Maggio 2016 - N. 15

Memorie

Anno: 2016
Volume: 15

Riassunto

In tempi di crisi le difficoltà possono diventare opportunità anche nella sperimentazione di allestimenti museali e percorsi che privilegiano strumenti semplici, poco costosi, di riciclo e “slow technology”, con l’intento di favorire l’interattività manuale, la creatività, spazi di approfondimento e relazione. In questa logica di “slow technology” il Museo del fiore di Acquapendente da qualche anno sta sperimentando piccoli allestimenti temporanei stagionali su tematiche di interesse collettivo con l’obiettivo di favorire partecipazione, inclusività, percorsi educativi e la formazione permanente. L’intento è di valorizzare, rinnovare e riproporre periodicamente gli allestimenti esistenti arricchendoli con un punto espositivo posto nell’ingresso del museo e con l’indicazione di percorsi variabili mensilmente o stagionalmente. Questa strategia ci ha permesso di aprire nuove strade di dialogo con pubblici differenti per cercarne di nuovi e offrire il museo come luogo di incontro e socializzazione.

Parole chiave
esposizioni temporanee, laboratori educativi, pubblico, slow technology, Museo del fiore.

Small, thematic, seasonal setups and slow technology allow different kinds of visitors to communicate and experience the Museum of Flowers

Abstract

In times of crisis, difficulties may sometimes become opportunities, for example by experiencing new forms of museum setups and itineraries that privilege simple, inexpensive, recycled and slow technology tools with the aim of promoting interactivity, creativity, and space for relationships and in-depth events, Within this slow technology logic, the Museum of Flowers of Acquapendente has been experimenting small temporary setups related to season and specific topics of common interest, to facilitate participation, inclusiveness, educational itineraries as well as lifelong learning. We intend to value, renovate and periodically propose again existing setups characterizing them with an exhibition-point at the main entrance of the Museum and a number of itineraries which may vary every month or every season. Thanks to this strategy, the Museum has found new ways to communicate with different kinds of visitors and to encourage new ones to approach the Museum as a space of encounter and socialisation

Keywords
temporary exhibitions, educational workshops, public, slow technology, Museum of Flowers.

p. 131 / Maggio 2016 - N. 15

Riassunto

I visi - umani e dei nostri antenati - sono i protagonisti e, al tempo stesso, il filo conduttore della mostra temporanea “FACCE. I molti volti della storia umana”, prevista a Padova presso il Centro culturale Altinate/San Gaetano1 a partire da ottobre 2014. Essi diventano l’occasione per presentare al pubblico, in un allestimento apposito, alcuni dei reperti più significativi del Museo di Antropologia dell’Università di Padova, in attesa dell’apertura del Museo di Storia Naturale a Palazzo Cavalli. La Mostra punta sulla semplicità dell’idea e sulla sua possibilità di essere condivisa da un pubblico ampio, giovane e adulto. Tutti riconosciamo intuitivamente i volti, fin da piccolissimi. Tutti cerchiamo di interpretarli, per capire e prevedere le intenzioni dell’altro. La diversità umana si rispecchia nei volti, ma anche l’unità profonda della nostra storia evolutiva vi ha lasciato le sue tracce. La Mostra sarà arricchita in ogni sezione da exhibit interattivi multi-utente, basati essenzialmente sulla tecnologia della Computer Vision e della Realtà Aumentata, che avranno il compito di avvicinare attivamente il visitatore al percorso espositivo, rendendo unica e personalizzata la visita. La Mostra sarà “Open Source” (una delle prime a livello mondiale) e quindi il materiale prodotto potrà essere rilasciato liberamente con licenze aperte.

Parole chiave
mostra temporanea, Museo di Antropologia, ricostruzione forense del viso, realtà aumentata, prototipazione rapida

“FACCE. I molti volti della storia umana”: design an Open Source exhibition based on Computer Vision.

