Dicembre 2022 - N. 22

Memorie

Anno: 2022
Volume: 22

Riassunto

Il tartufo è un prodotto conosciuto in tutto il mondo, e nei territori rurali italiani riveste un importante ruolo socio- economico, culturale e agrario. Da queste premesse è nata l’idea di realizzare un museo scientifico sul tartufo e la tartuficoltura, grazie alla collaborazione tra la dott.ssa Paola Ballario, il DSA3 dell’Università degli Studi di Perugia e liberi professionisti esperti del settore. La realizzazione del museo si è concretizzata a seguito della presentazione di un progetto, con il Comune di Fratta Todina (PG) come capofila, ammesso a finanziamento dal GAL (Gruppo d’Azione Locale) Media Valle del Tevere, misura 19 - sottomisura 19.2 “Riqualificazione del patrimonio paesaggistico e storico-culturale pubblico delle aree rurali e dei borghi della Media Valle del Tevere” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Umbria. Nell’ambito del progetto, sono stati ristrutturati due locali, facenti parte dell’antico Palazzo Rivelloni nel centro storico di Fratta Todina, che costituiranno la sede del museo.

Parole chiave
museo del tartufo, tartuficoltura, sviluppo rurale, territorio locale, museo scientifico, piccoli musei.

A scientific museum on truffle cultivation

Abstract

The truffle is a product known all over the world, that in the Italian rural territories plays an important socio-economic, cultural and agrarian role. The cooperation among Dr. Paola Ballario, the department of agricultural, food and environmental sciences of University of Perugia and specialized freelances allowed to realize a scientific museum on truffle and its cultivation. The Museum was funded by GAL (Gruppo d’Azione Locale) Media Valle del Tevere, thanks to the cooperation with the municipality of Fratta Todina that received the grant “Riqualificazione del patrimonio paesaggistico e storico-culturale pubblico delle aree rurali e dei borghi della Media Valle del Tevere” (misura 19 - sottomisura 19.2) by the EU Rural Development Plan 2014-2020 of the Umbria Region (Italy). The museum is placed in Palazzo Rivelloni, an old bulding in Fratta Todina (PG), that was renovated for this purpose.

Keywords
truffle museum, truffle cultivation, rural development, local land, scientific museum, small museum.

p. 206 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Viene riportata la caratterizzazione della Spermoteca presente presso il Museo di Storia naturale e del territorio di Città della Pieve. I campioni di semi vennero raccolti dall’agronomo eclettico Paolo De Simone alla fine dell’800. Egli era il partner di Vittoria Spinola, figlia di Vittorio Emanuele II re d’Italia. La coppia aveva ampi possedimenti agrari nell’area comunale e il De Simone era un imprenditore molto attivo con vivida intraprendenza. La collezione di semi che consta di alcune centinaia di contenitori vitrei originali è stata predisposta per l’esposizione museale dal CAMS dell’Università di Perugia. Nell’ambito della propria missione di recupero di varietà locali anche antiche, il CNR IBBR di Perugia ha intrapreso l’analisi della collezione dimostrando che le varietà orticole presenti sono per la maggior parte originarie del Sud d’Italia e anche varietà coltivate a fine Ottocento. Nelle banche del germoplasma e presso altre fonti è possibile trovare varietà con lo stesso nome che saranno oggetto di analisi genetica per un loro futuro recupero in coltivazione.

Parole chiave
museo, raccolta di semi, specie orticole, agrobiodiversità, sostenibilità.

Museums, agrobiodiversity, sustainable development: the seed collection “Paolo De Simone” of Città della Pieve (PG)

Abstract

We report the characterization of the seed collection hosted at the Natural History Museum of Città della Pieve. The samples were collected by an eclectic agronomist Paolo De Simone at the end of ‘800. He was the partner of Vittoria Spinola, the daughter of Vittorio Emanuele II King of Italy. The couple owned large farms in the area and he was a remarkable entepreneur with a vivid ingenuity. The seed collection counting a few hundreds vials has been displayed for museum exhibit due to the activity of CAMS University of Perugia. In the frame of the recovery for local/ancient varieties, CNR IBBR has undertaken an analysis of the seed collection showing that most of the horticultural varieties present in the collection have a Southern Italy origin or that they are cultivars being grown at the end of the 19th century. In germplasm banks and other sources it is possible to find seeds of cultivars carrying the same names which will be matter of further analysis for genetic comparison and future recovery.

