Pubblicazioni
Sezione dedicata alle pubblicazioni riguardanti l'ANMS

Giugno 2010 - N. 5
Memorie
THE HERPETOLOGICAL COLLECTIONS OF ITALIAN MUSEUMS CENSUS AND ANALYSIS OF THE AMPHIBIAN AND REPTILE COLLECTIONS FOR THEIR SCIENTIFIC DEVELOPMENT
p. 0 /Copertina - LE COLLEZIONI ERPETOLOGICHE DEI MUSEI ITALIANI CENSIMENTO E ANALISI DELLE COLLEZIONI DI ANFIBI E RETTILI PER LA LORO VALORIZZAZIONE SCIENTIFICA
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L’origine del collezionismo erpetologico risale alla nascita delle raccolte di naturalia, come testimonia la presenza di rettili e anfibi nelle raffigurazioni e nei cataloghi delle Wunderkammern rinascimentali. L’interesse per la conservazione di questi animali era dovuto al loro impiego nella farmacopea del tempo e alla loro facilità di conservazione rispetto ad altri animali. In origine le spoglie erpetologiche erano preservate solo mediante il semplice disseccamento o attraverso rudimentali procedimenti tassidermici. Nella seconda metà del XVII secolo l’introduzione del metodo di preservazione in alcol offrì la possibilità di conservare un numero molto più elevato di esemplari, peraltro non vulnerabili all’attacco degli insetti infestanti dei musei. L’epoca d’oro del collezionismo erpetologico nel nostro Paese si ebbe negli anni che seguirono l’Unità d’Italia, grazie ai numerosi viaggi di esplorazione scientifica condotti in vari continenti e al crescente interesse per gli studi di corologia e zoogeografia. Più o meno negli stessi anni il maggior interesse per lo studio della fauna nazionale e di quelle regionali e provinciali, determinò sia l’intensificazione delle attività di raccolta sia l’evoluzione delle modalità di gestione delle informazioni relative agli esemplari che fino ad allora erano accompagnati dalla sola determinazione specifica e, talvolta, dalla generica indicazione del suo areale di diffusione. Dopo il primo conflitto mondiale le attività di raccolta erpetologica rallentarono molto ed ebbe inizio, nella quasi totalità delle istituzioni, un lungo periodo di stagnazione, rotto soltanto dall’arrivo dei materiali raccolti nelle missioni coloniali del ventennio. A partire dagli anni Ottanta, con la rapida crescente ripresa degli studi erpetologici, spesso promossi da operatori di musei, le collezioni sono tornate a riprendere vita e a riappropriarsi del loro ruolo.
Parole chiave
collezionismo erpetologico, storia dell’erpetologia, criteri collezionistici.
Herpetological collecting in Italy
Abstract
The origin of herpetological collecting dates back to the birth of the naturalia collections, as can be seen by the presence of reptiles and amphibians in the portrayals and catalogues of the renaissanceWunderkammern. The interest in preserving these animals was due to their use in the pharmacopoeia of the time and how easily they could be preserved compared to animals of other classes. Herpetological remains were originally preserved by simple drying or through rudimentary taxidermic procedures. In the second half of the 17th century the introduction of the method of preservation in alcohol offered the possibility of preserving a much higher number of specimens, which made them resistant to being attacked by museum pests. The golden era of herpetological collecting in Italy occurred during the years following the Unification of the country, thanks to the numerous scientific expedition carried out in various continents and an increasing interest in chorology and zoogeography around the same time the growing interest in the study of national and some regional and provincial fauna led to an intensification of collecting activities and the development of collection methods and management of information about the samples which, up to then, had been accompanied by a specific identification only and, sometimes, a general indication of their area of distribution. After the first world war, herpetological collecting decreased and a long period of stagnation began in almost all the Italian institutions, interrupted only by the material collected during the colonial missions in the Fascist period. From the 1980s, with the rapid recovery of herpetological studies, often promoted by museum operators, the collections revived and they regained their essential role.
