Febbraio 2014 - N. 11

Memorie

Anno: 2014
Volume: 11

Riassunto

Gli erbari conservano informazioni botaniche (antiche e attuali) e sono un utile strumento di studio per comprendere la distribuzione spaziale e temporale delle specie in un territorio. L’Herbarium è il museo/laboratorio che studia e conserva piante, briofite, funghi e licheni provenienti da raccolte relative a tesi, dottorandi e progetti di ricerca principalmente nel territorio toscano. Nell'Erbario di Siena dal 2002 è iniziata l'informatizzazione e successivamente la georeferenzazione degli essiccata. Tali dati sono importanti per la ricerca di base, ma anche per analisi e gestione della biodiversità regionale e nazionale.

Parole chiave
herbarium, database, botanica, conservazione biodiversità, Toscana.

Herbarium Universitatis Senensis: the museum/laboratory for floristic study in Tuscany.

Abstract

Herbarium specimens are an important botanical source of informations and they are an instrument for study the spatial and temporal distribution of species in a habitat. The Herbarium study and preserve botanical data (bryophytes, lichens, fungi, plants) from reserch, thesis, sampled in Tuscan region. In 2002 the Siena Herbarium started a work of inventoried and then geografical informations of all plant specimens. These informations are important for systematic, floristic, ecological and biogeographical studies, but also for biodiversity investigation and management.

Keywords
herbarium, database, botany, biodiversity conservation, Tuscany.

p. 167 / Febbraio 2014 - N. 11

Riassunto

Il Museo “Le Energie del Territorio” nel quadro dei servizi alla comunità, ha iniziato la ricerca sul terreno delle manifestazioni geotermiche naturali (putizze, lagoni, sorgenti termominerali, emanazioni di gas, ecc.) attive e fossili nell’area di confine tra i comuni di Montieri e Radicondoli. Lo studio si basa su descrizioni di antichi autori e su rilievi effettuati alcuni decenni orsono da G.C. Ferrara, P. Baldi e P.D. Burgassi rimasti inediti sino ad oggi. Quest’area è stata sede di imponenti manifestazioni naturali, come descritto dai primi studiosi e riportato su rare foto dei primi del Novecento, in seguito quasi scomparse a causa della coltivazione del campo geotermico con la perforazione di vari pozzi, divenuti le vie preferenziali di risalita dei fluidi, con il self-sealing delle piccole fratture. Oggi, chiusi minerariamente alcuni pozzi, si assiste alla riattivazione di alcune di queste manifestazioni.

Parole chiave
manifestazioni geotermiche naturali, vetriolo, Radicondoli, Montieri.

Natural geothermal manifestations of the area between Montieri and Radicondoli.

Abstract

The Museum “Le Energie del Territorio” in its services to the community has began research of natural geothermal manifestations ( soffioni, lagoni, geysers, thermal springs, fumeroles and gas emissions) actives and fossils, into the area between Montieri and Radicondoli.. The study is based, in part, on descriptions from ancient sources,and on surveys carried out several decades ago by P. Baldi, P.D. Burgassi and G.C. Ferrara, until now, remained unpublished. This area was interested by geothermal manifestations now almost entirely disappeared in consequence of the exploitation of the geothermal field with the drilling of many deep wells that had become the preferred aways for the hot fluids and also for the small natural fractures self-sealing . Today, as a result of mining closure of boreholes, some geothermal manifestations appeared again.

Keywords
natural geothermal manifestations, blue vitriol, Radicondoli, Montieri.

p. 171 / Febbraio 2014 - N. 11

Riassunto

Vengono presentate le attività organizzate dal Museo dopo la sua inaugurazione avvenuta nel 1991. Le collezioni naturalistiche storiche conservate al Museo Civico di Vicenza andarono in gran parte distrutte durante la seconda Guerra Mondiale. Subito dopo l'inaugurazione, il nuovo Museo Naturalistico Archeologico ha iniziato a perseguire nuovi obbiettivi per garantire vitalità a questo nuovo centro culturale, organizzando attività didattiche, promuovendo ricerca e incrementando le collezioni, validamente supportato da diversi importanti Gruppi Naturalistici operanti sul territorio, ma non altrettanto dagli Enti pubblici, Provincia in particolare. I risultati ottenuti si possono ritenere soddisfacenti sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Alcune ricerche si sono concluse con la pubblicazione di monografie, e punto di forza del Museo è la pubblicazione annuale della rivista “Natura Vicentina”.

Parole chiave
collezioni, pubblicazioni, ricerca.

The Archaeological Museum of Natural History of Vicenza and the research activity in the area since 1991.

