Febbraio 2008 - N. 2

Memorie

Anno: 2008
Volume: 2

Riassunto
La raccolta entomologica allestita dal coleotterologo Agostino Dodero, depositata al Santuario di N. S. Oropa, è stata affidata al Centro Studi Naturalistici del Giardino Botanico Montano di Oropa nel 2002. Nel 2003 sulla collezione è stato predisposto un intervento di recupero in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. La schedatura informatizzata dei dati ha permesso di elaborare un catalogo e di valutare la consistenza della collezione, rappresentata da 599 generi e 1341 specie o sottospecie, per un totale di 2980 esemplari. Il recupero della collezione ha permesso e permetterà l’avvio di altre ricerche storiche, documentali e scientifiche sul territorio, nonché di divulgare correttamente le informazioni possedute.

Parole chiave
Agostino Dodero, collezione entomologica, Oropa, restauro.

The entomological collection of Agostino Dodero in Oropa: research, cataloguing, conservation.

Abstract
In 2002 the entomological collection of the coleopterist Agostino Dodero, kept in the Oropa Sanctuary, has been entrusted, for research and conservation purposes, to the Naturalistic Studies Centre of the Oropa Botanical Gardens. In 2003, in a joint effort with the Regional Museum of Natural Sciences of Turin, the collection has undergone a restorative form of intervention. The computerized filing of the data allowed the creation of a catalogue and the estimate of the size of the collection, represented by 599 genera and 1,341 species and subspecies, for a total of 2,980 specimens. The restoration of the collection has and will further allow historical, documentary and scientific research in the area, as well as the divulgation of accurate information. in such a way as to make it possible to recognize the difference between restored and original parts.

Keywords
Agostino Dodero, entomological collection, Oropa, restoration. collection, Torino, preservation, cataloguing.

p. 205 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Il Museo di Anatomia Comparata dei Vertebrati dell’Università di Bologna fu fondato nel novembre del 1800. La sua fama internazionale fu acquisita durante la direzione di Antonio Alessandrini dal 1819 al 1861. La collezione ottocentesca fu descritta in un catalogo manoscritto dallo stesso Alessandrini e i reperti più interessanti furono pubblicati in un catalogo a stampa del 1854. Richiardi proseguì la catalogazione manuale arrivando ad un totale di oltre 9000 preparati. Dopo di allora furono aggiunti solo pochi esemplari, ma molti furono trasferiti ad altri musei o furono danneggiati. Questo ha portato alla necessità di una revisione delle collezioni che è sortita in un nuovo catalogo ed in una nuova esposizione secondo criteri evolutivi.

Parole chiave
anatomia comparata, collezioni storiche, catalogo, Alessandrini.

Revision of the Alessandrini historical collection of the Comparative Anatomy Museum of the University of Bologna.

Abstract
The Museum of Comparative Anatomy of Vertebrates of the University of Bologna was established in November 1800. It was during the term of Director Antonio Alessandrini from 1819 to 1861 that the Museum acquired its international fame. The XIX century collection was described in a handwritten catalogue by Alessandrini and the most interesting specimens were published in a printed catalogue dated 1854. Richiardi continued expanding the handwritten catalogue reaching about 9000 specimens. Since then very few additions were made but several specimens were transferred to other Museums or were damaged. This lead to the necessity of a revision of the collections leading to a new catalogue and a new exhibition, following evolutionary criteria.

Keywords
comparative anatomy, historical collections, catalogue, Alessandrini.

p. 208 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
La collezione osteologica del Museo di Anatomia comparata dell’Università di Torino costituisce un patrimonio di inestimabile valore sia come ricchezza, sia come importanza e rarità degli esemplari. La mostra “Scheletrinluce”, recentemente allestita presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, ha permesso di visionare una parte considerevole di questa raccolta e di comprendere l’importanza che le antiche collezioni naturalistiche tuttora rivestono nei diversi ambiti della ricerca scientifica e delle attività didattiche.

Parole chiave
Museo di Anatomia comparata, collezioni osteologiche, ricerca scientifica, attività didattica.

Historical notes and considerations on the scientific and didactic importance of the osteological collection of the Comparative Anatomy Museum of the University of Torino.

Abstract
The osteological collection of the Comparative Anatomy Museum of the University of Torino constitutes a very important heritage in the number, value and rarity of the specimens. The exhibition “Scheletrinluce”, recently staged at the Museo Regionale di Scienze Naturali of Torino, allowed visitors to see a considerable part of this collection and to better understand how ancient naturalistic collections can still be important for different fields of scientific research and for teaching activities.

Keywords
Comparative Anatomy Museum, osteological collections, scientific research, teaching activities.

p. 211 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
La collezione di modelli ostetrici in terracotta dipinta realizzata per l’Università di Modena nel 1775 dal ceroplasta bolognese G.B. Manfredini, costituita da otto statue e trenta modelli del bacino femminile con feto a termine, è stata restaurata (da Sandra Andreoli) ed è esposta al pubblico in una sala dei Musei Anatomici modenesi. È riportato un elenco dei modelli in terracotta.

