Dicembre 2010 - N. 6

Memorie

Anno: 2010
Volume: 6

Riassunto
Viene descritto un progetto di didattica museale realizzato all’interno della casa circondariale di Voghera (PV) con un gruppo di 13 detenuti ergastolani. Il progetto prevede una prima parte di lezioni dedicate alla paleontologia e una seconda con la realizzazione di una guida della sezione di paleontologia del Museo di Scienze naturali vogherese. Sono descritti criticità e punti di forza del progetto, nonché le fasi di realizzazione dello stesso.

Parole chiave
didattica museale, paleontologia, detenuti.

Museum and jail. The experience of the “Civico Museo di Scienze naturali di Voghera” in prison.

Abstract
It’s here descript a museal didactics project, realized in the Voghera prison, with 13 convicts. The project comprises paleontological lessons and the realization of a museal guide dedicated to paleontological section of the “civico Museo di Scienze naturali di Voghera”. In this work critical - positive points and the realization phases of the project are described.

Keywords
museal didactics, paleontology, confineds.

p. 260 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Obiettivo del presente lavoro è proporre un modello di bilancio sociale per i musei scientifici. La nostra analisi prende spunto dall’applicazione del concetto di accountability nell’ambito delle organizzazioni non profit e dei musei. La valutazione della performance del museo si dovrebbe focalizzare non soltanto sulle misure economico- finanziarie, ma anche sulla qualità del servizio offerto e sull’impatto sociale generato da queste organizzazioni, specialmente in termini di benefici culturali prodotti. In questo senso si propone un sistema di accountability per i musei che può essere in grado di prendere in considerazione i loro particolari obiettivi. Più precisamente, il bilancio sociale può specificare la mission aziendale, le attività implementate, i risultati economico-finanziari raggiunti e gli outcome sociali e culturali prodotti per gli stakeholder. Ispirandosi allo standard del gruppo di studio per il bilancio sociale (GBS), nel paper si definisce un modello di bilancio sociale articolato in tre sezioni: - l’identità; - la rendicontazione finanziaria, economica e patrimoniale; - la relazione sociale. Obiettivo è proporre un modello di bilancio sociale per i musei scientifici per la misurazione della loro performance intesa nel triplice senso di risultati sociali, culturali ed economici generati per perseguire le proprie finalità statutarie.

Parole chiave
responsabilità sociale, accountability, bilancio sociale, rendicontazione e comunicazione.

The social statement: a possible tool of communication for scientific museums.

Abstract
The aim of this paper is to propose a social report framework for scientific museums. Our analysis starts from the application of accountability concept in non-profit sector and in museums. The evaluation of museums’ performance should be focused on financial measures but also on social and quality outcomes produced by these organizations especially in terms of cultural benefits. In this way we propose a system of accountability for museums that can be able to take into the account their particular aims. In museums organizations it’s necessary to enlarge the «traditional role» of financial statements. The social report can more exactly specifying the mission of the organization, the activities carried out, the level of financial performance, the social and cultural outcomes produced for stakeholders. Inspired by the standard of the Italian study group on social reporting (GBS), in the paper we define a model of social report, structured in three sections: - The identity; - Financial performance; - The social statement. The final goal is to suggest a general model for social reporting in museum organizations for the measurement and the evaluation of their triple bottom line performance understood as social, cultural, and financial capability to get their statutory aims..

Keywords
social responsibility, accountability, social report, reporting and communication.

p. 263 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Un Museo per essere efficace sul territorio deve essere in sintonia con il contesto socio-culturale che lo ospita. Porto Cesareo è un piccolo paese in provincia di Lecce sulla costa del Mar Ionio che, grazie alle sue bellissime spiagge, è ambita meta turistica durante i mesi estivi. Nonostante il Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan” esponga reperti relativi alla pesca, i pescatori residenti costituivano a pieno titolo una fascia di “non pubblico”. Il progetto di contestualizzazione del Museo nel paese che lo ospita ha visto il coinvolgimento attivo dei pescatori ed ha portato a raggiungere diversi obiettivi: i pescatori, protagonisti dell’allestimento di una sala, si avvicinano ad una realtà museale che prima li intimoriva; le notizie e gli approfondimenti, parte integrante dell’allestimento, provenendo direttamente dalle loro voci, costituiscono un prezioso bagaglio delle tradizioni orali del mestiere di pescatore; il Museo acquisisce una validazione sociale.

Parole chiave
museo, non-pubblico, tradizioni, contesto sociale.

The fishing room at the Marine Biology Museum “Pietro Parenzan”.

