Dicembre 2022 - N. 22

Memorie

Anno: 2022
Volume: 22

Riassunto

Il Museo Morgagni di Anatomia Patologica ha iniziato a ideare e realizzare diversi itinerari virtuali da proporre al pubblico in alternativa alle classiche visite guidate. Il percorso virtuale “La medicina a Padova” è dedicato alle testimonianze storiche di medici e della storia della medicina a Padova. Questo itinerario si prefigge di essere un mezzo complementare alla visita museale, in modo da arricchire l’esperienza culturale del visitatore sia dentro che fuori dall’ambito museale, creando così una sorta di “museo diffuso” per le strade della città. Il secondo itinerario “Arte e medicina” è risultato molto efficace dal punto di vista didattico soprattutto con gli studenti di Medicina, in quanto permette di allenare e migliorare la capacità di osservazione, utile nella pratica medica, attraverso l’arte.
Gli itinerari virtuali, assieme ad altri supporti come QR Code e realtà aumentata, hanno dimostrato la loro potenzialità didattica con il pubblico sia durante che dopo la visita museale. Il visitatore può così utilizzare questi strumenti per conoscere tematiche mai affrontate in precedenza o per approfondire le proprie conoscenze sull’argomento.

Parole chiave
resti umani, museologia medica, storia della medicina, nuove tecnologie per la museologia.

Virtual itineraries and museological applications: the experience of the Morgagni Museum of Pathological Anatomy

Abstract

The Morgagni Museum of Pathological Anatomy began to design and create various virtual itineraries as an alternative to the classic in person guided tours. The first virtual itinerary, named “Medicine in Padua”, was dedicated to the historical testimonies of ancient doctors and the history of medicine in Padua. This itinerary aims to be complementary to the museum visit, in order to enrich the visitor’s cultural experience both inside and outside the museum, thus creating a sort of “widespread museum” of medicine in the whole city center. Another itinerary, named “Art and medicine”, was created as a didactic approach to pathologies through art studies and it has been proven very effective, especially with medical students, as it allows them to train and improve the ability to observe, useful in medical practice.
The virtual itineraries, together with other supports such as QR Code and Augmented Reality, have demonstrated their educational potential with the public both during and after the museum visit. The visitor can use these tools to learn about issues never addressed before or to deepen their knowledge on the subject.

Keywords
human remains, medical museum, history of medicine, new technology for museology.

p. 153 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

La storia del Museo delle Scienze e del Territorio (MuST) di Spoleto inizia nella seconda metà dell’Ottocento, con la collezione geopaleontologica del conte Toni, riprende nel 1987 con il Laboratorio di Scienze della Terra e continua oggi con la ristrutturazione dei locali, l’acquisizione della collezione zoologica del prof. Ragni e il nuovo allestimento in via di completamento. Il Laboratorio prima e il MuST ora sono strumenti indispensabili per un’azione di promozione e valorizzazione del territorio e per sensibilizzare la popolazione alle tematiche ambientali. Nei mesi segnati dalla pandemia si è cercato di sopperire alla forzata interruzione delle attività con una serie di eventi online aperti a tutti o con le scuole, ed è stata sviluppata un’app con contenuti di realtà aumentata, scaricabile gratuitamente dagli store, per il MuST e gli altri musei di Spoleto e Valnerina, che ne permette la visita
turistica in autonomia e il collegamento con percorsi del territorio urbano ed extraurbano.

Parole chiave
Collezione storica Toni, Collezione naturalistica Ragni, nuovo allestimento, app.

The Museum of Science and the Territory of Spoleto: a historical collection and a modern museum to the territory

Abstract

The history of the Museum of Sciences and the Territory (MuST) of Spoleto starts in the second half of the nineteenth century, with the geo-paleontological collection of Count Toni, resumed in 1987 by Earth Sciences Laboratory and continues today with the renovation of the rooms, the acquisition of the zoological colletion of professor Ragni and the new museum set-up. The Laboratory and now the MuST are the indispensable tools for an action of promotion and enhancement of the territory and to sensitize the environmental issues. During the pandemic time we tried to make up for the forced interruption of activities with a series of online events. An app with augmented reality content has also been developed. It allows you to independently appreciate the MuST, other museums and urban and extra-urban paths. This app is downloadable for free from stores.