Keywords
herpetological collecting, history of herpetology, collecting criteria.
p. 13 /Il collezionismo erpetologico in Italia
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Per tracciare lo “status” delle collezioni di Anfibi e Rettili attuali dei musei italiani sono state contattate 53 istituzioni alle quali si sono inviate le due schede-questionario per la raccolta dei dati relativi alle collezioni. Di queste hanno risposto in 39 (73,6 %) da cui si sono ricevuti i questionari compilati relativi a 36 collezioni di Anfibi e 39 collezioni di Rettili. A queste si aggiungono i dati relativi a 17 collezioni (9 Anfibi e 8 Rettili) tratti esclusivamente da cataloghi on-line o pubblicati per un totale di 92 collezioni erpetologiche censite (45 Anfibi e 47 Rettili). Le collezioni analizzate annoverano nel complesso circa 176 mila esemplari (83 mila Anfibi e 93 mila Rettili) che rappresentano tutte le Famiglie di Anfibi e il 92%delle Famiglie di Rettili. Nelle collezioni erpetologiche italiane sono conservate almeno il 12 % delle specie di Anfibi e il 17 % di quelle di Rettili. Tutti i continenti sono rappresentati con una particolare concentrazione delle specie Sud americane ed africane. Fra le specie italiane il maggior numero di campioni di Anfibi e Rettili provengono dalla Sardegna e da regioni quali il Piemonte, la Toscana, la Sicilia che presentano un elevato numero di endemismi, in particolare italici e mediterranei. L’origine delle raccolte erpetologiche risale prevalentemente a dopo il 1950 ad eccezione delle collezioni di Rettili esotici che presentano le frequenze più elevate per il periodo risalente alla prima metà del ‘900. La maggioranza delle raccolte erpetologiche sono specifiche per lo studio e ciò è correlato al tipo di preparazione e conservazione che è, per la gran parte delle collezioni, riferibile a reperti in liquido. Solo le collezioni di Rettili esotici mostrano un incremento di reperti in esposizione che presentano un quota rilevante di esemplari connotati da preparazioni tassidermiche ed osteologiche, come alcuni gruppi di Rettili di grossa mole, in particolare tartarughe, coccodrilli, serpenti e sauri. L’accessibilità e la fruibilità di questo patrimonio storico e scientifico è possibile prevalentemente attraverso cataloghi cartacei.
Parole chiave
collezioni erpetologiche, musei italiani, tassonomia, zoogeografia.
Census and analysis of the Amphibian and Reptile collections of Italian Museums
Abstract
To track the status of collections of Amphibians and Reptiles of the current Italian museums 53 institutions were contacted and sent the two-card questionnaire for collecting data on the collections of Amphibians and Reptiles.Of these, 39 (73.6%) replied and sent back the filled-in questionnaires related to 36 collections of Amphibians and 39 collections of Reptiles. In addition there are data for 17 collections (9 Amphibians and 8 Reptiles) taken from on-line catalogues or published, for a total of 92 herpetological collections surveyed (45 amphibians and 47 reptiles). The analysed collections included overall about 176 thousand specimens (83 thousand Amphibians and 93 thousand Reptiles) representing all the families of amphibians and 92 % of families of Reptiles. The herpetological collections include at least 12%of the species of amphibians and 17%of Reptiles. All the continents are represented with a concentration on South American and African species. Among the Italian species most samples of Amphibians and Reptiles are from Sardinia and from regions such as Piedmont, Tuscany and Sicily with a high number of endemics, particularly from Italy and theMediterranean. The origin of herpetological collections mainly dates back to the years after 1950, with the exception of the collection of exotic reptiles that have the highest frequencies for the period of the first half of the Twentieth century. The majority of herpetological collections are specific to the study and this is related to the type of preparation and preservation that is, for most of the collections, related to finds in liquid.Only the collections of exotic reptiles show an increase of specimens on display which have a significant proportion of specimens characterized by taxidermy preparations and osteology, such as some groups of large Reptiles, especially turtles, crocodiles, snakes and Sauria. The accessibility and usability of this historical and scientific heritage is possible mainly through paper catalogues.
