Marzo 2024 - N. 23

Memorie

Anno: 2024
Volume: 23

Riassunto

“Siena BiodiverCity” è un progetto di divulgazione e ricerca scientifica nato per valorizzare la biodiversità urbana di Siena. Grazie a un bando della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, il Museo di Storia Naturale dell’Accademia
dei Fisiocritici ha realizzato numerose azioni a partire da aprile 2022. Il primo evento è stato un BioBlitz di 24 ore in un’area verde a ridosso delle mura urbane. Scopo dell’iniziativa, che ha riscosso grande successo, era quello di avviare un censimento delle specie osservabili nella città di Siena, grazie alla collaborazione diretta degli abitanti e all’aiuto di esperti naturalisti. Sono stati poi organizzati laboratori per adulti e bambini con lezioni teoriche, pratiche e sul campo: protagonisti degli incontri sono stati piante, insetti, pipistrelli e funghi. Altri due eventi estivi hanno riguardato le buone pratiche che favoriscono la riqualificazione ambientale. I bambini che vi hanno preso parte hanno imparato a costruire bombe di semi e case per insetti per attirare gli impollinatori nelle aree verdi urbane. A settembre il Museo di Storia Naturale ha lanciato lo “Sportello della Biodiversità”, un servizio creato per offrire consulenze gratuite e identificazioni di reperti naturali osservati o raccolti nel territorio di Siena; a ottobre si è svolto un MiniBioBlitz in un altro bosco urbano di Siena. “Siena BiodiverCity” costituisce un modello replicabile in altre città e l’esperienza senese può essere il punto di partenza. Se ne discutono quindi le ricadute sulla cittadinanza, i punti di forza e le criticità in termini di partecipazione, tipologie di pubblico coinvolte e risultati raggiunti per il monitoraggio della biodiversità urbana.

Parole chiave
biodiversità urbana, scienza partecipata, divulgazione, ricerca scientifica, buone pratiche.

Siena BiodiverCity: when citizens meet and map urban nature

Abstract

“Siena BiodiverCity” is a project created by the Museum of Natural History of Accademia dei Fisiocritici and focused on scientific research and dissemination about urban biodiversity of Siena. The first action was a 24-hour BioBlitz that took place in April 2022 in a green area bordering the city walls. The main aim of this successful initiative was to start a census of the living organisms occurring in the town of Siena with the help of citizens and trained naturalists. The next step was the organization of laboratories for adults and children including theory lessons, hands-on classes and field trips: the activities focused on urban plants, insects, bats and mushrooms. Two more events took place in the summer and involved good practice to promote environmental restoration. Children were guided in the creation of seed bombs and bee hotels to attract pollinating insects in urban areas. In September the Museum of Natural History launched the “Biodiversity Desk”, a service created to offer free identifications of natural findings observed or collected around Siena. Finally, a short BioBlitz was held in October in another green area of Siena. “Siena BiodiverCity” is a model that can be replicated in other towns and the experience of Siena can be the starting point for other activities and collaborations. Its impact on Sienese citizens, its strengths and weaknesses in terms of participation, involvement of different audiences and results obtained for the urban biodiversity census are discussed.

Keywords
urban biodiversity, citizen science, dissemination, scientific research, good practice.

p. 182 / Marzo 2024 - N. 23

Riassunto

La ricerca di nuove modalità di gestione sostenibile è diventata una necessità, soprattutto per i musei universitari, che soffrono la mancanza di risorse e di personale. Non si tratta di un problema di mero management ma di un tema cruciale per migliorare il loro impatto sul territorio di riferimento. Alla luce del quadro attuale si impone lo studio di nuove soluzioni, che offrano sostenibilità economica ma soprattutto socioculturale. L’analisi dei sistemi museali universitari italiani qui presentata mette in evidenza un quadro molto variegato, a partire dalla configurazione dei sistemi, e l’adozione di differenti modalità di gestione delle attività educative destinate ai
diversi pubblici.

Parole chiave
sistemi museali universitari, sostenibilità, attività educative.

Survey on the sustainable management of Italian university museum systems

Abstract

The research of new ways for a sustainable management of museums has become a necessity, especially for university museums, that suffer from a lack of resources and staff. This is not a problem of mere management but a crucial issue to improve their impact on their reference territories. In the light of the current framework, it is necessary to study new solutions that offer economic but above all socio-cultural sustainability. The analysis of the Italian university museum systems presented here highlights a quite varied picture, starting from the configuration of the systems and the adoption of different methods for managing educational activities for different audiences.