Keywords
Toni historical Collection, Ragni zoological Collection, new set-up, app.

p. 156 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Le Collezioni Geologiche e Storiche del Servizio Geologico d’Italia comprendono circa 150.000 reperti costituiti da fossili, rocce, marmi, minerali, strumentazione tecnica e oggetti storici, suddivisi in varie raccolte prestigiose e significative per il contenuto scientifico o sotto l’aspetto storico e museale.
A seguito dell’accordo fra ISPRA e MIC, siglato nel gennaio 2021, sarà realizzato il nuovo Museo di Geopaleontologia italiana “Quintino Sella” che verrà inserito nel Sistema Museale del Museo della Civiltà (Ministero della Cultura). Questo progetto nasce dalla necessità di esporre i reperti da molti anni collocati in magazzino, ma anche dalla consapevolezza che la conoscenza geologica del territorio e la sua divulgazione siano necessarie per la sensibilizzazione alla salvaguardia ambientale.
Un’esposizione sarà realizzata in attesa dello sviluppo del Museo nella sua interezza, ed è nata l’idea di utilizzare i reperti fossili di mammalofauna pleistocenica dell’Italia centrale quali protagonisti di una sezione espositiva dedicata alla biodiversità e ai paleoambienti pleistocenici. Il dipinto a olio “Il Tevere all’epoca della pietra”, commissionato dall’Ufficio Geologico degli anni ’40 del secolo scorso, che rappresenta una ricostruzione paleoambientale ante litteram, ne costituirà il punto focale. Il nuovo Museo si prefigge quindi anche un’attività educativa, formativa e di comunicazione, tesa a sensibilizzare il visitatore sui temi ambientali e sullo sviluppo sostenibile, inteso nella sua interezza e nella sua evoluzione attraverso i periodi geologici.

Parole chiave
museo, paleontologia, collezioni, paleoambiente, Pleistocene.

Pleistocenic biodiversity and paleoenvironments, an exhibition theme for sustainability education

Abstract

The Geological and Historical Collections of the Geological Survey of Italy include about 150,000 finds consisting of fossils, rocks, marbles, minerals, technical instruments and historical objects, divided into various prestigious and significant collections for their scientific content or from the historical and museum aspect.
Following the agreement between ISPRA and MIC, signed in January 2021, the new “Quintino Sella” Museum of Italian Geopaleontology will be built and will be included in the Museum System of the Museum of Civilization (Ministry of Culture). This project stems from the need to exhibit the finds that have been stored for many years, but also from the awareness that the geological knowledge of the territory and its dissemination are necessary for raising awareness for environmental protection. An exhibition will be held pending the development of the museum in its entirety, and the idea was born of using the fossil finds of Pleistocene mammalofauna from central Italy as protagonists of an exhibition section dedicated to biodiversity and Pleistocene paleoenvironments. The oil painting “The Tiber at the time of stone”, commissioned by the Geological Office in the 1940s, which represents an ante litteram paleoenvironmental reconstruction, will be its focal point.
The new museum therefore also aims at an educational, training and communication activity, also aimed at raising the visitor’s awareness of environmental issues and sustainable development, understood in its evolution through geological periods.

Keywords
museum, paleontology, collections, paleoenvironment, Pleistocene.

p. 160 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

L’Istituto Omnicomprensivo Mameli-Magnini di Deruta collabora da diversi anni con la Galleria di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Perugia alla progettazione di attività volte alla ricerca di nuovi orizzonti sociali e culturali, che coinvolgano direttamente le comunità e il territorio del comune di Deruta. La scuola, come i musei, riveste un ruolo fondamentale nel promuovere lo sviluppo culturale e la creatività della comunità locale, indispensabili per sostenere il cambiamento auspicato dagli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare riguardo a quei goals che puntano a creare condizioni di vita sostenibili nelle città e nelle comunità, attraverso un’educazione di qualità e il lifelong learning. Le buone prassi didattiche e i percorsi progettuali ideati e attuati insieme con gli esperti della Galleria permettono di lavorare sui valori naturali, culturali e paesaggistici, nella convinzione che nella comunità locale esistano le risorse per migliorare le proprie condizioni di vita e le prospettive di sviluppo e nella certezza che un approccio collaborativo alla sostenibilità sia la via più efficace per apportare cambiamenti duraturi.

Parole chiave
educazione, sostenibilità, museo, scuola, territorio.