Keywords
museum, seed collection, horticultural species, agrobiodiversity, sustainability.

p. 210 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Nel testo vengono descritti alcuni esempi del contributo che i musei vicentini portano allo sviluppo locale, all’economia, alla prosperità e al benessere delle comunità. Essi sono: le reti museali territoriali Sistema Museale Agno Chiampo e Musei Altovicentino; le attività culturali ed enogastronomiche legate alla valorizzazione di prodotti agricoli locali quali i fagioli di Val Posina; la partecipazione del Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza a un bando ministeriale per la digitalizzazione di erbari storici, assieme a una rete di enti pubblici; la candidatura di Vicenza a Capitale italiana della Cultura 2024.

Parole chiave
economia, reti museali, capitale sociale, digitalizzazione, Vicenza.

Vicenza museums and their contribution to local development, economy, prosperity and well-being of communities

Abstract

Examples are given of the contribution of Vicenza Museums to local development, economy, prosperity and well-being of the communities: the Agno Chiampo and Altovicentino Museums networks; cultural and food & wine activities linked to the enhancement of local agricultural products such as Val Posina beans; the participation of the Natural History and Archaeological Museum of Vicenza in the Italian Ministry of Culture call for the digitization of historical herbaria, together with a network of public bodies; Vicenza’s candidacy as Italian Capital of Culture 2024.

Keywords
economy, museum networks, social capital, digitization, Vicenza.

p. 214 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia è stata di recente allestita la nuova sala dedicata al Cippo di Perugia, iscrizione su pietra in lingua etrusca riconducibile a un atto giuridico stipulato fra due famiglie. La contemporanea redazione del PEBA (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) ha fornito l’occasione per acquisire una nuova consapevolezza rispetto alle dinamiche dell’inclusività e dell’accessibilità. La nuova sala dedicata al cippo, dotata di presidi per la visita, è vista come l’inizio di un percorso di reale accessibilità che si intende ampliare ad altre sezioni del Museo. L’intervento è frutto della collaborazione con associazioni operanti nel territorio che hanno fornito preziose indicazioni per la realizzazione degli espositori e per la definizione dei presidi di supporto alla visita.

Parole chiave
accessibilità, percorso multisensoriale, lingua etrusca, Cippo di Perugia.

Towards an inclusive Museum: the new permanent exhibition of the Etruscan cippus of Perugia ar the National Archaeological Museum of Umbria

Abstract

The National Archaeological Museum of Umbria has recently opened a new permanent exhibition, provided with accessible devices, displaying the Etruscan Cippus of Perugia. At the same time the institution released its first PEBA (Architectural Barrier Elimination Plan), opening to a new awareness towards inclusivity and accessibility policies. The new exhibition room for the cippus, an Etruscan language stone tablet that probably deals with a legal contract between two families, is seen as the first step of an actually accessible exhibition route, that will be replicated to other museal sections. The intervention is the result of the collaboration with local associations that provided guide lines both for the display design and for the support tools setting.

