Febbraio 2008 - N. 2

Memorie

Anno: 2008
Volume: 2

Riassunto
Già nei musei del passato esisteva, come del resto anche oggi, la tecnica espositiva con l’uso di modelli, ma i più comuni sono quello di un esemplare in scala ridotta per poter essere riprodotto e quello di uno schema ai fini didattici. Nella presente nota vengono presentati i vari tipi di modelli usati nell’ostensione della sezione di Mineralogia del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze ed inoltre alcune notizie storiche sulla collezione di antichi modelli cristallografici.

Parole chiave
museo, modelli, mineralogia, cristallografia.

The use of models in mineralogical museums.

Abstract
Long ago, mineralogical museums began to use - and still do - the display technique of models. Some types of models used in the exhibition of the Mineralogical Section of the Museo di Storia Naturale of the University of Firenze are presented. The most common models are those of specimens produced on small scale, so as to be able to be easily reproduced. They are on display in the showcases for teaching purposes. Some historical information about the collection of ancient crystallographic models is also given.

Keywords
museum, models, mineralogy, crystallography.

p. 89 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
L’Erbario dell’Università di Torino è fra le sedi italiane di maggior prestigio (Moggi, 1988). Per quanto riguarda le raccolte fanerogamiche i vari apporti, oltre a non essere stati per lo più documentati al tempo dell’acquisizione, sono oggi riuniti secondo un ordinamento sistematico-numerico e geografico; tale impostazione costituisce un limite sia per ricostruzioni storico-biografiche inerenti i botanici che allestirono le diverse collezioni sia per una valutazione qualitativa e quantitativa di queste. L’indagine avviata è stata volta, in prima fase, ai 1.164 faldoni della sezione fanerogamica dell’Herbarium Generale (TO-HG); lo studio ha avuto lo scopo di censire le raccolte che furono intercalate e i documenti (manoscritti, lettere, tavole iconografiche) che sono risultati uniti agli exsiccata. Fra i circa 193.000 campioni verificati sono stati individuati reperti rappresentativi dal punto di vista scientifico e storico noti solo in parte e altri del tutto ignorati in letteratura. Nonostante restino da definire le effettive consistenze di alcune raccolte e in parte le modalità con cui pervennero, le ricerche hanno consentito una più corretta valutazione di collezioni già individuate, di rilevare lo straordinario contingente di campioni della flora mondiale acquisito attraverso scambi (ad es. la documentazione relativa all’Egitto), di identificare esemplari appartenuti a studiosi le cui collezioni personali sono ritenute disperse e di altri riferibili a F. Vitman, a G. Lavy e a G. Tagliabue. Il materiale archivistico e iconografico riscontrato unito ai campioni intercalati in TO-HG rappresenta inoltre un patrimonio la cui valenza storica si aggiunge a quella scientifica degli exsiccata.

Parole chiave
Erbario dell’Università di Torino, collezioni storiche, Egitto, F. Vitman, G. Lavy, G. Tagliabue.

The Herbarium of the University of Torino, Italy: preliminary results of an analysis of the phanerogamic collections.

Abstract
The Herbarium of the University of Torino is one of the most prestigious of Italy (Moggi, 1988). The phanerogamic collections, whose origin is seldom documented at the moment of their acquisition, are arranged according to a systematic-numerical and geographical order. Consequently, seriously limited are the historical-biographic accounts regarding the botanists who set up the various collections and their qualitative and quantitative evaluation. The 1,164 folders of the phanerogamic section of the Herbarium Generale (TO-HG) were analyzed to detect the origin of the specimens which had been included and to investigate the documents (manuscripts, letters, iconographic tables) associated with the exsiccata. About 193,000 samples were examined and specimens of significant scientific and historical interest, yet scarcely documented or completely unknown, were identified. Research allowed to obtain a precise evaluation of many collections, although the content of some of them and the modality of their acquisition are still to be attained. The extremely large number of specimens of exotic flora obtained through exchanges, with particular regard to Egypt, was documented; exsiccata which belonged to botanists whose personal collections were considered lost, as well as samples referable to F. Vitman, G. Lavy and G. Tagliabue, were recognized. Furthermore, the archival and iconographic material associated with the specimens inserted in TO-HG represents a legacy which adds a substantial historical value to the scientific importance of the exsiccata..

