Giugno 2021 - Numero Speciale online

Ebooks

Anno: 2021
Volume: 2

Riassunto

Selected inventories and catalogues hosted at the Museum of Natural History of the University of Florence are here presented to illustrate the changes in perspective over the natural world and Earth’s history as seen from museum curators during the passage from late Renaissance to early Modern Age and through to the birth of modern geology, from eighteenth to nineteenth century. This study deals with the following documents: 1) the list of minerals and fossils brought by Nicolaus Steno from Pisa to Florence in 1672, to start a new museum for Grand Duke Cosimo III, of the Medici dynasty, 2) the first inventory of the museum inaugurated in 1775 by Peter Leopold of Lorraine, written in 1793, 3) a list of mineralogical specimens sent from Deodat de Dolomieu to the museum director Felice Fontana, around 1789, and 4) a page on new acquisitions of fossils registered in 1813 by the curator Filippo Nesti, first professor of geology in Florence.

Parole chiave
early Modern Age, Medicean collections, history of geology, museum catalogues, inventories.

Geologia negli inventari del Museo di Storia Naturale di Firenze

Abstract

Alcuni inventari e cataloghi del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze rispecchiano i cambiamenti di prospettiva sul mondo naturale e sulla storia della Terra propri dei curatori museali durante il passaggio tra la fine del Rinascimento e l’inizio dell’età moderna, fino alla nascita della geologia moderna, tra Diciottesimo e Diciannovesimo secolo. Questo studio tratta i seguenti documenti: 1) la lista di minerali e fossili portati da Niccolò Stenone da Pisa a Firenze nel 1672, per principiare un nuovo museo per il Granduca Cosimo III de’ Medici; 2) il primo inventario del museo inaugurato nel 1775 da Pietro Leopoldo di Lorena, scritto nel 1793; 3) una lista di campioni mineralogici mandati da Deodat de Dolomieu al direttore del museo Felice Fontana, intorno al 1789; 4) una pagina relativa a nuove acquisizioni di fossili registrate in ingresso nel 1813 dal curatore Filippo Nesti, primo professore di Geologia a Firenze.

Keywords
prima età moderna, collezioni medicee, storia della geologia, cataloghi museali, inventari.

p. 46 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

In seguito a una analisi della componente floristica dei settori dell’Orto Botanico di Palermo, l’Autore ripercorre i criteri di impianto e lo sviluppo del cosiddetto sistema di Linneo, impiantato a partire dal 1789 dal botanico nonché frate francescano Bernardino da Ucria secondo il sistema di classificazione descritto dal famoso naturalista svedese. Al termine del censimento della florula, è stata verificata la corrispondenza tra il metodo descritto da Linneo in “Species Plantarum” e quello applicato nell’impianto presente nell’Orto palermitano che è risultato conforme nell’80% dei casi sebbene, rispetto all’impianto originario, oggi sussistano solo il 25% dei taxa presenti in origine. Ulteriori indagini consentiranno di predisporre un piano di conservazione e di reintegro in linea coi criteri che hanno guidato l’impianto originario.

Parole chiave
orto botanico, flora, Linneo, sistema sessuale.

The XVIII century section in Palermo University Botanical Garden. Analysis and conservation strategies

Abstract

Based on their analysis of the floristic component of Palermo Botanical Garden, the author traces the planting criteria and the development of the so-called Linnaeus System, introduced in 1789 by the Franciscan botanist Bernardino da Ucria, who applied the classification system described by the Swedish naturalist. Upon completion of the florale census, the correspondence between the method illustrated by Linnaeus in his “Species Plantarum” and the one used for Palermo’s Botanical Garden has been verified. Specifically, the two systems are shown as matching in 80% of cases, although only 25% of the taxa remain. Further investigations will enable the preparation of a conservation and reintegration plan in line with the criteria used in the original layout.

Keywords
botanical garden, flora, Linneaus, plant sex.

p. 56 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Il contributo intende evidenziare il ruolo svolto negli anni dal 2014 al 2020 dal Centro di Ateneo per i Musei Scientifici (CAMS) dell’Università degli Studi di Perugia nell’azione di recupero, restauro, conservazione, esposizione e valorizzazione delle raccolte scientifiche di proprietà dell’Ateneo anche in vista della creazione di una cittadinanza attiva, sensibile, scientifica, partecipe e propositiva nel “Changing our world”, cioè nel percorso verso la sostenibilità che l’Agenda 2030 indica come non più differibile.

