gli aggiornamenti apportati alle esposizioni originali in risposta al mutare delle conoscenze inerenti la paleobotanica e l’etnobotanica e alla necessità di semplificare l’approccio ai complessi argomenti trattati nelle due sezioni del Museo. Le variazioni consistono nell’integrazione nelle esposizioni di nuovi campioni di fossili, di manufatti vegetali e di parti essiccate di piante, nella realizzazione di modelli in cotto di strutture vegetative e riproduttive delle piante fossili, nella riproduzione di paleoambienti, nell’allestimento di pannelli divulgativi e negli aggiornamenti tematici e grafici dei testi descrittivi. E’ in progetto la realizzazione di un diorama che descriverà aspetti della vita quotidiana di un’etnia dell’area amazzonica.
Parole chiave
museo di paleobotanica ed etnobotanica, museologia, paleobotanica, etnobotanica.
New exhibit strategies in the Museum of Palaeobotany and Ethnobotany at the Botanical Garden of Naples.
Abstract
The Museum of Paleobotany and Ethnobotany at the Botanical Garden of Naples (Italy) was established in 1990. The authors highlight updates integrated into the displays that are based upon recent developments in the fields and changes designed to make complex topics treated in the Museum more comprehensible by individuals not familiar with the study of plants. Improvements to the museum consist of acquisition of new fossil specimens, handicrafts from plant material, development of terra cotta models of fossil plant vegetative and reproductive structures, diorama reconstruction of paleoenvironments, and updating texts and graphics in exhibits. A diorama reconstruction of an Amazonian village is being planned.
Keywords
museum of palaeobotany and ethnobotany, museology, palaeobotany, ethnobotany.
p. 142 /Nuove strategie espositive nel Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica dell’Orto Botanico di Napoli
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I musei scientifici, grazie alla peculiare relazione esistente tra i reperti e le attività di ricerca, hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo della scienza, nella didattica e nella divulgazione della cultura. Dal 2007, i Musei di Antropologia e Zoologia, per meglio contribuire alla formazione scientifica dei giovani, hanno organizzato attività di laboratorio di interesse biologico. Le esperienze, consistenti in esercitazioni di istologia, embriologia, biologia molecolare, biotecnologie, bioinformatica e biochimica, sono finalizzate alla divulgazione del ruolo che i reperti antropologici e zoologici rivestono nello studio morfologico e molecolare degli organismi e alla comprensione di moderne tecniche di ricerca. L’approccio didattico adottato ha consentito agli studenti di vivere in prima persona l’esperienza della ricerca. Le attività di maggiore successo sono state quelle di biologia molecolare, di biotecnologie e di istologia. I laboratori biologici hanno consentito al Centro Museale di instaurare nuovi e più proficui rapporti di collaborazione con le scuole del territorio, contribuendo a rafforzare la missione educativa dei Musei.
Parole chiave
laboratorio biologico, museo scientifico, didattica museale, ricerca scientifica.
The biological laboratory of Museum Centre of Natural Science: a didactic experience to communicate the role of museum specimens in the scientific research.
Abstract
The scientific museums, due to the particular relationships existing between specimens and scientific research, have a fundamental role in the progress of the science, in the didactics and in cultural spread. Since 2007, anthropological and zoological Museums set up biological laboratory experiences in order to contribute to the scientific education of the young people. The experiences, consisting in histology, embryology, molecular biology, biotechnology, biochemistry and bioinformatic activities, aim to disseminate the role of the anthropological and zoological specimens in the morphological and molecular study of living organisms, as well as to understand the modern methods of scientific analysis. The didactic approach gives to the students the possibility to actively participate to the research activities. Among the experiences those of molecular biology, biotechnology and histology have been preferred from the students. The biological laboratories have allowed to establish new and fruitful relationships between the Museum Centre and the schools of Campania, so contributing to the educative mission of Museums.