Keywords
herpetological collections, italian museum, census, taxonomy, zoogeography.
p. 22 /Censimento e analisi delle collezioni di Anfibi e di Rettili dei Musei italiani
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Si riportano dati e considerazioni sull’origine e la consistenza della collezione erpetologica conservata nel Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, indubbiamente uno fra i maggiori musei naturalistici metropolitani italiani. Al momento attuale questa collezione è composta da due nuclei principali, differenti per origine e costituzione: l’uno realizzato in epoca storica dal personale afferente al Museo dell’Università di Torino, l’altro acquisito o raccolto in seguito all’istituzione del Museo Regionale di Scienze Naturali nel 1978. La ricchezza e l’eccezionalità dei reperti trova riscontro negli studi e nelle iniziative di alcune delle persone chiave dell’Università di Torino (in particolare di M.G. Peracca e di L. Camerano), le quali operarono durante tutto l’Ottocento e i primi decenni del Novecento e, più recentemente, nell’attività di ricerca condotta inMadagascar e in Italia e nell’acquisto di materiali dell’Argentina e di altre regioni centro e sudamericane. Sia per la collezione storica che per quella contemporanea l’attività di ricerca è risultata di importanza fondamentale per assicurare aggiornamenti rilevanti e per mantenere un elevato standard scientifico, al livello di altre istituzioni museologiche europee.
Parole chiave
Anfibi, collezione, erpetologia, Rettili, ricerca, Torino.
Metropolitan natural history museums in the study and conservation of herpetological biodiversity: the case of the Museo Regionale di Scienze Naturali of Turin
Abstract
We report data and considerations about the origin and consistency of the herpetological collection housed in theMuseo Regionale di Scienze Naturali of Turin (MRSN), one of the major Italian metropolitan natural history museums. Currently, the collection is composed of two main nuclei: one formed historically by the zoologists from Turin University, and a recent collection started after the establishment of the MRSN in 1978. This collection is based on the work of some key people from Turin University during the 19th century (in particular ofM.G. Peracca and L. Camerano), and more recently the research conducted inMadagascar and Italy, together with the purchase of some important materials, from Argentina and other Central and South American regions. Both for the historical and the contemporary collections, the field research represents a crucial activity for assuring relevant updates and for keeping the scientific standards at the same level as other European museological institutions.
Keywords
Amphibians, collection, herpetology, Reptiles, survey work, Turin.
p. 49 /I musei naturalistici metropolitani nello studio e nella conservazione della biodiversità erpetologica: il caso del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
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Il primo nucleo della collezione erpetologica del Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” di Genova è costituito dalle raccolte effettuate da Giacomo Doria, fondatore del Museo, nella zona di La Spezia, in Persia (oggi Iran) e in Borneo (insieme a Odoardo Beccari) negli anni 1862-1868. Successivamente la collezione viene incrementata col materiale di numerose spedizioni condotte in tutti i continenti; i risultati di tali raccolte sono stati spesso pubblicati sugli “Annali” del Museo. Nella collezione sono presenti 593 specie di Anfibi e 1.456 di Rettili; 171 taxa, attualmente validi, sono rappresentati da tipi.
Parole chiave
Anfibi, Rettili, Museo di Genova, annali, tipi.
The herpetological collection of the Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” of Genoa
Abstract
The first nucleus of the herpetological collection of theMuseo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” (Italy, Genoa) was made up of the specimens collected in the years 1862-1868 near La Spezia (Italy, Liguria), in Persia (now Iran) and in Borneo (with Odoardo Beccari) by its founder, Giacomo Doria. Later, it was increased with thousands of specimens collected during several expeditions throughout all the continents. Many important studies about this rich material have been published in “Annali”, the museum’s journal. Nowadays, 593 species of amphibians and 1,456 of reptiles are present in the collection; moreover, type specimens of 171 valid taxa are deposited here.