Keywords
Herbarium of the University of Torino, historical collections, Egypt, F. Vitman, G. Lavy, G. Tagliabue

p. 94 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
E’ in corso di attuazione il censimento della “collezione intercalata” di Briofite dell’Erbario universitario torinese. Sono state schedate le camicie e conteggiati i campioni che risultano oltre 30.700, fra cui interessante materiale relativo a “tipi” e a documentazione di spedizioni extra-europeee. E’ stata inoltre posta attenzione agli exsiccata provenienti dal Piemonte e dalla Valle d’Aosta quale testimonianza delle indagini svolte in quei territori in circa due secoli di studio della brioflora. La documentazione estratta, già significativa ad una prima analisi, necessita tuttavia di aggiornamento nomenclaturale, al fine di costituire una base per la rivisitazione sistematico-tassonomica degli esemplari. L’elenco dettagliato delle entità presenti nella Sede torinese è in corso di stesura e di prossima pubblicazione.

Parole chiave
Briofite, Piemonte, erbario Università di Torino.

Bryological collections of the University of Torino: first surveys on their contents.

Abstract
The census of the “interspersed collection” of Bryophytes of the Herbarium of the University of Torino is being carried out. The envelopes have been filed and the samples counted, totalling over 30,700 units, including some interesting material concerning “types” and documentation of extra European expeditions. Care has been taken for the exsiccata from Piedmont and the Aosta Valley, which testify investigations conducted in those areas in about two centuries of study of the bryoflora. The documentation extracted, already meaningful on first analysis, needs however a nomenclatural updating. The detailed list of entities present in the Torino seat is being edited and its publication is forthcoming as a groundwork aimed at a systematic and taxonomic revision.

Keywords
Briophites, Piedmont, Herbarium University of Torino.

p. 108 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
L’indagine è stata condotta su una collezione d’erbario di Briofite acquistata dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN); i materiali sono stati raccolti negli anni ’70-’80 del secolo scorso in Val Sangone (Alpi occidentali, provincia di Torino) e sono rimasti per la maggior parte indeterminati e incompleti nell’allestimento. Gli interventi sono stati finalizzati innanzitutto al recupero dei 3.386 esemplari e successivamente allo studio e alla valorizzazione della collezione e hanno prodotto come risultato la pubblicazione del Catalogo critico (Pistarino et al., 2005). Il presente lavoro evidenzia il ruolo di ciascuna delle fasi operative che hanno condotto non solo a un incremento quantitativo dei dati nell’archivio informatizzato (in totale 6.360 schede, corrispondenti a 345 specie) ma soprattutto in modo sinergico alla progressiva qualificazione dei contenuti della raccolta nel suo complesso.

Parole chiave
Briofite, collezione, Piemonte, Val Sangone, Erbario MRSN.

Recovery and exploitation of the collection of Bryophytes of Val Sangone in the Regional Museum of Natural Sciences of Torino

Abstract
The investigation was carried out on a herbarium of Bryophytes purchased by the Regional Museum of Natural Sciences of Torino (MRSN); the material was collected in the years ‘70-’80 of the past century in Val Sangone (western Alps, province of Torino) and remained mostly undetermined and incomplete in its display. The interventions performed were aimed, above all, at recovering the 3,386 specimens and then studying and exploiting the collection. The result was published in a critical Catalogue (Pistarino et al., 2005). This work points out the role of every operative phase that led not only to a quantitave increase of the data preserved in the digital archives (a total of 6,360 cards, corresponding to 345 species) but above all, synergically, to the progressive qualification of the contents of the collection as a whole.

Keywords
Bryophytes, collection, Piemonte, Val Sangone, Herbarium MRSN.

p. 113 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
La Direzione dei Beni Culturali della Regione Piemonte, Settore Soprintendenza Beni Librari, ha avviato in questi anni un progetto per la conservazione, la tutela e la valorizzazione dell’Iconographia Taurinensis, collezione di acquarelli del ‘700 e della prima metà dell’800 conservata presso la Biblioteca del Dipartimento di Biologia vegetale dell’Università di Torino. Tale impegno comprende la riproduzione fotografica dei soggetti botanici rappresentati e la contestualizzazione dei dati che si evincono dalla loro analisi. Mancando riferimenti precisi riguardo le date di allestimento e gli autori dei disegni, lo studio condotto ha avuto lo scopo di individuare una cronologia di massima cui fare rimando per quanto riguarda la preparazione delle tavole e, anche tramite il confronto con altra documentazione, di assegnare i contenuti dei volumi ai rispettivi disegnatori. Alcuni risultati emersi da questa indagine sono stati applicati allo studio della collezione in relazione alla famiglia delle Campanulaceae e delle Crassulaceae.

Parole chiave
Iconographia Taurinensis, restauro e valorizzazione scientifica, cronologia di allestimento, F. Peyrolery, A. Bottione, A. Rossi Bottione, M. Lisa Mussino.