Keywords
biological laboratory, scientific museum, museum didactics, scientific research.
p. 148 /Il laboratorio biologico del Centro Musei delle Scienze Naturali: un’esperienza didattica per comunicare il ruolo dei reperti museali nella ricerca scientifica
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Nicola Antonio Pedicino, con i modellini composti, risulta un minuzioso interprete della struttura del legno finalizzata alla diagnostica per l’identificazione tassonomica. La consapevoltezza dell’utilità didattica e scientifica del manufatto lo porta a descrivere attentamente come comporre un siffatto oggetto già nel primo numero dell’ “Annuario della Regia Scuola Superiore di Agraria in Portici”. Ogni modellino è composto da tre parti di giovane fusto con i piani caratteristici del legno ben esposti. Il primo elemento mostra sul fronte e sul retro la superficie longitudinale tangenziale, levigata e lucidata, con tracce di corteccia solo lateralmente, surmontata da un mezzo disco anch’esso levigato e lucidato; un secondo campione della stessa altezza sezionato longitudinalmente mostra la superficie radiale frontalmente e, posteriormente, la corteccia. Tutti e tre elementi sono disarticolabili in quanto uniti tramite cunei.
Parole chiave
collezione di legni, modelli, museo.
A nineteenth-century scholar’s wooden models.
Abstract
Nicola Antonio Pedicino can be regarded both as a accurate observer of wood structure and a skilful teacher. His assembled wooden models outline the various kind of timbers and their diagnostic planes. For the first issue of Annuario della Regia Scuola Superiore di Agraria in Portici he wrote a paper concerning with the way to make such wooden models. Every one is made up by a young stem split in three parts then fixed on a small board, showing three different typical timber cuts: cross, tangential and radial ones. The model can be disassembled as wooden quoins keep their parts together.
Keywords
wood-sample collection, models, museum.
p. 153 /I modellini in legno di un divulgatore dell’Ottocento
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Nel 2008, presso il Centro Musei delle Scienze Naturali dell’Università di Napoli Federico II, è stato attivato un “Ufficio coordinamento attività didattica e divulgativa” la cui azione è in funzione della “centralità degli utenti”. L’Ufficio è, infatti, dedicato ad analizzare le esigenze degli utenti, alle relazioni con le scuole, al coordinamento e alla valutazione delle iniziative promozionali tese a far conoscere ai cittadini l’importanza ed il ruolo sociale dei prestigiosi Musei naturalistici della città di Napoli. L’Ufficio ha il compito di coordinare le attività didattiche che il Centro svolge, in collaborazione con giovani laureati in discipline naturalistiche, per le scuole di ogni ordine e grado. Coordina la produzione di materiale informativo ed illustrativo e provvede alla diffusione. Ha altresì il compito di instaurare rapporti con tour operator, con circoli e associazioni culturali e con i singoli cittadini anche attraverso le pagine web.
Parole chiave
servizi per l’utenza di musei scientifici universitari, pagine web.
An “office” dedicated to Natural Sciences Center Museum’s users.
Abstract
In 2008 an educational and dissemination activities Coordination Office has been estabilished at the Natural Sciences Museums’Center, University of Naples Federico II. The office’s activity is in agreement with “centrality of users”, in fact, it is dedicated to analyze user’s needs, to relationships with schools, to coordinate and evaluate promotional initiatives, aimed at making public the importance and social role of prestigious Natural Sciences Museums of Naples. The Office, in particular, has the mission to coordinate the educational activities carried out by the Center in collaboration with young graduates in natural disciplines for the schools of every order. It also coordinates the production of informative and illustrative materials and ensures their dissemination. The office also has the task to establish relationships with tour operators, social clubs, cultural associations and with single citizens through its web pages.
Keywords
services for users of university science museums, web pages.
p. 156 /Un “ufficio” per gli utenti del Centro Musei delle Scienze Naturali
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Tra le molteplici funzioni di un museo, oggigiorno, al servizio educativo si sta riservando un ruolo fondamentale grazie all’affermarsi della coscienza del valore civile e sociale dei beni culturali e alla consapevolezza che i bisogni culturali del pubblico richiedono l’offerta di una fruizione museale diversificata e con proposte di qualità. La mission educativa è al centro dell’attenzione del Museo Universitario per il quale non si tratta semplicemente di divulgare le conoscenze, ma piuttosto di strutturare metodi e strumenti per l’apprendimento sul campo, offrendo una situazione privilegiata per un apprendimento realmente significativo.
