Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

Museologia Scientifica

Anno: 2007
Volume: 1

Riassunto
È illustrato il significato e la consistenza della "Raccolta Micheliana", riunita nel primo Settecento, che fu acquistata insieme a tutto il patrimonio scientifico del grande naturalista Pier Antonio Micheli da parte del suo allievo Giovanni Targioni Tozzetti e inserita nella propria collezione mineralogica. Questa collezione fu venduta dai suoi eredi a metà Ottocento al Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze ed attualmente è conservata nella sezione di Mineralogia del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze.

Parole chiave
Collezione, Mineralogia, Micheli, Targioni Tozzetti.

The "Raccolta Micheliana" in the mineralogical collection of Giovanni Targioni Tozzetti

Abstract
The size and meaning of the "Raccolta Micheliana" (Micheli's collection) are discussed. This collection, gathered in the early years of Eighteenth century by Pier Antonio Micheli, after his death, was purchased by his pupil Giovanni Targioni Tozzetti and included in his greater collection. In Nineteenth century the collection was bought by the Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze and now is conserved in the Mineralogical section of the Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze.

Keywords
Collection, Mineralogy, Micheli, Targioni Tozzetti.

p. 41 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

Riassunto
Vengono illustrate le vicende museografiche dell'erbario di A. Cesalpino, prima collezione al mondo (1563) realizzata con criterio sistematico e conservata nella Sezione Botanica del Museo di Storia Naturale di Firenze: dal primo allestimento in un unico volume alla sua suddivisione in tre distinti tomi fino alla sua "slegatura", attuata di recente.

Parole chiave
Andrea Cesalpino, collezioni naturalistiche, conservazione, storia della Botanica.

The "unbinding" of Andrea Cesalpino (1525-1603)'s herbarium.

Abstract
This paper presents the museological history of the A. Cesalpino herbarium (1563), first in the world from the systematic point of view. Kept in the Botanical Section of the Museum of Natural History of the University of Florence, it was originally bound as a book, then it was divided into three volumes and definitively unbound.

Keywords
Andrea Cesalpino, conservation, history of Botany, naturalistic collections.

p. 50 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

p. 55 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

Riassunto
Scopo del presente contributo è illustrare alcuni aspetti della conservazione preventiva delle collezioni geopaleontologiche, esaminando i più importanti agenti di deterioramento ed i potenziali danni che questi possono arrecare ai reperti. Vengono inoltre indicati i valori consigliati dei parametri ambientali (temperatura, umidità relativa, illuminazione) ed illustrate alcune semplici strategie per minimizzare i rischi correlati all'inadeguata conservazione.

Parole chiave
collezioni geopaleontologiche, agenti di deterioramento, conservazione preventiva.

The preventive conservation of geological and palaeontological collections.

Abstract
Museum collections and their associated information have to be safely accessible and have to be preserved for future generations. Preventive conservation consists in non-interventive actions taken to prevent the deterioration of museum objects; its role is to block, avoid or minimize chemical and physical damage caused by a variety of agents of deterioration. Such agents work occasionally (“catastrophically”) or, more frequently, on a daily basis, damaging objects imperceptibly but continuously. Preventive conservation includes several activities, namely monitoring and control of the environment surrounding the collections (temperature, relative humidity, light and air pollution), and properly moving, handling and packing museum objects. In the present paper the main agents of deterioration are described, and some measures to prevent or minimize the damage are illustrated.

Keywords
geological and palaeontological collections, agents of deterioration, preventive conservation.

p. 57 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

p. 68 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

Riassunto
Oggetto della ricerca sono gli spazi dell'esporre museografico contemporaneo diversi rispetto a quelli solitamente occupati dal museo, che testimoniano il superamento dei tradizionali limiti architettonici da parte di quest'istituzione. Si tratta di nuove spazialità coinvolte dall'esposizione museale che, da sempre custodita in sale abitualmente chiuse, si estende oggi in realtà differenti, che possono essere gli spazi esterni del museo, in diretto contatto con il contesto urbano circostante o parti della città finora da esso non sfruttate a tal fine. Spazi aperti della città, “non-luoghi” o “interni urbani” vengono occupati dal museo e individuati come nuovi ambiti espositivi, che non si pongono in sostituzione a quelli tradizionali, ma come loro integrazione. Si tratta di un fenomeno che, resosi evidente negli ultimi anni, delinea una diversa condizione dell'entità museale e mostra un singolare orientamento del museo, che viene portato all'esterno nel tentativo di sperimentare un rapporto con il pubblico e con l'ambiente in cui è collocato diverso da quello finora praticato.