A school between museum, community and territory

Abstract

Istituto Omnicomprensivo Mameli-Magnini of Deruta has been cooperating with the Natural History Museum Gallery of the University of Perugia for several years in planning activities aimed at exploring new social and cultural horizons which directly involve the communities and all the local area of Deruta. School communities and museums play a key role in promoting cultural development and creativity in the local community, which are essential to carry out the changes advocated by the 2030Agenda for Sustainable Development, especially in relation to the goals designed to create sustainable life conditions in towns and other communities through high-quality education and lifelong learning. The planning paths as well as good educational practice designed and implemented by the School and the Museum Gallery allow to work on natural, cultural and landscape values in the belief that the local community owns the resources necessary to improve its life conditions and development perspectives and in the belief that a collaborative approach to sustainability is the best way to make long-lasting changes.

Keywords
education, sustainability, school, museum, community.

p. 164 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Il Bosco di San Francesco, recuperato dal FAI grazie a una donazione di Banca Intesa San Paolo nel 2008, è uno splendido esempio di paesaggio rurale italiano di 64 ettari. Varcato il portone d’ingresso, inizia un viaggio a ritroso nel tempo, scandito dal ritmo delle stagioni, dal silenzio e dalla contemplazione estatica della natura. Meta di numerose visite didattiche, è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Può il paesaggio educare? Che cosa ci può insegnare e come può essere insegnato? Il paesaggio appartiene a chi lo ama, e l’amore, la conoscenza e il rispetto crescono assieme e vengono alimentati dall’educazione. Dobbiamo tornare a immergerci in esso con tutti i sensi, la sua pedagogia è anche la pedagogia del camminare, per perdersi e poi ritrovarsi.

Parole chiave
mondo naturale, insegnamento, educazione, bambini.

The landscape as a widespread museum: the Bosco of San Francesco (Assisi, PG)

Abstract

The Bosco of San Francesco was donated to FAI by the Bank Intesa San Paolo. Visitors are given the opportunity of seeing a site of great natural beauty and of taking a magical trip back through time. Hundreds of students come every year to discover and explore this patch of unblemished woodland. It is an “open air” laboratory. Can landscape educate children? What can the natural world teach us? And how? The natural world belongs to those who love it: affection, knowledge and respect grow together and are stimulated by learning from the natural word. We need to learn once more to immerse ourselves in it with all our senses: to walk, to get lost and so to find ourselves again.

Keywords
natural world, learning, education, children.

p. 168 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

La realizzazione della macchina universale, il calcolatore digitale, fu un percorso di secoli fatto di passi teorici e tecnologici, spinto dal sempre crescente bisogno di automatizzare i calcoli e la gestione dei dati, e ogni passo verso il risultato finale fu accompagnato da soluzioni determinanti per lo sviluppo industriale ed economico. Arrivò a compimento intorno alla metà del secolo scorso e, per la lunga attesa, le grandi aspettative e il fervore del periodo di ricostruzione, fu un big-bang la cui onda non si è ancora esaurita.
L’articolo riprende questa storia di scienza, tecnologia e sviluppo economico e racconta del calcolatore protagonista del capitolo italiano: l’Olivetti Elea 9003 del 1959. La prospettiva storica delineata dall’articolo è la chiave di lettura del nuovo allestimento progettato per la sala del 9003 conservato al Museo Storico della Comunicazione di Roma.

Parole chiave
storia dell’informatica, calcolatori, Olivetti, allestimento.

Computer science and economic development: the Elea 9003 of the Italian Mail Service

Abstract

The building of the universal machine, the digital computer, was a centuries-long story made up of theoretical and technological steps. It was driven by the ever growing need to automate calculations and data management; every step towards the final result was accompanied by solutions that were immediately useful for industrial and economic development. The universal machine finally became a reality in the middle of the last century. Due to the long wait, the great expectations and the enthusiasm of the reconstruction period, it was a big-bang whose wave has not yet faded out. The article outlines this story of science, technology and economic development focusing on the computer protagonist of the Italian chapter: the Olivetti Elea 9003 of 1959. The historical perspective proposed in the article is the interpretation key of the new exhibition of the Elea 9003 preserved at the Historical Museum of Communication in Rome.

Keywords
computing history, computers, Olivetti, exhibition.

p. 172 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Il passato coloniale ha lasciato a molti musei un notevole patrimonio di campioni naturalisti e manufatti; ma la ricostruzione della storia degli stessi musei ha aperto diverse questioni scottanti, sull’origine e sulle funzioni delle raccolte di origine coloniale. La decolonizzazione è ormai una prassi consolidata in molti musei europei, ma in Italia siamo ancora agli inizi. Il riallestimento delle collezioni di scienze veterinarie e zootecniche dell’Università di Perugia è servito anche per ricostruire la storia delle spedizioni avvenute all’inizio del XX secolo; una storia da cui sono emersi spunti interessanti per la comprensione delle collezioni. Il ruolo dei musei non si deve limitare a tutelare le raccolte storiche, ma deve essere anche di stimolo per lo sviluppo delle comunità locali; in quest’ottica il CAMS ha promosso nel 2011 la formazione del Centro Studi Orazio Antinori ad Ankober in Etiopia, e si sta lavorando per poter collaborare alla tutela di una delle forme di agricoltura tropicale più ecosostenibili: la risicoltura di mangrovia in Guinea Bissau.