Parole chiave
comunicazione, didattica, laboratori didattici.
Communication and educational programs planned in the university museum for the school year 2008/2009.
Abstract
Between most important functions of museums, nowadays, the educational programs play a key role in science communication. In fact it’s necessary to improve the awareness in the society about the emerging importance of cultural programs coinciding with a people demand that is diversified and require an high quality. Therefore the main care and aim of the University Museum is the educational mission, which consists not only of a mere communication of notions, but especially of an opportunity to provide methods and tools for learning on the field offering an optimal situation in a space suitable for a really meaningful learning.
Keywords
communication, teaching, student activities.
p. 160 /Comunicazione e didattica del Museo universitario di Chieti per l’anno scolastico 2008/2009
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Il Museo del fiore di Acquapendente ha realizzato negli anni diversi programmi multimediali pensati come implementazione degli allestimenti e potenziamento degli aspetti interattivi e ludici. Queste esperienze hanno portato a fornire un percorso museale multimediale integrativo e a favorire differenti livelli di approfondimento per rispondere a esigenze diversificate di approfondimento, curiosità e verifica e per favorire percorsi personali.
Parole chiave
programmi multimediali, linguaggi, percorso museale, livelli approfondimento.
The museum of flowers multimedia language - an additional opportunity for various in-depth examination levels.
Abstract
Several multimedia programs have been produced throughout the years by the Acquapendente Museum of Flowers, mostly planned to implement the exhibition and to enhance interactive and recreational aspects. These experiences globally gave birth to an additional multimedia itinerary and to various in-depth examination levels in order to satisfy different needs of knowledge, curiosity and control and to encourage personal approaches within the audience of the museum.
Keywords
multimedia programs, languages, museum itinerary, in-depth examination levels.
p. 163 /Il linguaggio multimediale al Museo del fiore come percorso museale integrativo per differenti livelli di approfondimento
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Il Centro Musei delle Scienze Naturali, a partire dal 2007, stipula protocolli di intesa con scuole della città di Napoli nell’ambito del programma nazionale “ScuoleAperte” per la realizzazione di progetti educativi. Questo articolo descrive schematicamente il progetto “Piccoli scienziati crescono” realizzato nel 2009 dagli alunni della classe V del 12° Circolo Oberdan di Napoli. Le varie esperienze sono state selezionate in accordo con le insegnanti, tenendo conto degli obiettivi formativi che si volevano conseguire. Le attività di laboratorio hanno dato la possibilità a tutti gli alunni di compiere esperienze, in prima persona sia in laboratorio che sul territorio. Il progetto ha permesso agli alunni di acquisire abilità trasversali e di acquisire conoscenze su tematiche scientifiche che non vengono affrontate nei normali programmi scolastici.
Parole chiave
percorsi educativi, laboratori didattici, musei scientifici.
Open schools: little scientists grow.
Abstract
Since 2007 the Natural Sciences Museums Centre draws up educational projects agreeing with various schools in Naples city, according to National Programme “ ScuoleAperte ”. This article describes, schematically, the project “Small Scientists grow” produced in 2009 by students of V Class - E Section of 12th Circle “Oberdan” in Naples. The different experiences were selected according to teachers and educational goals they were seeking to achieve. The laboratory has provided an opportunity for all students to perform experiments themselves, in it or on site, under the guidance of the museum operator which has always sought to keep alive the cognitive curiosity of pupils. This project both allowed students to acquire cross-sectional skills expanding their culture.