Keywords
university museum systems, sustainability, educational activities.

p. 188 / Marzo 2024 - N. 23

Riassunto

In occasione della messa in scena da parte del Teatro Elfo Puccini di Milano dello spettacolo “Moby Dick alla prova”, il MUSE - Museo delle Scienze di Trento ha sviluppato un progetto itinerante denominato “Umanità contro” consistente in un’installazione partecipativa sulla crisi di biodiversità dell’Antropocene. Il progetto è parte del Programma Antropocene che il MUSE ha lanciato dal 2020 attraverso una pluralità di linguaggi, media e metodologie che spaziano dal teatro all’arte contemporanea, dalla poesia al cinema, fino alla musica e al design. “Umanità contro” ha portato il Museo a ridefinire i propri strumenti di comunicazione a favore di pubblici fisicamente distanti dalla propria sede istituzionale e a riflettere sulla comunicazione scientifica in contesti inusuali. La sinergia tra il linguaggio teatrale e quello museografico ha dimostrato la capacità di affrontare tematiche complesse, come quelle dell’Antropocene, coinvolgendo attivamente i pubblici nel proporre visioni di fronte alla crisi ecosistemica in corso.

Parole chiave
Antropocene, museografia, informal learning.

Humanity against. An installation on the Anthropocene biodiversity crisis

Abstract

Based on the show “Moby Dick alla prova” at Teatro Elfo Puccini in Milan, MUSE - Science Museum of Trento has developed a travelling project called “Umanità contro” (Humanity against) consisting of a participatory installation on the biodiversity crisis of the Anthropocene. The project is part of the Anthropocene Program that MUSE has launched since 2020 through a plurality of languages, media and methodologies ranging from theatre to contemporary art, from poetry to cinema, up to music and design. “Umanità contro” has led the Museum to redefine its communication tools in favour of audiences physically distant from its institutional headquarters and to reflect on scientific communication in unusual contexts. The synergy between theatrical and museographic language has demonstrated the ability to address complex issues, such as those posed by the Anthropocene, by actively involving the public in proposing visions in the face of the current ecosystemic crisis.

Keywords
Anthropocene, museography, informal learning.

p. 193 / Marzo 2024 - N. 23

Riassunto

Il cultural planning è una strategia innovativa strettamente connessa ai temi che caratterizzano gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. È una pratica capace di coinvolgere le comunità nella co-costruzione di una conoscenza collettiva e di una maggiore comprensione e consapevolezza dell’identità e del valore patrimoniale dei luoghi. Il cultural planning, o mappatura culturale, è un approccio di ricerca integrato e inclusivo applicabile nella pianificazione urbana, nella sostenibilità culturale e nel sostegno alle comunità. Il processo di mappatura richiama l’attenzione sull’esistenza e sull’importanza delle risorse culturali e può aiutare i musei a sviluppare azioni di audience development e a rafforzare e ampliare le reti e le collaborazioni tra gruppi culturali, comunitari e imprenditoriali in un’ottica di coesione sociale e democrazia culturale.

Parole chiave
mappatura culturale, comunità, partecipazione, democrazia culturale.

Cultural mapping, a valuable tool for community and places sustainability

Abstract

Cultural planning is an innovative strategy between research and practice closely related to the Sustainable Development Goals of the 2030 Agenda. This approach is capable of engaging communities in the co-construction of collective knowledge, and greater understanding and awareness of identity and the heritage value of places. It is a mode of inquiry applicable in urban planning, cultural sustainability and community support. Any cultural mapping project is closely linked to the local needs, problems, and aspirations of the communities involved. Cultural planning is an integrated and inclusive approach that can help museums strengthen and expand ties and relationships with the local area, encouraging the development of new audiences from the perspective of cultural democracy. Through this strategy, museums can also adopt new ways of acting to define and imagine how individuals, at local and community levels, coexist and interface with urban spaces and the cultural resources therein. The community relationships, memories and experiences gathered in this way contribute to strengthening the heritage value of places.