Parole chiave
nuove spazialità dell'esporre museografico, spazi espositivi contemporanei, nuovi contesti museali.

Museum outside the museum. New spaces for exhibition.

Abstract
The exhibition spaces in contemporary museum is the object of the research. The exhibition, usually contained in the internal spaces, today occupies new spaces outside the museum, near it or far from it, in other parts of the town, directly in contact with the urban context. Different spaces compared with the ones usually occupied by the museum, this new reality shows the museum overcoming of the traditional architectural boundaries of its interior space.

Keywords
museum outside the museum, new spaces for exhibition, spaces for contemporary museum, museum today.

p. 70 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

p. 81 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

Riassunto
Negli anni '70 e '80 i musei scientifici hanno iniziato un forte attività dedicata al discovery learning nei musei, mentre gli science centres inauguravano centinaia di exhibit interattivi che continuano ad essere presentati anche adesso. Tutta questa massa di attività era finalizzata alle necessità educative dei bambini mentre venivano abbastanza trascurati gli adulti. Questo articolo esamina le ragioni di questo stato di cose e analizza il dibattito attuale sulla comunicazione della scienza agli adulti. Il lavoro inoltre esplora come gli adulti apprendono nei musei, che cosa offrono oggi i musei scientifici al pubblico adulto e cosa ci si può aspettare dal futuro

Parole chiave
musei scientifici, educazione, adulti, comunicazione, hands on, educazione permanente.

Communicating science to adults

Abstract
In the 1970's and 1980's science museums pioneered active discovery learning in museums, and science centres devoted to interactive exhibits opened in their hundreds, and are still opening today. All of this activity was focused on the learning needs of children, and science museums rather overlooked adult audiences. This article examines some reasons for this, and the debate in the science community today about how to communicate science to adults. It further explores how adults learn in museums, what science museums currently offer the adult public, and what they might expect to find in the future.

Keywords
Scientific museums, education, adults, communication, hands on, lifelong learning.

p. 83 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

Riassunto
Lo studio sulla comunicazione educativa tra operatori didattici e utenti presso il Museo Civico di Storia Naturale di Verona. La ricerca ha avuto lo scopo di offrire agli operatori didattici strumenti formativi di autoanalisi sui processi comunicativi. Il lavoro ha evidenziato le dinamiche comunicativo-didattiche nelle visite guidate, individuando potenzialità e criticità per offrire eventuali modelli alternativi di comunicazione. La tecnica osservativa utilizzata è stata quella della videoregistrazione, con successiva trascrizione dei dialoghi per analizzare i momenti rilevanti degli interventi. L'analisi sui protocolli di trascrizione ha sottolineato come l'incontro tra operatore e utente sia un rapporto interpersonale con effetti formativi e come tale il momento verbale e non verbale costituiscano la parte integrante della relazione. Gli errori comunicativi, spesso inconsapevoli, condizionano il contenuto dei messaggi trasmessi e quindi gli effetti perseguiti con l'intervento didattico.

Parole chiave
Comunicazione educativa, Operatori didattici, Museo Civico di Storia Naturale di Verona, Feedback.

This study, which concerns the educational communication used by museum guides with regard to visitors to the museum, was carried out at the Natural History Museum of Verona.

Abstract
The aim of the research was to describe and analyse the existing situation with a view to then providing a training programme and feedback analysis for museum guides. The observation method used was filming and recording on video cassettes. A detailed transcription of the dialogues was then made. Analysing the dialogue between museum guides and visitors, it became evident that the relationship between them was interpersonal combined with educational aspects. Thus both verbal and non-verbal communication play a significant role in this relationship. This is important to note as mistakes made while communicating, even though they are often unintentional, may condition the message being conveyed and thus the effectiveness of the message.

Keywords
Educational communication, Museum guides, Natural History Museum of Verona, Feedback analysis.

p. 90 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE

p. 97 / Volume 1/2007 N.1 NUOVA SERIE