Abstract

It presents the activities organized by the Museum since its opening in 1991. The natural history collections in the Museo Civico of Vicenza were destroyed during the Second World War. Since 1991, the natural history section of the new Museum began to pursue three primary objectives: organization of teaching activities, raising of new collections and research, validly supported by several important Naturalistic Groups operating in the area, but not so by public institutions, in particular the “Provincia”. The results obtained may be considered satisfactory from the point of view of the quantity and quality. Some research ended with the publication of monographs; and strong point of the Museum is the annual publication of the magazine "Natura Vicentina”

Keywords
collections, publications, research.

p. 174 / Febbraio 2014 - N. 11

Riassunto

Il Parco del Bullicame è un’area di elevato pregio naturalistico e storico della città di Viterbo; qui è presente una sorgente di acqua termale che alimenta delle vasche balneabili. Il progetto, nato da un accordo stipulato tra Comune di Viterbo e Orto Botanico dell’Università della Tuscia, con il contributo della Fondazione Carivit, ha consentito: il recupero di alcune superfici di travertino per la conservazione ex situ di specie rare della flora delle aree idrotermali del Viterbese; la realizzazione di un invaso per la tutela di una popolazione di Bufo lineatus Ninni (Rospo Smeraldino); il recupero dell’intera area con l’inserimento di piante autoctone e l’eradicazione delle esotiche invasive. Massima importanza è stata data al piano della comunicazione, allo scopo di consolidare un processo partecipativo che veda ancor più coinvolti, l'Orto Botanico, in quanto custode scientifico e culturale del sito, l'Amministrazione Comunale, come partner istituzionale, e la popolazione locale, in qualità di fruitore storico del luogo.

Parole chiave
conservazione in situ, emergenze naturalistiche, valenza storico-culturale, comunicazione.

The Bullicame Urban Park (Viterbo, Italy): landscape and ecological restoration, and improvement of the local residents’ perception.

Abstract

Il Parco del Bullicame è un’area di elevato pregio naturalistico e storico della città di Viterbo; qui è presente una sorgente di acqua termale che alimenta delle vasche balneabili. Il progetto, nato da un accordo stipulato tra Comune di Viterbo e Orto Botanico dell’Università della Tuscia, con il contributo della Fondazione Carivit, ha consentito: il recupero di alcune superfici di travertino per la conservazione ex situ di specie rare della flora delle aree idrotermali del Viterbese; la realizzazione di un invaso per la tutela di una popolazione di Bufo lineatus Ninni (Rospo Smeraldino); il recupero dell’intera area con l’inserimento di piante autoctone e l’eradicazione delle esotiche invasive. Massima importanza è stata data al piano della comunicazione, allo scopo di consolidare un processo partecipativo che veda ancor più coinvolti, l'Orto Botanico, in quanto custode scientifico e culturale del sito, l'Amministrazione Comunale, come partner istituzionale, e la popolazione locale, in qualità di fruitore storico del luogo.

Keywords
in situ conservation, biodiversity values, historical and cultural values, communication.

p. 177 / Febbraio 2014 - N. 11

Riassunto

Dall’inizio degli anni ‘90 è attiva una collaborazione tra Museo di Scienze Naturali e ASL di Bergamo per il riconoscimento di animali molesti o presunti tali. Questa attività fu formalizzata con una convenzione di consulenza zoologica nel 1996. Nel corso degli anni, parallelamente all’attività di identificazione dei reperti, si è provveduto a registrare i dati relativi alle identificazioni al fine di valutare l’entità delle problematiche relative alle specie infestanti. Si sono inoltre realizzati due importanti progetti riferiti a situazioni particolarmente avvertite dalla popolazione: il monitoraggio della presenza della zanzara tigre e il contenimento della popolazione muscina in un impianto di trattamento di rifiuti posto nella periferia di Bergamo.

Parole chiave
animali infestanti, mosche, monitoraggi, zanzara tigre.

The Museum and the Local Health Authority (ASL): working together to benefit our citizens.

Abstract

Since the early 90’s there has been an active collaboration between the Museum of Natural Sciences in Bergamo and ASL (Local Health Authority) of Bergamo, for the recognition of animals and pests that are dangerous or assumed to be. This collaboration, formalized with a zoological consultancy agreement, has already been active for 15 years. During these years it has been possible to record requests by citizens in the province for identification of pests. The analysis of the data has made it possible to assess the extent of the problems concerning the different species of pests. In addition to the normal activity of recognizing pests, two important projects have been realized addressed to situations that are particularly felt by the population: the monitoring of the presence of the Asian tiger mosquito and the containment of the population of flies in a waste treatment plant on the outskirts of Bergamo.