Keywords
accessibility, multisensory journey, Etruscan language, Cippus of Perugia.

p. 220 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

La programmazione del Museo Paleontologico dell’Accademia segue due valori imprescindibili: la partecipazione e il legame con il territorio. Nel tempo questi due “fari” hanno guidato le attività in maniera dinamica e innovativa e a oggi aumentano il loro valore nella misura in cui permettono di perseguire con rinnovata consapevolezza l’obiettivo del benessere della persona. Le logiche alla base di questo tipo di programmazione sono quindi essenzialmente due: innanzitutto il riconoscimento del potenziale sociale che il patrimonio culturale ha in sé, che permette a ognuno di noi di “dialogare” con il patrimonio stesso traendone occasioni di espressione di sé, di creatività, di inclusione e quindi di benessere psicologico ed emotivo; a questo si aggiunge, proprio in relazione a tale dinamica di scambio, il riconoscimento del valore di ricchezza che la diversità porta con sé, per la quale il punto di vista dell’altro può determinare un’evoluzione di servizi, attività, allestimenti, narrazioni.

Parole chiave
Agenda 2030, società, musei, cultura.

When well-being passes through heritage. Inclusion and participation in the Paleontological Museum of Montevarchi

Abstract

The programming of the Paleontological Museum of the Academy follows two essential values: participation and the link with the territory. Over time these two “lighthouses” have driven the activities in a dynamic and innovative way and today they do increase their value to the extent that they allow the goal of personal well-being to be pursued with renewed awareness. The logics behind this type of programming are essentially two: the recognition of the social potential that cultural heritage has in itself, which allows each of us to dialogue with it and draw opportunities for self-expression, creativity, inclusion and therefore psychological and emotional well-being; to this is added, precisely in relation to this dynamic of exchange, the recognition of the value of wealth that diversity brings with it, for which the point of view of the other can determine an evolution of services, activities, collections, narratives.

Keywords
2030 Agenda, society, museums, culture.

p. 227 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

La pandemia da Covid-19 ha rappresentato un grave ostacolo alla mobilità e alla socialità delle persone, soprattutto di quelle fragili quali gli anziani delle residenze sanitarie assistite (RSA). Per alleviare il loro isolamento, il Museo di Scienze Planetarie ha riprogettato gli incontri proposti alle persone con Alzheimer prevedendo l’interazione a distanza mediante videochiamate. Le attività condotte nella RSA si sono avvalse anche di un apposito kit predisposto dal Museo che, arrivando per posta, ha rappresentato un ulteriore motivo di curiosità per le persone coinvolte.
La partecipazione e il gradimento che tali attività hanno suscitato negli ospiti dimostrano l’efficacia e l’importanza degli strumenti digitali per spezzare l’isolamento sociale e individuale derivante dalla situazione di emergenza, rappresentando anche un’occasione per l’ampliamento dell’offerta museale ordinaria.

Parole chiave
pandemia, Alzheimer, isolamento, incontri online.

Our stellar landscape. Meeting beyond barriers

Abstract

The Covid-19 pandemic has been a major obstacle to the mobility and sociability of people, especially fragile people such as the elderly in residential care homes (RSAs). In order to alleviate their isolation, the Museum of Planetary Sciences re-designed the meetings offered to people with Alzheimer's by providing remote interaction through video calls. The activities in the RSA area carried out also by a special kit prepared by the Museum, which arrived by post and was a further source of curiosity for the involved people.
The participation and enjoyment of these activities among the residents demonstrates the effectiveness and importance of digital tools to break the social and individual isolation resulting from the emergency situation, and also represents an opportunity to expand the ordinary museum offer.

Keywords
pandemic, Alzheimer, loneliness, online meetings.

p. 232 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Grazie alla collaborazione di varie realtà locali, il Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza ha co-organizzato per gli anni 2020 e 2021 numerosi progetti: una mostra temporanea sulla bicicletta, danza inclusiva nelle sale museali, jazz con artisti in residenza, attività educative estive e studio dei coleotteri locali. Questi progetti sono molto diversi fra loro ma hanno tutti una missione comune: costruire comunità sostenibili.

Parole chiave
comunità sostenibili, bicicletta, danza, jazz, coleotteri.

Museum, bicycles, dance, jazz and beetles... together to build sustainable communities

Abstract

Thanks to the collaboration of various local realities, the Natural History and Archaeological Museum of Vicenza has co-organized various projects for the years 2020 and 2021: a temporary exhibition on the bicycle, inclusive dance in the museum, jazz with artists in residence, summer educational activities and study of local beetles. These projects are very different from each other but they all have a common mission: to build sustainable communities.