Abstract

The human and hominin faces are the protagonists and, at the same time, the leitmotif of the exhibition “FACCE. I molti volti della storia umana”, that will set up in Padua at the Centro culturale Altinate/San Gaetano starting in October 2014. They get the opportunity to present to the public, in a special exhibition, some of the most significant findings of the University of Padua Museum of Anthropology, before the opening of the Natural History Museum in Palazzo Cavalli. The exhibition focuses on the simplicity of the idea and its ability to be shared by a wide audience, young and adult. We all intuitively recognize faces, since as children. We all try to interpret them, to understand and anticipate the intentions of the other. Human diversity is reflected in faces, but also the profound unity of our evolutionary history has left its traces. The exhibition will be enriched in every section from multi-user interactive exhibits, essentially based on Computer Vision and Augmented Reality technologies, with the aim of bring the visitor actively to the exhibition, making an unique and personalized visit. The exhibition will be “Open Source” (one of the first in the world) and the material produced will be released freely under open licenses.

Keywords
temporary exhibition, Museum of Anthropology, forensic facial reconstruction, augmented reality, rapid prototyping.

p. 136 / Maggio 2016 - N. 15

Riassunto

Elisa, una studentessa iscritta al corso di laurea in Fisica e Tecnologie Avanzate, costretta su una sedia a rotelle, non poteva salire nella cupola che ospita l’Osservatorio Astronomico dell’Università di Siena. Le “tecnologie avanzate” potevano però esserle di aiuto. Tra il 2010 e il 2012 la strumentazione dell’Osservatorio è stata rinnovata, ma soprattutto è stata completamente automatizzata, rendendola fruibile anche da remoto attraverso una connessione internet. Attualmente l’Osservatorio è un laboratorio dove gli studenti universitari e delle scuole di ogni ordine e grado imparano a conoscere il cielo e ad usare gli strumenti e le più moderne tecnologie per l’acquisizione e l’analisi di immagini astronomiche. Tali competenze permettono poi di condurre piccole esperienze di ricerca nel settore delle stelle variabili e dei pianeti extrasolari. Esemplificativa è l’esperienza di Mattia, neo-diplomato al Liceo Scientifico, che durante lo scorso anno scolastico ha osservato WASP-3b, un pianeta extrasolare. I dati raccolti sono stati accettati in un importante database scientifico internazionale e il suo lavoro, presentato all’esame di maturità, ha riscosso un grande successo.

Parole chiave
tecnologia, accessibilità, osservatorio astronomico automatizzato

An automated Astronomy lab for everybody: the case of the Astronomical Observatory of the University of Siena.

Abstract

Elisa, a student of Physics and Advanced Technologies, forced on a wheelchair by disability, could not access the observation dome of the University of Siena Astronomical Observatory. “Advanced technologies” helped her, though. Between 2010 and 2012 the Observatory instrumentation was completely updated, but, most importantly, was fully automated, and made remotely controllable trough an Internet connection. Today the Observatory is a laboratory where university and high-school students learn to study the starry sky and how to use the most recent instruments and technologies for astronomical images acquisition and analysis. Through this acquired knowledge, small projects in variable stars and extrasolar planets research can be conducted, by a wide range of enthusiasts and academic organizations. In 2013 Mattia, for example, during his last high-school year, observed WASP-3b, an extrasolar planet. The collected data was accepted in a prestigious international astronomical database and his work, presented during his final exam, obtained wide recognition and acclaim.

Keywords
technology, accessibility, automated astronomical observatory

p. 140 / Maggio 2016 - N. 15

Riassunto

La collezione di strumenti scientifici del Gabinetto di Fisica dell’ottocentesco Istituto Tecnico Toscano si conserva ancora oggi nei locali storici ed è composta da apparecchi ben conservati e in buona parte funzionanti. La Fondazione Scienza e Tecnica produce una serie di video che li mostrano in funzione e ne spiegano l’uso. Tali video vengono diffusi attraverso i “social media” e inseriti come risorsa consultabile all’interno del percorso museale con QR code, in modo da rispettare il carattere storico dell’allestimento.

Parole chiave
strumenti scientifici, esperimenti di fisica, storia della fisica, video, canale YouTube, QR code.

How does it work?

Abstract

The collection of scientific instruments of the Physics Cabinet of the Istituto Tecnico Toscano is still preserved today in the historic rooms and is composed of well-preserved and still-working equipment. The Fondazione Scienza e Tecnica produced a series of videos that show them up and explain their use. These videos are distributed through “social media” and incorporated as a resource available within the museum with a QR code, so as to respect the historic character of the exhibition.

