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Dicembre 2019 - N. 20
Memorie
Anno: 2019
Volume: 20
Riassunto
Durante i progetti di ricerca ambientale condotti dall’Istituto CNR-ISMAR di Venezia, sono state costituite raccolte di organismi e sedimenti espressione di ambienti estuarini e marini del Nord Adriatico. In dettaglio, le principali collezioni catalogate sono: le collezioni macroalgali; le raccolte di invertebrati bentonici marini; la raccolta di Foraminiferi bentonici; la raccolta di carote di sedimento storiche; l’archivio fotografico.
La necessità di organizzare e rendere accessibili le collezioni naturalistiche ha condotto a redigere una guida pratica riportante i passaggi di un percorso metodologico multidisciplinare che inizia con lo studio dei campioni fino alla loro archiviazione sul repository digitale Archivio di Studi Adriatici (ASA) di ISMAR e al networking con le altre risorse digitali.
Parole chiave
collezioni naturalistiche, Archivio Studi Adriatici, conservazione, digitalizzazione, Mar Adriatico.
The naturalistic collections of the Institute of Marine Sciences of the CNR: from conservation to digitization
Abstract
During the research projects conducted by the CNR-ISMAR Institute of Venice, collections of organisms and sediments have been formed as the character of estuarine and marine environments of the Northern Adriatic Sea. In detail, the main collections catalogued are: the macroalgae collections; the collections of marine benthic invertebrates; the collection of benthic foraminifera; the collection of historic sediment cores; the photographic archive.
The need to organize and make the naturalistic collections accessible has led to the preparation of a practical guide, showing the steps of a multidisciplinary methodological path that begins with the study of the samples up to their storage in the digital repository Archive of Adriatic Studies (ASA) of ISMAR and networking with other digital resources.
Keywords
natural science collections, Archive of Adriatic Studies, conservation, digitization, Adriatic Sea.
p. 10 / Dicembre 2019 - N. 20
Riassunto
Da qualche anno curatori e studiosi di varie discipline si stanno interrogando sulle dinamiche di patrimonializzazione, studio e valorizzazione di oggetti, pratiche e ricerche legati al mondo della scienza e della tecnologia e sui modi di presentare questi argomenti al pubblico. Nella prima parte l’articolo riflette sull’apporto che il dibattito attualmente in corso a livello internazionale sul concetto di patrimonio culturale può fornire a una riflessione specifica sui musei scientifici. Nella seconda parte si ricostruisce in linee generali il lungo e complesso processo che nell’Italia post-unitaria ha portato a riconoscere, anche dal punto di vista legislativo, raccolte e collezioni scientifiche come beni culturali.
Parole chiave
Beni culturali, Musei scientifici, Italia, Scienza.
The Italian historical-scientific heritage: some reflections between past and present
Abstract
For a few years now, curators and scholars of different disciplines have been working on the processes of heritage’s formation, study and enhancement of objects, practices and research related to science and technology and on the ways of presenting these topics to the public. In the first part, the article focuses on the contribution that the debate currently taking place at international level on the concept of cultural heritage can provide on the specific case study of scientific museums. In the second part, the long-term and complex process that in post-unification Italy has led to recognize, also by the law, scientific collections and museums as cultural heritage is outlined in broad terms.
Keywords
Cultural Heritage, Scientific museums, Italy, Science.
p. 16 / Dicembre 2019 - N. 20
Riassunto
Nel “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (D.L. 22.1.2004, n. 42), il riconoscimento giuridico dei beni naturalistici come Beni Culturali risulta da un’interpretazione di alcuni articoli, piuttosto che da un’esplicita affermazione. Questo fatto rischia di inficiare la loro tutela e valorizzazione, perché essi presentano delle criticità nella gestione quotidiana e alcune procedure del Codice non trovano facile applicazione, sia per la mancata o parziale normazione che per le loro peculiarità distintive.
Il Centro di Ateneo per i Musei dell’Università di Padova si è dotato di regolamenti e linee guida, validi anche per i beni naturalistici, per le attività di conservazione, restauro, prestiti per mostre e autorizzazioni per prelievi di micro-campioni da reperti museali.