Keywords
cultural resources, identity, community participation, cultural democracy.

p. 199 / Marzo 2024 - N. 23

Riassunto

I parchi nazionali italiani, oltre alla ricchezza di biodiversità animale e vegetale, paesaggi ed ecosistemi naturali, ospitano numerosi musei e centri visita nei propri territori con finalità educative e divulgative. Molto spesso queste realtà non sono connesse tra loro, sia per problemi di distanza geografica, sia per differenze legate alla gestione e alla fruizione. Gli autori intendono tracciare un documento programmatico sulla fattibilità di una Rete museale nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM). Nel corso del tempo, sono state realizzate diverse piccole strutture museali dedicate spesso agli animali e alle piante simbolo del Parco. In occasione del suo centenario, il Parco vuole promuovere un progetto di network museale, oltre ai propri centri visita, con tutte le realtà presenti nel suo vasto, ricco ed eterogeneo territorio. La Rete dovrebbe essere uno strumento di sviluppo culturale e coesione sociale, inteso a favorire oltre alla valorizzazione di tutte le strutture anche la promozione e lo sviluppo di nuove strategie per dare impulso a un territorio di eccezionale valore naturalistico. Ulteriore finalità è quella di scommettere sul binomio natura/cultura che si può sviluppare nei vari musei attraverso azioni di progettazione partecipata che possa coinvolgere i giovani che vivono e lavorano nel Parco.

Parole chiave
rete, musei, centri visita, sviluppo culturale, strategia.

A proposal of a network of museums for the National Park of Abruzzo, Lazio and Molise as a governance mechanism

Abstract

Italian National Parks, in addition to the richness in animal and plant biodiversity, in landscapes and natural ecosystems, also host numerous museums and visitor centers in their territories for educational and informational purposes. Quite often these institutions are not connected to each other due to both problems rising from their geographical separation and also due to issues related to their management and access, as they often have different forms of organization one from the other. The authors of this proposal attempt to set up a programmatic document on the feasibility of creating a Network for the National Park of Abruzzo, Lazio and Molise (PNALM) which, over time, has contributed to the birth and creation of various small museum structures often dedicated to emblematic animals and plants of the park. On the occasion of its centenary, the Park wants to promote the project of a Museum Network besides its Visitor Centers with all the diverse institutional bodies present in its vast, rich and heterogeneous territory. The Network should be an instrument for cultural development and social cohesion, with the aim, besides that of promoting the enhancement of all the structures involved, also the one of fostering and develop new strategies to boost an area of exceptional naturalistic value. Another objective is to focus on the nature-culture factor pair that can be further developed in the connected museums through actions of planned participation involving young people who live and work in the National Park.

Keywords
network, museums, visitor centres, cultural development, strategy.

p. 203 / Marzo 2024 - N. 23

Riassunto

L’attenzione al rapporto tra Uomo, ambiente e territorio come uno dei potenziali strumenti di sviluppo culturale è un’impostazione sviluppata da tempo nella ricerca archeologica. Più recente è l’innovazione di evidenziare l’importanza delle ricostruzioni ambientali e paesaggistiche all’interno degli allestimenti espositivi di ambito archeologico, con l’eccezione forse dell’archeologia preistorica da sempre connessa alle discipline naturalistiche. Nelle esposizioni, temporanee o permanenti, è cresciuta l’attenzione a contestualizzare, talora anche con istallazioni sensoriali, il documento archeologico nella ricostruzione dell’ambiente e delle caratteristiche fisiognomiche del territorio. Tale impostazione è volta non solo a illustrare gli interventi antropici, in particolare i modi di vita e i regimi economici delle comunità, ma anche alla ricostruzione del paesaggio quale patrimonio con valore specifico. Con tale impostazione, che è centrale della ricerca preistorica e nei connessi allestimenti espositivi, sono stati messi in atto allestimenti e buone pratiche a opera delle Università di Firenze e Siena e del Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria - MIFiP. Esempi di progettazione e di realizzazione sono oggetto di questa comunicazione. Tra gli obiettivi primari, che collegano scienza e società, viene mantenuta l’azione di formazione delle giovani generazioni, delle comunità territoriali di riferimento, dell’inclusione.

Parole chiave
archeologia, Preistoria, allestimenti museali, territorio, inclusione sociale.

