Iniziative


X Edizione "La Scatola Armoniosa"

Tutti suonano tutto...
davanti all'orso

- Esibizioni strumentali -


Sala Giulio Cicioni - 7/8/11/12/13 Aprile 2022
Galleria di storia naturale-CAMS, Università degli Studi di Perugia Casalina - Deruta (PG)

L'Associazione culturale Assiomi, convenzionata con il Conservatorio statale "Francesco Morlacchi" di Perugia per la preparazione dei giovani musicisti allo studio Accademico, punta attraverso la sua attività alla conoscenza ed alla diffusione della musica d'insieme usata come strumento didattico e di socializzazione. In proposito ha organizzato in collaborazione con la Galleria di Storia Naturale dell'Università degli Studi di Perugia, nell'ambito della X edizione del progetto socio-musicale "La Scatola Armoniosa", una serie di esibizioni strumentali immerse negli spazi espositivi del museo.

Il progetto "La Scatola Armoniosa", oramai alla sua X edizione, che prevede nei mesi di aprile, maggio e giugno 2022 anche altri appuntamenti, è rivolto a bambini e ragazzi italiani ed immigrati tra i 5 e i 20 anni provenienti da Scuole elementari e medie statali, allo scopo di sviluppare la socializzazione e la condivisione attraverso la musica.

Le performance strumentali organizzate a Casalina davanti all'orso, vedono come protagonisti dei giovani che stanno formando la propria cultura sociale attraverso lo studio di uno strumento acustico, in particolare bambini e ragazzi provenienti da Scuole primarie, medie e superiori statali, giovani allievi del Conservatorio Antinori e dell'Istituto Comprensivo "Perugia 4".

I giovani musicisti e le loro famiglie, potranno poi effettuare una visita al museo guidati da giovani allievi, che per l'occasione vestiranno anche gli abiti di "ciceroni del museo".


Orari

7 aprile - ore 16:30 e 17:30
8 aprile - ore 15:30 - 16:30 - 17:30 - 18:30
11 aprile - ore 17:30
12 aprile - ore 16:00 e 18:00
13 aprile - ore 16:00 - 17:00 - 18:00


Informazioni / GSN-CAMS: cell.3666811012 - servizi.cams@unipg.it
il progetto grafico della locandina è di Jean-François Lerasle e la foto di Raffaello Pellizzon