Pubblicazioni


Sezione dedicata alle pubblicazioni riguardanti l'ANMS
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Aprile 2017 - N. 16

Memorie

Volume: 16

Anno: 2017
Il “core business” dei musei scientifici e i nuovi ruoli della museologia
Vincenzo Vomero

Riassunto

L’evoluzione culturale e sociale della società contemporanea richiede con forza e responsabilità nuovi e più adatti ruoli per l’uso del patrimonio culturale dell’umanità. L’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS), sempre attenta ai nuovi “venti” della museologia contemporanea, ormai da tempo ha prestato la massima attenzione all’evoluzione della museologia ed in particolare di quella scientifica. Negli ultimi 10 anni si è lavorato molto in Europa per mettere in atto un documento, ritenuto per molti versi epocale, elaborato dal Consiglio d’Europa, che offre al pensiero culturale nuovi e solidi indirizzi sociali. La Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società (Council of Europe Framework; Faro, 27/10/2005) è stata sottoscritta con totale unitarietà di intenti dei partner e mira ad una serie di azioni altamente virtuose per un “uso” sociale del patrimonio culturale più adeguato ai tempi. Lavorare alla luce di questo documento indubbiamente ha fatto bene all’animo e alla mente di chiunque operi nel campo della gestione del patrimonio culturale e in modo particolare in quelli che fanno della loro vita una vera e propria missione per la costruzione della conoscenza nella società moderna proprio attraverso i musei. La Convenzione di Faro ha rappresentato e rappresenta per ogni paese avanzato un fondamentale segno di elevata crescita sociale perché indica con assoluta lungimiranza temi e strategie per far diventare i nostri musei luoghi di accoglienza che operino da mediatori tra scienza e società favorendo un beneficio generale per la vita di tutti (Falchetti, 2014; Schiele and Koestner, 1998).

 
Scientific museums between their “core business” and the new roles

Abstract

Modern socio-cultural trends claim for new ways of utilization of mankind’s cultural heritage. The Italian Association of Scientific Museums (ANMS), always keen to catch up with new waves of contemporary museology, has long focused attention on the evolution of debate on museums, with particular reference to scientific ones. During the last decade, many efforts were done to put in force provisions of a statement by the Council of Europe, epochal indeed, which points to new achievable social outcomes for culture. The Faro Convention on the Value of Cultural Heritage for Society (Council of Europe Framework; Faro, 27/10/2005) was a breathtaking step unanimously agreed by the parties in order to promote a more adequate use of cultural heritage with attention to current needs and expectations by the society. This document has undoubtedly been inspirational to anyone working in the management of cultural heritage, especially those whose life is devoted to implementing knowledge throughout the modern society by means of museums. For every country the Faro Convention sets a new baseline in public outreach because it indicates, with sheer foresight, themes and strategies to make our museums welcoming places and mediators between science and society, to the benefit of everybody’s life (Falchetti, 2014; Schiele & Koestner, 1998).

p. 3 /Il “core business” dei musei scientifici e i nuovi ruoli della museologia

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“Contact zone”: i ruoli dei musei scientifici nella società contemporanea
Elisabetta Falchetti

Riassunto

Questo volume costituisce la memoria del XXIV Congresso dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici, svoltosi a Livorno, nel Museo di Storia Naturale del Mediterraneo - che ne ha curato l’organizzazione - dall’11 al 13 Novembre 2014. La scelta dei temi del Congresso è stata ispirata dalle/alle rivoluzioni socioculturali in corso negli ultimi anni nelle nostre società della globalizzazione, che impongono nuovi obiettivi e ruoli, nuovi orizzonti culturali, professionali e gestionali anche ai musei.

 
“Contact zone”: the roles of science museums in the contemporary society

Abstract

13 This volume contains the memoirs of the XXIV Congress of the Italian Association of Scientific Museums held in Livorno, in the Museum of Natural History of the Mediterranean (promoter of the Congress), from 11 to 13 November 2014. The choice of the Congress topics has been inspired by the socio-cultural revolutions happened during recent years in our globalized societies, which impose new goals and roles, as well as new cultural, professional and management outlooks for museums.

p. 11 /“Contact zone”: i ruoli dei musei scientifici nella società contemporanea

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A Luigi Cagnolaro
Anna Roselli

Riassunto

Luigi Cagnolaro, zoologo e naturalista è scomparso il 26 luglio 2014 all’età di 80 anni. Abbiamo conosciuto Luigi nell’ottobre del 1990 quando, con nostra grande riconoscenza, accorse a Livorno per aiutarci ed istruirci sul come affrontare il recupero della grande Balenottera comune, oggi “attore principale” della Sala del mare del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo. Tempi eroici, con Luigi e noi, improvvisati “balenieri”, con stivali e tute, metri e calibri, coltelli e sacchetti per campioni, al lavoro nella discarica per i rifiuti di Piombino, insieme a tanti altri colleghi giunti da tutta Italia e tanti volontari, caparbiamente convinti dell’importanza di arrivare alla musealizzazione del grande scheletro.

p. 15 /A Luigi Cagnolaro

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Indice

p. 0 /Indice

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Musei e dialogo culturale nel XXI secolo: politiche e programmi europei per promuovere l’accesso alla cultura
Cristina Da Milano

Riassunto

Gli sforzi per favorire l’accesso alla cultura nascono da prospettive filosofiche differenti e spesso complementari: da un lato, le amministrazioni pubbliche dovrebbero essere interessate alla possibilità che i finanziamenti pubblici vengano utilizzati in modo ridistribuivo, raggiungendo un segmento di popolazione che sia il più ampio possibile; dall’altro lato, i musei e le istituzioni culturali dovrebbero concentrarsi sul bisogno di ampliare i propri pubblici per ragioni di sostenibilità e di responsabilità. Deve essere inoltre preso in considerazione il diritto di prendere parte alla vita culturale e l’idea di cultura come agente facilitatore per l’inclusione sociale e inoltre di partecipazione culturale come modo per superare le divisioni in classi e culture e come competenza chiave per la creatività. I visitatori hanno un ruolo chiave nell’ambito dei progetti culturali per i musei e il patrimonio culturale: coinvolgere il pubblico è una priorità per l’UE come testimonia l’attuazione di politiche e programmi per lo sviluppo dei pubblici e la promozione del ruolo formativo e sociale delle istituzioni culturali e dei musei in particolare.

Parole chiave
accesso, partecipazione, dialogo interculturale, inclusione sociale, apprendimento continuo.

 
Museums and cultural dialogue in the XXI century: European policies and programmes to promote cultural access.

Abstract

Efforts to promote access to culture originate from philosophical perspectives which are different and complementary at the same time: on the one hand, public agencies should be committed to the redistribution of public resources with a view to catering for as wide a segment of the population as possible; on the other, museums and cultural institutions should reach out to new audiences in order to prove themselves socially responsible as well as to secure sustainability. There is also the issue of culture as an agent of social transformation, which demands careful consideration and is linked to the right of individuals to take part in the cultural life; in other words, the idea of culture as a facilitator of social inclusion and the notion of cultural participation as a means to remove barriers and as a key competence for creativity. The role of visitors in projects concerning museums and cultural heritage is widely acknowledged: to actively involve the audience is a priority for the EU and evidence of this new attention is provided by the growing interest in audience development policies and by a stronger emphasis on the educational and social role of cultural institutions.

Keywords
access, participation, intercultural dialogue, social inclusion, lifelong learning.

 

p. 19 /Musei e dialogo culturale nel XXI secolo: politiche e programmi europei per promuovere l’accesso alla cultura

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Musei e dialogo culturale: il contributo di Museo e Orto Botanico dell’Università di Pisa
Lucia Amadei, Gianni Bedini, Leonardo Cocchi, Simonetta Maccioni, Giuseppe Pistolesi, Roberta Vangelisti

Riassunto

Il Museo e l’Orto botanico dell’Università di Pisa sono centri attivi nella diffusione della cultura botanica e promuovono momenti di dialogo con operatori di vari settori culturali. Tra le collaborazioni messe in atto ne vengono illustrate alcune con artisti quali pittori e scultori, con l’arte minore del ricamo e con gruppi culturali multietnici.

Parole chiave
dialogo culturale, museo scientifico, Pisa, multiculturale, comunicazione, museo.

 
Museums and cultural dialogue: the contribution of the Botanic Garden and the Museum of the University of Pisa.