Keywords
flies, pests, monitoring, tiger mosquito.

p. 181 / Febbraio 2014 - N. 11

Riassunto

L’attività di formazione continua è vitale per mantenere elevato il livello qualitativo dell’offerta culturale ed educativa, per stimolare l’aggiornamento dell’esposizione e l’interpretazione museale. La Rete degli Orti Botanici della Lombardia da quando è stata fondata nel 2002 ha organizzato iniziative formative rivolte a operatori educativi, giardinieri e responsabili. L’esperienza maturata nella Rete è ora tale da poter essere proposta all’esterno a favore di altre entità istituzionali che si occupano di flora, ambiente, educazione, in Orti botanici, Parchi, Riserve e Musei Scientifici. Le strategie d’azione devono tener conto della conoscenza dei destinatari finali, il pubblico scolastico e non solo, come sta accadendo all’Orto Botanico di Bergamo.

Parole chiave
orto botanico, rete museale, formazione, educazione, pubblico, conoscenza del pubblico.

Training the staff, to know the audience: experiencies of the Lombardy Botanical Gardens Network and of the Bergamo Botanical Garden.

Abstract

The continuous training activity is vital to maintain a high quality level of the cultural and educational offer, to stimulate the renovation of the exhibition and of the museum interpretation. The Network of the Lombardy Botanical Gardens, since it was founded in 2002, has been organizing trainings for educational operators, gardeners and managers. The experience gained in the Network is now such as it can be brought out in favor of other institutional entities dealing with flora, environment, education, in Botanical Gardens, Parks, Reserves, and Science Museums. The action strategies have to take into consideration the knowledge of the final consignee, the scholastic audience and not only, as it is happening to the Botanical Garden of Bergamo.

Keywords
Botanical Garden, museum network, training, education, audience, audience knowledge.

p. 186 / Febbraio 2014 - N. 11

Riassunto

In pochi decenni, industrializzazione, urbanizzazione e agricoltura intensiva hanno modificato profondamente il paesaggio della bassa pianura emiliana. I canali di bonifica possono rappresentare elementi importanti per la gestione del territorio, non solo per le funzioni idrauliche svolte, ma anche in qualità di corridoi ecologici artificiali che, attraverso aree fortemente antropizzate, collegano aree a naturalità più elevata, favorendo la sopravvivenza di specie idro-igrofile minacciate. L’Erbario della Bonifica è uno strumento per recuperare il significato dell’idrologia nel tessuto rurale e soprattutto per conoscere la biodiversità locale anche ai fini della sua conservazione.

Parole chiave
erbario, canali, bonifica, biodiversità vegetale, conservazione biologica.

L’erbario della Bonifica. A project to know the territory and plant diversity in the canals of the Bonifica Burana.

Abstract

In a few decades, industrialisation, urbanisation and intensive agriculture have deeply modified the landscape of the Emilian plain. The drainage canals can be an important element for land management, not only for their hydraulic functions, but also as a sort of artificial ecological corridors, connecting more natural areas through zones greatly altered by human activities, so that they can improve the survival chances of endangered hydroigrophilous species. L’Erbario della Bonifica is an instrument to rediscover the significance of hydrology in our rural environment and over all to know the local biodiversity, also for conservation purposes.

Keywords
herbarium, channels, drainage, vegetal biodiversity, biological conservation.

p. 190 / Febbraio 2014 - N. 11

Riassunto

Le spugne sono tra i fossili più antichi ma la conoscenza su di essi è molto incompleta. Questo è particolarmente vero per le spugne del Cenozoico e include spugne eoceniche italiane scarsamente studiate. Il progetto prevede uno studio tassonomico e paleoecologico delle spugne eoceniche della Valle del Chiampo (Vicenza, Monti Lessini orientali, Italia settentrionale). Si prospetta di raggiungere i seguenti obiettivi: (1) una tassonomia aggiornata e il più possibile completa della spongiofauna della Valle del Chiampo, con probabile descrizione di nuovi generi/specie e istituzione di olotipi e paratipi; (2) la catalogazione di collezioni pubbliche di spugne fossili eoceniche della Valle del Chiampo, con conseguente loro valorizzazione e fruizione; (3) il miglioramento della conoscenza sulle facies a “calcari nummulitici” così importanti a livello globale, anche per motivi economici (es. ricerche petrolifere).

Parole chiave
spugne, Eocene, fossili, musei, Monti Lessini, Chiampo.

“Sponge connections”: study of an enigmatic fossil sponge fauna.