Parole chiave
patrimonio culturale, comunicazione, coinvolgimento del pubblico, diversità, narrazione.

Changing our world. Gardens and Museums of the University of Perugia towards the ANMS 2021 Congress: budgets and prospects

Abstract

The contribution intends to highlight the role played in the years from 2014 to 2020 by the University Center for Scientific Museums (CAMS) of the University of Perugia in the recovery, restoration, conservation, display and enhancement of the scientific collections owned by the University also in view of the creation of an active, sensitive, scientific, participatory and proactive citizenship in the “Changing our world”, that is, in the path towards sustainability that the 2030 Agenda indicates as no longer postponable.

Keywords
cultural heritage, communication, public engagement, diversity, storytelling.

p. 60 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

The role and importance of scientific museums are well-known, but only staff members do really know that, while very few people are aware of this. Now is the time to create an incisive cultural strategy able to increase awareness and to inform politicians, public administrations, all stakeholders and, above all, the public that our museums, are unique and irreplaceable structures able to help guide national economic, social, health and cultural policies towards a different lifestyle aimed at real sustainability. Our communication must reach the nerve centres of society and the whole nation. It is necessary that we move out of our workplaces and speak with strong, incisive, professional words, useful to society and easily understood by all. Scientific museums will increasingly have to assume the responsibility of helping human beings in the Anthropocene to become conscious of their limitless power and, finally, to transform this awareness into accountability. Here I try to begin a line of reasoning to lay the foundations for a road map, aimed at a full inclusion of our scientific museums into society and into all issues related to the future of humanity and the planet. The goals of the 2030 Agenda perfectly match the work, philosophy, goals, tasks and activities that express the reason of our scientific museums. For ten goals of the Agenda, are extracted key words and concepts that are definitely priorities for us, all absolutely in line with our activities. These are 10 strong points on which scientific museums already do quite a bit and can do more and better, 10 strong points to be at the forefront for society. If we figure out how to get involved and do our part for all these goals, we will be able to perform a truly epochal action and strongly contribute to the realization of all the remaining goals.

Parole chiave
scientific museums, society, UN Agenda 2030 goals.

Due preamboli per un nuovo ruolo sociale dei musei scientifici.

Abstract

È noto lo scopo e l’importanza dei musei scientifici, istituzioni dedicate alla conservazione, alla ricerca e alla comunicazione, ma questo purtroppo è noto prevalentemente a noi addetti ai lavori mentre pochissime persone ne sono consapevoli. Questo è il momento adatto per creare una strategia culturale incisiva in grado di aumentare la consapevolezza generale e di informare politici, pubbliche amministrazioni, i nostri stakeholder e, soprattutto, i nostri pubblici – tutti – che i nostri musei sono strutture uniche e insostituibili in grado di interpretare lo stato dell’ambiente, di includere e di contribuire a indirizzare le politiche economiche, sociali, sanitarie e culturali nazionali verso uno stile di vita diverso rivolto a una reale sostenibilità. La nostra comunicazione deve raggiungere i centri nevralgici della società, comuni, province, regioni, governi, scuole, università, pubblico – in breve, dell’intera nazione. È necessario uscire all’aperto e parlare con parole forti, incisive, professionali, utili alla società e facilmente comprensibili da tutti. I musei scientifici devono sempre più assumersi la responsabilità di aiutare gli esseri umani nell’Antropocene a prendere coscienza del loro potere illimitato e a trasformare questa consapevolezza in responsabilità. Mi piace qui iniziare un ragionamento per gettare le basi di una road map, volta alla piena inclusione dei nostri musei scientifici nella società e in tutte le questioni legate al futuro dell’umanità e del Pianeta. Gli obiettivi dell’Agenda 2030 si sposano perfettamente con il lavoro, la filosofia, gli obiettivi, i compiti e le attività che esprimono il motivo dell’esistenza dei nostri musei scientifici. Per dieci obiettivi dell’Agenda sono stati estratti parole chiave e concetti che sono sicuramente prioritari per noi, tutti assolutamente in linea con le nostre attività. Sono dieci punti di forza su cui i musei scientifici già lavorano molto e possono fare di più e meglio, dieci punti di forza per essere all’avanguardia per la società. Se saremo in grado di fare la nostra parte su questi primi dieci punti prioritari, avremo realizzato una azione epocale e avremo contributo alla realizzazione dei rimanenti obiettivi.