Abstract
An effective Museum must be in harmony with the social and cultural context. The Marine Biology Museum “Pietro Parenzan” is located in Porto Cesareo, a small town in the Province of Lecce, on the coast of the Gulf of Taranto on the Ionian Sea. Although the Museum of Marine Biology “Pietro Parenzan” exposes objects that are very familiar to the fishermen, they not visited Museum, so they were “not public” for the Museum. This project involved fishermen in setting up of a museological preparation and carried out various objectives: the fishermen, protagonists of the preparation, come to the Museum; Museum acquires a precious baggage of oral traditions of fishermen and a deeper social validity.

Keywords
museum, not public, tradition, social context.

p. 272 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Evolution MegaLab è un progetto internazionale a valenza didattica e scientifica aperto a chiunque (studenti, insegnanti, musei, associazioni, cittadini) voglia approfondire lo studio dell’evoluzione anche nel proprio giardino, osservando il colore e il bandeggio della chiocciola terrestre Cepaea nemoralis. Anche i partecipanti all’Evolution MegaLab Italia (EMI) potranno avere l’opportunità di vedere l’evoluzione in atto con la semplice raccolta dati e la compilazione di un’apposita scheda sui morfotipi osservati della conchiglia e fare inferenze su elementi base dell’evoluzione come la variabilità genetica, la deriva genetica, la selezione naturale e l’adattamento ai diversi ambienti. Nell’ambito del progetto nazionale, approvato da più sociètà scientifiche (SIBE, ANMS, ANINS, SIM) e con la collaborazione di musei con collezioni malacologiche, è prevista la creazione di un data-base storico indispensabile per effettuare studi di biogeografia ed evoluzione. Avendo a disposizione dati storici di questo animale si potranno fare analisi sulla distribuzione e sulla eventuale variazione nel tempo delle frequenze dei morfotipi. Per aderire a Evolution MegaLAb Italia si può trovare tutte le informazioni necessarie nel sito http://www.evolutionmegalab.org/it.

Parole chiave
Cepaea nemoralis, polimorfismo conchiglia, evoluzione, esperimento pubblico.

Evolution MegaLab Italia (EMI): a public experiment to study evolution.

Abstract
Evolution MegaLab is an international public experiment, anyone can participate: students, teachers, museums, and anyone who is willing to study in the field, even in their own garden, the colour and banding of the snail Cepaea nemoralis. In Italy, the project will be run by the EMI group, Evolution Megalab Italia, formed by university and school teachers, museum researchers, and teaching operators. EMI already got official approval from Italian scientific associations SIBE, ANMS, ANINS, and SIM. By participating in EMI you will be able to see evolution in action. By collecting simple data about snails, you will be able to get in touch with the basic elements of evolution: 1) genetic variability; 2) differences among geographical areas or samples collected at different times; 3) genetic drift 4) natural selection and adaptation. You can participate in EMI in many different ways. Museums and teaching associations will present EvolutionMegaLab to schools along with specific teaching programmes, but teachers can also participate with their students by following the instructions and the forms shown in the website and drawn by the promoters.Wildlife associations, lovers and families can also found all necessary information in the website http://www.evolutionmegalab.org/it

Keywords
Cepaea nemoralis, shell polimorphism, evolution, public experiment.

p. 275 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Nella riflessione sul pubblico della scienza gli studiosi colgono la complessità insita nel rapporto scienza-società. Proviamo a leggere e a ri-leggere i dati più recenti delle indagini nazionali e internazionali alla luce di un difficile inquadramento del pubblico della scienza e una scarsa domanda popolare di informazione scientifica. Come il pubblico, o alcuni gruppi al suo interno, vedono la scienza, e come gli scienziati vedono il pubblico? Ci troviamo a registrare una situazione eterogenea: scienziati che fanno autocritica, docenti che apprezzano i musei nella loro dimensione didattico-formativa, studenti che li disertano ma che poi vorrebbero che il contatto non si esaurisse, anzi che aumentasse. Ma cosa avviene se non siamo noi ad evocare al pubblico i musei, né a chiedere esplicitamente di pronunciarsi su questi? Quando è che il museo viene alla mente, a cosa è accostato nell’immaginario collettivo? Dai dati dell’indagine sull’innovazione del 2009 risulta che i musei vengono automaticamente ed istintivamente collegati al concetto di cultura, ma non a quello di innovazione. Cosa fare, allora, per occupare uno spazio nuovo, che anche i giovani sollecitano? Forse, più che rappresentare l’innovazione, innovare nella funzione didattica e comunicativa potrà stabilire una nuova relazione tra persone e musei.

Parole chiave
pubblico, scienza-società, comunicazione, innovazione.

What kind of public for science.

Abstract
Usually when reflecting on the public of science we try to grasp the complexity involved in the science-society relationship. If the public of science turns out to be a “myth”, we try to read and read again the most recent national and international surveys. We are in a mixed picture: scientists who make self-criticism, teachers who value the role of museums in education, students deserting them but then hoping not to turn off contacts, rather to increase. But what happens if we do not evoke museums to the public, neither explicitly ask the public to rule on them? When do museums come to mind, with what are they linked in the collective imagination? Data from the 2009 survey on innovation show that museums are automatically and instinctively connected to the concept of culture, but not to that of innovation.What to do, then, to occupy the new space that young people seek? Perhaps, rather than representing innovation, dealing with innovation in education and communication may establish a new relationship between people and museums.