Abstract

The Botanic Garden and the Museum of the University of Pisa are active in spreading the botanic culture and promoting opportunities for dialogue with operators from different cultural sectors. Among the implemented collaborations, some with artists like painters and sculptors, with the “minor art” embroidery and with cultural multiethnic groups are illustrated.

Keywords
cultural dialogue, scientific museum, Pisa, multicultural, communication, museum.

 

p. 23 /Musei e dialogo culturale: il contributo di Museo e Orto Botanico dell’Università di Pisa

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Museo e Orto Botanico dell’Università di Pisa: incontro alla disabilità
Lucia Amadei, Gianni Bedini, Leonardo Cocchi, Simonetta Maccioni, Giuseppe Pistolesi ,Roberta Vangelisti

Riassunto

Il Museo botanico e l’Orto botanico dell’Università di Pisa, oltre ad assolvere ai compiti istituzionali tradizionalmente assegnati ai musei scientifici, hanno sviluppato progetti di didattica e divulgazione rivolti a visitatori con disabilità, mettendo a disposizione le potenzialità terapeutiche delle aree di giardino e degli oggetti musealizzati. In collaborazione con Associazioni che si occupano di disabilità, hanno promosso attività legate all’accessibilità, all’inclusione e alla partecipazione attiva di visitatori disabili adoperandosi per contribuire alla loro formazione e al miglioramento dell’autonomia personale.

Parole chiave
accessibilità, collezioni botaniche, inclusione, associazionismo del settore disabilità.

 
The Botanic Garden and Museum of the University of Pisa towards disability.

Abstract

The Botanic Garden and Museum of the University of Pisa, in addition to fulfilling the institutional duties traditionally entrusted to science museums, have developed educational and didactic projects oriented to disabled visitors, making available the therapeutic potential of garden areas and of objects in museum collections. In collaboration with associations catering to disabled people, the Botanic Garden and Museum have promoted the enhancement of the accessibility, inclusion and active participation of disabled visitors aiming for the improvement of their education and personal autonomy.

Keywords
accessibility, botanical collections, inclusion, associations and disability.

 

p. 27 /Museo e Orto Botanico dell’Università di Pisa: incontro alla disabilità

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Progetto Digital Diorama: ecosistemi da conoscere, valorizzare e studiare
Alfredo Broglia, Antonella Pezzotti, Annastella Gambini

Riassunto

I diorami dei Musei di Storia Naturale di Milano sono risorse straordinarie realizzate per favorire la conoscenza di ambienti naturali. Il progetto Digital Diorama ne consente una fruizione ed esplorazione “allargata”, anche in tempi e luoghi diversi da quelli delle visite, anche a coloro che non frequentano abitualmente i Musei. Il progetto prevede infatti la digitalizzazione di alcuni diorami e la loro trasformazione in interfacce interattive fruibili mediante LIM, PC e tablet. Questi dispositivi costituiscono strumenti attraenti per le risorse multimediali che offrono. È stata avviata la valutazione della validità dei Digital Diorama sia nelle scuole sia in postazioni pubbliche come alcuni Musei di Storia Naturale.

Parole chiave
diorami, interfaccia multimediale, LIM, diffusione della cultura scientifica.

 
The Digital Diorama project: ecosystems to learn, valorize and study.

Abstract

The dioramas of Natural History Museums are important resources to enrich the knowledge of certain aspects of natural environments. The Digital Diorama project allows an “extended” exploration of these resources, in different times and places, even to people who do not usually visit museums. This project plans to digitalize some dioramas transforming them into multimedia interfaces accessible through the interactive whiteboard (IWB), pc and tablet. The Digital Diorama is an attractive instrument, made by several media resource. We started to evaluate Digital Diorama both in schools and in public workstations such as Natural History Museums.

Keywords
dioramas, multimedia interface, interactive whiteboard (IWB), dissemination of scientific culture.

 

p. 32 /Progetto Digital Diorama: ecosistemi da conoscere, valorizzare e studiare

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L’arte incontra la scienza: primi risultati dell’analisi dei dipinti presenti nello Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio, Firenze
Marina Clauser, Simone Cianfanelli, Gianna Innocenti, Chiara Nepi, Maria Adele Signorini, Costanza Calzolari

Riassunto

La città di Firenze ospita un patrimonio artistico di eccezionale importanza: molte opere d’arte contengono elementi naturalistici, piante, animali e paesaggi con suoli. Tuttavia poche opere sono state analizzate per trovare connessioni fra l’arte e la scienza. All’interno dell’Università di Firenze (Dipartimento di Biologia e Museo di Storia Naturale) e del CNR-Ibimet è stato costituito un gruppo di ricerca multidisciplinare per identificare e analizzare criticamente gli elementi naturalistici nei beni culturali fiorentini. Alcuni componenti del gruppo hanno già svolto numerose ricerche in tal senso e recentemente il gruppo ha studiato le opere d’arte racchiuse nello Studiolo di Francesco I a Palazzo Vecchio in Firenze. Si riportano alcuni primi risultati della ricerca e indicazioni sui possibili sviluppi che ne possono derivare, come l’offerta di percorsi turistici originali, con un approccio interculturale e interdisciplinare, con una lettura delle opere d’arte basata sulle scienze naturalistiche, nell’ambito dell’audience development.

Parole chiave
fito- e zoo-iconologia, analisi del paesaggio, biologia applicata ai beni culturali, arte e scienza.

 
Art meets Science: preliminary data on paintings in the Studiolo of Francesco I, Palazzo Vecchio, Florence.

Abstract

The city of Florence hosts an art heritage of exceptional influence. In its museums, many artworks show natural elements, but very few studies have been carried out so far trying to trace the numerous connections that arose in Florence among art, science, agriculture and patronage. A multidisciplinary research group was set up at the University of Florence (Department of Biology and the Museum of Natural History) and CNR-Ibimet, aimed to the identification of natural elements in cultural heritage, thanks to the experience acquired by some of the components with studies on different Italian artworks. The group is focusing the study of naturalistic elements - vegetables and fruits, ornamental and medicinal plants, plants related to the myth, forests, birds, mammals, molluscs, landscapes and rocks - in artworks housed in Palazzo Vecchio, Firenze, also in order to propose original naturalistic/artistic itineraries.

Keywords
phyto- and zoo-iconology, landscape analysis, biology and cultural heritage, art and science.

 

p. 37 /L’arte incontra la scienza: primi risultati dell’analisi dei dipinti presenti nello Studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio, Firenze

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Percorsi formativi della Rete dei Musei Universitari Italiani per l’orientamento permanente al metodo e alla cultura scientifica
Elena Corradini

Riassunto

Nel 2014 la Rete dei Musei Universitari Italiani, costituita nel 2012 tra dodici Università, si è allargata con l’inserimento di altre due Università (Genova e Pavia), dei Musei Civici di Reggio Emilia e del Museo Regionale di Scienze Naturlai di Torino per presentare al MIUR nell’ambito della legge per la diffusione della cultura scientifica, con un ulteriore accordo di programma tra Atenei, un secondo progetto approvato e finanziato nel 2015 dedicato a percorsi educativi per l’orientamento permanente al metodo e alla cultura scientifica. Questo secondo progetto, in accordo con uno degli obiettivi strategici fondamentali delle Università Italiane, intende cogliere una sollecitazione, già evidenziata a livello europeo, mirata a orientare i giovani verso specifici percorsi di studi e/o professioni (Lisbon European Council 23-24 March 2000) e aiutarli in maniera specifica a “sviluppare la loro identità, a prendere decisioni sulla loro vita personale e professionale” come richiesto dalle “Linee guida nazionali per l’orientamento permanente” pubblicate nel 2014 dal MIUR.

Parole chiave
orientamento permanente, cultura scientifica, musei universitari, educazione museale.

 
Training courses of the Italian Network of University Museums for lifelong guidance to the method and the scientific culture.

Abstract

In 2014 the Italian University MuseumsNetwork constituted in 2012 among twelve Universities, increased, with the inclusion of two Universities (Genova and Pavia), the Reggio Emilia Civic Museums and the Regional Natural Science Museum of Turin in order to present to the MIUR a project, based on a new agreement among Universities, concerning educational paths for lifelong guidance to the scientific method and culture. The project was approved and founded in 2015, in the framework of the law for the dissemination of the scientific culture. According with one of the strategic goals of the Italian Universities, the project means to answer to a solicitation at the European level to orient young people towards appropriate studies or professional paths (Lisbon European Council 23-24 March 2000), helping them specifically to “develop their identity, to make decisions about their personal and professional lives”, as expected by the national Guidelines for the Lifelong Guidance published in 2014 by the MIUR.