Recovery and exploitation of the collection of Bryophytes of Val Sangone in the Regional Museum of Natural Sciences of Torino

Abstract
The Superintendence of Librarian Heritage, section of the Office of Cultural Heritage Affairs of the Regione Piemonte has, in recent years, started a project aimed at the preservation and recognition of the scientific and artistic value of the Iconographia Taurinensis, a collection of watercolours of the 18th and first half of 19th centuries, housed in the Library of the Department of Plant Biology of the University of Torino. The project includes the photographic reproduction of the botanical plates and their association to other available documentation. As no precise information about the authors and the dating of the drawings is available, the study was addressed to the definition of an approximate reference chronology for the preparation of the iconographic tables and, thanks to comparisons with other documentation, to the attribution of the paintings to their respective authors. Some of the results of this research were applied to and/or confirmed by studies of the collections of Campanulaceae and Crassulaceae.

Keywords
Iconographia Taurinensis, preservation and evaluation of collection, datation, F. Peyrolery, A. Bottione, A. Rossi Bottione, M. Lisa Mussino.

p. 119 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
L’analisi delle unità sistematiche afferenti alle Campanulaceae rappresentate nell’Iconographia Taurinensis si inserisce nel progetto di valorizzazione della collezione che comprende anche la catalogazione dei dati iconografici e scientifici contenuti nell’opera. Le entità rappresentate nei 64 volumi della collezione sono state individuate sulla base dell’identificazione dei generi, delle entità specifiche e infraspecifiche che nel tempo sono stati fatti afferire (o disgiunti) a (da) questa famiglia. Le Campanulaceae raffigurate sono risultate comprese su 117 carte, incluse in 39 volumi realizzati fra il 1752 [1742] e il 1868 (fra il II ed il LXIV), per un totale di 82 entità; fra queste 33 sono da riferire alla flora piemontese e le restanti documentano le introduzioni di specie esotiche nell’Orto universitario. I risultati ottenuti hanno consentito sia di qualificare ulteriormente la valenza di documento scientifico dell’Iconographia Taurinensis sia di sperimentare un metodo per l’analisi della collezione.

Parole chiave
Iconographia Taurinensis, Campanulaceae, flora piemontese, specie esotiche, disegnatori.

The study of Campanulaceae within the project for the exploitation of the Iconographia Taurinensis (1752-1868).

Abstract
The analysis of the systematic units belonging to the Campanulaceae represented in the Iconographia Taurinensis falls within the project to exploit this work and includes the filing of the iconographic and scientific data. The taxa depicted in the 64 volumes of the collection were identified on the grounds of the genera and the specific and infraspecific entities that were included in this family or excluded from it during the years. The Campanulaceae are represented on 117 sheets in 39 volumes, depicted between 1752 [1742] and 1868 (from II to LXIV), for a total of 82 entities; among these, 33 are to be referred to the Piedmontese flora and the remaining ones document plants grown in the University Garden. The results obtained permitted both to further qualify the value of a scientific document such as the Iconographia Taurinensis and to test an analytic method of the collection contents.

Keywords
Iconographia Taurinensis, Campanulaceae, Piedmontese flora, exotic species, drawers.

p. 129 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
L’Iconographia Taurinensis (IT) è una raccolta di circa 7500 disegni ad acquarello a soggetto botanico riuniti in 64 volumi realizzati tra il primo ‘700 e la metà dell’800 presso l’Orto universitario torinese. Per valutare il ruolo che l’IT ebbe come supporto agli studi dei botanici piemontesi che operarono presso la Sede, è stata scelta a titolo esemplificativo la famiglia delle Crassulaceae. L’esame effettuato ha evidenziato la presenza di 60 tavole per un totale di 81 disegni raffiguranti 69 entità, comprensive di taxa specifici e infraspecifici. Le tavole con questi soggetti sono distribuite in 29 volumi compresi tra il III ed il LXIII, riferibili ad un arco temporale che, sulla base delle date riportate su alcuni frontespizi, va dal 1752 al 1864. L’analisi è stata rivolta alle 41 raffigurazioni relative alle 28 entità riconducibili alla flora italiana.

Parole chiave
Iconographia Taurinensis, Crassulaceae, Sedum, Jovibarba, sistematica.

A study of the Crassulaceae family as illustrated in the Iconographia Taurinensis (1752-1868).

Abstract
The Iconographia Taurinensis (IT) is an unpublished collection of 7500 or so botanical plates in sixty-four volumes painted between 1752 and 1868 in Torino (Italy). We have studied the role of the IT in supporting Piedmontese botanists of the 18th and 19th centuries who worked at the Botanic Garden of Torino (Italy); the sixty plates illustrating Crassulaceae have been selected as an example of this study. Eighty-one illustrations, representing sixty nine taxa (inclusive of specific and infraspecific taxa) have been located in scattered form through the twenty nine volumes between the 3rd (1752) and the 63rd (1864). The study has focused on 41 plates, representing 28 Italian taxa.

