Novembre 2020 - N. 21

Memorie

Anno: 2020
Volume: 21

Riassunto

Nel marzo 2010, dopo anni di attività educative e culturali per valorizzare raccolte e collezioni dell’Ateneo, l’Università degli Studi di Perugia ha inaugurato un nuovo museo, la Galleria di Storia Naturale di Casalina. Un luogo fisico, aperto al pubblico, dove poter dare continuità alle esperienze e alle attività, un museo aperto e partecipativo. Il “nuovo” Museo, collocato nel territorio regionale fuori dall’ambito urbano, ha avuto immediatamente la necessita di attuare un approccio integrato e condiviso per l’accessibilità al patrimonio conservato, sperimentando linguaggi e forme di comunicazione. Le collaborazioni, sotto la veste di scambi, con le associazioni di qualsiasi tipo, hanno permesso di guadagnare la fiducia delle comunità locali, attraverso differenti forme di accessibilità culturale, allo scopo di favorire l’apertura e il dialogo con il territorio. Le molteplici e variegate attività organizzate e proposte hanno sempre travalicato ogni obsoleta linea di confine, dando ampio spazio all’interdisciplinarità delle iniziative. In particolare, la diversità delle aree geografiche di origine dei campioni esotici delle collezioni ha permesso il coinvolgimento diretto, nelle esperienze proposte, di comunità e culture “diverse” presenti nella regione. Inclusione, multiculturalità, dialogo, dibattito e coinvolgimento sono state le parole chiave che hanno accompagnato le strategie e l’organizzazione delle attività per rendere accessibile il Museo.

Parole chiave
campioni di storia naturale, linguaggi, inclusione, accessibilità, multiculturalità.

Once a dark, dusty museum and completely inaccessible! The experiences of the Natural History Gallery, University of Perugia

Abstract

In March 2010, after years of educational and cultural activities, to treasure the University’s compilations and collections, the University of Perugia inaugurated a new museum, the Natural History of Casalina Gallery. A physical location, open to the public, allowing continuity of experiences and activities, an open and participating museum. This “new” Museum, located in the region’s territory outside an urban context, immediately needed to embark upon an integrated and shared approach to ensure accessibility to its conserved patrimony, experimenting languages and forms of communication. Collaboration, in the form of exchanges, with various kinds of associations allowed it to earn the trust of the local communities through varying forms of cultural accessibility, with the aim of cultivating openness and dialogue with the territory. The multiple and varied activities proposed and organized always crossed any obsolete boundaries, giving ample space to the interdisciplinary nature of the initiatives. In particular, the diversity of the geographical origins of exotic examples in the collections has led to the direct involvement, in the experiences proposed, of the “different” communities and cultures present in the Region. Inclusion, multiculturality, dialogue, debate and involvement have been accompanying the strategies and activity organization in making the museum accessible.

Keywords
examples of natural history, languages, inclusion, accessibility, multiculturality.

p. 140 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

Negli ultimi decenni una profonda trasformazione ha coinvolto i musei in una progressiva apertura e attenzione verso le diverse tipologie di pubblico. In questo contesto hanno assunto sempre maggiore importanza il graphic e il visual design. Queste discipline, insieme, servono a creare l’immagine coordinata di un’istituzione e a supportare le scelte museografiche dei curatori in un’ottica di accessibilità sia fisica sia culturale. La grafica, che aveva un tempo il solo compito di “rendere visivamente” un concetto, oggi è in grado di intervenire in modo incisivo per rendere accessibile il messaggio. Il graphic designer che opera in un museo deve anche porsi l’obiettivo di progettare nell’ottica di un “design inclusivo”, che significa essenzialmente un design per tutti, come auspicato anche dalle Linee Guida per la comunicazione del MiBACT (2015). Alcune best practices mostrano come il corretto sviluppo di un concept, a partire dal logo fino a tutto il coordinato della comunicazione visiva, possa avere ricadute sulla trasmissione del messaggio a un vasto pubblico.

Parole chiave
graphic design, design inclusivo, museografia, best practices.