Keywords
lifelong guidance, scientific culture, university museums, museum education.

 

p. 43 /Percorsi formativi della Rete dei Musei Universitari Italiani per l’orientamento permanente al metodo e alla cultura scientifica

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Il Museo entra in classe!
Simone Farina, Chiara Sorbini

Riassunto

Negli ultimi dieci anni, il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa si è impegnato nel potenziare la propria funzione educativa, arricchendo l’offerta didattica fino ad includere oltre 50 progetti ed ottenendo un sensibile aumento dell’utenza scolastica. Con il progetto “Il Museo entra in Classe!” si è affrontata la difficoltà di organizzare e sostenere i costi della trasferta e della visita in Museo segnalata da diversi docenti, proponendo lo svolgimento di un laboratorio didattico nella scuola stessa. A questo scopo è stata allestita una “valigia didattica” contenente sia la replica in scala di una delle sale espositive del Museo che gli strumenti necessari (computer portatile, videoproiettore, smartphone) sia allo svolgimento del laboratorio che a riprodurre in classe la navigazione fra gli approfondimenti, a cui in Museo è possibile accedere tramite la lettura di codici datamatrix. Nei primi anni dal suo inizio, il progetto ha avuto un riscontro positivo da parte degli istituti comprensivi dei comuni limitrofi al Museo.

Parole chiave
museo, attività educative, valigia didattica, codici datamatrix.

 
The Museum enters the Class!

Abstract

In the last ten years, the Museum of Natural History of the Pisa University has intensified its efforts in strengthening its role in education, by enriching the educational offer up to include over 50 projects and achieving a significant increase in the number of schools visiting the Museum. With the project “The Museum enters the Class!” the Museum faced the difficulty to organize the visit to the Museum (school bus availability and economical problems) outlined by several teachers. For this purpose an “educational suitcase” has been projected and realized. The suitcase contains both the scale replica of one of the Museum exhibitions and the devices (laptop, projector, smartphone) necessary for the educational activity and to explore the information included in the datamatrix codes. In its first years, the project recorded a positive response by the schools in the surrounding areas.

Keywords
museum, educational activities, educational suitcase, datamatrix codes.

 

p. 48 /Il Museo entra in classe!

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Il Museo con la valigia, un progetto per avvicinare nuovo pubblico alla cultura
Valentina Giordano, Monica Lazzarini, Paolo Guaschi, Jessica Maffei, Stefano Maretti, Giorgio Mellerio, Edoardo Razzetti

Riassunto

Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia ha deciso di proporre un progetto finalizzato ad incontrare il pubblico anche fuori dalle sedi istituzionali del museo e dai consueti programmi educativi. Gli obiettivi del progetto sono stati: favorire un approccio stimolante e interattivo alle collezioni scientifiche attraverso l’attivazione di proposte ludiche e manipolative; promuovere la partecipazione di fasce di utenza svantaggiate; potenziare la capacità del Museo di presentarsi in modo flessibile e diversificato. Per la realizzazione del progetto è stato allestito un laboratorio mobile e facilmente trasportabile all’interno di due grandi valigie identificabile proprio con il titolo “Il Museo con la valigia”. Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo e Provincia di Pavia, è stato intrapreso nel 2011 e ha registrato immediatamente ottimi riscontri che ci hanno spinto a riproporlo, con lievi modifiche, negli anni successivi.

Parole chiave
musei di storia naturale, programmi didattici, utenti svantaggiati, pedagogia.

 
The museum with the suitcase, a project to bring the public closer to culture.

Abstract

The Natural History Museum of University of Pavia has started a new project to meet the people outside the halls of museum and the usual educational programs. The objectives of the project were: to promote a stimulating and interactive approach to the scientific collections through the activation of recreational and manipulative laboratories; promote the participation of disadvantaged groups of users; enhance the ability of the museum to show up in a flexible and diversified way. For the realization of the project we set up a mobile laboratory inside two large suitcases identifiable with the title “The Museum with the suitcase.” The project, funded by the CARIPLO Foundation and the Province of Pavia, was undertaken in 2011 and has obtained excellent results which immediately prompted us to propose it again, with slight modifications, in the following years.

Keywords
natural history museums, educational programs, disadvantaged users, pedagogy.

 

p. 52 /Il Museo con la valigia, un progetto per avvicinare nuovo pubblico alla cultura

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Insecta: una mostra itinerante come strategia innovativa per la divulgazione scientifica
Salvatore Restivo, Dalila Giacobbe

Riassunto

“Insecta” è il nome della mostra entomologica itinerante realizzata e curata da Vittorio Aliquò, un’importante esposizione di circa 5.000 esemplari, prevalentemente coleotteri provenienti da tutto il mondo, impaginata in sessanta espositori modulari mobili e corredati da pannelli didattici esplicativi. Il progetto di realizzare una mostra itinerante, con esposizioni temporanee allestite ciclicamente in diverse località della Sicilia, nasce dallo stesso Aliquò, in sinergia con diversi Enti ed associazioni. Lo scopo è quello di invertire i ruoli, trasformando qualcosa di solitamente statico come una collezione museale, in una mostra dinamica che vada a “visitare” i cittadini, offrendo loro in maniera attiva il proprio contenuto culturale.

Parole chiave
mostra itinerante, divulgazione scientifica, collezione entomologica, percezione tattile, Vittorio Aliquò.

 
Insecta: a travelling exhibition as an innovative strategy for the popularization of science.

Abstract

“Insecta” is a travelling entomological exhibit assembled and edited by Vittorio Aliquò. It’s an important collection of about 5,000 specimens, mainly Coleoptera from around the world, displayed in sixty modular exhibitors and accompanied by explanatory educational panels. The exhibit is displayed temporarily in several places in Sicily, with the collaboration of various organizations and associations. The aim is to reverse the roles: turning something usually static as a museum collection, in a dynamic exhibition that goes to “visit” the citizens, offering them its cultural content.

Keywords
travelling exhibition, science popularization, entomological collection, tactile perception, Vittorio Aliquò.

 

p. 56 /Insecta: una mostra itinerante come strategia innovativa per la divulgazione scientifica

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Musei, società e partecipazione. Le sfide dell’Audience Development
Alessandro Bollo

Riassunto

L’Audience Development (AD) in ambito culturale si sta affermando nei dibattiti e nelle politiche culturali europee così come nelle pratiche di molti musei. Un’applicazione evoluta dell’AD richiede un cambiamento di visione e produce implicazioni organizzative e progettuali in grado di andare oltre la semplice rimodulazione delle funzioni marketing e comunicazione, sollecitando modelli e meccaniche di partecipazione nuovi.

Parole chiave
musei, Audience Development, pubblici, politiche culturali europee, accesso.

 
Museums, Society and Participation. The Audience Development Challenges.

Abstract

Audience Development (AD) in the cultural field is emerging in the debates and in the European cultural policies as well as in museums practices. A mature application of AD philosophy requires a change in the institutional vision and it generates organisational and management implications that - going beyond a simple refinement of marketing and communication actions - can trigger new engagement and participatory models.

Keywords
museums, Audience Development, audiences, EU cultural policies, access.

 

p. 61 /Musei, società e partecipazione. Le sfide dell’Audience Development

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UmbriaScienza - La rete regionale della comunicazione scientifica
Leonardo Alfonsi, Irene Biagini, Angelo Barili, Raffaele Barocco, Carlo Cavalletti, Sergio Gentili, Marco Maovaz, Emanuela Ughi, Enrico Tombesi

Riassunto

Il progetto UmbriaScienza ha l’obiettivo di creare un raggruppamento di soggetti che realizzino un programma di attività scientifiche su scala regionale. Il programma intende valorizzare i luoghi e gli eventi dedicati alla scienza nel territorio regionale, metterli in più stretta connessione tra loro e sviluppare nuove tecniche di comunicazione utili a coinvolgere un’ampia gamma di cittadini. Per la prima volta nasce così in Umbria un sistema regionale che condivide, risorse, idee e strategie per la diffusione della cultura scientifica e dell’innovazione.

Parole chiave
rete regionale, comunicazione scientifica, musei universitari, cultura dell’innovazione, istituzioni culturali.

 
UmbriaSciences - Regional network of scientific communication.