Abstract

Fossil sponges are among the oldest fossils known, but their knowledge is very incomplete. This concerns especially Cenozoic sponges and includes largely undescribed Eocene sponges of Italy. This project aims at the taxonomic study of Eocene sponges from Chiampo Valley (Eastern Lessini Mountains, Northen Italy), and to the definition of the palaeoecology of the sponge-bearing associations. Expected results are: 1) taxonomic study of Chiampo sponge fauna, with probable description of new genera/species and types designation; 2) cataloguing public collections of fossil Eocene sponges of Chiampo Valley, with consequent valorisation and fruition; 3) shedding new light on the ecology of Eocene nummulitic carbonate ramp systems, so important, e.g., as potential outcrop analogs for petroleum exploration.

Keywords
sponges, Eocene, fossils, museums, Lessini Mountains, Chiampo.

p. 197 / Febbraio 2014 - N. 11

Riassunto

Test di germinazione su semi di Centaurea spp. e Halimium halimifolium (L.) Willk. conservati nella banca del germoplasma del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo a T=5°C hanno dato percentuali di germinazione confrontabili con quelli ottenuti presso la Millennium Sedd Bank di Londra su semi freschi. I risultati dei test hanno permesso di stabilire dei protocolli di germinazione per la reintroduzione, avvenuta nel 2010 con H. halimifolium. Inoltre la discreta variabilità di germinazione osservata tra lotti di H. halimifolium raccolti in anni successivi, suggerisce in via preliminare di effettuare le raccolte di semi per almeno due anni consecutivi.

Parole chiave
Centaurea, Halimium, test di germinazione, reintroduzione.

Germination tests of locally extincted or rare species conserved in the seed bank of the Natural History Museum of Mediterranean: investigated taxa Centaurea spp. e Halimium halimifolium (L.) Willk.

Abstract

A test on the germination of Centaurea spp and Halimium halimifolium (L.) Willk was carried out on seeds conserved under 5°C temperature conditions in the germplasm bank at the natural History Museum of Livorno. Germination rates were very similar to those observed at Millennium Seed Bank for fresh seeds. It was also observed that seed batches of H. halimifolium collected in subsequent years show a fair variability in germination rate, suggesting to collect seeds for at least two subsequent years. On the basis of these results it was possible to establish a germination protocol and in 2010 Halimium halimifolium was reintroduced in a site were it was gone extinct.

Keywords
Centaurea, Halimium, germination test, reintroduction.

p. 201 / Febbraio 2014 - N. 11

Riassunto

I musei naturalistici reagiscono ai cambiamenti della società attuale con nuove attività culturali rivolte al grande pubblico. Per mantenere la centralità delle collezioni e garantire la loro gestione è necessario potenziare le attività di ricerca collegate alle collezioni stesse e sperimentare nuove metodologie di preparazione e di utilizzo museologico dei campioni. Per lo sviluppo della botanica museale si ritiene indispensabile aumentare e differenziare l’utilizzo degli erbari classici, sviluppare nuove ed economiche metodologie di preparazione ed esposizione di esemplari secchi e di piante vive, sviluppare e diffondere con autorevolezza un linguaggio di comunicazione chiaro e coerente con le moderne conoscenze di biologia vegetale. Le orchidee studiate da Darwin, i piselli di Mendel, le piante esotiche dei romanzi di Emilio Salgari, la flora del Madagascar, l’importanza scientifica ed economica degli ibridi vegetali e l’evoluzione della vita vegetale sulla Terra sono alcuni tra gli argomenti affrontati recentemente per produrre contenuti originali per le esposizioni del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN).

Parole chiave
ricerca museale, nuovi erbari, piante vive, lessico botanico, semantica botanica.

What kind of research for new museums? Some ideas for the botanical museology.

Abstract

The natural history museums respond to changes in today society with new cultural activities aimed at the general public. To maintain the centrality of the collections and ensure their management it’s necessary to strengthen the research activities related to collections and explore new methods of preparation and new uses of samples. For the development of the botanical museology it’s essential to increase and diversify the use of traditional herbaria, to develop new low budget methods for preparing and showing living plants and dried specimens, and to study and improve a clear language of communication, consistent with the modern plant biology. The orchids studied by Darwin, Mendel’s peas, the exotic plants of the novels of Emilio Salgari, the flora of Madagascar, the scientific and economic importance of plant hybrids and the evolution of plant life on Earth are some of the topics recently addressed during the production of original content for the exhibitions of the Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN).

Keywords
museological research, new herbaria, living plants, botanical lexicon, semantic botany.

p. 206 / Febbraio 2014 - N. 11