Graphic design for the improvement of Museum accessibility

Abstract

In the last decades, a profound transformation has involved places of culture and museums in a progressive openness and attention to users and different audiences. In this context, graphic and visual design have become increasingly more important. The purpose of these disciplines together is to create a coordinated image of an institution and to support the curator’s museographic choices with awareness to both physical and cultural accessibility. Graphics, that once had the only task of “visually rendering” a concept, today are able to heavily contribute in making the message accessible to the user. The designer working on the concept setting himself the goal to create an “inclusive designs”, which essentially means “designing for everyone”, as also advocated by the MiBACT Communication Guidelines (2015). Some best practices show how the correct development of a concept, starting from the logo up to the coordinated visual communication, can have measurable positive effects on the transmission of the message to a wide audience of users and help to strengthen the link between citizens/visitors and cultural heritage.

Keywords
graphic design, inclusive design, museography, best practices.

p. 146 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

Questo contributo illustra l’esperienza di tre “Incontri d’arte” che si sono svolti presso il Museo di Archeologia dell’Università degli Studi di Pavia. Nell’ottica di una strategia di sviluppo del proprio pubblico, il Museo ha coinvolto tre artisti contemporanei che hanno tratto ispirazione dai reperti della raccolta museale e hanno esposto una selezione delle loro opere. Le tre mostre temporanee hanno attratto in Museo un nuovo tipo di pubblico: fotografi, artisti, collezionisti, specialisti e studenti di arte contemporanea, che hanno superato le barriere che usualmente si erigono tra la creatività di ieri e di oggi.

Parole chiave
inclusività, museo, archeologia, arte contemporanea.

Yesterday and today’s creativity. Art meetings at Pavia University museum of archeology

Abstract

This paper illustrates the experience of three Art meetings that took place at the Archeology Museum of the University of Pavia. In order to develop its audience, the Museum involved three contemporary artists who were inspired by the exhibits of the museum collection and displayed a selection of their works. The three temporary exhibitions have attracted a new type of audience to the Museum: photographers, artists, collectors, specialists and students of contemporary art, overcoming the barriers that usually arise between yesterday and today creativity.

Keywords
inclusiveness, museum, archeology, contemporary art.

p. 150 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

Il Museo di Zoologia e Anatomia Comparata del Polo Museale dell’Università di Modena e Reggio Emilia presenta un’esperienza di alternanza scuola-lavoro rivolta a uno studente con bisogni educativi speciali. Il percorso formativo è stato organizzato come sperimentazione di inclusività e di accessibilità al patrimonio culturale zoologico del Museo. L’esperienza si è concretizzata con una mostra di disegni realizzata dallo studente e un percorso di visita, guidato da lui, nelle sale del Museo. I disegni che sono stati esposti in mostra nel Museo, collocati accanto alle vetrine, sono il frutto di un’accurata selezione di alcuni animali che lo studente ha riprodotto da novello naturalista, creando, con l’inserimento di elementi fantastici, una specie di moderno bestiario a tratti reale e bizzarro.

Parole chiave
alternanza scuola-lavoro, museo universitario di zoologia, accessibilità, inclusività, neurodiversità.

Animals posing. An experience of school-work alternation at the UNIMORE Museum System for the inclusivity and accessibility of the zoological cultural heritage

Abstract

The Museum of Zoology and Comparative Anatomy of the Museum System of the University of Modena and Reggio Emilia presents its experience of school-work alternation addressed to a student with special educational needs. The training course was organized as an experimentation of inclusiveness and accessibility to the Museum’s zoological cultural heritage. The experience took the form of an exhibition of drawings created by the student and a guided tour, led by him, in the rooms of the Museum. The drawings exhibited in the Museum, placed next to the museum showcase, were produced by a careful selection of some animals that the student has reproduced as budding young naturalist, creating, with the insertion of fantastic elements, a kind of modern bestiary, midway between the real and the bizarre.