Abstract

The purpose of the “UmbriaSciences” Project is to create a group of people who can bring to life a programme of scientific activities on a regional scale. The programme aims to increase the value of places and events dedicated to science in regional areas, put them in closer connection with each other and develop new techniques of communication which could encourage the participation of a wide range of citizens. For the first time, a regional system which promotes scientific culture is being created in Umbria: this will share resources, ideas and strategies for the diffusion of scientific culture and innovation.

Keywords
network, scientific communication, university museums, innovation culture, cultural institutions.

 

p. 64 /UmbriaScienza - La rete regionale della comunicazione scientifica

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La scienza democratica: la rivoluzione della fabbricazione digitale e dell’open-source
Ubaldo Betocchi, Daniele D’Arrigo, Nicola Madeddu, Gianni Paoli, Emanuele Pace, Simone Nardini

Riassunto

Il crescente interesse che si sta sviluppando intorno alla fabbricazione digitale e al mondo dell’open-source offre molteplici possibilità di applicazione all’interno di un museo. In questa ottica Paleos e Associazione Ludica propongono presso l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti e presso le scuole del territorio un progetto pilota per la realizzazione di una stazione meteo open-source che permetta di coinvolgere ragazzi e visitatori non solo nella “teoria” ma anche nella “pratica” della ricerca scientifica. L’ autocostruzione di strumenti scientifici può rappresentare una preziosa risorsa in grado di creare continuità tra l’esposizione museale ed il pubblico, appassionandolo con un’esperienza nuova e innovativa.

Parole chiave
fabbricazione digitale, open-source, citizen science, hands-on activities, makers.

 
The democratic science: the digital manufacturing and open-source revolution.

Abstract

The interesting in digital fabrication and open-source resource offers many possibilities of application in a scientific museum. Paleos, Ass. Ludica and OPC propose a project for the construction of an open-source weather station. This is to engage visitors not only in “theory” but also in “practice” of research. Scientific instruments self-construction can be a valuable resource to create continuity between the museum exhibition and the visitors, involving the public with a new and innovative experience.

Keywords
digital fabrication, open-source, citizen science, hands-on activities, makers.

 

p. 70 /La scienza democratica: la rivoluzione della fabbricazione digitale e dell’open-source

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Le piante, l’amore e la gloria: storia di due piccole mostre tra botanica e filosofia
Giovanna Bosi, Daniele Dallai, Marta Bandini Mazzanti, Ivano Ansaloni, Eraldo Antonini

Riassunto

L’Orto Botanico di Modena collabora da anni con FestivalFilosofia Modena/Carpi/Sassuolo. L’Orto da sempre lavora con enti ed istituzioni del territorio per avvicinare il pubblico alla Botanica e trovare nuove occasioni per farsi conoscere. Negli anni 2013 e 2014 l’Orto ha partecipato al Festival presentando due piccole mostre che collegavano i temi botanici a quelli filosofici, fornendo nozioni e curiosità scientifiche in modo corretto ma allettante per un ampio pubblico.

Parole chiave
Orto Botanico, Modena, FestivalFilosofia, simbologia vegetale.

 
Plants, love and glory: the story of two small exhibitions between botany and philosophy.

Abstract

The Botanical Garden of Modena collaborated for several years with FestivalFilosofia Modena/Carpi/Sassuolo. The Botanical Garden has always worked with local institutions to bring the public closer at the Botany and to make himself known. In the years 2013 and 2014 the Botanical Garden has made two small botanical exhibitions to provide scientific knowledge correctly but also so appealing to a large audience.

Keywords
Botanical Garden, Modena, FestivalFilosofia, symbolism of plants.

 

p. 74 /Le piante, l’amore e la gloria: storia di due piccole mostre tra botanica e filosofia

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Museo per tutti: esperienze di condivisione
Serafina Carpino, Malin Birgitta Lundstrom, Laura Corsi

Riassunto

La questione dell’inclusione culturale e sociale nei musei è molto ampia e diversificata. Negli ultimi anni il settore Musei ed EcoMusei della Regione Toscana ha investito molto su questa tematica favorendo nei Musei del territorio non solo una profonda e attenta riflessione, ma anche promuovendo attività specifiche come convegni, seminari e corsi per operatori museali. Il Museo di Scienze Planetarie di Prato ha avuto in tal modo la possibilità di sviluppare ed ampliare la propria proposta divulgativa orientandola più nello specifico all’inclusione sociale. I destinatari sono da un lato i ciechi e gli ipovedenti, dall’altro le persone con Alzheimer: due esperienze che hanno messo in gioco ovviamente modalità, competenze e collaborazioni molto diverse l’una dall’altra ma che hanno avuto tuttavia un denominatore comune e fondamentale, cioè percorsi speciali di formazione per gli operatori museali.

Parole chiave
formazione, inclusione, condivisione, esperienze multisensoriali.

 
Museum for everyone: experiences of sharing.

Abstract

The issue of cultural and social inclusion in museums is very wide-ranging. In recent years the Museums and Eco-museums sector of the Tuscany Region has invested heavily on this issue by promoting not only a broader debate within the Museums of the territory, but also specific activities such as conferences, seminars and courses for museum operators. The Museum of Planetary Sciences of Prato had thus the opportunity to develop and expand its popular scientific proposal directing it more specifically to social inclusion. The recipients are the blind and visually impaired and the other people with Alzheimer’s: two work experiences that involved modes, skills and collaborations very different from each other but which nevertheless had a common and fundamental denominator, namely the training of museum operators.

Keywords
training, inclusion, sharing, multisensory experiences.

 

p. 81 /Museo per tutti: esperienze di condivisione

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Museo e integrazione culturale: un’esperienza con gli “over 65”
Carla Cecchi Maranzana, Ilaria De Angelis, Nicola Margnelli, Fabio Nicolai, Simona Quattrini

Riassunto

La cooperativa Myosotis collabora dal 1999 alla gestione delle attività educative del Museo Civico di Zoologia di Roma, e negli ultimi anni, alla sperimentazione di percorsi volti a favorire l’inclusione culturale di cittadini potenzialmente o realmente esclusi. Questo lavoro presenta in particolare l’esperienza realizzata con alcuni anziani residenti in zone periferiche di Roma, dove sono più evidenti le problematiche socio-culturale. Circa 50 anziani sono stati coinvolti in un programma di incontri al Museo Civico di Zoologia di Roma, al Bioparco, all’Orto Botanico e in un centro culturale, al fine di promuoverne l’interesse verso la cultura e i musei scientifici e favorirne l’accesso alla fruizione del patrimonio culturale della città. Abbiamo così potuto approfondire la conoscenza delle necessità e aspettative di questo pubblico e di sperimentare strategie finalizzate a facilitarne il coinvolgimento e la valorizzazione delle esperienze museali, per poter pianificare interventi culturali mirati a questa audience.

Parole chiave
musei e anziani, audience development, iniziative culturali nei musei, coinvolgimento e partecipazione attiva.

 
Museum and cultural inclusion: An experience with the “over 65”.

Abstract

Myosotis collaborates with the Zoological Museum of Rome in the management of the educational activity, and in the last years also in the development of programmes to promote cultural integration of potentially disadvantaged people. This paper describes the experience realized with some “over 65” living in Rome outskirts, where there are social and cultural problems. About 50 seniors were involved in a program of meetings at the Rome Zoological Museum, Biopark, Botanical Garden of Rome, and over a cultural centre, in order to encourage interest in the scientific culture, to promote access to our cultural heritage and to make it accessible to these visitors. So we had the opportunity to study the needs and expectations of this public and to test strategies that allowed the involvement and the active partecipation of the over 65, in order to plan and define activity and approaches aimed to this public.

Keywords
museum and ageing population, cultural inclusion in museums, activity and approaches in museum, involving and active participation.

 

p. 85 /Museo e integrazione culturale: un’esperienza con gli “over 65”

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I musei di storia naturale per l’inclusione sociale: esperienze con persone affette da Alzheimer
Raffaella Grassi et al.

Riassunto

Vengono presentate due esperienze in corso presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno e il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. Le due esperienze riguardano la realizzazione di incontri al Museo dedicati a persone affette da Alzheimer e a chi se ne prende cura. Queste prime sperimentazioni sono state accolte molto positivamente dai soggetti coinvolti e i due Musei intendono promuovere lo scambio di buone pratiche con altri musei scientifici.

Parole chiave
musei, Alzheimer, pubblico, inclusione.

