Agosto 2019 - N. 19

Memorie

Anno: 2019
Volume: 19

p. 0 / Agosto 2019 - N. 19

p. 1 / Agosto 2019 - N. 19

p. 3 / Agosto 2019 - N. 19

p. 5 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Il Museo Mineralogico Luciano Dabroi situato nel comune di Andora, in Palazzo Tagliaferro, cuore culturale
della città, ha attivato un progetto di collaborazione scientifica con il DISTAV dell’Università di Genova.
Il Museo ha commissionato il lavoro di catalogazione al DISTAV (Università degli Studi di Genova) ai fini
dell’allestimento di un’area espositiva all’interno dei locali del Museo.
Lo scopo di questo lavoro pertanto ha principalmente riguardato la catalogazione, secondo la sistematica mineralogica, di campioni appartenenti alla collezione privata “Harmen Schipper” donata al Museo Mineralogico Luciano Dabroi di Andora (Savona) dalla famiglia. Il lavoro si è articolato in varie fasi. Innanzitutto si è proceduto alla selezione dei campioni mineralogici più rappresentativi. Ogni campione è stato descritto, fotografato e classificato secondo le regole della sistematica mineralogica. Si è usato lo stesso numero di catalogazione proposto dal collezionista precedente, anche se i campioni sono stati raggruppati per specie e classi mineralogiche. Tutte le osservazioni ottiche, strutturali e le informazioni bibliografiche classificative sono state inserite in schede informatiche create ad hoc per ogni campione.
La sinergia fra i due enti ha permesso il raggiungimento di importanti risultati quali, il più importante, l’inaugurazione il 15 aprile 2017 della nuova sala dedicata a Schipper che ha visto la partecipazione di personaggi illustri e molti cittadini.

Parole chiave
collezione museologica, Andora, minerali.

Scientific collaboration between Luciano Dabroi Mineralogical Museum of Andora and DISTAV University of Genoa

Abstract

The Luciano Dabroi Mineralogical Museum located at Palazzo Tagliaferro in Andora, cultural heart of the city, has launched a scientific collaboration project with the DISTAV University of Genoa.
The Museum has commissioned the cataloging work of minerals at the DISTAV (University of Genoa) for the purpose to create a new exhibition of samples within the Museum.
The purpose of this work was to create a database, according to the mineralogical system, of samples of the private collection “Harmen Schipper” given to the Luciano Dabroi Mineralogical Museum of Andora (Savona) by the family.
The work was splitted into various phases. First of all, we proceeded to the selection of the most representative mineralogical samples.
Each sample has been described, photographed and classified according to the mineralogical systematics. The same cataloging number proposed by the Mr. Schipper collector was used, even if the samples were grouped by species and mineralogical classes. All the optical, structural mineralogical observations and the classification bibliographic information have been inserted in database created ad hoc for each sample.
The synergy between the DISTAV and Museum, which allowed the achievement of important results such as the inauguration of the new hall dedicated to Schipper and inaugurated the 15 April 2017 which saw the participation of famous people and many people living in Andora.

Keywords
museum, collection, Andora, minerals.

p. 12 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

I musei di storia naturale rivestono un importante ruolo di mediatori e promotori dello sviluppo economico,
sociale e culturale di cruciali regioni del pianeta. In particolare, sia incrementando i dati e le conoscenze sulla
biodiversità di tali aree sia comunicando la consapevolezza che la qualità del patrimonio biologico degli ambienti naturali e rurali diventa un elemento indispensabile per la gestione delle risorse naturali, attraverso forme di sviluppo sostenibile. In base a un Accordo di Programma tra musei nel 2017 una missione congiunta, tra la Galleria di Storia Naturale del CAMS (Centro di Ateneo per i Musei Scientifici dell’Università degli Studi di Perugia) e il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, ha effettuato attività di ricerca naturalistica nell’area della Wòreda (Distretto) di Ankober, in Etiopia, presso il Centro Studi e Ricerche Orazio Antinori, fondato nel 2011 dal CAMS e dalla Società Geografica Italiana, in collaborazione con le autorità etiopi. Questo ha permesso sia interessanti osservazioni naturalistiche sul campo sia di contattare le autorità governative, la Debre Berhan University e le comunità rurali, al fine di contribuire allo sviluppo sostenibile e alla salvaguardia degli altopiani di Ankober (Eastern Afromontane Hotspot).