Keywords
educational programs, workshops, science museums.
p. 167 /Scuole aperte: piccoli scienziati crescono
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Attualmente, nello svolgimento delle attività didattiche l’Orto Botanico di Napoli manifesta l’intento di adottare nuovi criteri espositivi per richiamare un numero sempre crescente di visitatori. In tale ottica, nell’area denominata Sezione Sperimentale delle Piante Officinali, che ospita in coltivazione specie usate dall’uomo per scopi diversi, è stato recentemente realizzato un nuovo settore secondo criteri diversi da quelli tradizionali. Tale zona, dedicata alle piante medicinali, è stata progettata e realizzata secondo un criterio storico-temporale considerando le farmacopee delle tradizioni mediche più consolidate.
Parole chiave
sezione sperimentale delle piante officinali, piante medicinali, fitoterapia.
The history of medicinal plants: new exhibition criteria in Naples Botanical Garden.
Abstract
Naples Botanical Garden is trying to adopt new learning perspective to create exhibition and programs that appeal to visiting groups. These efforts represent a shift in focus away from a curatorial view of the collections and towards an increased effort to communicate with a broader museum audience. For this reason, recently, in an area called “Sezione Sperimentale delle Piante Officinali” medicinal plants collections have been organized according to historical ages by consulting the most famous pharmacopoeia.
Keywords
sezione sperimentale delle piante officinali, medicinal plants, phytotherapy.
p. 171 /Le piante medicinali nella storia: nuovi criteri espositivi nell’Orto Botanico di Napoli
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Il Museo Universitario di Chieti, nell’ambito dell’attività didattica, sperimenta forme di comunicazione che permettono allo studente interpretazioni emozionali-cognitive personali del messaggio museale, rendendolo “parte attiva” del processo di apprendimento. Un prezioso strumento formativo multidisciplinare ed interdisciplinare utilizzato è la pedagogia teatrale, intesa come possibile forma espressiva che tende a rappresentare la realtà e i suoi diversi linguaggi. L’utilizzo pedagogico del teatro, nei nostri laboratori, avvicina lo studente a sistemi di vita e di valori di culture lontane dalla nostra. Un teatro interculturale a scopi didattici non solo per la conoscenza della diversità delle popolazioni umane ma anche per educare alla collaborazione, alla solidarietà, all’integrazione, al rispetto e alla tolleranza della biodiversità umana.
Parole chiave
pedagogia teatrale, didattica museale.
Human evolution and theatre pedagogy.
Abstract
The University Museum of Chieti, in the educational activities context, essay forms of communication that allowing the student to give personal emotional-cognitive responses to the museum message, make him active part in the learning process. Theatre pedagogy results to be a precious multidiscipline and interdiscipline educational instrument to represent reality and its different languages. Its use in our labs, inclines the students towards lives and values different from ours. An intercultural theatre with educational aims that wants not only the knowledge of folks diversity but also teaching the collaboration, solidarity, integration, respect and tolerance of human biodiversity.
Keywords
theatre pedagogy, museum education.
p. 175 /Evoluzione umana e pedagogia teatrale
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La straordinaria scoperta di 300 vittime dell’eruzione del 79 d.C. e, più di recente, dei siti sepolti dall’eruzione preistorica di Avellino hanno posto le basi per studi interdisciplinari innovativi circa gli effetti delle eruzioni sull’uomo e l’ambiente circostante. Lo studio in situ delle vittime di Ercolano ha permesso di ricostruire gli ultimi istanti di vita e gli eventi che ne hanno causato la morte. Ulteriori eccezionali testimonianze quali vittime umani e animali, l’abbandono in massa di interi villaggi e le impronte nella cenere di migliaia di fuggitivi durante l’eruzione dell’Antica Età del Bronzo, hanno fornito elementi chiave per la definizione del rischio vulcanico in Campania. Le ricerche effettuate hanno definito entità e dinamica degli effetti su territorio, insediamenti umani ed abitanti a varia distanza dal vulcano. L’insieme di queste conoscenze è stato tradotto in esperienza museale tramite esposizione di calchi di vittime, reperti, immagini e poster esplicativi, di forte impatto visivo e di immediata comprensione per un pubblico eterogeneo per età e bagaglio culturale come quello dei musei universitari della Federico II.