Parole chiave
ostetricia, arti plastiche, G.B. Manfredini, terracotte ostetriche, modelli anatomici, parti eutocici e distocici.

The 18th century collection of the Anatomy Museum of the University of Modena and Reggio Emilia. The terracotta obstetric models made by G. B. Manfredini.

Abstract
The collection of obstetric models in painted terracotta made by the bolognese wax modeller G.B. Manfredini in 1775 for Modena University, has been restored (by Sandra Andreoli) and can now be viewed by the public in a room of the Anatomical Museums of Modena. This collection is made up of eight figures and thirty models of the female pelvis with fully developed foetus. A list of the terracotta models is also reported.

Keywords
obstetrics, midwifery, Manfredini G.B., plastic art, terracotta, obstetric exhibits, anatomical exhibits.

p. 215 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
La collezione delle cere anatomiche del Museo “La Specola” è stata iniziata alla fine del ‘700 da Felice Fontana, allo scopo di studiare l’anatomia umana senza l’osservazione diretta del cadavere. Essa fu infatti voluta e concepita come un trattato tridimensionale poiché è composta dai pezzi in cera, oltre che da disegni con didascalie annesse. I preparati, oltre 1400, furono realizzati tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo. I modelli di anatomia umana, contenuti in 513 urne, sono ordinati in sale secondo un criterio sistematico, cioè raggruppando gli organi che formano i diversi apparati del corpo. Questo studio rappresenta un tentativo di ricostruire l’anatomia del corpo umano attraverso l’esame dei preparati ceroplastici del museo, utilizzando le fotografie dei vari preparati e di particolari di esse che possano evidenziare anche strutture poco visibili durante una visita della collezione. A questo scopo, oltre che per la curiosità di sapere se la conoscenza di quelle lontane epoche corrisponde a quella moderna, abbiamo voluto ricostruire le diverse parti del corpo umano (testa, collo, tronco ed arti superiori ed inferiori) in regioni, seguendo un criterio topografico. Ognuna di queste regioni è stata studiata procedendo dalla superficie esterna verso l’interno. Le fotografie dei diversi strati di ogni regione sono state raccolte in files. Ogni scheda dei files contiene un testo esplicativo. I vocaboli anatomici del testo sono stati raccolti in un glossario al quale si accede con un ipertesto. Questo studio delle cere anatomiche del Museo della Specola ci ha permesso di rilevare che esse sono espressione di una conoscenza anatomica estesa, ma approfondita solo in alcuni organi ed apparati, tanto da presentare sostanziali differenze dalla anatomia moderna. Nelle schede che contengono le immagini si trovano sempre sottolineate queste discordanze.

Parole chiave
ceroplastica, cere anatomiche, anatomia umana, Museo “La Specola”.

The didactic importance of Human Anatomy as evidenced by the collection of waxes of the Museum “La Specola” of Firenze.

Abstract
The anatomical waxwork collection of “La Specola” Museum was conceived by Felice Fontana to study the human anatomy without the direct observation and dissection of corpses. Over 1400 specimens were created between 1770 and 1890 as a tridimensional treatise composed by wax sculptures and self-explanatory drawings. The models of human anatomy, contained in 513 display cases, are arranged according to systematic criteria, i.e. the organs forming the different apparatuses of the human body are grouped together. This study represents an attempt to use the wax model specimens of the museum to investigate human anatomy, also by means of specimen pictures giving details of structures not usually visible during the visit to the collection. Besides the curiosity to understand whether knowledge in those remote ages corresponded to the modern one, our purpose was to rebuild the different parts of the human body in regions, following a topographic criterion. Each region was studied proceeding from the outer surface toward the inside. The pictures of each different layer were collected in files. Each file card contains an explicative text. The anatomical terms are collected in a hypertext glossary. Our study revealed to us that the wax collection is an expression of great anatomical awareness. Yet such knowledge is extensive only with regards to some organs and apparatuses, thus the collection shows substantial differences with modern anatomy. In the file cards such discrepancies are consistently underlined.

Keywords
wax modeling, anatomical waxes, human anatomy, Museum “La Specola”.

p. 221 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Ordinato nell’attuale sede nel 1898, il Museo di Anatomia umana dell’Università di Torino contiene quasi esclusivamente materiali di epoca precedente. La sua visita offre la possibilità di osservare, in locali con allestimento di fine Ottocento, la testimonianza quasi intatta dell’attività svolta durante tutto l’arco del secolo da una scuola scientifica torinese di grande prestigio nazionale e internazionale. I lavori di restauro, in gran parte iniziati nel 2003 e conclusi all’inizio del 2006, hanno interessato gli ambienti e le collezioni e si sono svolti in stretta collaborazione con le Soprintendenze competenti.

Parole chiave
restauro, anatomia umana, modelli in cera, museo storico-scientifico.

The restoration of the “Luigi Rolando” human Anatomy Museum of the University of Torino.

Abstract
The human Anatomy Museum of the University of Torino was transferred in 1898 in new large exhibit halls especially constructed for this purpose. It almost exclusively houses the more ancient collections. It offers the opportunity to come into contact, through the museography and the halls of the 19th century, with an almost intact record of the activity of a renowned scientific school of Torino. The restoration of the Museum, begun in 2003 and completed at the beginning of 2006, concerned both the exhibit halls and the collections. They were carried out in collaboration with the Monument and Fine Arts Office.