Parole chiave
decolonizzazione, sostenibilità, sviluppo, musei zootecnici.

From “colonial” collections to local community development projects: the case of Perugia

Abstract

The colonial past has left many museums with a remarkable heritage of naturalist specimens and artifacts; but the reconstruction of the history of the museums has opened up several questions about the origin and functions of the collections of colonial origin. The decolonization is now a consolidated practice in many European museums, but in Italy we are still in its infancy. The rearrangement of the veterinary and zootechnical collections of the University of Perugia also served to reconstruct the history of the expeditions that took place at the beginning of the twentieth century; a story from which interesting insights emerged for understanding the collections. The role of museums must not be limited to protecting historical collections, but must also be a stimulus for the development of local communities. The CAMS in 2011 promoted the formation of the Orazio Antinori Study Center in Ankober in Ethiopia, and work is underway to collaborate in the protection of one of the most eco-sustainable forms of tropical agriculture: mangrove rice cultivation in Guinea Bissau.

Keywords
decolonization, sustainability, development, zootechnical museums.

p. 178 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

All’interno dei 160 ettari dell’azienda agricola e agrituristica Torre Colombaia – dal 1987 prima certificata biologica in Umbria – è aperto al pubblico un Museo Diffuso Naturalistico. Inaugurato nel 2013, il Museo nasce da un più vasto programma di gestione ecologica che guida, dalla sua fondazione, l’azienda Torre Colombaia, esempio di imprenditoria agricola dinamica e multifunzionale in grado di adottare tecniche e soluzioni rispettose degli ecosistemi naturali per un più sano equilibrio con il paesaggio antropizzato. La biodiversità di questa oasi, luogo protetto per fauna e flora e memoria storica e sociale di un paesaggio antico quasi ovunque scomparso, costituisce il tema centrale del Museo che si sviluppa principalmente all’aperto, lungo percorsi naturalistici e sonori.

Parole chiave
museo naturalistico, biodiversità, fauna, flora, ecologia.

The Sustainable Territory: the Torre Colombaia Diffuse Naturalistic Museum, San Biagio della Valle (Marsciano, PG)

Abstract

Within the 160 hectares of the Torre Colombaia farm and holiday farm, the first certified organic farm in Umbria since 1987, a Diffuse Naturalistic Museum is open to the public. Inaugurated in 2013, the Museum is part of a broader ecological management programme that has guided the Torre Colombaia farm since its foundation, an example of dynamic and multifunctional agricultural entrepreneurship capable of adopting techniques and solutions that respect natural ecosystems for a healthier balance with the man-made landscape. The biodiversity of this oasis, a protected place for fauna and flora and the historical and social memory of an ancient landscape that has almost disappeared, constitutes the central theme of the Museum, which is developed mainly outdoors, along nature and sound paths.

Keywords
naturalistic museum, biodiversity, fauna, flora, ecology.

p. 183 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Con la consapevolezza che le maggiori criticità gestionali dei musei, secondo la moderna museologia, sono rappresentate dall’indebolimento dei servizi per il pubblico, spesso esternalizzati, in termini di qualità educativa, sostenibilità interna ed esterna, riconoscimento della professione e standard formativi e ricambio degli operatori, disponibilità e varietà di professionisti, continuità dei servizi e capacità di co-progettazione con la comunità, gli autori hanno voluto indagare l’evoluzione e lo stato dell’arte in merito a questo assunto di una selezione di musei scientifici ANMS nel periodo pre-, durante e post-pandemia. Lo strumento di indagine è stato un’intervista telefonica semistrutturata somministrata a un campione rappresentativo di diverse tipologie di musei associati ad ANMS (musei statali universitari, musei civici, provinciali o regionali e musei di fondazioni e privati). L’attenzione è stata focalizzata, oltre che sull’attività ordinaria del museo nei differenti periodi, anche sullo status e sulle variazioni, nei vari musei, delle eventuali tipologie di volontariato attive, sulla presenza e sulla situazione dei servizi esternalizzati del museo, sulla loro qualità e, più in generale, sulla tipologia di servizi offerti ai visitatori. I risultati hanno mostrato prima di tutto una diversa incidenza della pandemia sulle varie tipologie di museo. Inoltre, è stato evidenziato un crescente livello di criticità nel rapporto tra musei e privati e tra musei e liberi professionisti, con risultati di conseguenza spesso di scarso livello qualitativo nelle prestazioni verso l’utenza. In ultimo, l’indagine ha evidenziato un diversificato e critico mondo di prestazioni lavorative che incidono sulla performance museale e che non sempre possono essere governate e controllate da chi gestisce in prima persona il museo, poiché spesso sono gestite secondo principi poco attenti alla delicata complessità dell’ecosistema museale in chiave di sostenibilità sociale.