Keywords
Amphibians, Reptiles, Museum of Genoa, annali, types.
p. 49 /La collezione erpetologica del Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” di Genova
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Il Museo di Storia Naturale di Milano, nato nel 1838 grazie alle donazioni di Giorgio Jan e Giuseppe De Cristoforis, è uno dei principali istituti in Italia e conserva grandi collezioni naturalistiche per un totale di circa 4.400.000 campioni. Le collezioni erpetologiche hanno avuto inizio con la collezione di serpenti di Jan, che alla morte del fondatore contavano oltre 1.000 specie. Un forte incremento delle raccolte avvenne nel periodo coloniale, soprattutto ad opera del conservatore Giuseppe Scortecci, che compì diverse missioni in Etiopia, Eritrea, Somalia e Libia. Parte della collezione storica, compreso tutto il materiale di Jan venne distrutto da un bombardamento nel 1943, ma buona parte degli esemplari africani si salvarono. Ulteriori incrementi derivarono dall’acquisizione di importanti collezioni italiane, tra cui quelle di Carlo Vandoni, di Alberto Pozzi e di Vincenzo Ferri. In epoca più recente sono iniziate nuove raccolte, ad opera dell’autore, che affiancano esemplari in alcool a preparati microscopici di anatomia ed ematologia, che si uniscono ai circa 5.500 esemplari di rettili e ai circa 2.200 esemplari di anfibi già presenti. Attualmente sono rappresentate 149 specie di anfibi e 587 di rettili rispettivamente provenienti da 58 e 86 nazioni di tutto il mondo, in gran parte di origine europea ed africana. Inoltre, sono conservati i tipi di 12 taxa di anfibi e 34 di rettili, di cui è fornito un elenco, che accrescono il valore scientifico delle raccolte.
Parole chiave
Anfibi, Rettili, Museo di storia Naturale di Milano, storia, tipi, provenienza geografica.
History and scientific importance of the herpetology collection of the Museo Civico di Storia Naturale of Milan
Abstract
TheMuseo di Storia Naturale ofMilan was founded in 1838, thanks to the donations of Giorgio Jan and Giuseppe De Cristoforis, and it is one of the most important scientific institutions in Italy. It preserves huge natural history collections that include approximately 4,400,000 specimens. The herpetology collections started with Jan’s snakes (about 1,000 species) and they were increased by the materials collected by the curator Giuseppe Scortecci in the African colonies (Ethiopia, Eritrea, Somaliland, and Libya). All of Jan’s collection and many of the older specimens were destroyed in 1943 by Allied bombs, but the African material was saved by the scientific staff. In subsequent years the museum increased its collections thanks to the acquisition of some important Italian collections, in particular those coming from Carlo Vandoni, Alberto Pozzi and Vincenzo Ferri. Some new collections were started by the author, who prepared many microscopic materials, including anatomical and haematological slides. They are added to the 5,500 reptile and 2,200 amphibian specimens currently preserved in the museum. At present, 149 amphibian and 587 reptile species are represented in the collections, from 58 and 86 countries respectively, mainly from Europe and Africa. Moreover, type specimens of 12 amphibian and 34 reptile taxa (listed in the text) are preserved in theMilan museum and they contribute to increasing the scientific value of the herpetology collections.
Keywords
Amphibians, Reptiles, Museo di Storia Naturale of Milan, history, type specimens, geographic origin.
p. 69 /Storia e importanza scientifica della collezione erpetologica del Museo Civico di Storia Naturale di Milano
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Il materiale erpetologico del Museo Tridentino di Scienze Naturali è rappresentato da tre collezioni. La collezione erpetologica storica è composta da 169 esemplari, dei quali 150 sono Rettili, soprattutto Colubridi e Viperidi, mentre i restanti sono Anfibi. In considerazione della limitata consistenza e dell’assenza di dati per parte dei reperti è considerata di scarso valore scientifico. La collezione erpetologica recente riunisce materiale prevalentemente locale, raccolto negli ultimi 25 anni; la consistenza è di 159 reperti, dei quali due terzi sono Anfibi. La collezione erpetologica dell’Africa tropicale comprende circa 4000 esemplari, derivanti da campagne di ricerca condotte principalmente in Tanzania, nella zona dell’Eastern Arc (hot spot globale di biodiversità), a partire dal 1998. La raccolta è costituita prevalentemente da Anfibi (75%) appartenenti a 15 diverse famiglie. Gli studi condotti hanno permesso di individuare oltre 50 nuove specie, di cui 11 sono già state pubblicate e sono rappresentate all’interno della collezione da 9 olotipi e 62 paratipi. La grande importanza scientifica e conservazionistica della collezione africana dipende principalmente dai seguenti fattori: l’elevata biodiversità e l’alto numero di endemismi dell’area di provenienza degli esemplari raccolti, la rilevanza delle pubblicazioni su di essa realizzate, la ricchezza e la completezza della raccolta.