Keywords
public, science- society, communication, innovation.

p. 280 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
La collaborazione tra l’Associazione Nazionale Musei Scientifici e il Sistema museale del lago di Bolsena, concretizzatasi in questo XVIII Congresso ANMS, ha consentito di portare nuovamente all’attenzione degli studiosi le problematiche relative alla nascita e allo sviluppo dei sistemi museali, sia territoriali sia tematici. I Musei o, meglio, gli Istituti culturali che oggi si tende sempre più a raccogliere attorno a un comune denominatore, costituiscono un ambito di ricerca e sperimentazione relativamente nuovo ed estremamente interessante da sondare; un ambito che però, allo stato attuale mostra ancora gravi squilibri a livello programmatico, organizzativo e gestionale, spesso celando sotto la definizione di “sistema” le più svariate (e, talvolta, inadeguate) aggregazioni istituzionali, in genere prive di un reale intento culturale e preoccupate soprattutto (se non esclusivamente) dell’ottimizzazione gestionale e delle economie di scala. Ritenendo, invece, auspicabile che un sistema museale territoriale riconosca la propria struttura connettiva nella rappresentazione di ogni valore fondante del territorio e della collettività di riferimento, il Sistema museale del lago di Bolsena segue da anni un percorso di sviluppo che, da semplice aggregazione di musei, lo trasformerà progressivamente in un solo grande museo diffuso, in grado di interpretare e decodificare le molteplici “anime” alla base del proprio ambito territoriale.

Parole chiave
sistema museale, musei, territorio, rete, polo.

Proposals for a common definition about nature and functions of territorial museum systems.

Abstract
Collaboration between the National Association for Scientific Museums and the Lake Bolsena Museum System, which has materialized in this XVIII ANMS Conference, gave the possibility to scientists to put once again into evidence the issues connected to the birth and development of territorial or thematic museum systems. Museums and cultural institutions that nowadays are more and more gathered around a common denominator seem to be a quite new and extremely interesting field of research and experimentation. A field that anyhow still displays serious imbalanced situations under the organizational, programmatic and managerial point of view. A field that often masks with the definition of “system” the most various (and sometimes inadequate) institutional groupings, usually without a serious cultural project but only with the aim of achieving management optimization and economies of scale. We rather believe that a territorial museum system should recognize its own connective tissue in the representation of every constitutive value of the territory and its community. According to this way of thinking the Lake Bolsena Museum System, which was initially made by a simple grouping of museums, is now committed, since several years, in a development path that is gradually producing a change of its identity into a unique widespread museum, able to interpret and decode the various characters at the basis of its territory.

Keywords
museum system, museums, territory, network, centre, connective tissue.

p. 285 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
La Regione Lazio oltre a favorire la nascita e la crescita di musei sul territorio, spesso in piccole realtà, ha promosso la realizzazione di reti di collegamento e interazione fra le realtà esistenti con forme associative di vario genere. Sono così nati i Sistemi museali territoriali, i Sistemi museali urbani e i Sistemi museali tematici. Si segnalano in particolare il Sistema tematico RE.SI.NA. (REte SIstemica NAturalistica) e il Sistema territoriale Si.mu.la.Bo. quali esempi di percorsi significativi come ricchezza di riflessione e sperimentazione, come attivazione di presidi del territorio e di percorsi con la cittadinanza.

Parole chiave
Regione Lazio, sistemi museali, reti, forme associative.

Local museums in the Lazio region. Interpretive centres of the territory at the service of communities.

Abstract
The Lazio Region has supported on its territory the birth and growth of museums which are often connected to small and marginal villages, and has moreover promoted the building of networks for connection and dialogue between existing realities through various kinds of memberships. In this way territorial museum systems were born, as well as urban museum systems and thematic museum systems. The thematic system RE.SI.NA. and the territorial system Si.mu.la.Bo. should be particularly pointed out since they appear as meaningful examples of wealthy reflection and experimentation as well as points of local presence and places where cultural activities with inhabitants take place.