Keywords
scientific instruments, physics experiments, history of physics, video, YouTube channel, QR code. IL GABINETTO DI FISICA DELL’OTTOCENTESCO ISTITUTO TECNICO TOSCANO E I SUOI STRUMENTI La Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze (v. § siti web 1) si occupa d

p. 144 / Maggio 2016 - N. 15

Riassunto

L’Era dei Dinosauri è la più grande collezione italiana di modelli, a grandezza naturale, di dinosauri animatronics. Si trova all’interno del Parco Zoomarine Italia, situato a pochi chilometri da Roma, che rappresenta il primo Parco tematico di intrattenimento educativo del Centro-Sud. La mostra in questione è permanente ed è composta da 23 modelli, fedelmente ricostruiti, di alcune tra le specie più famose (es. Tyrannosaurus rex, Triceratops horridus) inseriti in una foresta preistorica. I modelli si muovono grazie a un timer o a fotocellule attivate dal passaggio dei visitatori. Il passaggio aziona anche l’illuminazione sul dinosauro; la mostra è prevalentemente indoor. La fruizione della mostra è consentita mediante visite guidate. Per le scuole che visitano il Parco, l’offerta didattica prevede anche il laboratorio “Giurassico” grazie al quale gli studenti diventano piccoli paleontologi alle prese con lo scheletro di un T. rex.

Parole chiave
dinosauri, modelli, preistoria, ere geologiche, Giurassico.

The Age of Dinosaurs: a prehistoric walk a few steps from Rome

Abstract

The Age of Dinosaurs is the largest Italian collection of life-size models based on animation technology. It is located inside the Zoomarine Italia, close to Rome, which is the first educational themed Park in the central and southern Italy. The exhibition consists of 23 models, faithfully reconstructed, of some of the most famous species (i.e. Tyrannosaurus rex, Triceratops horridus) within a prehistoric forest. The models are actuated by timer or photocells activated by the passage of visitors. It also actuates the lighting on the dinosaurs; the exhibition is mainly indoor. The fruition of the exhibition is allowed through guided tours. For schools visiting the Park, the educational offer also includes the activity named “Jurassic”, through which students become young paleontologists struggling with a T. rex skeleton.

Keywords
dinosaurs, models, Prehistory, geological era, Jurassic

p. 148 / Maggio 2016 - N. 15

Riassunto

La stampa 3D FDM consente di realizzare oggetti attraverso un processo di deposizione per strati orizzontali di materiale plastico. Questa risorsa rappresenta una possibilità di sviluppo e trasformazione molto importante per i musei, perché permette di realizzare le repliche fedeli di reperti naturalistici o strutture biologiche. La modellazione o la scansione 3D non hanno limiti dimensionali e i file ottenuti possono essere stampati un numero infinito di volte. La possibilità di ristampare l’oggetto permette inoltre di creare percorsi tattili e attività interattive senza il problema di preservare l’integrità del campione. Grazie agli oggetti stampati i musei diventeranno più accessibili anche nei confronti delle persone diversamente abili. La stampa 3D, inoltre, genera attrazione nel pubblico: per questo motivo, creare all’interno dell’allestimento museale permanente un “maker-space” dove poter periodicamente eseguire queste attività può rappresentare una valida integrazione alla didattica classica e all’allestimento.

Parole chiave
stampa 3D, didattica, maker-space, scansione, modello.

3D printing: a new resource for the museum exhibits.

Abstract

3D printing is a process of making a three-dimensional solid object of virtually any shape from a digital model. 3D printing is achieved using an additive process, where successive layers of material are laid down in different shapes. This resource is an opportunity to develop and to change the technologies in museum exhibits. It allows to print replicas of natural specimens and biological structures. The modeling or the 3D scanning, have no dimensional limits and the resulting files can be printed for ever and in a different scale without loss of information. This peculiarity also allows you to create tactile paths and interactive activities without the problem of preserving the integrity of the specimen. Thanks to the 3D printed objects museums will be more accessible to disables people. 3D printing is really attractive for museum visitors, that’s why setting a “maker-space” inside the museum can represent a valuable and endearing idea to enrich the educational offer.