Parole chiave
esploratore-naturalista, erpetofauna, primati, Etiopia.

New relations between museums in the footsteps of Orazio Antinori

Abstract

Natural history museums play an important role as mediators and promoters of economic, social and cultural development of crucial regions on our planet. In particular, augmenting data and expanding knowledge of the biodiversity of different areas and communicating the awareness that the quality of the biological heritage of natural and rural environments becomes an indispensable element for the management of natural resources, through forms of sustainable development. On the basis of a Program Agreement between museums in 2017, a joint mission between the CAMS Natural History Gallery (University Center for Scientific Museums of the University of Perugia) and the Natural History Museum of the University of Pisa has undertaken naturalistic research in the Wòreda area (District) of Ankober, in Ethiopia, at the Orazio Antinori Study and Research Center, founded in 2011 by CAMS and the Italian Geographic Society, in collaboration with the Ethiopian authorities. This has led to both interesting naturalistic observations in the field and to contact with government authorities, the Debre Berhan University and the rural communities, with the purpose of contributing to the sustainable development and the protection of the Ankober highlands (Eastern Afromontane Hotspot).

Keywords
explorer naturalist, herpetofauna, primates, Ethiopia.

p. 15 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

La Rete dei Musei Universitari, costituita nel 2012 per un progetto approvato e finanziato dal MIUR nel 2013, ha realizzato il portale della Rete, www.retemuseiuniversitari.unimore.it, implementato con una sezione per i percorsi educativi realizzati nell’ambito di un secondo progetto dedicato all’orientamento al metodo e alla cultura scientifica, approvato dal MIUR nel 2014. Nel 2015, mentre questo secondo progetto era in corso, è stata pubblicata la Legge 107/2015 che ai commi 33-43 ha previsto la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro per gli studenti delle ultime tre classi delle scuole superiori.
I musei della Rete, in considerazione delle molteplici esperienze acquisite in ambito educativo e della capacità di operare in sinergia, hanno deciso di organizzare percorsi formativi dedicati all’alternanza scuola-lavoro, riferibili ai temi generali e ai sottotemi del I e del II progetto, predisponendo materiali multimediali e mettendoli a disposizione in una terza sezione del portale della Rete. Tali percorsi hanno fornito un’ulteriore possibilità di rinnovare le strategie educative e di interazione tra i vari musei della Rete.

Parole chiave
Rete Musei Universitari, tecnologie digitali, alternanza scuola-lavoro, educazione museale.

Work-related learning activities of the University Museums of the Italian Network with the use of digital technologies

Abstract

The Italian University Museum Network, established in 2012 for a project approved by the Ministry of Education University and Research (MIUR) in 2013, created the portal of the Network, www.retemuseiuniversitari.unimore.it, developed with a section containing educational paths, carried out as part of a second project dedicated to Orientation to the scientific method and culture presented in 2014 and financed and approved by MIUR in 2015.
In 2015, while this second project was under implementation, the law 107/2015 was published, whose paragraphs 33-43 has provided for the creation of the “alternanza scuola-lavoro” (work-related learning) paths for students in the last three high school classes.
The museums of the Network, in consideration of the considerable experience they acquired in education and their ability to work in synergy, decided to organize work-related learning concerning the general themes and sub-themes of the first and second projects, preparing multimedia materials and making them available on the web portal.
The making of these educational paths provided a further opportunity to renew the educational and interaction strategies between the various museums of the Network.

Keywords
University Museums Network, digital technologies, work-related learning paths, museum education.

p. 19 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Negli anni ’70 dello scorso secolo il Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi di Bergamo ha acquisito una serie di strumenti didattici databili fra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento, provenienti dal Gabinetto di Fisica del Liceo Classico Paolo Sarpi. L’attivarsi di rapporti di collaborazione, prima con l’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti e poi con la Fondazione Scienza e Tecnica, ha consentito il recupero della raccolta grazie allo studio degli strumenti e all’avvio degli interventi di restauro.

Parole chiave
collaborazione fra istituzioni, strumenti scientifici, restauro.