Keywords
musei scientifici, società, obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

p. 70 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Il testo si propone di illustrare gli intenti, la metodologia operativa e le attività in atto all’interno di un progetto di valorizzazione dell’archeologia preistorica toscana, che vede la partecipazione del Museo per la Preistoria del Monte Cetona, del Museo Fiorentino di Preistoria, con la collaborazione del Museolab di Grosseto e delle collezioni preistoriche del Sistema Museale dell’Università di Siena (SIMUS). Il progetto costituisce il tema di un assegno di ricerca biennale dell’Università di Siena, istituito sui bandi della Regione Toscana 2019/20 (fondi regionali FSE) e ha l’obiettivo di consolidare una rete tra enti museali decentrati e ispirati a tematismi analoghi, con una forte valenza territoriale.

Parole chiave
preistoria, valorizzazione, inclusività, rete museale, elementi multimediali.

“Archeologia Bene Comune - ABC”: a network of tuscan museums for the valorization of prehistory

Abstract

The present contribution aims to illustrate the objectives, operational methodology and ongoing activities within a project for the valorization of Tuscan prehistoric archaeology, which sees the participation of the Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona, Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria and in collaboration with the Museolab of Grosseto and the Prehistoric Collections of the “Sistema Museale Universitario Senese” (SIMUS). The project constitutes the subject of a two-year research grant set up by Siena University through the 2019/20 Tuscan Region call for proposals (regional FSE funds) and focused on consolidating a network between decentralized museum bodies inspired by similar themes, with a strong territorial value.

Keywords
prehistory, valorization, inclusiveness, museum network, multimedia elements.

p. 75 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Dal 2017 il Museo Paleontologico dell’Accademia Valdarnese del Poggio di Montevarchi organizza il “PaleoFest. Il Festival della Preistoria”, con lo scopo di richiamare l’attenzione sul Valdarno Superiore come bacino fossilifero di straordinaria importanza anche a livello internazionale e l’intento di avvicinare pubblici diversi grazie all’uso di un format capace di mettere in gioco linguaggi diversificati e trasversali. Negli anni il festival si è accresciuto di collaborazioni, arricchito nei programmi, richiamando l’attenzione di un crescente numero di persone. La pandemia del 2020 ha obbligato a una revisione dei linguaggi e del programma, diventando una occasione di innovazione e crescita, in termini soprattutto di accessibilità.

Parole chiave
audience development, comunicazione, pubblici, accessibilità.

“PaleoFest. Il Festival della Preistoria” by the Paleontological Museum of Montevarchi. Potential and developments

Abstract

Since 2017 the Paleontological Museum of the Accademia Valdarnese del Poggio of Montevarchi has organized the “PaleoFest. Il Festival della Preistoria” to draw attention to the Valdarno Superiore as a fossiliferous basin of extraordinary importance, also on an international level, and to introduce different audiences thanks to the use of a format capable of using divers and transversal languages. In the years, the festival has grown in its partnerships, expanded its programs, attracting the attention of an increasing number of people. The pandemic of 2020 has forced a revision of the languages and the programs, becoming an occasion of innovation and growth, especially in regards to accessibility.

Keywords
audience development, communication, audiences, accessibility.

p. 84 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Il concetto di Antropocene è un potente nucleo aggregatore per molte tematiche di cui i musei scientifici si occupano da sempre. Il carattere multisfaccettato e la complessità verso la quale si sta evolvendo questo concetto – principalmente tra le “humanities” – lancia tuttavia una nuova sfida. Come interpretare, elaborare, proporre e tradurre in azione quello che si sta proponendo come un nuovo paradigma della contemporaneità, una piattaforma di urgente dibattito sul punto critico ecosistemico e culturale in cui ci troviamo? I musei scientifici si collocano nella più opportuna posizione per contribuire fattivamente a colmare il divario tra teoria e pratica, illuminando la strada del cambiamento. Per essere efficaci, tuttavia, dovranno essere sempre più consapevoli del loro ruolo politico, ed essere pronti ad affermarlo più di quanto sia comunemente d’uso. Se l’impegno rispetto all’Agenda 2030 onora il compito istituzionale dei musei, la proposta di dibattito critico sui temi dell’Antropocene si propone come la principale sfida posta oggi ai musei per assolvere al loro ruolo sociale.