Keywords
3D print, education, maker-space, scanning, model

p. 151 / Maggio 2016 - N. 15

Riassunto

Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, a partire dal 2010, ha iniziato uno studio innovativo basato sulle nuove tecnologie applicate alla comunicazione museale. Lo studio ha riguardato l’utilizzo dei codici Data Matrix e Qr code. La lettura di questi codici con la fotocamera di uno smartphone permette all’utente di visualizzare direttamente sul telefono informazioni ed immagini relative ai reperti. La sperimentazione è partita dall’esposizione “Ritorno al passato, un viaggio di 500 milioni di anni sui Monti Pisani” ed è proseguita, aggiornandosi, con la nuova “Sala degli Uccelli”, dove gli utenti possono anche effettuare il download del canto di ciascuno degli esemplari presenti nella sala. Questo ha permesso di trasformare le tradizionali visite in Museo in esperienze multimediali e multisensoriali. Infine, i codici a barre sono stati utilizzati anche off-line come contenitori di testo nella pannellistica interna ed esterna al Museo.

Parole chiave
data Matrix, Qr code, comunicazione museale, multimedialità.

When technology meets nature. The use of barcodes (Data Matrix and Qr code) in the Natural History Museum of the University of Pisa.

Abstract

Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, a partire dal 2010, ha iniziato uno studio innovativo basato sulle nuove tecnologie applicate alla comunicazione museale. Lo studio ha riguardato l’utilizzo dei codici Data Matrix e Qr code. La lettura di questi codici con la fotocamera di uno smartphone permette all’utente di visualizzare direttamente sul telefono informazioni ed immagini relative ai reperti. La sperimentazione è partita dall’esposizione “Ritorno al passato, un viaggio di 500 milioni di anni sui Monti Pisani” ed è proseguita, aggiornandosi, con la nuova “Sala degli Uccelli”, dove gli utenti possono anche effettuare il download del canto di ciascuno degli esemplari presenti nella sala. Questo ha permesso di trasformare le tradizionali visite in Museo in esperienze multimediali e multisensoriali. Infine, i codici a barre sono stati utilizzati anche off-line come contenitori di testo nella pannellistica interna ed esterna al Museo.

Keywords
data Matrix, Qr code, museum communication, multimedia. INTRODUZIONE La concezione dei Musei come semplici luoghi di conservazione ed esposizione dei reperti è ormai ampiamente superata. I Musei oggi si qualificano sempre di più come spazi aperti dove ric

p. 156 / Maggio 2016 - N. 15

Riassunto

Il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, in collaborazione con il TekneHub - Laboratorio del Tecnopolo di Ferrara e la ditta TechSigno s.r.l., ha avviato una sperimentazione sull’applicazione di tecnologie ITC al proprio patrimonio per migliorare la gestione delle collezioni e facilitare le normali procedure dell’operatore museale. E’ stata scelta la tecnologia RFId (Radio Frequency Identification) con l’applicazione di “tags” (etichette) a due collezioni ornitologiche del Museo. La comparazione tra le procedure tradizionali e i risultati ottenibili con l’introduzione dei tags consente di proporre, attraverso l’analisi dei bisogni dei diversi operatori e applicando una metodologia caratteristica dello “user-centered design”, nuovi modelli procedurali e nuovi prototipi di strumenti specificatamente concepiti per le diverse tipologie di collezioni naturalistiche.

Parole chiave
RFId technology for the management and use of naturalistic collections

RFId technology for the management and use of naturalistic collections

Abstract

The Museum of Natural History of Ferrara in collaboration with TekneHub and TechSigno s.r.l. started the experimental application of ICT technologies to enhance the management of its collections. In particular, the RFId technology (Radio Frequency Identification) has been used to simplify the traditional activities of the museum technicians through the application of tags to the specimens of two different ornithological collections. The traditional procedures of collection management have been compared to the results achieved through the employment of RFId tags. New procedural models and new prototypes of devices have been proposed, specifically designed for the different kinds of collections, taking into account the needs of the different operators, thus applying the typical methodology of the user-centered design.