Keywords
Iconographia Taurinensis, Crassulaceae, Sedum, Jovibarba, taxonomy.

p. 136 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
In questo lavoro vengono presentati i primi risultati sullo stato di conservazione degli exsiccata della collezione “Terracciano Sardegna”; la ricerca è stata condotta ai fini della valutazione del suo interesse scientifico. La maggior parte dei campioni osservati evidenzia uno stato di conservazione buono nonostante siano stati evidenziati danni dovuti a muffe e parassiti. Tali risultati suggeriscono ulteriori studi sulla collezione.

Parole chiave
exsiccata, collezione “Terracciano Sardegna”, stato di conservazione.

Preliminary results concerning the preservation conditions of “Terracciano Sardegna” collection in Herbarium Neapolitanum.

Abstract
Preliminary research results concerning the conditions of preservation of the “Terracciano Sardegna” Herbarium specimens are reported. Research was carried out in order to better evaluate their scientific interest. Most of the specimens observed result to be well preserved but several damages due to fungi and insects have also been evidenced. These preliminary results suggest that greater effort has to be paid to better investigate the collection.

Keywords
exsiccata, “Terracciano Sardegna” collection, state of preservation.

p. 142 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Nel presente lavoro vengono indicati i primi risultati di una indagine sulla Sezione Crittogamica dell’Erbario Webb limitatamente alle Briofite, Alghe e Licheni. Tali indagini attuate per saggi mirati, hanno interessato la struttura della collezione sia per quanto riguarda gli apporti istituzionali che quelli personali e hanno avuto una particolare attenzione per le serie di exsiccata. Sono forniti i dati distributivi, viene costituito un catalogo per i raccoglitori e sono indicati alcuni esempi per le serie di exsiccata presenti.

Parole chiave
erbario, collezioni crittogamiche, Webb, raccoglitori, catalogo, serie di exsiccata.

The Collections of the Cryptogamic Section of the Webb Herbarium (Firenze).

Abstract
This paper gives the preliminary results of a study on the Cryptogamic Section of the Webb Herbarium, focused on Briophytes, Algae and Lichens. This study, presented in essay form, concerns the structure of the Collection regarding both Institutional and Personal contributions and pays particular attention to the series of exsiccata. Distributive data is provided and a catalogue has been composed for the collectors. Some examples of the series of exsiccata present in the collection have also been given

Keywords
herbarium, cryptogamic collections, Webb, collectors, catalogue, exsiccata series.

p. 146 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
L’erbario di Vincenzo Cesati (1806-1883) è considerato il principale erbario storico del Museo Erbario dell’Università di Roma “La Sapienza” (RO) dove è conservato, come raccolta separata, con il nome di Erbario Cesati. La consistenza numerica delle sue raccolte, stimata in più di 350.000 esemplari, la vastità delle provenienze geografiche, europee ed extraeuropee, e il contributo di un numero straordinario di corrispondenti, rendono particolarmente complesso e impegnativo lo studio di questo erbario. A queste difficoltà si deve aggiungere la necessità di fare riferimento ad una ricca documentazione correlata, che solo in parte si è conservata con l’erbario. Ciò nonostante, il Museo Erbario (RO) è impegnato, già da diversi anni, nell’opera di conoscenza e valorizzazione di questa raccolta. Più di recente, è stato possibile definire la consistenza reale di una parte significativa della collezione, con la realizzazione dei primi cataloghi informatizzati, e disporre di una base di informazioni analitiche, grazie ad alcuni saggi di schedatura.

Parole chiave
Cesati, erbario, Museo Erbario, Roma.

The herbarium of Vincenzo Cesati in Roma.

Abstract
The herbarium of Vincenzo Cesati (1806-1883) is considered the most important historical collection of the Museum Herbarium of the University of Roma “La Sapienza” (RO), where it is kept as a separate collection under the name of Erbario Cesati. The study of this herbarium is particularly complex on account of the abundance of its different collections (more than 350,000 specimens), the variety of their geographical origins, both European and non-European, and the contribution of a great number of correspondents. Furthermore, mention should be made of the many correlated documents, which only partially have been kept with the herbarium. Nevertheless, the Museum Herbarium (RO) has since several years started to study and to inform about the value of this collection. More recently a computerised data bank has been created so that it is now possible to obtain detailed information on parts of the collection.

Keywords
Cesati, herbarium, Museum Herbarium, Roma.

p. 152 / Febbraio 2008 - N. 2