Convegni


TELEGRAFI, PONTI E VELOCIPEDI. GLI ARTIGIANI DELLA SCIENZA NELLA PADOVA DELL’OTTOCENTO

Conosciamo le scoperte, cui hanno contribuito con i loro strumenti. Celebriamo i nomi degli studiosi, che si sono avvalsi della loro maestria per realizzare dei progetti, capaci di segnare la storia delle discipline. Ma chi erano gli “artigiani della scienza”, i costruttori di quei raffinatissimi strumenti scientifici, oggi conservati al Museo di Storia della Fisica, alla Specola di Padova e presso vari altri dipartimenti dell’Ateneo patavino, nonché in diverse scuole superiori del Veneto? Fanny Marcon, esperta di strumentazione scientifica formatasi tra Padova, Oxford e Parigi, ci invita a scoprire le loro storie venerdì 29 marzo alle 16.00 con una conferenza aperta a tutta la cittadinanza live su ZOOM (Meeting ID: 925 2695 1543).
Personaggi considerati spesso di secondo piano nella storia della fisica, i costruttori di strumenti scientifici sono stati in molti casi completamente dimenticati e i loro nomi sono riemersi solo attraverso lo studio della pregiata strumentazione che hanno costruito: testimonianza di quanto significativo sia stato in realtà il loro contributo agli sviluppi della disciplina e alla sua diffusione. Ma non solo: a loro sono collegate anche alcune imprese attive nella Padova dell’Ottocento. Due dei più antichi ponti in ferro tuttora in uso di Padova si devono appunto ad uno di questi misconosciuti costruttori, mentre un altro aprì un avanguardistico noleggio di velocipedi – va detto, di scarso successo – in pieno centro città. E cosa dire di quel meccanico del Gabinetto di Fisica dell’Università, che costruì delle macchinette elettromagnetiche utilizzate per “curare il colera asiatico”?
Accompagnandoci a conoscere le vicende e le condizioni di lavoro degli artigiani della scienza patavini, Marcon illustra pagine inedite della Padova ottocentesca e ridà voce ai protagonisti di un mondo ormai scomparso, troppo a lungo abbandonati all’oblio.

PROFILO DEL RELATORE
Fanny Marcon è attualmente assegnista di ricerca presso il Centro di Ateneo per i Musei dell’Università degli Studi di Padova, dove si occupa dello studio e della catalogazione delle “Scattered Collections”, le collezioni di carattere scientifico-tecnologico conservate in vari Dipartimenti dell’Università. Ha svolto un periodo di formazione presso l’History of Science Museum di Oxford, dove ha organizzato la mostra “Fancy Names & Fun Toys” e nel 2017 ha vinto il premio per la storia della fisica promosso dalla Società italiana di fisica con il volume “Gli strumenti del pre-cinema del Museo di Storia della Fisica dell'Università di Padova”, curato assieme a Sofia Talas e Giulio Peruzzi. Sta concludendo il corso di dottorato in « Savoirs, Sciences, Education » presso l’Université Paris Diderot con un progetto di ricerca dal titolo « La physique dans la région de la Vénétie au XIXème siècle : circulation des connaissances et des pratiques scientifiques ».

Fanny Marcon (Centro di Ateneo per i Musei – Museo di Storia della Fisica)
Telegrafi, ponti e velocipedi. Gli artigiani della scienza nella Padova dell’Ottocento.
venerdì 29 maggio, ore 16.00
Zoom Meeting ID 925 2695 1543
Link di accesso: https://unipd.zoom.us/j/92526951543