Enhancement of a scientific collection: museum and institutions collaborate

Abstract

In the ’70s of the last century, the Museum of Natural Sciences Enrico Caffi of Bergamo has acquired a series of scientific instruments dating from the late eighteenth and nineteenth Centuries. The collection was part of the Cabinet of Physics of the classic high school Paolo Sarpi. The activation of collaborative relationships, first with the Ateneo di Scienze Lettere e Arti and then with the Fondazione Scienza e Tecnica, has enabled the collection to be recovered thanks to the study of the instruments and the start of restoration work.

Keywords
institutional collaboration, scientific instruments, conservation and restoration.

p. 25 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia, fondato nel 1771 da Lazzaro Spallanzani, rivestì un ruolo molto importante in seno alle strutture scientifiche dell’Ateneo. Nel dopoguerra perse via via il suo ruolo fino a essere abbandonato. Dal 1989 l’Università ha iniziato il recupero delle collezioni con il fine di riavvicinare il Museo alle istituzioni scientifiche. Nel 2014 in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente è stato avviato un lavoro per l’allestimento di una banca biologica del DNA della collezione di primati che ha comportato la messa a punto di procedure di estrazione e di analisi del DNA antico.

Parole chiave
Museo di Storia Naturale, scheletri di primati, DNA.

Assembling a biological DNA primates bank: a new approach to historical collections

Abstract

The “Museo di Storia naturale dell’Università di Pavia” was founded in 1771 by Lazzaro Spallanzani. The Museum had an important role within the scientific institutes of the University. After the Second World War the Museum lose its role and it was abandoned.
Since 1989 the University has begun the restoration of the collections to reconnect the Museun to the scientifics departments. In 2014 a protocol for the extraction of ancient DNA has been developed in collaboration with the “Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente”. Museum and department have been working together on the primates skeletons collection to create a GenBank.

Keywords
Museo di Storia Naturale, skeletons of primates, DNA.

p. 30 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

“Estinzione. Una mostra, una banca dati genetica e ricerche sulle collezioni di vertebrati estinti e in via di estinzione nei musei italiani di storia naturale” ha origine nel 2014 come progetto congiunto dell’Università degli Studi di Padova con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN), il MUSE - Museo delle Scienze di Trento e FEM2-Ambiente s.r.l. (Università degli Studi di Milano-Bicocca). L’idea progettuale si è basata sulla fattiva collaborazione fra enti di differente natura (università, musei di enti locali, spin-off universitario), al fine di catalogare, studiare e valorizzare specie di vertebrati minacciate di estinzione presenti nelle collezioni naturalistiche italiane. Ciò è stato possibile con il contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che ha: i) permesso di effettuare un censimento delle collezioni italiane; ii) sostenuto le indagini genetiche su una specie campione in pericolo critico di estinzione (Podarcis raffonei); iii) contribuito a sostenere lo sviluppo di attività ostensive dedicate ai fenomeni di estinzioni sui vertebrati, realizzate presso il MUSE di Trento, il Giardino della Biodiversità dell’Università di Padova e i locali della Regione Piemonte a Torino.

Parole chiave
estinzioni, collezioni museali, ricerca, mostre.

Make system to divulgate the great stories of nature: the “extinction project” and the conservation of vertebrate species in the collections of Italian Natural history museums

Abstract

“Extinction. An exhibition, a genetic data base and a survey on collections of extinct or endangered vertebrates located in Italian Natural History Museums” originated in 2014 as a joint project of the University of Padua, the Museo Regionale di Scienze Naturali of Turin (MRSN), the MUSE - Science Museum of Trento, and FEM2-Ambiente s.r.l. (University of Milan-Bicocca). The project idea was based on the collaboration between different institutions (universities, museums of local authorities, university spin-off), in order to start a catalogue of specimens and species of vertebrates under threat of extinction and housed in the collections of Italian natural history museums, with the aim of conducting genetic research on preserved specimens and enhancing its conservationist importance. This was possible thanks to the contribution of the Ministry of Education, University and Research, which allowed to: i) activate the census of the collections; ii) support the investigations on the DNA of a critically endangered species, the Aeolian lizard Podarcis raffonei; iii) carry out three ostensive activities dedicated to the extinction phenomena of vertebrates, carried out at the MUSE in Trento, at the Biodiversity Garden of Padua University and in Turin in spaces of Regione Piemonte.

Keywords
extinction, museum collections, research, exhibitions.

p. 33 / Agosto 2019 - N. 19