Questi documenti possono divenire lo spunto per una discussione tra gli addetti ai lavori al fine di arrivare a conclusioni condivise che, auspicabilmente, dovrebbero essere presentate e recepite dal legislatore nazionale.
Parole chiave
Beni naturalistici, legislazione italiana, legislazione internazionale, gestione collezioni.
The juridical dimension of the Naturalistic assets: a heritage still unknown
Abstract
In the “Cultural Heritage and Landscape Code” (D.L. 22.1.2004, N.42), the juridical recognition of naturalistic assets as Cultural Heritage comes after an interpretation of some articles, rather than with an explicit statement. This fact threatens to affect their conservation and valorisation, because they present problems in the daily management and some procedures of the Code are not easy to apply for them, both for the absent or partial regulation and for their distinctive peculiarities.
The University of Padova Museum Centre has adopted regulations and guidelines, also apply to the natural heritage, for conservation activities, restoration, loans for exhibitions and permits for the taking of micro-samples from the museum exhibits.
These documents may be the starting point for a discussion among the experts to arrive at shared conclusions that, hopefully, should be presented and implemented by the national legislator.
Keywords
naturalistic assets, Italian legislation, International legislation, collection management.
p. 20 / Dicembre 2019 - N. 20
Riassunto
La mostra itinerante “Il Museo a casa tua”, promossa e progettata dal Museo Zannato di Montecchio Maggiore (Vicenza) in qualità di centro operativo ed espositivo del territorio di riferimento (nove comuni dell’Ovest Vicentino) si è posta alcuni obiettivi specifici: valorizzare le collezioni in deposito, condividere le attività di ricerca con la cittadinanza, offrire un prodotto culturale ad un pubblico non specializzato e distribuito in tutto il territorio di riferimento.
Su queste basi, la mostra ha quindi dato notorietà ai reperti museali che non trovano normalmente spazio nelle esposizioni permanenti del Museo, ha valorizzato i legami specifici con ogni singolo comune ospitante, ha coinvolto vari target di pubblico con eventi didattici e divulgativi ed è stata ospitata in quattro sedi comunali.
Parole chiave
mostra itinerante, collezioni, ricerca, cittadinanza, museo.
The Heritage at your Home. Results of an itinerant Natural History exhibition in West of Vicenza (northern Italy)
Abstract
The itinerant Natural History exhibition “The Museum at your home”, promoted and designed by the Zannato Museum of Montecchio Maggiore (Vicenza, Italy) as the operational and exhibition center of the local territory (nine municipalities West of Vicenza), had some specific objectives: enhancing the collections in storage, sharing research activities with citizens, offering a cultural product to a non-specialized audience distributed all over the territory.
The exhibition, hosted in four municipalities, has therefore given notoriety to specimens that do not usually find space in the permanent exhibitions of the Museum, has enhanced specific bonds with each individual municipality, and involved various audience targets with educational events.
Keywords
itinerant exhibition, collections, research, citizenship, museum.
p. 23 / Dicembre 2019 - N. 20
Riassunto
Da luglio 2018 è online all’indirizzo www.lombrosoproject.it un eccezionale patrimonio documentario fino ad ora quasi inesplorato: la corrispondenza professionale e personale di Cesare Lombroso, rappresentativa della fitta trama di relazioni che questa figura simbolo del positivismo italiano e della cultura internazionale tra la seconda metà dell’800 e l’inizio del ’900, viene resa di libero accesso. Sono più di 90 gli enti conservatori che hanno collaborato al progetto, distribuiti nel mondo da Israele agli Stati Uniti. Il nucleo principale della documentazione, circa 1.900 pezzi, è custodito presso l’Archivio del Museo Lombroso dell’Università di Torino. La ricerca, realizzata dal Sistema Museale di Ateneo, grazie al contributo della Fondazione CRT e al sostegno del Dip. di Studi storici dell’Università di Torino, ha comportato due anni di lavoro di un gruppo, coordinato dal direttore e dalla conservatrice del Museo, composto da un ricercatore e due archiviste. Il sito web e la pubblicazione online della banca dati sono stati progettati e realizzati da Alicubi, agenzia specializzata nella realizzazione di progetti di digital humanities, in particolare incentrati sulla valorizzazione di patrimoni archivistici.