Parole chiave
Anfibi e Rettili, Trentino, nuove specie, olotipi, Tanzania.
The herpetological collections of the Museo Tridentino di Scienze Naturali of Trento
Abstract
The herpetological material deposited in theMuseo Tridentino di Scienze Naturali of Trento includes three different collections. The historical collection is made up of 169 specimens, 150 of them are Reptiles, mostly snakes belonging to the families Colubridae and Viperidae; the rest are Amphibians. Most of the samples have no collecting data, therefore the overall collection has limited scientific value. The local collection includes 159 specimens collected over the last 25 years, two thirds being Amphibians. The herpetology collection of tropical Africa includes about 4000 specimens, mainly collected in the Eastern Arc Mountains of Tanzania, (a global biodiversity hotspot) since 1998. The collection is mostly made up of Amphibians (75%) belonging to 15 different families. Taxonomic studies carried out on the collection revealed over 50 species new to science; 11 of them have already been named and described and the related type material is deposited in the collection (9 holotypes and 62 paratypes). The remarkable scientific value of the collection is due to several reasons: the high number of species and endemism of the collection’s area of origin, the representativeness of the collection, which is one of the most complete in the world for its specific area, and the relevance of the papers published on the specimens deposited in the collection.
Keywords
Amphibians and Reptiles, Trentino, new species, holotypes, Tanzania.
p. 78 /Le collezioni erpetologiche del Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento
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La collezione erpetologica del Museo Civico di Storia Naturale di Verona nasce nel 1905 anno in cui il comune acquista i materiali di Edoardo De Betta. Si tratta di circa 2000 esemplari di Rettili e Anfibi provenienti non solo dal veronese, ma anche dal resto d’Italia e da molte località europee, che ancora oggi costituiscono la parte più interessante della collezione. Negli anni trenta del secolo scorso il Museo riceve in dono la raccolta di Enrico Cartolari e nella seconda metà del novecento arricchisce le proprie collezioni grazie soprattutto alle attività di ricerca. Attualmente la collezione è composta da circa 3000 esemplari rappresentativi di circa 185 specie. Vengono citati nel testo anche numerosi lavori pubblicati sulla base degli esemplari conservati.
Parole chiave
collezione erpetologica, Museo Civico Storia Naturale Verona, storia, rappresentatività tassonomica.
The herpetological collection of the Museo Civico di Storia Naturale of Verona
Abstract
The herpetological collection of the Museum of Verona was begun in 1905, when the municipal administration purchased Edoardo De Betta’s materials. These include about 2000 specimens of reptiles and amphibians not only from Verona province, but also from other Italian regions and many places in Europe, which still represent the core of our collection. In the 1930s the Museum acquired Enrico Cartolari’s collection as a donation and in the second half of the twentieth century it enriched its own collections mainly thanks to internal research activities. The collection currently consists of about 3000 specimens representing approximately 185 species. This paper also mentions several publications based on our specimens.
Keywords
herpetological collection, Museo Civico di Storia Naturale of Verona, taxonomic representation.
p. 85 /La collezione erpetologica del Museo Civico di Storia Naturale di Verona
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Viene presentato un excursus sull’origine del Museo e delle sue collezioni di anfibi e rettili a partire da metà Ottocento, quando i nuclei iniziali facevano ancora parte delle raccolte delMuseo Civico Correr, precursore delMuseo di Storia Naturale istituito nel 1923, e dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. I successivi incrementi di esemplari e collezioni vengono brevemente illustrati in ordine cronologico. Sono riportate sia le collezioni erpetologiche vere e proprie sia le collezioni miscellanee contenenti materiali erpetologici di particolare consistenza o interesse. Viene discusso l’attuale stato di conservazione delle collezioni erpetologiche e sono citati alcuni dei reperti più significativi.