Keywords
school-work alternation, zoology university museum, accessibility, inclusivity, neurodiversity.

p. 154 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

L’Archivio Indire ha origine dalla Mostra didattica nazionale che ebbe luogo a Firenze nel 1925 e dal successivo Museo Didattico Nazionale, dismesso nel dopoguerra con la conseguente parziale perdita e alterazione dell’organizzazione dei materiali originali. Oggi quella documentazione, insieme alle successive acquisizioni, è conservata nei diversi fondi archivistici Indire, inventariati, in massima parte catalogati e accessibili grazie ai database sviluppati dall’ente, raggiungibili anche da rete esterna. Indire ha anche creato una nuova sezione del suo sito web: la Digital Collection. Questa raccolta comprende due gallerie tematiche: le mostre virtuali sviluppate per promuovere il vasto patrimonio dell’Archivio storico Indire e le raccolte di materiali didattici (classroom materials), che hanno lo scopo di incoraggiare l’uso di fonti storiche nell’insegnamento. Oggi Indire sta migliorando l’usabilità e l’accessibilità del proprio patrimonio digitale, con l’obiettivo di consentire a tutti gli utenti di percepire, comprendere e interpretare i materiali archivistici, anche attraverso tecnologie assistive dedicate.

Parole chiave
archivio, public history, collezioni digitali, storia della scuola, accessibilità.

The Indire Digital Collection: valorize, disseminate, include

Abstract

The Indire Archive originates from the National Educational Exhibition which took place in Florence in 1925 and from the installation displayed at the National Didactic Museum, later dismissed during post-war period with the consequent loss and alteration of the original materials organization. Today that documentation, together with subsequent acquisitions, are kept in several historical collections, mostly cataloged and accessible from both an outer and an inner network system. Indire created a new section of its website: the Digital Collection, this collection comprehends two thematic galleries: the virtual exhibitions developed to promote the vast heritage of the Indire Historical Archive, and the classroom materials collections to encourage the use of historical sources in teaching. Indire is nowaday improving the usability and accessibility of its digital heritage, with the aim of allowing all users to perceive, understand and interpret the archive materials, also through dedicated assistive technologies.

Keywords
archive, public history, digital collection, history of school, accessibility.

p. 159 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

L’interazione tra esperti in materie umanistiche e scientifiche è una pratica comune e consolidata nel mondo dei beni culturali. Il valore scientifico attribuito al patrimonio storico-artistico genera nuove conoscenze, che, comunicate al grande pubblico, aumentano l’accessibilità culturale. Nostro caso studio è il programma con visite speciali tenutosi nel 2017-2019 al Museo e Real Bosco di Capodimonte, con il coinvolgimento della Stazione Zoologica di Napoli. Nell’ambito del programma “Manda tutto a monte, vai a Capodimonte!” i Servizi Educativi di Capodimonte hanno promosso un ciclo di visite tematiche gratuite alla mostra “Jan Fabre. Naturalia e Mirabilia”. La formula narrante è stata quella del dialogo a due voci: uno storico della natura e una storica dell’arte si alternavano nel raccontare aspetti diversi degli oggetti esposti. Con l’evento “Sapore…di mare”, il dialogo a due voci ha reso omaggio alle tele barocche di natura morta napoletana con pesci e frutta di mare. Nel 2019 l’esperienza interculturale è confluita nel progetto PON “Il mare…in città” dell’Istituto Comprensivo G. Fiorelli di Napoli; in occasione della mostra “Jan Fabre. Oro Rosso”, gli alunni sono stati portati in visita a Capodimonte alla ricerca delle opere d’arte contenenti elementi naturalistici.

Parole chiave
Museo di Capodimonte, arte e scienza, natura morta, outreach, scuola.