Parole chiave
archivio documentario, Lombroso, digital humanities.
Lombrosian correspondence on line: a project of usability of the museum’s documentary heritage through digitization
Abstract
Since July 2018 an exceptional documentary patrimony, until now almost unexplored, has been made available online: www.lombrosoproject.it.
Cesare Lombroso’s professional and personal correspondence, representing the dense system of relationships that this figure, symbol of Positivism and Italian international culture between the second half of the 19th century and the beginning of the 20th century, developed through his life is now freely accessible. More than 90 archival institutions, distributed throughout the world from Israel to the United States, gave their contribution to the project. The bulk and core of the documentation, about 1,900 pieces, is preserved in the Archives of the Lombroso Museum of the University of Turin. The research, carried out by the University Museum System of Turin, thanks to the funding of CRT Foundation and the support of the Historical Studies Department of the University of Turin, was developed in two years by a team of researchers formed of a historian and two archivists coordinated by the director and the conservator of the Lombroso Museum. The website and publication online of the database was designed and built by an agency specialized in projects of digital humanities, with special attention to archives.
Keywords
documentary archives, Lombroso, digital humanities.
p. 28 / Dicembre 2019 - N. 20
Riassunto
Anche quello di Vicenza, come gran parte dei Musei naturalistici del Vicentino, è nato grazie all’impegno promosso di attivi naturalisti, i quali videro nella nascente struttura culturale un’occasione per far conoscere il ricchissimo patrimonio naturalistico e archeologico del territorio locale. Alcune attività, nelle quali Paolo Lioy è stato protagonista sia come archeologo che come naturalista, sono state riprese dal Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza e rielaborate cercando di coinvolgere altri Musei e Associazioni per sottolineare il valore della ricerca e della divulgazione scientifica nella valorizzazione e promozione del territorio e di proporle attraverso proposte didattiche con valenza turistica.
Parole chiave
territorio vicentino, musei naturalistici vicentini, turismo culturale.
Browse, observe, discover. From the archives to the territory, passing by Museums
Abstract
Like most of the naturalistic museums of the Vicenza area, even the one of Vicenza was born thanks to the commitment by active naturalists, who saw in the nascent cultural structure an opportunity to let known the rich natural and archaeological heritage of the local area. Some activities, in which Paolo Lioy was a protagonist both as an archaeologist and as a naturalist, have been taken over by the Archaeological Naturalistic Museum of Vicenza and reworked trying to involve other Museums and Associations to emphasize the value of research and scientific popularization in the promotion and enhancement of the territory and to divulge them through educational proposals with tourist value.
Keywords
territory of Vicenza, naturalistic museums of Vicenza, cultural tourism.
p. 32 / Dicembre 2019 - N. 20
Riassunto
Il Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” espone una straordinaria collezione di oltre 100 ceramiche (orci per l’acqua, caraffe, piatti …) incise dai detenuti delle carceri “Le Nuove” e “La Generala” di Torino tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento.Attraverso le tecniche del 3D imaging è stata realizzata una doppia postazione interattiva che permette di soddisfare la visione a 360 gradi di ciascuna ceramica. Con questa installazione il visitatore può approfondire l’esplorazione selezionando l’oggetto desiderato, muovendolo per visionarlo nella sua interezza attraverso un touch-screen.
Parole chiave
3D imaging, piattaforma digitale, ceramiche carcerarie, museo Lombroso.
The 3D digitization of the museum’s scientific heritage, an example: the prison pottery of the Lombroso Museum, University of Turin.
Abstract
The Museum of Criminal Anthropology Cesare Lombroso exhibits an extraordinary collection of over 100 ceramics artefacts: water jars, jugs and plates all engraved by the prisoners of “Le Nuove” and “La Generala” jails of Turin, between the end of nineteenth century and the early twentieth century. Thanks to 3D imaging techniques a double interactive workstation has been created to fulfil a 360degree vision of each pottery. Through this installation, the visitor can deepen the exploration via a touch-screen by selecting the desired object and moving it to view it in its entirety.
Keywords
3D imaging, digital platform, prison pottery, Lombroso museum.
p. 36 / Dicembre 2019 - N. 20