Parole chiave
Museo di Storia Naturale di Venezia, Amphibia, Reptilia, collezioni storiche, collezioni recenti, conservazione, erpetologia veneta.
The herpetological collections of the Museo di Storia Naturale of Venice: chronology of the acquisitions and state of the collections
Abstract
The origin of the Museum and its amphibian and reptile collections is briefly outlined, starting from the mid 19th century, when the earlier samples were held by the “Museo Civico Correr”, the real forerunner of the Museum of Natural History of Venice only established in 1923, and the “Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”. The subsequent increases in the specimens and collections are presented in chronological order. The proper herpetological collections are reported, as well as miscellaneous collections holding herpetological materials of particular size or importance. Finally, the present preservation state of the herpetological collections is discussed and the most significant specimens are mentioned.
Keywords
Museum of Natural History of Venice, Amphibia, Reptilia, historical collections, modern collections, preservation, venetian herpetology.
p. 92 /Le collezioni erpetologiche del Museo di Storia Naturale di Venezia: cronologia delle acquisizioni e stato delle raccolte
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La collezione di Anfibi e di Rettili del Museo di Storia Naturale di Ferrara presenta caratteristiche di rappresentatività storiche, tassonomiche e zoogeografiche che possono essere prese a modello tipologico delle collezioni di medie dimensioni più diffuse nei musei italiani. Essa è composta da una parte storica, una parte di studio e una parte proveniente dalla donazione Guido Campadelli. La collezione è costituita da 1739 esemplari di Anfibi (di cui 1734 conservati in 437 contenitori con etanolo e 5 esemplari tassidermizzati) per un totale di 78 specie batracologiche. Gli esemplari di Rettili sono 811 (di cui 769 conservati in 526 contenitori con etanolo e 42 esemplari tassidermizzati) in rappresentanza di 108 specie complessive. I reperti che costituiscono la collezione di Anfibi provengono complessivamente da 153 località di 15 stati diversi e da 12 regioni e 29 province italiane. Nella collezione batracologica è rappresentato il 62,1 % delle specie sul totale di quelle europee e il 94,3 % delle specie sul totale delle italiane. Le regioni zoogeografiche più rappresentate sono quella Paleartica con il 67 % delle specie di Anfibi presenti in collezione e quella Neotropicale con il 29 %, seguono quella Etiopica (6 %) e quella Neartica (5 %). Gli esemplari di Rettili provengono da 247 località di 15 stati e da 15 regioni e 36 province italiane. Nella collezione sono rappresentate il 46,2 % delle specie europee e l’91,5 % di quelle italiane. La regione zoogeografica più rappresentata è quella Paleartica con l’89 % delle specie presenti nella raccolta, seguono quella Etiopica (14 %), quella Orientale (13 %) e quella Neotropicale (11 %), quella Neartica (7 %), le specie australiane e malgasce non superano il 3 %. La collezione erpetologica è stata oggetto di analisi biogeografiche e tassonomiche.
Parole chiave
Anfibi, Rettili, Museo di Storia Naturale di Ferrara, rappresentatività tassonomica, rappresentatività zoogeografica.
A herpetological collection model of the italian museums: the example of the Museo di Storia Naturale of Ferrara
Abstract
TThe amphibian and reptile collection of the Museo di Storia Naturale of Ferrara has characteristics of historical, taxonomic and zoogeograpic representation that may be considered as examples of the most common types of medium-sized collections in Italian museums. It consists of a historic part, a scientific part and a donation from Guido Campadelli. The collection consists of 1739 specimens of amphibians (1734 of which are kept in 437 containers with ethanol and 5 taxidermy specimens) amounting to a total of 78 amphibian species. There are 811 specimens of reptiles (769 of which are stored in 526 containers with ethanol and 42 taxidermy specimens) representing a total of 108 species. The specimens that form the amphibian collection come from 153 locations in 15 countries and 12 regions and 29 provinces. In the batrachological collection 62.1%of the total European species, and 94.3% of the total species in Italy, are represented. The most well represented zoogeographic regions are the Palaearctic with 67% of the species of amphibians in the collection and Neotropical with 29%, followed by the Afrotropical (6%) and Neartic (5%). The reptile specimens come from 247 locations in 15 countries and 15 regions and 36 provinces. In the collection 46.2% of European species and 91.5% of the Italian ones are represented. The most well represented zoogeographic region is the Palaearctic with 89% of species in the collection, followed by the Afrotropical (14%), the Oriental (13%) and Neotropical (11%), the Neartica (7%); Australian and Malagasian species do not exceed 3%. The herpetological collection has been the subject of taxonomic and biogeographic analysis.