Prehistory, museums and territories: management experiences for an educational development of communities

Abstract

Attention to the relationship between Man, environment and territory as one of the potential method for cultural development is an approach developed for some time in archaeological research. More recent is the innovation of highlighting the importance of environmental and landscape reconstructions within the archaeological exhibition set-ups, with the exception perhaps of prehistoric archeology that has always been connected to naturalistic disciplines. In the exhibitions, temporary or permanent, attention has grown to contextualize, sometimes even with sensory installations, the archaeological evidence in the reconstruction of the environment and the characteristics of the territory. This approach is aimed not only at illustrating human interventions, in particular the ways of life and economic regimes of communities, but also at reconstructing the landscape as a heritage with specific value. With this approach, which is central to prehistoric research and related exhibition set-ups, installations and good practices have been implemented by the Universities of Florence and Siena and the Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria (MIFiP). Examples of design and implementation are the subject of this paper. Among the primary objectives, which connect science and society, the training of the younger generations, of the territorial communities of reference, of inclusion is maintained.

Keywords
archaeology, Prehistory, museum installations, territory, social inclusion.

p. 207 / Marzo 2024 - N. 23

Riassunto

Il CAMS - Centro di Ateneo per i Musei Scientifici dell’Università degli Studi di Perugia, attraverso l’attività della Galleria di Storia Naturale, si è impegnato negli anni a fornire il suo supporto “culturale” a programmi internazionali di cooperazione, salvaguardia e sostenibilità ambientale che hanno interessato, in particolare, aree protette extraeuropee. In proposito, il Centro di Ateneo attuando attività sia educative sia di ricerca ha contribuito alla gestione sostenibile e alla conservazione, protezione e valorizzazione delle comunità e delle eccezionali risorse territoriali di alcune delle aree naturali più significative dell’Africa e del Sud America.

Parole chiave
biodiversità, tradizioni, welfare, sostenibilità, collezioni.

Museums, local communities & natural environments. The extra-European experience of the CAMS Natural History Gallery

Abstract

The CAMS - Centre for Scientific Museums of the University of Perugia, through the activities of the Natural History Gallery, has been committed over the years to providing its “cultural” support to international programmes of cooperation, preservation and environmental sustainability that have involved, in particular, non-European protected areas. In this regard, the University Centre, by implementing both educational and research activities, has contributed to the sustainable management and conservation, protection and enhancement of the communities and exceptional territorial resources of some of the most significant natural areas in Africa and South America.

Keywords
Biodiversity, traditions, welfare, sustainability, collections.

p. 214 / Marzo 2024 - N. 23

Riassunto

Il contributo espone alcuni progetti di mediazione culturale per persone con disabilità cognitiva, come demenza, Alzheimer e autismo.
Il laboratorio interattivo “El mondo nóf”, ispirato a un gioco antico, popolare e quotidiano, si è rivelato in grado di riattivare i ricordi e stimolare il racconto della storia personale, in cui il dialetto è mantenuto come canale comunicativo privilegiato.
Gli esiti del progetto “Al museo mi diverto anche io!”, realizzato nei quattro musei provinciali trentini, hanno evidenziato come le visite sperimentali nelle sale e lo spazio di decompressione sensoriale siano state le soluzioni e i servizi più idonei per aiutare le persone nello spettro autistico a superare le difficoltà incontrate durante la
visita al MUSE.
Un ulteriore strumento di facilitazione e accesso al patrimonio, per coloro che presentano un disturbo della comunicazione nell’area del linguaggio espressivo e ricettivo, è la guida MUSE in linguaggio simbolico, risultato del lavoro di traduzione della guida “MUSE facile da leggere” in linguaggio Easy to Read.

Parole chiave
neurodiversità, inclusione, accessibilità, partecipazione, multisensorialità.

OPEN MUSE: neurodiversity inclusion projects

Abstract

This contribution explains some cultural mediation projects for people with cognitive disabilities, such as dementia, Alzheimer and autism.
An interactive workshop named “El mondo nóf” (in English “The new world”) inspired by an ancient, popular and everyday game, capable of reactivating memories and stimulating the personal storytelling, in which dialect is maintained as a privileged communicative channel.
The outcomes of “Al museo mi diverto anche io!” (in English “At the museum I have fun too!”) project, carried out in the four provincial museums of Trentino. They showed that the experimental visits in the halls and the sensory decompression space were the most suitable solutions and services to help people on the autism spectrum to overcome the difficulties encountered during their visit to MUSE.
An additional tool of facilitation and access to the Heritage, for those with a communication disorder in the area of expressive and receptive language, is the MUSE guide in symbolic language, the result of the translation work of the “MUSE Easy to Read” guide into Easy to Read language.