 
Museums of Natural History for social inclusion: two experiences with people afflicted by Alzheimer.

Abstract

This paper presents two ongoing experiences at the Natural History Museum of the Mediterranean of Livorno and at the Natural History Museum of University of Pisa. Both experiences deal with the meetings realized at the two Museums with people afflicted by the Alzheimer disease and their caregivers. At present these first experiences have been accepted very positively by the involved people. Both Museums intend to promote an exchange of good practices, on the basis of their experiences, potentially including in this mutual exchange also other science museums.

Keywords
museums, Alzheimer, publics, inclusion.

 

p. 91 /I musei di storia naturale per l’inclusione sociale: esperienze con persone affette da Alzheimer

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Raccontare il calcolo senza fare i conti
Giovanni A. Cignoni, Cinzia Colosimo

Riassunto

L’informatica è percepita dal grande pubblico in due modi, fra loro contrastanti. Da una parte è un mondo di sfiziosi gadget tecnologici, hardware (smartphone, tablet, console per videogiochi...) o software (social network, app, giochi più o meno partecipativi...). Dall’altra è una disciplina ostica, affine alla matematica, dalla quale è concesso prendere le distanze e ammettere (quasi vantare) l’ignoranza e l’assenza di qualsiasi affinità elettiva. Per un Museo dedicato all’informatica e alla sua storia è un doppio problema: c’è da smontare una visione superficiale, ma accattivante, per costruirne una fondata, ma spaventevole per molti. L’articolo racconta l’esperienza costruita dal Museo degli Strumenti per il Calcolo insieme a “paginaQ”, un quotidiano online locale. L’obiettivo è allargare le zone di contatto del museo e del quotidiano condividendo i rispettivi pubblici su una serie di articoli di storia dell’informatica redatti per essere curiosi e accessibili, ma scientificamente rigorosi.

Parole chiave
informatica, storia, quotidiano online, condivisione di pubblico.

 
Telling calculus, without doing sums.

Abstract

The general public perceives computer science in two clashing ways. There are fanciful gadgets, hardware (smartphones, tablets, game consoles...) as well as software (social networks, apps, games more or less multiplayer...). On the other side, it is a hard discipline, akin to mathematics, for which ignorance and absence of elective affinities can be declared without shame (sometime even with pride). For a Museum dedicated to computer science this is a double trouble. First we have to dismantle a perception of the discipline that is superficial, yet it is appealing for the public. Then, we have to build a well-founded view that, unfortunately, appears difficult to most people. The paper presents a project carried out by the Museum of Computing Machinery of the University of Pisa and by paginaQ, a local online newspaper. The project aims to expand the respective contact zones by sharing the audiences and offering articles about the history of computing written to be attractive and accessible, but scientifically correct.

Keywords
computer science, history, online newspaper, target sharing.

 

p. 97 /Raccontare il calcolo senza fare i conti

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Le collezioni botaniche come strumento per dialogare col territorio
Daniele Dallai et al.

Riassunto

Tra l’Orto Botanico universitario di Modena e il Giardino Botanico “La Pica” ONLUS di San Biagio in Padule (MO), è stata avviata, nell’ambito di un progetto per la Diffusione della Cultura Scientifica (Legge 6/2000), una collaborazione volta a stimolare il pubblico e le scuole all’interesse per la biodiversità locale e la sua tutela. Le collezioni botaniche presenti nelle istituzioni coinvolte, ricche di campioni raccolti nella bassa pianura modenese tra esemplari d’erbario e piante vive, sono state utilizzate come strumento di conoscenza, divulgazione e sensibilizzazione sui temi della conservazione biologica.

Parole chiave
collezioni botaniche, Orto botanico, Modena, territorio locale, diffusione cultura scientifica.

 
The botanical collections as a tool to dialogue with the territory.

Abstract

A collaboration between the University Botanic Garden of Modena and the Botanic Garden “La Pica” NPO in San Biagio in Padule (MO) was started, as part of a project for the Dissemination of Scientific Culture (Law 6/2000) for stimulating people’s and schools’ interest for the local biodiversity and its protection. The botanical collections of the involved Institutions, rich in samples collected in the low plain of Modena (herbarium specimens and living plants), were used as an instrument of knowledge, dissemination and public awareness on the issues of biological conservation.

Keywords
botanical collections, botanic Garden, Modena, local territory, scientific dissemination.

 

p. 102 /Le collezioni botaniche come strumento per dialogare col territorio

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Dati preliminari sulla cultura della sostenibilità nei musei scientifici italiani
Elisabetta Falchetti, Alessandro Blasetti, Monica Celi, Elisabetta Cioppi, Anna Maria Miglietta, Maria Xanthoudaki

Riassunto

La società contemporanea ha bisogno di musei che rivestano nuovi ruoli, maggiormente “visitor-oriented”, divengano contesti di contatto tra persone diverse, luoghi di inclusione sociale, dove si parlano linguaggi trasversali e interculturali. Questo cambiamento socio-culturale si basa sulla cultura della sostenibilità, in direzione della quale i nostri musei scientifici stanno intraprendendo i primi passi. In questo lavoro vengono riportati alcuni dati preliminari di indagini effettuate in seno all’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS), che il Gruppo di Lavoro Educazione nei Musei Scientifici (GEMS) si ripromette di approfondire per giungere a una operatività condivisa. Malgrado l’esiguità del campione, dai primi dati della ricerca nei nostri musei risultano interesse e consapevolezza per i problemi della sostenibilità e una varietà di progetti che superano l’aspetto ecologico-energetico e affrontano anche la complessità dei problemi socio-culturali.

Parole chiave
musei scientifici, nuovi ruoli, sostenibilità, ricerca preliminare.

 
Preliminary research on the sustainability culture in the Italian Scientific Museums.

Abstract

Contemporary society needs museums with new roles, more visitor-oriented, social inclusive, contact places between people with different cultural context. Our museums are approaching this new way towards the sustainability and some preliminary data collected within the ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici) are reported. The GEMS working group of the Association (working on Education in Scientific Museums) wishes to analyze in depth the matter, to find a common professional strategy. Despite the small sample, the early research data in our museums show interest and awareness for sustainability issues and a variety of projects that exceed the ecological - energy and also face the complexity of socio-cultural problems.

Keywords
scientific museums, new roles, sustainability, preliminary research.

 

p. 108 /Dati preliminari sulla cultura della sostenibilità nei musei scientifici italiani

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Il museo in carcere: obiettivi e risultati di dieci anni di percorso
Simona Guioli

Riassunto

Con l’intento di contattare un nuovo segmento di “non pubblico”, nell’anno 2004 il Museo “G. Orlandi” ha avviato una collaborazione con la Casa Circondariale di Voghera, finalizzata ad avviare corsi all’interno della struttura detentiva, dedicati alle scienze naturali e ai beni naturalistici. Sono emersi subito alcuni aspetti positivi: l’alto grado di partecipazione e di coinvolgimento dei detenuti e il forte interesse a collaborare da parte della Direzione carceraria. Quanto ai lati negativi: non tutti i gruppi erano idonei a un lavoro continuativo nel tempo ed erano disponibili a farsi coinvolgere in un progetto culturale. Infine, l’alto grado di sicurezza del carcere vogherese inevitabilmente imponeva forti limiti nell’organizzazione delle attività. Due aspetti in particolare, tuttavia, hanno determinato una evoluzione del percorso: l’obiettivo di continuare ad alimentare emozioni e interessi risvegliati dall’esperienza del Museo - prima assopiti dalla lunga reclusione – e di utilizzarli come potenziale di crescita, rieducazione e di reinserimento lavorativo. Sono state quindi riviste le finalità del progetto iniziale, considerando molto limitativo il solo approccio didattico frontale, puntando quindi su attività più coinvolgenti, manuali; su una responsabilizzazione dei detenuti e su una possibile prospettiva di lavoro remunerato. Il bilancio è positivo per il Museo, per il contributo ai problemi socio-culturali del territorio e per i detenuti coinvolti, che hanno recuperato interessi, competenze e ruolo sociale. Inoltre, il progetto ha permesso di incrementare la collaborazione con le istituzioni territoriali e non, che operano in campo sociale, condividendo programmi e risorse, che hanno portato all’attivazione di specifiche borse lavoro, alcune all’interno del carcere, altre all’esterno presso il Museo. Il progetto del Museo di Voghera può rappresentare un modello di azione nel campo della sostenibilità sociale.