Parole chiave
biogeoarcheologia, antropologia forense, vittime umane, eruzioni, Vesuvio, esposizione museale.
From the site to the museum: man and volcanoes.
Abstract
The extraordinary discoveries of 300 victims of Vesuvius 79 AD eruption and the sites buried by the Avellino prehistoric event provided new results through interdisciplinary researches on the effects of volcanic eruptions on people and the environment. The study in situ of the Herculaneum victims revealed new evidence on their last moments of life and the causes of death. The recent exceptional findings from Ancient Bronze Age like human and animal victims, the sudden en-mass abandon of villages and the footprints left within the ash deposits from thousands of fugitives during the eruption, provided key information for the volcanic hazard assessment in the Campanian region. These studies have shown extent and dynamic of the effects on territory, human settlements and residents at different distances from the volcano. The results of these researches have been further disseminated by an attractive exhibition throughout a life-like reconstruction of human victims casts and original objects, alongside site images and posters, in order to involve intensely the rather heterogeneous public of the scientific museums of the University of Naples Federico II.
Keywords
biogeoarchaeology, forensic anthropology, human victims, eruptions, Vesuvius, museum exhibition.
p. 178 /Dallo scavo al museo: uomini e vulcani
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Il progetto “Un Museo per la scuola” è stato realizzato grazie alla collaborazione scuola e musei che ha consentito di realizzare un percorso educativo efficace e coinvolgente per avvicinare gli studenti alle Scienze della Terra che purtroppo nei programmi scolastici sono quasi del tutto trascurate. I protagonisti del progetto sono stati gli studenti di 20 classi del Liceo Classico Umberto I di Napoli, affiancati nel percorso dai docenti di scienze e dagli operatori museali dell’associazione no profit Naturalia, che svolgono attività didattiche presso il Real Museo Mineralogico del Centro Musei delle Scienze Naturali dell’Università di Napoli Federico II. Il percorso educativo è stato condotto dagli studenti che volta per volta, quando lo ritenevano necessario chiedevano incontri per chiarimenti e approfondimenti, ciò ha consentito loro di acquisire con piena padronanza conoscenze di base sulla mineralogia e la petrografia e sul ruolo dei musei scientifici.
Parole chiave
progetti didattici scolastici, musei universitari, collezioni mineralogiche didattiche.
From the site to the museum: man and volcanoes.
Abstract
The project “A Museum for schools”, is the result of a partnership between School and Museum. It has allowed the realization of a successful educational strategy, aiming to get students know Earth sciences, that unfortunately are almost completely overlooked in Italian school curricula. Students of 20 different school classes of Liceo Classico Umberto I were the protagonists of the project, science teachers were alongside them with the operators of the Anhanguera Foundation, that works for didactic activities and projects within the Real Museo Mineralogico del Centro Musei delle Scienze Naturali dell’Università di Napoli Federico II. The educational program has been scheduled on the students’ learning needs and their explicit requests for clarifications or more detailed explanations. The activities got finally the aim of letting them acquire basic knowledge in mineralogy and petrography and master the subject matter thoroughly.
Keywords
didactic school project, university museums, collections mineralogical didactics.
p. 184 /A museum for schools.
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L’Orto Botanico di Napoli ha potenziato i propri canali di comunicazione mediante l’apertura di un portale web e l’adozione di strumenti informatici quali CD-ROM e totem multimediali. Tali strumenti permettono di coinvolgere visitatori caratterizzati da differenti livelli di conoscenza ed interesse per i temi trattati, pur mantenendo un elevato livello della qualità delle informazioni. Dall’Homepage del sito è possibile accedere a diverse sezioni che interessano tre aspetti salienti dell’Orto napoletano, ovvero l’elevata ricchezza di specie vegetali, le ricostruzioni di ambienti naturali e il ricco patrimonio bibliografico ed iconografico eredità della sua storia bi-centenaria. Uno dei prodotti informatici in fase di realizzazione è un CD-ROM dedicato alla collezione storica dei modelli di piante Brendel, illustranti strutture fiorali ed utilizzati all’inizio del ‘900 per la didattica universitaria. Un totem multimediale recentemente inserito nell’area museale dell’Orto permette di integrare, con contenuti dinamici, le esposizioni presenti nel Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica.