Keywords
restoration, human anatomy, wax models, historical-scientific museum.

p. 228 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Il sito www.torinoscienza.it/anatomia è stato realizzato nel 2004 dal Progetto Science Center della Provincia di Torino per far conoscere al grande pubblico il Museo di Anatomia umana dell’Università di Torino, chiuso nel 2003 per lavori di ristrutturazione. Il navigatore può così accedere a parte della collezione del museo con le modalità tipiche del web, l’interattività e l’ipertestualità, che permettono di approfondire la conoscenza degli oggetti esposti in una forma diversa rispetto ad una visita al museo.

Parole chiave
sito web, progetto science center, museo di Anatomia umana, Torino.

The collections of the Museum of human Anatomy “Luigi Rolando” of Torino on the web (www.torinoscienza.it/anatomia).

Abstract
The website www.torinoscienza.it/anatomia was created by the Science Center Project of the Province of Torino. The aim of the website is to make the Museum of human Anatomy of the University of Torino known to the larger public, subsequently to its closure for renovation works in 2003. Thanks to the website it is now possibile to gain access to the Museum’s collections in a new interactive and ipertextual way.

Keywords
web site, science center project, human Anatomy museum, Torino.

p. 234 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Le collezioni scientifiche di interesse storico conservate nel Museo di Antropologia dell’Università di Bologna sono costituite da strumenti scientifici, apparecchi fotografici, ricostruzioni plastiche e tavole murali che rappresentano i gruppi umani. Il presente articolo illustra l’importanza di queste collezioni nello studio della storia delle scienze antropologiche.

Parole chiave
collezioni scientifiche di interesse storico, Museo di Antropologia, storia delle scienze antropologiche.

The collections of historical interest of the Museum of Anthropology of the University of Bologna: resources for research on the history of anthropological sciences.

Abstract
The scientific collections of historical interest kept in the Museum of Anthropology of the University of Bologna include scientific instruments, photographic equipment, plastic reconstructions and posters of human groups. The present paper shows the value of these collections in the study of the history of anthropological sciences.

Keywords
scientific collections of historical interest, Museum of Anthropology, history of anthropological sciences.

p. 239 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Il Museo di Antropologia dell’Università di Padova conserva preziose collezioni di interesse etnografico provenienti dall’area oceaniana. Tra queste, la “Collezione Capra” di oggetti australiani spicca per l’alto valore etnologico. La collezione conta 42 oggetti degli Aborigeni: 7 mazze, 7 boomerang, 6 scudi, 5 propulsori, 4 bastoni da getto, 3 clave piatte, 2 asce, 1 sciabola di legno, 1 rombo, 4 bastoncini-messaggio, 1 borsetta di fibre vegetali e 1 collana con elementi di conchiglie. Prevalgono dunque oggetti tipici di una popolazione di cacciatori-raccoglitori nomadi. La povertà degli oggetti è solo apparente, poiché si avvale dell’ingegnosità di soluzioni tecniche presentate da strumenti quali il boomerang o il propulsore, che hanno permesso agli Aborigeni di sopravvivere con successo in un ambiente spesso ostile.

Parole chiave
collezione etnografica, Australia, Aborigeni.

The australian ethnographic collection from the University of Padova Museum of Anthropology.

Abstract
The University of Padova Museum of Anthropology retains many precious ethnographic collections from the Oceanian area. Among these, the “Capra collection”, made of Australian objects, stands out for its high ethnological value. This collection counts 42 Aboriginal objects: 7 clubs, 7 boomerangs, 6 shields, 5 spear-throwers, 3 paddle clubs, 2 axes, 1 wooden sabre, 1 decorated object, 4 message sticks, 1 woven bag and 1 necklace of shells. Most of the objects are typical of hunter-gatherer peoples. The poverty of the objects is only apparent: a great ability can be observed in the technical solutions adopted for tools such as boomerangs and spear-throwers. These solutions allow the Aboriginals to survive with success in the often hostile surroundings

Keywords
ethnographic collection, Australia, Aboriginals.

p. 243 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Partendo da una breve analisi storica dei ruoli e delle funzioni svolte dal Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria, vengono discusse le opportunità e i vincoli che toccano il museo medico nella società contemporanea. Questi suggeriscono che le finalità e le strategie operative del museo possano oggi essere meglio definite attraverso un approccio che coinvolga una gamma di soggetti più ampia che in passato. Un esempio di applicazione di tale orientamento è dato dallo sviluppo progettuale della mostra “Fabrica di medicina”.

Parole chiave
museo, storia della medicina, finalità.

The Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria. Considerations on roles and functions in contemporary society.

Abstract
Starting with a brief overview of the Museum’s history and roles, the authors discuss how issues in contemporary society provide new opportunities for medical museums and point to a wider approach in the definition of the museum’s goals and strategies. This has been experienced during the planning of the exhibition “Fabrica di medicina”.

Keywords
museum, history of medicine, goals.

p. 248 / Febbraio 2008 - N. 2