Parole chiave
museo, carcere, territorio, (ri)educazione, reinserimento sociale.

 
The museum is in jail: objectives and results of ten years of path.

Abstract

With the intention of contacting a new segment of “non-public”, in 2004 the “G. Museum Orlandi “has initiated a collaboration with the Prison of Voghera, aimed at launching courses within the detention facility, dedicated to the natural sciences and natural heritage. They emerged just a few positive aspects: the high degree of participation and involvement of the detainees and the strong interest to cooperate on the part of the prison management. As for the downsides: not all groups were eligible to continued employment over time and were available and willing to get involved in a cultural project. Finally, the high security prison capable of Voghera inevitably imposed severe limits in the organization of activities. Two aspects in particular, however, have determined the evolution of the course: the objective of continuing to fuel emotions and interests awakened by the experience of the museum - the first drowsy from the long imprisonment - and use them as growth potential, rehabilitation and return to work . It was revised the objectives of the initial project, considering very limiting the front only teaching approach, and focusing on more engaging activities, manuals; on one of the inmates responsibility and a possible prospect of remunerated work. The balance is positive for the Museum, for its contribution to social and cultural problems of the territory and for the inmates involved, who have recovered interests, skills and social role. In addition, the project has allowed to increase collaboration with local institutions and non-operating in the social field, sharing programs and resources, which led to the activation of specific employment grants, some inside the prison, other outside at the Museum. The project of the Museum of Voghera may represent a pattern of action in the field of social sustainability.

Keywords
museum, Prison, territory, (re)education, social reintegration.

 

p. 114 /Il museo in carcere: obiettivi e risultati di dieci anni di percorso

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Il ruolo dei Musei nella “neonata” terza missione delle Università
Anna Maria Miglietta

Riassunto

Recentemente, ai canonici ruoli di didattica e ricerca delle università si è aggiunto un terzo ruolo: la cosiddetta “terza missione”. Non è stato meglio specificato un nome per questo ruolo, probabilmente per la complessità e la diversità dei suoi ambiti di azione. In generale, la terza missione comprende tutti gli aspetti di interazione delle università con i loro territori di appartenenza. Non solo trasferimento di tecnologie e innovazione, ma anche impegno nel sociale e nella formazione permanente della popolazione. I musei universitari, con la loro azione di disseminazione dei risultati della ricerca, rientrano a pieno titolo nella terza missione.

Parole chiave
terza missione, università, musei.

 
Museums role in the”newborn” third mission of universities.

Abstract

The so-called “third mission” has recently joined the canonical role sof teaching and research in universities. This mission has a generic name, probably because of the complexity and diversity of its scopes. In general, the third mission involves interaction aspects of universities with their regions. It’s not just technology transfer and innovation, but also social commitment and life long learning actions. The university museums, with their action of dissemination of research results, are fully included in the third mission.

Keywords
third mission, university, museums.

 

p. 118 /Il ruolo dei Musei nella “neonata” terza missione delle Università

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La scienza partecipata (Citizen Science) come strumento di rilancio e valorizzazione del ruolo di un museo.
Andrea Sforzi

Riassunto

I musei di storia naturale vantano una antica tradizione nel coinvolgimento di persone non appartenenti al mondo accademico nella raccolta di dati e in progetti di ricerca. Data la loro duplice competenza negli ambiti della ricerca e dell’educazione, essi si trovano nella posizione ideale per unire questi due settori e svolgere un ruolo di rilievo nell’emergente settore della Citizen Science (CS). Il periodo che stiamo vivendo è caratterizzato da un grave impatto sulla biodiversità, che implica un cambiamento di approccio verso il monitoraggio ambientale e la conservazione; i musei hanno l’opportunità di guidare questo processo. Essi possono svolgere un ruolo di rilievo a vantaggio delle persone e della biodiversità, ottenendo al contempo l’importante risultato di rinnovare e migliorare la loro funzione nella società. Probabilmente non è un caso che alcuni tra i più importanti musei di storia naturale europei siano tra i fondatori della Associazione Europea di Citizen Science (ECSA). Programmi specifici che coinvolgano il pubblico in iniziative di monitoraggio ambientale possono portare ad una maggiore accettazione delle istituzioni museali, che da tempo mostrano i segni di una profonda crisi, assicurando migliori possibilità di sopravvivenza e prospettive di sviluppo. Questo articolo ha lo scopo di rappresentare la gamma di attività di citizen science realizzate dal Museo di Storia Naturale della Maremma nel corso degli ultimi cinque anni, che vanno da un sito di registrazione di osservazioni naturalistiche, a corsi per aspiranti Citizen Scientist, a Bioblitz della durata di 24h. Una esperienza di “interfaccia tra musei e società” che potrà essere facilmente replicata da altri musei e contesti socio-culturali.

Parole chiave
Citizen Science, musei, monitoraggio della biodiversità.

 
Citizen Science as a tool for enhancing the role of a museum

Abstract

Natural history museums held an ancient tradition of involving non-academics in data collection and research projects. Given their dual remits of research and education, they are ideally placed to link these two sectors and to play a relevant role in the field of Citizen Science (CS). At a time when we are experiencing a severe impact on biodiversity, a change in approach to environmental monitoring and conservation is required, and museums have the opportunity to lead this process. The role of museums owns a full potential for the benefit of people and biodiversity, but also a mean to enhance their function into society. It is probably not a case that natural history museums are among the founders of the European Citizen Science Association (ECSA). In Italy, as well as in other countries, specific programs involving public in the monitoring process can lead to a greater acceptance of the leading institutions, assuring a better chance for survival and flourishing. This paper has the aim to depict the range of citizen science activities carried out by the Maremma Natural History Museum during the last five years, ranging from a recording site to courses for aspirant Citizen Scientists, to 24h Bioblitzes. An experience at the “museum-society interface” that could be easily applied to other museums and socio-cultural contexts.

Keywords
Citizen Science, museums, biodiversity monitoring.

 

p. 124 /La scienza partecipata (Citizen Science) come strumento di rilancio e valorizzazione del ruolo di un museo.

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La necropoli di Parrana San Martino (Collesalvetti, Livorno): un progetto di “archeologia inclusiva”
Antonio Borzatti de Loewenstern, Raffaella Grassi, Barbara Raimondi, Anna Roselli, Giuditta Grandinetti, Carolina Megale, Franco Sammartino

Riassunto

Con questo contributo si presenta il progetto di citizen science “La necropoli di Parrana San Martino”, realizzato dal Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, per condividere con varie categorie di pubblico le fasi ed i risultati della ricerca archeologica svolta presso la suddetta necropoli. L’obiettivo è stato rendere un museo ed una scienza più inclusivi. Il progetto ha previsto, infatti, il coinvolgimento del pubblico alle fasi di ricerca archeologica sul campo, rendendolo “Citizen Scientist” e co-autore di conoscenza, e una serie di azioni divulgative di varia natura, dalle pubblicazioni su riviste scientifiche a quelle sui quotidiani, alle conferenze per esperti e non, ai laboratori didattici per bambini. Questa strategia ha permesso il coinvolgimento di varie tipologie di cittadini, con background culturali ed esigenze formative diverse, realizzando così un dialogo tra museo e territorio e una scienza/conoscenza sempre più accessibile.

Parole chiave
archeologia inclusiva, coinvolgimento del pubblico, Citizen Science, museo.

 
“The necropolis of Parrana San Martino” (Collesalvetti, Livorno): an inclusive archaeological project.

Abstract

At the Natural History Museum of the Mediterranean sea, an inclusive archaeological project entitled “The necropolis of Parrana San Martino” has been carried out to share some research phases and results with various public audiences. Many citizen have been involved in the field researches and transformed in “Citizen Scientists”. Moreover the project included a series of outreach activities, as publications in scientific journals and newspapers, conferences for experts and not, educational laboratories for children. The aim was to involve various types of citizen with different cultural background and formative/cultural needs, in order to open a wider and inclusive dialogue between Museum and territory and to improve the accessibility of scientific knowledge.

Keywords
inclusive archaeology, accessible science, Citizen Science, museum.