Keywords
RFId technology, ornithological collections, management, fruition, design driven innovation, user centered design.

p. 160 / Maggio 2016 - N. 15

Riassunto

Una rara pianta endemica della Sardegna e della Corsica, Morisia monanthos (Viv.) Asch., è stata scelta come spunto per rendere innovativa l’esposizione di modelli naturalistici tradizionali. Il soggetto, plasmato secondo l’antica tecnica della Ceroplastica, evoca il concetto di raro, di entità preziosa da proteggere. Al modello in cera è associata una scheda multimediale redatta con linguaggio di tipo giornalistico e predisposta anche per la pubblicazione “in rete”. A partire dal nome della pianta, dedicata a Giuseppe Giacinto Moris, botanico del XIX secolo, la scheda comunica al pubblico contenuti interdisciplinari. Vengono trattate tematiche diverse: dalle caratteristiche morfologiche, dalla distribuzione e dalla nomenclatura della Morisia, alla conservazione dell’habitat delle specie rare, alla storia della ricerca floristica in Sardegna e alla storia italiana dal regno Sardo-Piemontese fino all’Unità d’Italia.

Parole chiave
Morisia, G.G. Moris, interdisciplinarietà, Ceroplastica, modello naturalistico.

Ideas for interdisciplinary communication: Morisia monanthos between nature, science, art and history.

Abstract

A rare endemic species of Sardinia and Corsica, Morisia monanthos (Viv.) Asch., was chosen as a starting point to make innovative the exhibit of traditional naturalistic models. The subject itself made according to the ancient technique of wax modelling, evolves the concept of rarity and of valuable entity to be protected. The wax model is associated to a card on a desktop computer written in journalistic style, to be made available on the web as well. The card displays interdisciplinary contents. Starting from the name of the plant, dedicated to Giuseppe Giacinto Moris, a botanist of the nineteenth century, different themes are expanded: from the morphological characteristics, the distribution, and the nomenclature of Morisia, to the conservation of the habitat of rare species, the history of floristic research in Sardinia and the Italian history of the kingdom of Sardinia-Piedmont till the unification of Italy.

Keywords
Morisia, G.G. Moris, interdisciplinarity, Ceroplastic, naturalistic model.

p. 165 / Maggio 2016 - N. 15

Riassunto

L’ importante ruolo, affidato ai Musei di Scienze e di Storia Naturale, nella divulgazione, conservazione e studio della scienza e della biodiversità ha portato ad affrontare numerose trasformazioni e variazioni sia nell’apparato comunicativo che nella gestione. Per garantire la fruizione del patrimonio custodito è necessario adeguare gli standard minimi richiesti per sviluppare archivi e banche dati fruibili. Attraverso i risultati di questo sondaggio, condotto nel corso del 2013 nell’ambito del progetto di ricerca di dottorato “La gestione delle collezioni dei musei scientifici e storico naturalistrici mediante applicazione di tecnologie di infomobilità” (Cangemi, 2015), si vuole presentare lo stato dell’arte della conservazione e della gestione delle collezioni scientifiche e naturalistiche. In particolare l’attenzione è stata posta sull’utilizzo di strumenti di monitoraggio, sullo stato e i metodi di inventariazione e catalogazione, ed infine sulle procedure adottate per la movimentazione interna ed esterna dei beni custoditi.

Parole chiave
gestione delle collezioni, musei scientifici, musei di storia naturale, banche dati

The management of the scientific and natural-history collections: questionnaire on the state of the art on Italian Natural History and Science Museums

Abstract

The important role assigned to the Natural History and Science Museums for the dissemination, preservation and study of science and biodiversity has led to deal with many changes both in the communications and in the management strategies. In order to guarantee the future fruition of the Cultural Heritage the minimum standards required have to be upgraded for developing open archives and databases. Through the results of this survey carried out in 2013 within a PhD research entitled “Management of the Scientific and Natural History Museums collections through the application of infomobility technologies”(Cangemi, 2015), we wish to present the state of the art of the conservation and management of the natural and scientific collections. In particular, the attention has been focused on the use of monitoring tools, rank and methods of inventory and cataloging, and finally on the procedures for indoor and outdoor handling of goods stored in the museums.

Keywords
management collections, science museum, natural history museum, database.

p. 169 / Maggio 2016 - N. 15