Iniziative


QUANDO IL PANE CUOCEVA NEI TEMPLI – ALLE ORIGINI DELLA RIVOLUZIONE NEOLITICA

AMICI DEL MUSEO “G. DORIA”
in collaborazione con
MUSEO DI STORIA NATURALE “G. DORIA”

Giovedì 4 FEBBRAIO 2021, h 16:00

Per collegarsi:
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In differita sul sito dell’Associazione Amici del Museo Doria: www.amicidelmuseodoria.it

QUANDO IL PANE CUOCEVA NEI TEMPLI – ALLE ORIGINI DELLA RIVOLUZIONE NEOLITICA


Il più antico pane predata l’origine delle più antiche comunità agricole. A Shubayqa, in Giordania, in un sito di cacciatori-raccoglitori natufiani, sono stati scoperti frammenti carbonizzati di un impasto di cereali e tuberi, riferibili a pagnotte di forma appiattita. I cereali selvatici, d’altronde, nelle specie che verranno poi addomesticate, erano già raccolti nel Vicino Oriente durante il Paleolitico superiore, oltre 20.000 anni fa. Sempre durante l’Epipaleolitico anche la gestione della fauna locale, inizialmente mirata a una caccia intensiva alla gazzella, si focalizzò poi su specie che diverranno quelle domestiche: capre, pecore, maiali e bovini – ma anche gatti! -. Le comunità della cosiddetta Mezza Luna Fertile erano quindi pronte da tempo al “grande balzo”, ovvero alla cosiddetta “rivoluzione neolitica”, già conoscendo l’utilità dei cereali e degli animali che condividevano con loro lo stesso ambiente. L’elemento scatenante non fu quindi nessuna “scoperta”, ma fu piuttosto una combinazione di fenomeni climatici, demografici e sociali, che determinarono una rivoluzione ideologica, la quale, anche se non strettamente alla base della successiva “rivoluzione”, ne fu almeno la sua più eclatante manifestazione sul piano religioso e della cultura materiale. La costruzione di templi alla cui edificazione parteciparono gruppi estesi o più comunità, la comparsa di nuovi simboli e una sempre maggiore attenzione a un’economia di tipo produttivo trasformarono radicalmente il mondo vicino orientale dando origine a quel periodo noto appunto come Neolitico. Il grande balzo avvenne circa 11.000 anni fa nella Turchia sud orientale e nelle aree limitrofe, mentre l’Europa era ancora stabilmente popolata da cacciatori-raccoglitori di trazione paleolitica. Nel giro di pochi millenni quella trasformazione economica e sociale determinò un’espansione di popolazioni verso Oriente e Occidente, portando i fautori delle nuove pratiche – e devoti a nuovi culti - a colonizzare la Valle d’Indo, il Caucaso, l’Africa nord-orientale e l’Europa, in un processo complesso e articolato che trasformerà irreversibilmente la storia del mondo.


Fabio Negrino
Ricercatore DAFIST - Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia - Università degli Studi di Genova
È attualmente impegnato in diversi progetti di ricerca, prevalentemente focalizzati sulla preistoria ligure.

Per informazioni contattare la Segreteria Amici del Museo Doria: 010-585753 - amicidelmuseodoria@gmail.com