Parole chiave
comunicazione multimediale, botanica, libri digitali, modelli Brendel, “Flora Napolitana”.
The tools for communication in the Botanical Garden of Naples, Faculty of Sciences, University Federico II, Italy.
Abstract
Naples Botanical Garden has widened its channels of communication by editing a website and adopting electronic tools such as CDROMs and kiosks. These devices make visitors able to interact with different levels of knowledge according to its own interest by guaranteeing an high quality of information. Homepage presents several sections that regards the three main aspects of the Garden: a great deal of plant species, reconstruction of natural environments and the rich iconographic and bibliographic heritage of a bi-centennial history. Actually, a CD-ROM is in progress; it will describe the historical collection of Brendel plant models used in early 900’s for student education based on flower structures. A kiosk was recently included in the Museum of the Garden integrating, with dynamic content, the exhibitions in the Paleobotany and Ethnobotany Museum.
Keywords
multimedia communication, botany, digital books, Brendel models, “Flora Napolitana”.
p. 189 /Gli strumenti informatici per la comunicazione dell’Orto Botanico di Napoli, Facoltà di Scienze, Università degli Studi Federico II, Italia
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Dal 1998 l’ADN ZOON opera nel campo della divulgazione scientifica, attraverso visite guidate e seminari presso il Museo Zoologico di Napoli. Dal 2009 l’associazione propone anche laboratori didattici che consistono in esperienze pratiche di osservazione diretta di reperti zoologici per fornire allo studente gli strumenti di base per un’adeguata conoscenza del mondo animale e per una corretta coscienza naturalistica stimolando la curiosità senza rinunciare al rigore scientifico. Le proposte riguardano: il mondo degli insetti, il mare e l’evoluzione. Il laboratorio di entomologia offre l’occasione di avvicinarsi alla biologia degli insetti mediante l’utilizzo di scatole entomologiche e stereomicroscopi, apprendendo le tecniche di preparazione e determinazione di esemplari raccolti. Il laboratorio di biologia marina permette di approfondire gli aspetti ecologici di un ambiente accessibile ma poco noto come quello della spiaggia e scoprire come si possano, tramite esperienze (osservazione al microscopio ottico e analisi del materiale raccolto) trarre conclusioni sullo stato di salute del mare. Il laboratorio di evoluzione consiste in un percorso teorico, che comprende la visualizzazione di modelli anatomici, ed uno pratico, che include l’analisi di reperti originali e il coinvolgimento degli studenti in esercitazioni e quiz per comprendere il significato della morfologia funzionale e delle teorie evoluzionistiche.
Parole chiave
zoologia, laboratori didattici, entomologia, biologia marina, evoluzione.
Scientific popularisation and laboratories: a new proposal at the Centro Museale of the Federico II University of Naples.
Abstract
Since 1998 ADN ZOON works in the science popularisation, offering guided tours at the Zoological Museum in Naples and talks that offer more ways to promote scientific culture for the public. In 2009 ADN ZOON started laboratory activities especially for school pupils that would further deepen the popular knowledge of animals with practical observation and manipulation of zoological specimens, and are aimed towards stimulating curiosity with scientific precision. The activities concern three important subjects of zoology: entomology, marine biology and evolution models. The entomological lab allows the public to get closer to the insect world thanks to the use of entomological boxes and stereomicroscopes; it will give basic information concerning preparation and identification of collected specimens. The marine biology activity gives the opportunity to better understand the ecological aspects of a widely used and yet little known environment: the beach. The activity allows to learn the main species in the shore environment, to identify and use them to point out environmental conditions of the coastal sea. The activity on evolutionary models, includes a theoretical approach whith multimedial anatomical models, and a practical approach using specimens and result discussions among students; evolutionary paths and models are also investigated through functional morphology.