Keywords
sustainable communities, cycling, dance, jazz, beetles.

p. 237 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Il testo illustra le azioni di buone pratiche adottate nella politica di inclusione e sostenibilità da parte di alcuni enti museali toscani e il team di Archeologia preistorica dell’Università di Siena, strutture differenziate per profilo istituzionale, vocazione e territorio. La collaborazione tra questi enti ha permesso una condivisione di prodotti culturali e la progettazione di attività di formazione, che hanno portato anche a un potenziamento dello strumento metodologico.

Parole chiave
preistoria, inclusione, sostenibilità, interdisciplinarità.

Proximity strategies: best practices for inclusion and sustainability among museums, educational institutions and communities

Abstract

The present contribution illustrates the best practices adopted in the inclusion and sustainability policies of a number of Tuscan Museums, distinguished by institutional structure, vocation and territory. The collaboration between these institutions has allowed the sharing of cultural products and the planning of educational activities, which have also led to the enhancement of the methodological approach.

Keywords
prehistory, inclusion, sustainability policies, interdisciplinarity.

p. 244 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Costretto dall’emergenza pandemica e dalla perdurante crisi postsisma a rivedere in corsa le proprie attività, il Museo delle Scienze dell’Università di Camerino sperimenta nuove modalità di comunicazione con il proprio pubblico e di interazione con il mondo della scuola. La formazione a distanza di un gruppo di docenti della scuola primaria ha costituito un’esperienza utile e piena di interessanti stimoli per future collaborazioni.

Parole chiave
pandemia, educazione, formazione a distanza, scuola.

The pandemic and new educational paths with schools: keep your distance?

Abstract

Forced to revise its educational activities by the pandemic and the on-going post-earthquake crisis, the Science Museum of the University of Camerino is exploring new ways of communicating with its public and interacting with schools. The remote training activities offered to primary school teachers proved to be a useful experience full of insightful inputs for future collaborations.

Keywords
pandemic, education, distance learning, school.

p. 250 / Dicembre 2022 - N. 22

Riassunto

Il Museo di Antropologia ed Etnografia del Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Torino (da qui MAET) attraversa da alcuni anni una fase importante ma delicata. Dopo gli anni di chiusura al pubblico e dopo che le sue collezioni sono state trasferite presso nuovi locali che già ospitano il Polo Museale dell’Ateneo torinese, è in corso la progettazione per il nuovo allestimento e la futura e conseguente riapertura al pubblico.
Per questo motivo il Museo ha cominciato ad approfondire la conoscenza sul proprio patrimonio e a ripensare al proprio ruolo nella società, anche in una prospettiva di decolonizzazione delle raccolte, in particolare di quelle potenzialmente problematiche. Il presente contributo vuole quindi ripercorrere i progetti fin qui realizzati che vanno in questa direzione e riflettere sulle nuove strade da percorrere in vista di un museo che risponda agli stimoli che la contemporaneità propone.

Parole chiave
decolonizzazione, patrimonio culturale, comunità migranti, collezioni etnografiche.

Migrant Communities and Decolonization Process: the MAET Experiences

Abstract

During the last decades, the Museum of Anthropology and Ethnography of the University Museum System of the University of Turin (henceforth MAET) has been going through an important yet delicate phase. After years of public closing, its collections were transferred to premises that already house the University of Turin’s Museum Complex and the collections are being studied in preparation for a new permanent display. For this reason, the Museum has begun to deepen its knowledge of its heritage and to rethink its role in society, also with a view to decolonizing its collections, particularly those that are potentially sensitive. This contribution therefore aims to retrace the projects carried out in this direction so far and to reflect on new trajectories to follow towards a museum that can meet the contemporary world challenges.

Keywords
decolonization, cultural heritage, migrant communities, ethnological collections.

p. 255 / Dicembre 2022 - N. 22