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"Le Berceau. Ninne nanne della cultura alpina": il contributo del Museo

Nel prestigioso volume un significativo apporto e alcune immagini di culle e lettini, patrimonio dell’istituzione museale

“La ninna nanna nella tradizione popolare trentina, anche nel contesto delle minoranze linguistiche, viene eseguita prevalentemente in forma di cantilena: lenta e monotona melodia che sfugge al canto e alla recita. Infatti la ninna nanna ha la funzione di calmare, rilassare e addormentare il lattante e il bambino nei primi anni di età. Si può presumibilmente affermare che lo stile ritmico e melodico della ninna nanna sia universale”, così scrive Lorenza Corradini conservatrice al Museo nel libro “Le Berceau. Ninne nanne della cultura alpina”, curato dalla scrittrice e illustratrice valdostana Lorena Isabellon.

Il prestigioso volume con un ricco apparato iconografico-didascalico e traduzioni in cinque lingue, è in edizione limitata (tiratura 1000 copie) ed è distribuito in omaggio, quindi può essere consultabile presso la Biblioteca Šebesta del Museo e presso le altre realtà che hanno contribuito alla realizzazione. Ci sono contributi del Museo dell’Artigianato Valdostano, del Museo MIIT, di studiosi di linguistica e storia dell’arte, di esperti in cinema e teatro e antropologia, di cooperative sociali e associazioni di artisti.

A cura di Luca Faoro, conservatore del Museo, è inoltre la selezione di immagini delle numerose e preziose culle conservate a San Michele. Lorenza Corradini, con il suo scritto, fa riferimento alle ninne nanne contenute in APTO (Archivio Provinciale della Tradizione Orale) - https://www.museosanmichele.it/apto/, il ricco database etnomusicologico che custodisce i documenti del canto e della musica di tradizione orale raccolti nel Trentino nel corso delle ricerche svolte sul territorio a partire dagli anni Cinquanta, completi di scheda e dei relativi file multimediali.

Nella parte finale del libro sono proposte ninne nanne tradizionali della Valle d’Aosta, del Friuli-Venezia Giulia, della Lombardia, del Piemonte, del Trentino Alto-Adige, del Veneto, dell’Austria, della Francia, della Germania e del Lichtenstein.