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PARLIAMO DI BIMBI

Tre civette sul comò... Le filastrocche sviluppano il cervello

Uno studio recente, svolto nel Dartmouth College di Hanover, Stati Uniti, firmato da Laura Ann Petitto - una studiosa delle basi biologiche del linguaggio - ha dato risultati a sostegno del valore cognitivo delle filastrocche. La ricerca, effettuata su bambini udenti e non udenti e pubblicata sulla rivista scientifica “Nature”, ha infatti confermato che i bambini riconoscono e sfruttano i ritmi temporali del linguaggio per imparare a parlare. Il nuovo appuntamento “PARLIAMO DI BIMBI”, martedì 7 febbraio alle 9.30 sarà condotto da Anna Tava, laureata in discipline psicosociali e psicomotricista e affronterà il tema dell’importanza dell’ascolto di filastrocche, ninne nanne e giochi di parole per lo sviluppo del linguaggio nei bambini. Gli incontri, cui possono partecipare anche i bambini assieme ai genitori, sono a ingresso gratuito, è consigliata la prenotazione al numero 0461/270311. 


Fin dalla nascita, nella relazione con l’adulto, i bambini sviluppano le loro capacità mentali all’interno di un dialogo fatto di sguardi e gorgheggi, poi di sillabe e prime parole. Qualsiasi discorso ha un ritmo, definito dell'io-tu: “io dico qualcosa - aspetto - tu rispondi - aspetti - io dico qualcos'altro...”. Il ritmo è una delle componenti fondamentali del linguaggio, ma ancor prima il ritmo è quello del cuore materno, percepito dal neonato nell'utero ed è anche la cadenza dondolante del passo. Le filastrocche, le ninne nanne, le nenie, le poesiole portano in sé questi ritmi, vispi come l’eccitazione della vita, cullanti come il benessere del riposo protetto.
Le filastrocche sviluppano capacità cognitive, di logica e di comprensione, sollecitano, provocano la fantasia attraverso metafore e doppi sensi, stravolgono nell’illogicità del non sense; rafforzano le componenti del linguaggio portando l'attenzione sulle parole, rivelando assonanze, allitterazioni e rime. La semplicità e la ripetitività attivano specifici recettori che aiutano i bambini ad afferrare e formulare parole, memorizzare vocaboli e articolarli tra loro. Dal lato dell’emozione danno il piacere della condivisione, inducono a dare senso a uno sguardo che ammicca, a una sospensione di suspense. Si tratta di intelligenza emotiva, di sperimentare l'empatia, che è la capacità di percepire i sentimenti dell'altro.

Filastrocche e ninne nanne evidenziano le cadenze proprie della nostra specie e permettono ai piccoli di appropriarsi più facilmente di parole e gesti. Le filastrocche, legate ai primi giochi con il corpo, alle ninne nanne, ai girotondi, ai giochi cantati e alle conte fanno dunque parte, da sempre, della cultura di tutti i popoli della Terra e sono per il bambino un giocattolo fatto di affetto, fantasia e poesia. Poi, quelle stesse voci giocose diverranno le parole prodigiose, magiche, affascinanti delle fiabe, delle favole, dei racconti, delle poesie tra le pagine dei libri.

Anna Tava Laureata in Discipline psicosociali, Psicomotricista, scrittrice di libri per bambini e adulti. Da anni lavora nell'Ufficio infanzia del Servizio infanzia e istruzione del primo grado della Provincia autonoma di Trento, dove si occupa di editoria e di formazione degli insegnanti nelle aree della narrazione e della media education.

 

Ingresso gratuito, prenotazione consigliata al numero 0461/270311