 

p. 129 /La necropoli di Parrana San Martino (Collesalvetti, Livorno): un progetto di “archeologia inclusiva”

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133 wINTRODUZIONE La perdita di biodiversità è oggi la sfida più pressante nell’equilibrio uomo-ecosistema. E’ perciò necessario comprendere i fattori, antropici e non, che causano questo declino. Uno dei metodi attualmente più seguiti è quello di compara
Stefano Mazzotti, Laura Sensi

Riassunto

Il Progetto CoSMoS (Collecting Snails, Monitoring Snails) promosso dal Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, convenzionato con il progetto CSMON – Life, nasce allo scopo di utilizzare la collezione malacologica “Giorgio Lazzari” come riferimento per compiere monitoraggi e confrontare i dati storici con quelli attuali. Il progetto comprende attività di Citizen Science che prevedono: a) la catalogazione e l’analisi della collezione malacologia “Giorgio Lazzari”; b) il monitoraggio sul campo in sette siti nel territorio del Delta del Po e della Pianura Padana orientale; c) la realizzazione di moduli didattico-educativi e BioBlitzes per coinvolgere gli studenti e la cittadinanza in esperienze dirette sullo studio della biodiversità. I dati di presenza/assenza rilevati dalla collezione “G. Lazzari” sono confrontabili con le informazioni derivate dai monitoraggi effettuati sulle comunità malacologiche e sono stati utilizzati al fine di individuare eventuali modificazioni della loro composizione specifica nel tempo. Esperienze di ricerca e didattiche possono così integrarsi vicendevolmente per contribuire alla salvaguardia degli ecosistemi padani e costieri e della loro biodiversità.

Parole chiave
collezione malacologica, Citizen Science, moduli didattici, Delta del Po, biodiversità.

 
Collections and citizen science. The project CoSMoS between biodiversity, monitoring and museology.

Abstract

The project CoSMoS (Collecting Snails, Snails Monitoring) sponsored by the Museum of Natural History of Ferrara, with partnership of CSMON – Life project, was born to use the “Giorgio Lazzari” malacological collection as a reference to perform monitoring and compare historical data with current ones. The CoSMoS project comprises Citizen Science activities involving: a) the cataloging and the analysis of the “Giorgio Lazzari” collection; b) monitoring on the seven sites in the Po River Delta and in the Eastern Po Valley; c) the realization of teaching and educational activities (BioBlitzes) to involve the students and the citizens in a live experience to the biodiversity studies. The presence/absence data taken from the “G. Lazzari” collection are comparable with the information derived from the monitoring conducted on snails communities and we used them in order to identify species turnover. Research and educational experiences may well complement each other to contribute to the biodiversity conservation of Po valley and coastal ecosystems.

Keywords
malacological collection, Citizen Science, educational modules, Po Delta, biodiversity.

 

p. 133 /133 wINTRODUZIONE La perdita di biodiversità è oggi la sfida più pressante nell’equilibrio uomo-ecosistema. E’ perciò necessario comprendere i fattori, antropici e non, che causano questo declino. Uno dei metodi attualmente più seguiti è quello di compara

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Musei partecipati: riflessioni ed esperienze nel Sistema museale RESINA
Lorenza Merzagora

Riassunto

La progettazione partecipata emerge, negli ultimi anni, come elemento innovativo tra i musei del Sistema RESINA, la rete dedicata ai musei scientifico-naturalistici della Regione Lazio comprendente 15 poli diffusi sul territorio. Il crescente coinvolgimento dei visitatori nell’ideazione, nello sviluppo e /o nella diffusione di nuovi contenuti e programmi, segue la riduzione di finanziamenti pubblici e privati disponibili per i musei. Intercetta, tuttavia, nuove energie e aspetti di una cultura digitale globale capaci di incidere sulle relazioni tra i musei e le comunità di appartenenza. In un contesto che vede i piccoli borghi del Lazio aprirsi ad una filosofia di “localismo cosmopolita”, i musei possono giocare un ruolo: quello di catalizzare una partecipazione attiva alla rigenerazione culturale, sociale ed economica delle territorio in virtù della loro capacità di promuovere l’innovazione culturale, dialogare con pubblici diversi, lavorare per l’inclusione, creare nuove connessioni.

Parole chiave
partecipazione, musei naturalistici, rete museale, Regione Lazio, sviluppo locale.

 
Museums and participation: trends and reflections from RESINA museum Network.

Abstract

Participatory planning is emerging as a new trend in museums belonging to RESINA, the Lazio Region network including 15 small natural history and science museums scattered on the region. The increasing inclusion of visitors in the conception, development and/or dissemination of museum’s contents and projects first appeared as a response to the financial crisis, encompassing both an effort towards the democratization of museums and the search for new management tools. However, the phenomenon also highlight how new energies and the features of a digital global culture are entering the relationships between museums and their communities and drawing for change. When small villages look forward to opening up within a “cosmopolitan localism” perspective, museums can take part: drawing on their longstanding abilities to catalyze cultural innovation, contribute to identities, create connections, work for inclusion in order to engage new local participation.

Keywords
participation, natural history museums, museum network, Lazio Region, local development.

 

p. 139 /Musei partecipati: riflessioni ed esperienze nel Sistema museale RESINA

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Il contributo dei gruppi di volontariato dell’associazionismo scientifico nell’attività del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno
Gianfranco Barsotti, Emiliano Carnieri

Riassunto

Il Museo Provinciale di Storia Naturale fu aperto al pubblico nel 1929. Da allora il Museo ha vissuto alterne vicende, compresa la sua distruzione durante la seconda Guerra Mondiale. Nel dopo guerra il Museo fu ricostituito e, a partire dagli anni ’70, associazioni culturali di volontariato hanno contribuito in maniera importante alle attività di ricerca e divulgazione del Museo.

Parole chiave
Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, associazioni culturali di volontariato, cultura scientifica, fondi comunitari.

 
The contribution of scientific associations voluntary groups in the activity of the Mediterranean Natural History Museum of Livorno.

Abstract

The Provincial Museum of Natural History opened to the public in 1929. Since then the Museum has experienced ups and downs, including its destruction during the Second World War. After the war the museum was reconstituted and, since the 70s, cultural voluntary associations have contributed in an important way to research and cultural activities of the Museum.

Keywords
Museum of Natural History of the Mediterranean, cultural associations of volunteers, scientific culture, community funds.

 

p. 144 /Il contributo dei gruppi di volontariato dell’associazionismo scientifico nell’attività del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno

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Il territorio “fa rete” per comunicare cultura
Milena Bertacchini

Riassunto

Consapevoli della stretta relazione che lega ogni museo al proprio territorio, il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il suo Museo Universitario “Gemma 1786” hanno voluto celebrare anche a Modena l’Anno Internazionale della Cristallografia con una mostra che fosse in grado di raccontare del mondo dei cristalli partendo dal territorio e dal contesto storico-sociale. La volontà di realizzare un percorso espositivo in grado di raccogliere l’attenzione di diverse tipologie di fruitori ha portato il museo a costruire una rete di relazioni e collaborazioni con un nutrito gruppo di esperti provenienti da settori pubblici e privati che hanno condiviso obiettivi, scelte, contenuti e strategie del progetto in una prospettiva ampia e interdisciplinare.

Parole chiave
museo, rete, territorio, mostra scientifica, cristalli.

 
Creating a district network for doing culture.

Abstract

The Italian Museums are deeply related to the local context. The idea to create a science exhibition to celebrate the International Year of Crystallography was developed by the Department of Chemical and Geological Sciences of Modena and Reggio Emilia University and its Museum “Gemma 1786” in order to introduce non-specialists to the world of crystals. A district network was prompted by the museum with various public and private partners, who interacted and cooperated in a sustainable and interdisciplinary way. This district network was the driver of the exhibition organized in Modena (Italy) on 2015 and named Cristalli ai raggi X.

Keywords
museum, network, district, science exhibition, crystals.

 

p. 147 /Il territorio “fa rete” per comunicare cultura

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Il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno tra strategie di accoglienza e audience development
Antonio Borzatti de Loewernstern, Anna Roselli, Monica Lischi, Raffaella Grassi, Barbara Raimondi, Emanuela Silvi

Riassunto

Con la Legge Regionale 21/2010, Testo unico delle disposizioni in materia di beni, istituti e attività culturali, la Regione Toscana ha individuato, sulla base delle indicazioni nazionali, un insieme di indicatori qualitativi che consentano di riconoscere e qualificare i cosiddetti “musei ed ecomusei di rilevanza regionale” (artt. 20-21). Il Museo ha recepito tali indicatori e li ha utilizzati per portare avanti la propria audience development nonostante alcune criticità intrinseche nella rigidità e nei vincoli delle Pubbliche Amministrazioni.