Parole chiave
museologia, museografia, gestione, complessità, etica, politica.

The inescapable challange of the Anthropocene for museums

Abstract

The concept of the Anthropocene is a powerful condensation nucleus for many themes that science museums have always tackled. However, the multifaceted character and the complexity of the concept poses a challenge to these institutions. How to interpret, elaborate, propose and translate into action this new paradigm, this new platform for urgent debate on the critical ecosystemic and cultural tipping point we are experiencing? Science museums are best placed to contribute effectively to bridging the gap between theory and practice, illuminating the path of change. To be effective, however, they need to be increasingly aware of their political role, and be prepared to assert it more than is customary in our practices. If the commitment to the 2030 Agenda honours the institutional task of museums, the proposal for critical debate on Anthropocene issues stands out as the main challenge for museums today to fulfil their social role.

Keywords
museology, museography, management, complexity, ethics, politics.

p. 88 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Ercolano è una città romana che, con altre fiorenti città poste ai piedi del Vesuvio (Pompei, Oplontis, Stabia), fu completamente distrutta dall’eruzione del 79 d.C. Le antiche rovine di Ercolano furono occasionalmente scoperte nel XVIII secolo e, da allora, furono condotti scavi archeologici. Gli scavi effettuati nel 1982, nell’area corrispondente all’antico litorale di Ercolano, portarono alla luce non solo i resti di circa 250 vittime dell’eruzione, ma anche resti di cibo carbonizzato e diversi strumenti medici e chirurgici in bronzo e ferro. Attraverso un approccio interdisciplinare, con lo studio dei resti biologici e archeologici e delle fonti letterarie, si possono ottenere preziose informazioni sulle patologie del cavo orale, degli occhi, delle mani e di altri organi correlati al sistema sensoriale, sulle terapie e cure mediche, sull’accessibilità all’assistenza sanitaria. La collaborazione di discipline umanistiche e scientifiche permette di ricostruire un quadro più chiaro sulle malattie del passato e sulle pratiche mediche antiche e, più in generale, sugli usi e gli stili di vita dell’antico popolo romano.

Parole chiave
antichità, medicina, paleopatologia, Roma.

The five senses care in ancient Rome

Abstract

Herculaneum is a Roman city that, with other flourishing cities located at the foot of Vesuvius (Pompeii, Oplontis, Stabia), was completely destroyed by the eruption of 79 AD. The ancient ruins of Herculaneum were casually discovered in the 18th century and, since then, archaeological excavations have been conducted. The excavations carried out in 1982, in the area corresponding to the ancient coast of Herculaneum, brought to light not only the remains of about 250 victims of the eruption, but also the remains of burned food and various bronze and iron medical and surgical instruments. Through an interdisciplinary approach, by the study of biological and archaeological remains and literary sources, it is possible to obtain valuable information on pathologies of the oral cavity, eyes, hands and other organs related to the sensory system, on therapies and medical treatments, and on the accessibility to health care. The collaboration of humanistic and scientific disciplines allows us to reconstruct a clearer picture on the diseases of the past, on ancient medical practices and, more generally, on the habits and lifestyles of the ancient Roman people.

Keywords
antiquity, medicine, paleopathology, Rome.

p. 96 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Il progetto ANTINT - Antropologia Integrata è un progetto di ricerca biennale, iniziato nel 2020, che vede come protagonisti due giovani ricercatori e che si svolge nell’ambito di una stretta collaborazione fra il Museo di Antropologia e Etnologia e il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze. Lo studio prevede innovativi interventi di ricerca integrata sulle collezioni antropologiche ed etnologiche del Museo. Questa impostazione sperimentale nasce dall’esigenza di superare le barriere disciplinari che fanno procedere, nella consuetudine delle pratiche di ricerca, gli studi di etnologia e antropologia culturale e quelli dell’antropologia fisica su traiettorie distanti e separate. Il dialogo interdisciplinare è fondamentale per raggiungere ambiti di ricerca più allargati. Il Museo di Antropologia e Etnologia costituisce l’ambiente ideale per sviluppare nuove strategie di indagine sulle collezioni, confrontando i reperti catalogati come “etnologici” con quelli “antropologici”. Questa attività è, inoltre, particolarmente fruttuosa nel caso in cui le due tipologie di reperti provengano dallo stesso contesto di raccolta, situazione spesso concretizzata nel nostro patrimonio. Tradizionalmente la ricerca su queste due tipologie di reperti è stata svolta in Museo con criteri e metodologie separate, ma riteniamo che il confronto delle informazioni storiche e dei dati raccolti oggi, sviluppati e poi messi in relazione da giovani ricercatori con background diverso e competenze approfondite e complementari, possa portare alla luce aspetti inediti e significativi.
Gli obiettivi della ricerca puntano alla produzione di innovativi contenuti culturali con ricadute positive su attività di ricerca, catalogazione, conservazione e comunicazione con il pubblico del Museo. Sono qui presentati i primi risultati conseguiti nell’ambito della ricerca e della divulgazione, un lavoro che è stato svolto intensamente anche durante il periodo di lock down dovuto alla pandemia, e che descrive le azioni sviluppate in riferimento alla collezione delle maschere facciali e ai reperti delle culture precolombiane del Perù. Il progetto è finanziato dalla Regione Toscana ed è sviluppato dal Museo di Storia Naturale e dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze, grazie anche al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e della Società Cooperativa “Opera d’Arte”.