Art history and marine zoology. A two-voices dialogue for an accessible culture in the Museum of Capodimonte

Abstract

The interaction between experts in the humanities and science is a common and established practice in the field of cultural heritage. The scientific value attributed to historical-artistic heritage generates new knowledge which, when disseminated to the general public, increases cultural accessibility. Our case study is a program with special visits held in 2017-2019 at the Museum and Royal Park of Capodimonte, involving the Stazione Zoologica Anton Dohrn. As part of the program “Manda tutto a monte, vai a Capodimonte!” the Education Department of Capodimonte promoted a series of free thematic visits to the exhibition “Jan Fabre. Naturalia and Mirabilia”. The educators used dialogue as a storytelling device: a nature historian and an art historian took turns telling different aspects of the objects on display. During the event “Sapore...di mare”, this dialogue focussed on the Neapolitan baroque still life paintings with fish and seafood. In 2019 this cross-disciplinary experience was merged into the PON project “Il mare...in città” for the high school Istituto Comprensivo G. Fiorelli of Naples; on occasion of the exhibition “Jan Fabre. Oro Rosso”, students were invited to visit Capodimonte to look for works of art containing naturalistic elements.

Keywords
Capodimonte Museum, art and science, still life, outreach, school.

p. 165 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

Un museo accogliente è un museo accessibile. Un museo accessibile è un museo inclusivo. Rendere accessibile e inclusivo un museo significa metterlo a disposizione della società. Il concetto di accessibilità non deve limitarsi all’abbattimento delle barriere architettoniche: il museo deve impegnarsi anche e soprattutto nella rimozione non solo delle barriere sensoriali e cognitive ma anche di quelle culturali, emotive e perfino economiche, affinché ogni fruitore possa sentirsi parte attiva dell’esperienza museale. Un museo accessibile e inclusivo, infatti, è un luogo empatico che fa della partecipazione attiva la prima strategia per il coinvolgimento di coloro che intendono vivere una simile esperienza. L’apertura a tutti i tipi di pubblico offre un’importante e delicata opportunità per formulare e ri-formulare le strategie educative museali. Il Sistema Museale dell’Università di Pisa, con i suoi dieci musei, promuove iniziative d’inclusione. Ecco tre esempi. 1) “Musei e Alzheimer”: dal 2014 sono dedicate specifiche iniziative alle persone affette da forme non gravi di Alzheimer o altre demenze e ai propri caregiver, con lo scopo di incoraggiare l’espressione creativa. 2) “Tocchiamo questo tasto”: nel 2017 è nata una collaborazione con l’Associazione Italiana delle Persone Down di Pisa. Il Museo degli Strumenti per il Calcolo ha attivato un laboratorio dedicato alla creazione di oggetti con materiale elettronico in disuso. Gli oggetti sono stati inseriti nell’assortimento dei gadget del bookshop. 3) “Orto Botanico in LIS”: dal 2019 è disponibile una audio-video guida in LIS (Lingua dei Segni Italiana). L’inserimento di sottotitoli, traccia audio, musica e immagini di supporto, renderà l’audio-video un supporto “for all”: non udenti, ipovedenti, non vedenti e udenti.

Parole chiave
musei universitari, deficit cognitivi, deficit sensoriali, inclusione sociale, accessibilità.

Museums of the University of Pisa: accessibility and social inclusion

Abstract

A welcoming museum is an accessible museum. An accessible museum is an inclusive museum. Making a museum accessible and inclusive is making it available to society. The concept of accessibility must not be limited to the removal of architectural barriers: the museum must remove sensory, cognitive but also cultural, emotional and even economic barriers, so that every user can feel an active part in the museum experience. An accessible and inclusive museum is an empathic place: the active participation is the first strategy for the involvement in such experience. The destination of these projects to all audiences offers an important and delicate opportunity to formulate and re-formulate museum educational strategies. The Museum System of the University of Pisa, including ten museums, promotes inclusion initiatives. Three examples. 1) “Museums and Alzheimer”: since 2014 specific initiatives were dedicated to people suffering from mild Alzheimer’s disease or other dementias and their caregivers, with the aim of encouraging creative expression. 2) “Touch this button”: in 2017, thanks to a collaboration with the Italian Association of People Down of Pisa, the Computer Museum activated a laboratory dedicated to the creation of objects with disused electronic materials. The objects were included in the assortment of gadgets of the museum bookshop. 3) “Botanical Garden in LIS”: an audio-video guide is available in LIS (Italian Sign Language) in 2019. The insertion of subtitles, audio tracks, music and supporting images, make the audio-video guides “ for all”: deaf, visually impaired, blind and deaf.