Parole chiave
audience development, strategie di accoglienza, museo, Livorno.

 
Il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno tra strategie di accoglienza e audience development.

Abstract

According to regional law 21/2010, consolidated provisions relating to goods, institutions and cultural activities, The Tuscany Region has identified, on the basis of national guidelines, a set of qualitative indicators that enable customers to identify and qualify the so-called “eco-museums and museums of regional importance” (arts. 20-21). The Museum has incorporated these indicators and used them to further their audience development despite some inherent stiffness in both rigor and constraints of Public Administrations.

Keywords
audience development, reception strategies, museum, Livorno.

 

p. 150 /Il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno tra strategie di accoglienza e audience development

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Musei e nuove professionalità
Antonietta Di Fabrizio, Alessia Fazio, Assunta Paolucci ,Maria Del Cimmuto, Mariangela Sciubba, Jacopo Cilli, Luigi Capasso

Riassunto

In un museo è molto importante la professionalità dei propri operatori per promuovere la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale. Il Museo universitario di Chieti in collaborazione con l’Università degli Studi Telematica “Leonardo Da Vinci” organizza dal 2010, un Corso di formazione per Ausiliario della Fruizione Museale ed un Master di primo livello per Tecnico della Fruizione museale. Corso e Master nascono per preparare figure professionali fortemente innovative per interpretare le diverse esigenze dei visitatori.

Parole chiave
museo, educazione.

 
Museums and new professions

Abstract

In a museum it is very important for the professionalism of its operators to promote the development and fruition of cultural heritage. The University Museum of Chieti in collaboration with the Online University “Leonardo Da Vinci” organizes since 2010 a training course for Auxiliary of Museum Fruition and a first level Master for Technician of Museum Fruition. Course and Master want to train highly innovative professions to understand the different needs of visitors.

Keywords
museum, education.

 

p. 154 /Musei e nuove professionalità

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Una rete museale per la gestione sostenibile di una delle zone di più alto valore del Lazio: i Monti della Tolfa
Gianluca Forti, Elisabetta Falchetti, Corrado Battisti

Riassunto

Alla luce dei nuovi ruoli sociali “territoriali” dei musei e di esperienze di sensibilizzazione realizzate con successo nei primi anni 2000 dal Dip.to educativo del Museo Civico di Zoologia di Roma nei Monti della Tolfa, si propone un modello di rete museale per promuovere consapevolezza nelle comunità locali e arrestare processi di erosione ambientale e culturale in un’area di grande pregio naturalistico del Lazio. I musei locali possono attivare percorsi di cittadinanza attiva, per superare il conflitto che ostacola la costituzione di un Parco e arrivare a forme alternative di tutela e gestione del territorio. Oggi i nuclei iniziali della rete possono essere identificati nei 5 musei civici dell’area, nelle aree protette contigue, in un LEA provinciale e due poli universitari. La rete può costituire un modello alternativo o sinergico al Parco e coinvolgere gli enti che gestiscono gli usi civici, e tutti i cittadini nel mantenimento del mosaico agro-silvo-pastorale tipico dell’area.

Parole chiave
rete museale territoriale, conservazione di aree protette, sostenibilità, Monti della Tolfa.

 
A museum territorial network for a sustainable management of an invaluable ZPS area of the Lazio Region: the Tolfa Mountains.

Abstract

This contribution refers to a project of “museum network” in a protected area of the Lazio Region: the Tolfa Mountains. At present this area - invaluable from naturalistic/cultural points of view - is included in the European Habitat Directives, but it is in need of a deeper rigorous protection. The local population is hostile to the institution of a regional Park. In view of the new social roles entrusted to museums, the Authors propose an alternative strategy that sees the local museums, especially the scientific ones, as promoters of educational and managerial activities, in order to sensibilize and involve in conservation the local communities.

Keywords
territorial Museum Network, conservation of protected areas, sustainability, Tolfa Mountains.

 

p. 157 /Una rete museale per la gestione sostenibile di una delle zone di più alto valore del Lazio: i Monti della Tolfa

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Corsi CollMap: valutazione delle richieste formative sulla tassonomia in ambito museale
Carla Marangoni, Anna Maria Miglietta, Vincenzo Vomero

Riassunto

L’ANMS ha organizzato, nell’ambito del progetto CollMap, cinque corsi di tassonomia su alcune famiglie di piante vascolari, di coleotteri e di micromammiferi, con lo scopo di dare un contributo alla formazione di tassonomi per lo studio e l’implementazione delle collezioni biologiche nei musei naturalistici. Tali corsi si sono svolti in cinque sedi museali distribuite su tutto il territorio italiano nel periodo luglio - settembre 2014 ed erano destinati a quindici partecipanti per ogni corso. Le domande ricevute sono state di gran lunga superiori alle aspettative e quindi si è resa necessaria una selezione, basata su una dichiarazione scritta nella quale i candidati hanno espresso i motivi per la loro candidatura, e sul curriculum vitae. Sulla base di questa documentazione il presente lavoro intende valutare le esigenze dei candidati ed il loro profilo attraverso l’analisi di alcuni indicatori quali la loro età, formazione e provenienza, allo scopo di indirizzare in modo mirato future occasioni formative nell’ambito della tassonomia.

Parole chiave
CollMap, corsi di formazione, tassonomia, musei di storia naturale, valutazione.

 
CollMap courses: an evaluation of training requirement on taxonomy in Natural History Museums.

Abstract

The Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS), in the framework of CollMap project, organized 5 training courses on taxonomy of some taxa of superior plants, insects (Coleoptera) and micro mammals. The aim of these courses was the training of taxonomists that could support in studying and increasing natural collections. The courses occurred in 5 Italian Natural History Museums from July to September 2014. Each course was opened to 15 students as maximum. The number of received applications were higher than expected ones. Then it needed a selection, based on a declaration of motivations (in which the candidates expressed the reasons for their request) and a curriculum vitae. In the present paper the authors report candidates ages, provenance and training to focus future courses in taxonomy.

Keywords
CollMap, training courses, taxonomy, Natural History Museums, evaluation.

 

p. 163 /Corsi CollMap: valutazione delle richieste formative sulla tassonomia in ambito museale

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Bilancio sociale di un educatore/mediatore museale
Angela Pelosi

Riassunto

I Musei scientifici moderni assumono nuovi ruoli integrando la mission storica di conservazione, ricerca e diffusione culturale con interventi sempre più significativi nella società, come richiesto dal Consiglio d’Europa sulla Convenzione quadro del valore del patrimonio culturale per la società (Convenzione di Faro, 2005). I musei hanno infatti la potenzialità di accogliere e promuovere la partecipazione di diversi pubblici con differenti aspettative, motivazioni e background socio-culturali e diventare spazi di scambio interculturale e intergenerazionale, promuovendo la sostenibilità sociale e ambientale. In questa prospettiva, la figura dell’ educatore/mediatore museale che più di altre in museo si rapporta con i pubblici, si trova a fronteggiare obiettivi nuovi e contesti esperienziali che richiedono altre competenze, oltre la formazione disciplinare e la capacità di interpretare il museo. Occorre dunque individuare percorsi formativi che guidino la figura del mediatore museale in una nuova prospettiva professionale, incrementando le competenze comunicative interculturali, la capacità di accoglienza e di audience development, di ricerca e sperimentazione.

Parole chiave
scienza e società, mediazione museale, nuove competenze, formazione professionale, coivolgimento dei pubblici.

 
Social report of a Museum Educator/Mediators.

Abstract

Modern scientific museums are assuming new roles by integrating the historical mission of conservation, research and cultural dissemination with more significant interventions in society as established by the Council of Europe Framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society (Convenzione di Faro, 2005). Museums have the potential to accept and promote the participation of publics whith different expectations, motivations and socio-cultural background; moreover, they can become special places for intercultural and inter-generational exchanges and can promote social and environmental sustainability. In this perspective, museum educator/mediators that, more than others in the museum interacts with visitors, takes on new goals, experiences and new contexts that require other skills, beyond disciplinary expertise and the ability to interpret the museum. It is necessary to identify skills and educational paths that set the museum mediators in a new professional perspective, by improving their intercultural communicative skills, the ability to encourage people and promote audience development, their research expertise and learning by experience.

Keywords
science and society, museum mediation, new skills, professional training, public engagement.

 

p. 167 /Bilancio sociale di un educatore/mediatore museale

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