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INQUIETUDINE MIGRATORIA -Le radici profonde della mobilità umana

Un lungo viaggio dal Pleistocene alle soglie della modernità rivela
come la mobilità sia sempre stata elemento fondamentale e necessario
nella storia di Homo sapiens

Con Guido Chelazzi, Università di Firenze, autore
Gabriel Echeverria, sociologo delle migrazioni
Modera Enrico Rossi, MUSE

Giovedì 9 Marzo alle 20.30 il Museo delle Scienze (MUSE) e il Centro
per la Formazione alla Solidarietà Internazionale (CFSI) presentano il
libro “Inquietudine migratoria. Le radici profonde della mobilità
umana” (Carocci Editore, 2016). Il volume compie un lungo viaggio, dal
Pleistocene alle soglie della modernità, che rivela come la mobilità
sia sempre stata elemento fondamentale e necessario nella storia dell'
Homo sapiens. In sala sarà presente l’autore, Prof. Guido Chelazzi,
ordinario di Ecologia e presidente del Museo di Storia naturale
dell'Università di Firenze. Alla presentazione del libro seguirà un
dialogo tra l’autore e Gabriel Echeverría, sociologo delle migrazioni
del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale (CFSI) di
Trento, esperto di processi migratori.

La rilevanza che i fenomeni migratori hanno assunto nel discorso
pubblico e politico e nella vita di gran parte di tutti noi, non sempre
è accompagnata da adeguate conoscenze. L’apporto delle scienze può
aiutare a comprendere meglio la complessità di questi eventi così
cruciali per il nostro tempo, con spirito aperto e lungimiranza. Poiché
le radici di questo fenomeno affondano nella storia dell’uomo, per
comprendere la situazione di oggi è necessario fare un passo indietro.
Attraverso lo studio delle antiche migrazioni umane fra preistoria e
storia - condotto con gli strumenti della paleoclimatologia, dell’
antropologia, dell’archeologia e della genetica - il libro mostra l’
intreccio di fattori ambientali e culturali che hanno spinto l’umanità
a muoversi fin dalle sue origini, offrendo una prospettiva diversa e
più oggettiva per comprendere le drammatiche espressioni della
migrazione contemporanea.
L’evento è organizzato da MUSE e CFSI quale punto di incontro fra le
attività svolte dalle due istituzioni in tema migrazioni. Al museo,
infatti, i grandi temi dell’Antropocene trovano spazio all’interno
della mostra “Estinzioni. Storie di catastrofi e altre opportunità” in
corso fino al prossimo 26 giugno. A cura del CFSI, in queste settimane,
si è svolto il corso “Migrante a chi?” rivolto agli operatori della
cooperazione e solidarietà internazionale e dell’accoglienza.

Guido Chelazzi è professore ordinario di Ecologia ed è presidente del
Museo di Storia naturale dell'Università di Firenze. Si occupa di
etologia, ecologia ed eco-antropologia. È autore di pubblicazioni su
riviste scientifiche di valenza internazionale negli ambiti del
comportamento animale e dell'ecologia. Tra le sue pubblicazioni
Ecologia: dagli organismi agli ecosistemi (con A. Provini e G. Santini,
CEA 2004) e L'impronta originale (Einaudi, 2013).
Gabriel Echeverría ha un dottorato in Sociologia delle Migrazioni
presso l’Università Complutense di Madrid. La sua ricerca si centra
sull’esperienza di migranti irregolari in diversi contesti europei e
sulle risposte della politica. Ha pubblicato su riviste scientifiche e
presentato il suo lavoro in numerosi congressi internazionali.
Attualmente lavora presso il Centro per la Formazione alla Solidarietà
Internazionale.