Keywords
Amphibians, Reptiles, Museo di Storia Naturale of Ferrara, taxonomy representation, zoogeographic representation.
p. 106 /Un modello di collezione erpetologica dei musei italiani: l’esempio del Museo di Storia Naturale di Ferrara
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È illustrata la nascita e lo sviluppo della collezione erpetologica delMuseo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. I primi reperti, oggi non più presenti, risalgono al XVIII secolo ed erano rappresentati soprattutto da carapaci di tartarughe. La collezione, che comprende attualmente quasi 26.500 Anfibi e oltre 40.000 Rettili, ha avuto i maggiori incrementi alla fine del 1800, grazie all’attività di Enrico Hillyer Giglioli, e nella seconda metà del ‘900 soprattutto in seguito alle raccolte e agli studi di Benedetto Lanza a dei suoi collaboratori. Sono infine elencati i principali reperti che costituiscono il materiale tipico della collezione.
Parole chiave
collezioni erpetologiche, Museo di Storia Naturale di Firenze, Anfibi, Rettili.
The herpetology collection of the zoology section “La Specola” of the Museo di Storia Naturale of the University of Florence
Abstract
The birth and development of the herpetology collection of theMuseo di Storia Naturale of the University of Florence are described. Early specimens, mainly turtles’ shells, date from the eighteenth century and are no longer found in the museum. At present the collection includes about 26,500 amphibians and 40,000 reptiles; it mostly increased at the end of 1800, due to Enrico Hillyer Giglioli’s work, and in the second part of the twentieth century, as a result of the studies of Benedetto Lanza and his colleagues. The most important specimens of the typical material are also mentioned.
Keywords
herpetology collections, Museo di Storia Naturale of Florence, Amphibians, Reptiles.
p. 118 /La collezione erpetologica della sezione di Zoologia “La Specola” del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze
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Nella presente nota vengono descritte la storia e le caratteristiche delle collezioni di Anfibi e Rettili delMuseo Civico di Zoologia di Roma. I primi nuclei delle collezioni erpetologiche romane si formano a partire dalla metà dell’800 e assumono una loro rilevanza nei primi anni del ‘900, e cioè nel periodo (1887-1914) coincidente con la direzione dell’Istituto e Museo Zoologico Universitario da parte di Antonio Carruccio. Dopo il 1914 inizia un lungo periodo di decadenza del ricco patrimonio di collezioni erpetologiche e, più in generale, vertebratologiche delMuseo di Zoologia. Tale periodo si protrae sino all’inizio degli anni ’80 del ‘900, allorché, grazie all’assunzione di nuovi conservatori fu possibile uscire dalla situazione di stallo e incuria in cui le collezioni avevano versato per anni e iniziare l’opera di restauro, revisione e riordino delle stesse. Attualmente nel museo sono conservate le antiche collezioni erpetologiche Civiche ed Universitarie, la collezione di Anfibi e Rettili dell’Istituto di Zoologia “F. Raffaele” dell’Università Sapienza di Roma e le collezioni erpetologiche donate da alcuni ricercatori. Per quanto attiene agli Anfibi, nelle collezioni museali sono attualmente rappresentate 24 famiglie di tutti e tre gli ordini viventi (Apoda, Caudata, Anura), con circa 2600 esemplari. Per quanto riguarda i Rettili, sono rappresentate 39 famiglie, con tre (Testudines, Crocodylia, Squamata) dei quattro ordini viventi, con circa 3500 esemplari.
Parole chiave
collezioni museali, Anfibi, Rettili, Museo Civico di Zoologia di Roma.