Keywords
neurodiversity, inclusion, accessibility, participation, multisensoriality.

p. 221 / Marzo 2024 - N. 23

Riassunto

Negli ultimi dieci anni il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo ha attuato progetti di inclusione culturale mirati a individui svantaggiati, vulnerabili o provenienti da situazioni di marginalità sociale. I progetti, rivolti a utenti NEET, migranti, persone con demenza cognitiva, disturbo dello spettro autistico e altro, differiscono per tipologia di pubblico, ma sono accomunati dai medesimi obiettivi: coinvolgere i destinatari coniugando scienza, patrimonio culturale e inclusione sociale, per inserire gli utenti nei meccanismi culturali della società e migliorarne la qualità della vita. Il Museo si è fatto carico di nuove responsabilità sociali nei confronti della comunità locale, attivando nuove offerte culturali per il proprio pubblico e rafforzando le competenze del personale museale. Si è inoltre attivato un processo di partecipazione territoriale, basato sulla creazione di importanti reti con enti e associazioni del terzo settore, mirate alla co-progettazione e alla condivisione dei risultati, con importanti ricadute a livello museale e sociale.

Parole chiave
welfare culturale, sociale, NEET, migranti, disabilità.

Social and cultural welfare at the Natural History Museum of the Mediterranean

Abstract

Over the past ten years, the Natural History Museum of the Mediterranean activated several cultural inclusion projects aimed at disadvantaged, vulnerable or socially marginalized individuals. The projects, aimed at NEETs, migrants, people with cognitive dementia or autism spectrum disorder, and other disabilities, differ in the type of public, but share the same objectives: to involve participants by combining science, cultural heritage, and social inclusion, in order to integrate users in the cultural mechanisms of society and improve their quality of life. The Museum has therefore taken on new social responsibilities towards the local community, activating innovative cultural offers for its public, and strengthening the skills of the museum staff. A process of territorial participation has also been activated, based on the creation of important networks with third sector stakeholders, aimed at co-planning activities and sharing results, with important repercussions for both the museum and the community.

Keywords
cultural welfare, social, NEETs, migrants, disabilities.

p. 226 / Marzo 2024 - N. 23

Riassunto

In Umbria, tra Perugia e il Lago Trasimeno, un Museo Diffuso Naturalistico si sviluppa dal 2013 lungo i sentieri dell’azienda agricola biologica Torre Colombaia. Attiva dal 1986, l’azienda è una vera oasi di biodiversità in un’area protetta. Nella realizzazione del Museo oltre ai temi naturalistici e storici vengono affrontati anche quelli legati al paesaggio inteso come bene comune da tutelare e valorizzare anche in contesti privati. Le buone pratiche aziendali, agronomiche e di vita quotidiana, sono indirizzate alla difesa del suolo, dell’aria e dell’acqua e alla ricerca di equilibrio e armonia tra ambiente antropizzato e aree naturali, tra bosco antico e campagna. Realtà agricole ecologiche e multifunzionali come Torre Colombaia, anche in sinergia con enti e amministrazioni pubbliche, possono costituire una preziosa risorsa per le comunità e un esempio da seguire, sviluppare e accompagnare lungo l’impegnativo percorso verso la sostenibilità ambientale pubblica e privata.

Parole chiave
paesaggio bene comune, biodiversità, multifunzionalità, sensibilità ambientale, sinergia.

Protected areas and private protection: Torre Colombaia’s Nature Museum (PG)

Abstract

In Umbria, between Perugia and Trasimeno Lake, a Museo Diffuso Naturalistico (Nature Museum) has been developed since 2013 along the paths of the organic farm Torre Colombaia. Active since 1986, the farm is a true oasis of biodiversity in a protected area. In the realisation of the Museum, in addition to naturalistic and historical themes, it also deals with landscape intended as a common good to be protected and enhanced even in private property contexts. Good farming, agronomic and everyday life practices are directed towards soil, air and water protection and the search for balance and harmony between the man-made environment and natural areas, between ancient woodland and the countryside. Ecological and multifunctional agricultural realities such as Torre Colombaia, in synergy with public bodies and administrations, can be a precious resource for communities and an example to be followed, developed and accompanied along the challenging path towards public and private environmental sustainability.

Keywords
landscape common good, biodiversity, multifunctionality, environmental awareness, synergy.

p. 232 / Marzo 2024 - N. 23