Keywords
Lazio region, museum system, network, memebreship.

p. 288 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Lo scambio e il confronto attorno al tema “Musei e territorio” ha portato a far emergere esperienze, strategie e forme di gestione per stimolare una nuova cultura e per creare momenti di incontro con realtà locali. Pur nella loro diversità, queste esperienze hanno messo in evidenza elementi comuni quali partnership, rapporto continuato tra museo e cittadini, sperimentazione di linguaggi diversi, gestione integrata, partecipata e condivisa, reti di interazioni, culture locali, co-progettazione per percorsi educativi, creazione di una comunità di pratica, aggregazione della popolazione locale, identificazione culturale, musei quali sentinelle del territorio, conservazione di valori naturalistici e culturali, nuove frontiere dell’azione educativa. In quest’ottica la presenza di “tanti, piccoli e vivaci” musei, spesso organizzati in rete, può assolvere a varie funzioni sul territorio con un ruolo culturale, sociale e di identificazione.

Parole chiave
musei, territorio, rete, esperienze, ruolo sociale.

Museums and Territory: networks, sistems and partnership.

Abstract
The exchange of opinions and the agreement on the theme “Museums and territory”made experiences, strategies and different kinds of management come out, to stimulate a new culture and to create meeting occasions between museums and territorial entities. Even if they were different, these experiences show common elements such as the use of partnerships, a narrow relationship between museum and citizens, experimenting different languages, integrate, participate and sharing management, network systems, local cultures, integrate projects for educational activities, creating a practice community, aggregation of local people, cultural identification, museums like territorial sentinels, conservation of naturalistic and cultural values, new frontiers of the educational action. For getting these aims, the presence of “many, small and lively” museums, often organized in network, can accomplish various functions in a territory thanks to their cultural, social and identifying roles.

Keywords
museums, territory, network, practices, social role.

p. 290 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
I Centri Visita costituiscono un fondamentale investimento per la valorizzazione compatibile del territorio e la diffusione dei valori di conoscenza e conservazione della natura. Sono inoltre uno strumento per virtualizzare il Parco: informare e “formare” il visitatore, raccontare l’importanza dei parchi e della Natura. Il tentativo di sviluppare il marketing territoriale e l’autofinanziamento ha dimostrato che un sostegno dell’Ente è necessario per garantire un servizio di qualità e un’apertura adeguata delle strutture, dove lavorano una ventina di operatori e con cui collaborano altre 70 persone circa. Grazie ai Centri Visita si organizzano programmi diversi e con vari target, per comunicare le bellezze della natura, il valore della biodiversità e del Parco stesso; negli ultimi anni si è dato nuovo impulso all’educazione ambientale e al turismo scolastico. L’intento è che non siano solo luoghi di informazione e accoglienza, ma anche punti di animazione e aggregazione sociale, oltre che opportunità di impiego per i residenti. Nei prossimi anni si andrà verso una riduzione dei Centri Visita, l’apertura di Uffici Informazione in luoghi ad alta densità turistica, la ricerca del maggior autofinanziamento possibile, con un progetto triennale che continuerà a garantire i servizi e le funzioni di queste strutture.

Parole chiave
centri visita, ente parco, programmazione, animazione e aggregazione sociale.

The Visitor Centres of the National Park of the Casentinesi Forest: Places of naturalist interpretation of the territory.

Abstract
The Visitor Centres make up a fundamental investment for the exploitation of the territory and the spreading of knowledge and conservation values of Nature. They are instrumental to virtualize the Park: inform and “form” the visitor, tell the importance of parks and Nature. The attempt to develop the territorial market and self financing has shown that a support from the Organisation is necessary to guarantee a service of quality and an opening suitable to the structure, where 20 people work and with which about 70 people collaborate. Thanks to the Visitor Centres different programmes with different targets are organised, to communicate the beauty of Nature and the value of biodiversity and of the Park itself, that, in the last years has given a new impulse into environmental education and scholastic tourism. The intention is not only to be an information and welcome points but also a meeting and social places, as well as a work opportunity for the residents. In the next years the Vistor Centres will be reduced as Information Offices will be opened, as well as the attempt to increase more self financing with a project that will continue to guarantee the services and functions of these structures.

Keywords
visitor centers, national park authority, Casentino, territorial marketing, entertainment and social aggregation.

p. 295 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
L’area del Lago di Bolsena include alcune zone di forte interesse naturalistico; il Piano di gestione della ZPS Lago di Bolsena e la candidatura tra i Siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco hanno offerto l’occasione per focalizzare l’attenzione sulle opportunità di sviluppo “durevole” dell’area e sul possibile ruolo del sistema museale locale.

Parole chiave
identità culturale, sostenibilità, musei, lago, Bolsena.

Naturalistic relevance, cultural identity and durable development of the Bolsena Lake area: the role of the museum system.

Abstract
Bolsena Lake area includes some zones of strong naturalistic relevance; the management plan of Special Protection Area of “Bolsena Lake - Bisentina and Martana Islands IT6010055” and his candidature as site of UNESCO’s World Heritage, offered the occasion to focusing the attention on the chance for a local “durable development” and on the possible role of “local museal system”

Keywords
cultural identity, suitainable development, museum, lake, Bolsena.

p. 299 / Dicembre 2010 - N. 6