Parole chiave
museologia, maschere facciali in gesso, culture precolombiane del Perù, contenuti culturali innovativi.

Integrated Anthropology: innovative approaches for the study of the collections in the Anthropology and Ethnology Museum of Florence

Abstract

ANTINT (Anthropology Integrated) is a research project which started in 2020 and was funded for two years. Two young postdoctoral researchers are currently working in collaborative projects involving both the Museum of Anthropology and Ethnology and the Biology Department of the University of Florence. The goal of this project is to study the anthropological collection from a perspective which integrates and joins cultural and physical anthropology. This integrated perspective arises from the need to overcome the disciplinary barriers that often lead cultural and biological anthropology onto distant and separate trajectories. Interdisciplinary  dialogue is fundamental to deepen all aspects of anthropological research. The Museum of Anthropology and Ethnology is the ideal environment for developing new integrated research strategies in which research on collections connect as the “ethnological” collection dialogue with “physical anthropology” collections. This dialogue is particularly fruitful when objects from the supposed two types of collections come from the same geographical and temporal context, a situation often reflected in our Museum. Traditionally, the research on these two types of collections was carried out in museums with separate criteria and methodologies. However, we believe that the comparison of historical information and data collected today, developed and then put into dialogue by young researchers with different backgrounds and complementary skills, can shed new light and provide significant results. The research objectives are aimed at the production of innovative cultural contents with positive effects on research, cataloging, conservation, and communication with the museum’s public. Here, we present the first results achieved in the field of research and dissemination, a work that was carried out intensively even during the lockdown period due to the pandemic, and which describes the ongoing research on the plaster face masks collection and the pre-Columbian populations from Perù. The project is funded by the Region of Tuscany and it is developed by the Natural History Museum and the Department of Biology of the University of Florence, thanks also to the support of the Cassa di Risparmio di Firenze Foundation and the “Opera d’Arte” Cooperative Society.

Keywords
museology, plaster face masks, Peruvian pre-Columbian cultures, innovative cultural contents.

p. 104 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Gli Autori presentano alcune attività del Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria (MIFiP), che ha tra i suoi obiettivi istituzionali la valorizzazione della Preistoria. Il Museo promuove la ricerca in importanti siti archeologici italiani e africani e valorizza il proprio archivio “Paolo Graziosi” e i laboratori strumentali. Altri progetti scientifici riguardano lo studio delle produzioni e la cultura visuale. Altri obiettivi strategici sono l’archeologia sociale, la formazione di giovani archeologi e l’editoria divulgativa e specializzata.

Parole chiave
Preistoria, ricerca archeologica, progetti scientifici.

The Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria for the scientific research and the heritage promotion

Abstract

The Authors present the activities of the Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria (MIFiP) in Florence, related to some research projects of Prehistoric archaeology. The MIFiP has amog its institutional objectives, aimed at ambancement of Prehistory, to the widest possible knowing of some important sites in Italy and in Africa, its Archive “Paolo Graziosi” and its laboratories. Some actions are related to the study of productuions and visual culture. Public archaeology, activities aimed at new generations of archaeologist and educational and specialized publishing are strategic objective.

Keywords
Prehistory, archaeological research, scientific projects.

p. 110 / Giugno 2021 - Numero Speciale online