Keywords
university museum, cognitive impairment, sensory impairment, social inclusion, accessibility.

p. 170 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

Il Museo Paleontologico dell’Accademia Valdarnese del Poggio si sta impegnando da novembre 2018 nel progetto “CAPISCO”, che coinvolge persone con disabilità eterogenee in un percorso di partecipazione che ha l’obiettivo di creare occasioni di socializzazione e di inclusione, ma anche di miglioramento dell’accessibilità delle collezioni e degli spazi museali attraverso lo strumento della partecipazione. L’idea che lo guida è la consapevolezza che i musei hanno un ruolo ineludibile nella crescita del senso civico della cittadinanza, in costante e dinamico divenire. Il museo che sviluppa e investe nel suo ruolo sociale contribuisce a offrire occasioni di benessere e crescita individuale e collettiva, e a garantire il diritto alla cultura sulla base del quale si fondano le società civili (Costituzione della Repubblica italiana; Settis, 2016; v. siti web 1 e 2).

Parole chiave
accessibilità, inclusione, musei.

CAPISCO. Knowledge, Accessibility, Heritage, Inclusion, History, Culture, Opportunities. Journeys of collective growth in the Paleontological Museum of Montevarchi

Abstract

The Paleontological Museum of the Accademia Valdarnese del Poggio is committed, since November 2018, with the project “CAPISCO”, that involves people with disabilities in an itinerary to create opportunities for socialization and inclusion, but also to improve the accessibility of the collections and the areas of the Museum with the tool of participation. The idea that guides this is the awareness that museums now have a part in the growth of the civic sense of the citizens, constantly and dynamically. The museum that develops and invests in its social role contributes to offering an opportunity for well-being and the individual and collective growth (see website 3).

Keywords
accessibility, inclusion, museums.

p. 176 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

I musei universitari ricoprono un ruolo nevralgico nelle attività di public engagement delle università, la cosiddetta terza missione. Tuttavia, per produrre impatti positivi sulla società e sul territorio è necessario che sappiano fare comunicazione sociale della ricerca scientifica e inclusione, adottando strategie di audience development (AD). Questo contributo intende presentare alcune delle azioni messe in atto dal MUSA, Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento, per facilitare processi di apertura e di coinvolgimento attivo nei confronti del pubblico al fine di renderlo partecipe degli obiettivi e dei traguardi della ricerca universitaria nel campo della storia antica e dell’archeologia.

Parole chiave
musei universitari, accessibilità, audience development.

University museums and accessibility: how to communicate research and make inclusion

Abstract

University museums play a crucial role in the public engagement activities of universities, the so-called third mission. However, in order to produce positive impacts on society and on territories it is necessary that they know how to do social communication of scientific research and how to create inclusion, adopting strategies of audience development (AD). This contribution is aimed to present some of the actions implemented by MUSA, the Historical-Archaeological Museum of the University of Salento, to facilitate processes of openness and active involvement of the public in order to make it participate to the objectives and goals of university research in the field of ancient history and archaeology.

Keywords
university museums, accessibility, audience development.

p. 180 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

Il contributo espone l’approccio del MUSE all’inclusione e accessibilità museale. Viene approfondita l’esperienza della “visita in tandem”, un percorso di visita guidata realizzato e condotto da una coppia di guide che oltre alla competenza scientifica propone un’inusuale esperienza relazionale.

Parole chiave
inclusione, accessibilità, audience development, visite guidate, disabilità cognitiva.

Feeling good at MUSE. Reflecting on the meaning of an accessible museum

Abstract

This text introduces MUSE approach to inclusion and accessibility, presenting a case study on “tandem tours”: a special guided tour run by two explainers, connecting scientific expertise with emotional engagement.

Keywords
accessibility, inclusion, audience development, guided tour, intellectual disability.

p. 186 / Novembre 2020 - N. 21