Keywords
zoology, didactical laboratories, entomology, marine biology, evolution.
p. 194 /Nuova proposta di laboratori didattici di Zoologia presso il Centro Museale dell’Università di Napoli Federico II
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La presenza di una piccola testa di Satiro (etichettato come quarzo su marmo di Carrara) attribuita ad Antonio Canova all’interno delle collezioni del Real Museo Mineralogico di Napoli, offre la possibilità di mettere in luce la stratificazione di significati di cui un oggetto si fa portatore nel momento in cui è parte di un allestimento museale. L’oggetto risale alla famosa collezione del naturalista Teodoro Monticelli in gran parte acquisita dal museo napoletano nel 1851. Canova e Monticelli si erano conosciuti in uno dei soggiorni napoletani dell’artista, ed erano diventati particolarmente intimi, come testimonia il carteggio tra i due, che si scambiavano anche esemplari di rocce. Il satiretto dunque rappresenta non solo un interessante saggio mineralogico, ma anche un’opera d’arte e la testimonianza materiale della storia del museo.
Parole chiave
Canova, Monticelli, stratificazione di significati, Real Museo Mineralogico.
The Real Museo Mineralogico of Naples and the Canova’s ‘Satyr’. Findings and stratification of meanings.
Abstract
The presence of a small head of a Satyr (labelled as quartz on Carrara marble) attributed to Antonio Canova part of the collections of Real Museo Mineralogico, allow us to highlight the stratification of meanings present upon the same object when it is displayed in a museum exhibition. The interesting object comes form the famous collection of Neapolitan natural philosopher Teodoro Monticelli acquired in most part by Real Museo Mineralogico in 1851. Canova met Monticelli during one of his permanence in Naples, and became acquainted, as it is testified by their correspondence, in which also clearly emerges how they both exchanged rocks specimens too. So this small satyr represents non just a mineralogical essay, but also an artwork and the material testimony of a specific phase of Museum’s history.
Keywords
Canova, Monticelli, stratification of meanings, Real Museo Mineralogico.
p. 198 /Il Real Museo Mineralogico e il “satiro di Canova”. Il reperto e la stratificazione dei significati
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Nella gipsoteca del Museo sono conservate circa 600 maschere facciali e nell’Archivio fotografico si trovano migliaia di foto antropologiche. Queste collezioni si formarono nell’ambito dei metodi di studio dei caratteri somatici nel periodo compreso tra la seconda metà del 19° secolo e l’inizio del 20°. In quel periodo la ricerca antropologica era volta alla definizione di metodi standard per lo studio delle variabilità umana, basati su dati morfologici e morfometrici. Le foto antropologiche e le maschere facciali sono oggi riproposte al pubblico in un contesto critico, dove il colore della pelle, la statura o la forma della testa sono caratteri considerati come variabili dalle infinite sfumature sia tra individui di popolazioni differenti che tra individui della stessa popolazione.
Parole chiave
biodiversità, variabilità umana, fotografia antropologica, comunicazione museale.
The value of diversity: an aesthetic suggestion and the involvement of the public on matters of human diversity.
Abstract
Approximately 600 facial plaster casts and thousand of anthropological photograph are kept in this Museum’s special gallery. The collection is arranged according to a method developed by anthropologists of the period that goes from mid 19th to early 20th century for the presentation of somatic characters. At that time the aim of anthropological research was to define methodological standards for the study of human variability based on morphological and morphometric data. Anthropological photos and casts of faces are again exhibited to the public under a critical approach. The colour of the skin, the height of the body or the shape of the head are characters to be considered as variables with infinite nuances among individuals of different populations as well as variables between individuals of the same population.
Keywords
biodiversity, human variability, photography, museum communication.
p. 201 /Il valore della diversità: suggestione estetica e coinvolgimento del pubblico sui temi della biodiversità umana
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