Parole chiave
organizzazione museale, esternalizzazione, sostenibilità, co-progettazione, competenze, impatto sociale dei musei.

Reflections on the relationship between public and private in ANMS museums, between sustainability, skills and opportunities

Abstract

With the awareness that the major management criticalities of museums, according to modern museology, are represented by the weakening of services to the public, often outsourced, in terms of educational quality, internal and external sustainability, recognition and turnover of operators and their training standards, availability and variety of professionals, continuity of services and ability to co-design with the community, the Authors wanted to investigate the evolution and state of the art regarding this assumption of a selection of ANMS science museums in the pre- during and post-pandemic. The survey tool was a semi-structured telephone interview administered to a representative sample of different types of museums associated with ANMS (university museums, museal foundations, civic museums, state and / or provincial museums). The attention was focused not only on the ordinary activity of the museum in the different periods, but also on the variations and status in the museums of any types of active volunteering, the presence and status of the museum’s outsourced services, their quality and more generally, the type of services offered to visitors. The results first of all showed a different incidence of the pandemic on the various types of museums. In addition, a growing and acute level of criticality was highlighted in the relationship between museums and individuals, museums and freelancers, resulting in often poor quality level of performance towards users. Lastly, the survey highlighted a diversified and critical world of work performances that affect museum performance and that often cannot be governed and minimized by those who manage the museum in person, because they are often managed and mediated according to principles that are not very sensitive to the delicate complexity of the museum ecosystem in terms of social sustainability.

Keywords
museum organization, outsourced museum services, sustainability, co-planning, skills, museum social impact.

p. 193 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Nel Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza i Colli Berici sono l’unico ambiente illustrato nella sezione naturalistica e rappresentano il territorio dal quale proviene la maggior parte dei reperti archeologici esposti. Inoltre l’ecosistema del lago di Fimon e i limitrofi siti archeologici rappresentano le più interessanti esposizioni del Museo. Se a questo aggiungiamo la breve distanza che separa la sede del Museo dalle valli di Fimon, è facile capire come queste relazioni offrano la possibilità di organizzare eventi culturali che collegano il Museo con il territorio. Questo interscambio ha offerto la possibilità di elaborare numerose proposte didattiche multidisciplinari che si completano con un percorso bidirezionale tra Museo e territorio. Diverse sono state le occasioni per sviluppare, con associazioni e gruppi di turisti, progetti didattici e visite multidisciplinari L’uscita avviene preferibilmente in bicicletta, mezzo di trasporto ecosostenibile che permette agevoli soste durante le quali aprire discussioni e approfondimenti.

Parole chiave
bicicletta, turismo sostenibile, valli di Fimon, museo, territorio.

Learn and cycle

Abstract

The Berici Hills are both the only environment shown in the naturalistic section of the Naturalistic Archaeological Museum of Vicenza, and where most of the archaeological finds on display come from. As such, the ecosystem of Lake Fimon, together with the neighbouring archaeological sites, constitute the most interesting exhibits of the Museum. Furthermore, since the Museum is only a short distance away from the Lake Fimon and the surrounding valleys, it is easy to understand how these relationships offer the possibility of organizing cultural events that connect the Museum with its. This connection has offered the possibility to develop several multidisciplinary educational activities that include both the Museum and its territory. In multiple occasions educational projects and multidisciplinary visits have been developed in the territory together with associations and groups of tourists. The trip takes place preferably by bicycle, an eco-sustainable mean of transport that allows for easy stops during which discussions and insights take place.

Keywords
bicycle, sustainable tourism, Fimon valley, museum, territory.

p. 201 / Dicembre 2022 - N. 22