The Amphibian and Reptile collections of the Museo Civico di Zoologia of Rome: origin, history and importance of a forgotten naturalistic heritage
Abstract
This paper describes the history and characteristics of the Amphibian and Reptile collections preserved in theMuseo Civico di Zoologia of Rome. The first units of the Roman herpetological collections were set up in the middle of the 19th century, and became significant at the start of the 20th century, namely in the period (1887-1914) coinciding with the management of the University ZoologicalMuseum by Prof. Antonio Carruccio. After 1914 a long period of decline of the rich heritage of herpetological collections of theMuseum of Zoology began. This period lasted until the beginning of the 1980s, when it was possible to start the restoration, review, reorganization, and computerisation of the collections. The museum currently houses the old Civic and Museum herpetological collections, the Amphibian and Reptile collection of the Istituto di Zoologia “F. Raffaele” (University of Rome “La Sapienza”), and three herpetological collections donated by some Italian herpetologists.With regard to Amphibia, the collections currently represent 24 families of the three living orders (Apoda, Caudata, Anura), with 2600 specimens. As for Reptiles, 39 families are represented, by three (Testudines, Crocodylia, Squamata) of the four living orders, with 3500 specimens.
Keywords
museum collections; Amphibians; Reptiles; Zoological Museum of Rome.
p. 129 /Le collezioni di Anfibi e Rettili del Museo Civico di Zoologia di Roma: origine, storia e rilevanza di un patrimonio naturalistico dimenticato
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Si riportano i casi di due collezioni erpetologiche realizzate in gran parte durante la vita e l’attività professionale di una singola persona, rispettivamente il Museo “G. G. Galletti” di Domodossola e il Museo “G. Scarpa” di Treviso. La collezione di Domodossola è stata costituita da G. Bazzetta, mentre quella di Treviso è stata messa insieme da G. Scarpa. Entrambi questi naturalisti sono stati attivi durante il Secolo XIX, ed ebbero efficaci contatti con i più rilevanti erpetologi dell’epoca, scambiando con gli stessi lettere, informazioni e materiale. In particolare, entrambi ottennero importanti esemplari dalMuseo di Torino, a quel tempo assai attivo grazie alla presenza di L. Camerano eM.G. Peracca. Ambedue le raccolte ospitano materiale raccolto nelle aree limitrofe, ma anche materiale proveniente da aree extraitaliane. La cura di suddette collezioni è venuta sostanzialmente meno dopo la morte dei rispettivi curatori, ma fortunatamente sono state mantenute in buona condizione di conservazione fino ai giorni nostri. Nonostante ciò, la loro importanza è diminuita e solo raramente sono visitate per finalità scientifiche. Si tratta evidentemente di una pesante limitazione che può essere superata qualora le collezioni siano integrate in una più vasta collezione o in un più grande museo, o messe disponibili per i ricercatori grazie alla pubblicazione online di cataloghi informatizzati.
Parole chiave
erpetologia, collezioni, Domodossola, Treviso.
Forgotten herpetological collections? The example of the Museo “G. G. Galletti” of Domodossola and the Museo “G. Scarpa” of Treviso
Abstract
We report the cases of two museums and associated herpetology collections which were constituted mainly during the life and activity of one single curator, theMuseum “G. G. Galletti” of Domodossola, and theMuseum “G. Scarpa” in Treviso. The Domodossola collection was put together by G. Bazzetta and the Treviso collection by G. Scarpa. Both these amateur naturalists were active during the 19th Century, and had contact with the most important herpetologists of the time, exchanging letters, information and material with them. In particular, both obtained important specimens from TurinMuseum, at that time particularly active, due to presence of L. Camerano and M.G. Peracca. Both the collections still material collected in the surrounding areas and material obtained by foreign countries. Both the collections were substantially abandoned after their respective creators’ deaths, but luckily they have been saved and the material is still in good condition today. However, their importance has been reduced and the material hosted there is only rarely accessed for scientific purposes. This is an evident limitation, that can be overcome only when they are integrated in a much wider collection/museum or made available to researchers as online catalogues.
Keywords
herpetology, collections, Domodossola, Treviso.
p. 137 /Collezioni erpetologiche dimenticate? L’esempio del Museo “G. G. Galletti” di Domodossola e del Museo “G. Scarpa” di Treviso
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